domenica 30 novembre 2008

Palermo-Milan 3-1

Il Milan purtroppo alza bandiera bianca. La pianta al Barbera, assediato e sbeffeggiato dal Palermo che gli rifila un 3-1 strameritato. Nella serata in cui non funziona nulla, i rossoneri vengono sovrastati dai rosanero che per novanta minuti dettano legge e vanno in gol nella ripresa con Miccoli, Cavani e Simplicio. La reazione rossonera ha il marchio di Ronaldinho che accorcia su rigore, dopo averne sbagliato uno nel primo tempo, con la grande deviazione di Amelia. Un Milan sconcertante che senza Kakà e Gattuso non entra mai in partita e reagisce quando ormai è troppo tardi. L'Inter adesso è un punto sbiadito in lontananza. Sei punti più in alto.
Per Davide Ballardini il Milan si poteva battere solo con intelligenza tattica, velocità e potenza atletica. Ai rossoneri ha opposto il 4-3-1-2, con Simplicio alle spalle di Miccoli e Cavani, due elementi che lo scorso anno fecero impazzire i rossoneri. Carlo Ancelotti a centrocampo si è affidato a Flamini, Pirlo e al ritrovato Ambrosini, mentre in attacco, davanti a Seedorf e Ronaldinho, ha schierato Pato. Poi il pacchetto difensivo con Zambrotta e Maldini, ovvero esperienza da vendere, con il senno di poi insufficiente.
Scontato, infatti, il copione del primo tempo. I rosanero non badano a spese e aggrediscono, mentre il Milan punta a mantenere equilibrio fra difesa e centrocampo. Obiettivo: subire il meno possibile il gioco avversario e, di conseguenza, evitare di andare in paranoia. Non resta che aggrapparsi allla ripartenza, troppo lenta a dire il vero per intimorire i rosanero che rispondono con il pressing alto e incrociano una serata di grazia. Al guizzo di Pato che spara su Amelia pronto a deviare in angolo (ma a sbagliare è il brasiliano), risponde Miccoli in due occasioni. E qui sale in cattedra Abbiati che compie almeno tre parate decisive. Funziona a perfezione l'asse Balzaretti-Miccoli; sulla fascia sinistra il Palermo è micidiale e il Milan soffre. Inoltre i frenetici batti e ribatti nell'area rossonera dilatano l'inquietudine della difesa che spesso si inguaia da sola.
Al 25' Amelia stende Pato sulla linea del limite. Rocchi assegna il rigore, ma Ronaldinho si fa parare il rigore dal portiere palermitano. Alla grande occasione gettata al vento corrisponde il forfait di Pato che lascia dolorante per Inzaghi. L'errore di Dinho o la prodezza di Amelia, inaugurano il gran finale del Palermo che assedia il Milan, incapace di oppore marcature ad hoc all'imperioso pressing rosanero. A salire in cattedra, oltre ad Abbiati, è Ambrosini, onnipresente e perfetto: ultimo baluardo che si sacrifica da leone. Ma l'ultimo squillo è di Ronaldinho. Punizione dal limite e palla che finisce sulla traversa, come dire che al funambolo di Porto Alegre le soluzioni facili non piacciono. Un po' come a Miccoli che al 5' della ripresa trova l'angolo giusto. Strepitoso il gol del leccese: una fiondata dal limite che si infila alla sinistra di Abbiati.
E' impressionante la capacità del Palermo di mantenere alto il ritmo, senza concedere allo stesso tempo nulla al Milan che cambia due uomini a centrocampo: Ambrosini e Flamini per Shevchenko e Emerson. Scelte ininfluenti. Non è azzardato definire i rossoneri del Barbera impalpabili e non pervenuti. Al 14' arriva infatti il meritato 2-0. Liverani verticalizza alla Pirlo e Cavani di testa infila imperiosamente alla Borriello. L'involuzione è totale e il Palermo staripa con Simplicio che infila al 35' il 3-0 di testa. L'orgoglio del Milan si chiama Ronaldinho: il brasiliano conquista da solo un rigore netto che trasforma al 38'. Ma è troppo tardi per riacciuffare un pari immeritato. Passa il Palermo; per il Milan ridimensionato, un k.o. clamoroso su cui meditare a lungo. Le reti sono state segnate da Miccoli al 50', Cavani al 59', Simplicio al 80' e Ronaldinho su rigore la 82'.

venerdì 28 novembre 2008

Entusiasmo Ronaldinho

Queste le dichiarazioni rilasciate questo pomeriggio dal fuoriclasse brasiliano, Ronaldinho, all'arrivo all'aeroporto internazionale della Malpensa, il giorno dopo il suo secondo gol in Coppa Uefa realizzato contro il Portsmouth:
Ronaldinho, sei contento di aver realizzato il tuo secondo gol su calcio di punizione?"Per me è una gioia. Sono molto contento di aver segnato su calcio di punizione perchè mi sto allenando molto e i risultati stanno arrivando.Cerco di mettere sempre in pratica quello che provo in allenamento e di essere sempre in forma in modo che le cose vadano bene."
Che differenze ci sono nel calcio italiano rispetto agli altri campionati?"Ogni campionato ha le proprie caratteristiche. Il calcio spagnolo è un campionato dove si gioca maggiomente con il pallone. Qui in Italia, invece, il gioco è più fisico, basato maggiormente sulla forza. Sono molto contento di poter giocare qui in Italia.
In passato ho avuto la possibilità di giocare in Spagna in una squadra ricca di grandi campioni, ma adesso al Milan mi sto divertendo molto perchè sono in un club che possiede molti giocatori forti.Per me è una gioia poter aiutare i miei compagni dando il mio contributo. Devo continuare ad allenarmi così, in modo da riuscire a realizzare altri gol e altri assist importanti per la squadra. Sto vivendo un bel momento.
Pensi che sia giunto il tuo momento di riscatto dopo le critiche rivucevute?"Arrivando qua speravo che le cose potessero andare bene, sono una persona positiva. La vita, comunque, è fatta così. E' impossibile stare sempre bene. Sono contento di aver iniziato questa stagione nel migliore dei modi dopo un anno brutto trascorso a Barcellona. Era la cosa più bella che mi potessi aspettare, ogni giorno vedo che le cose vanno sempre meglio.Qui al Milan mi sento un giocatore importante, esattamente come lo sono tutti i miei compagni."
Ti piacerebbe ricevere un altro Pallone d'Oro?"Per me la cosa più importante è riuscire a vincere titoli con il Milan, poi se questo riconoscimento mi verrà dato sarò certamente contento."
A dicembre ci sarà Juventus-Milan. Tra i bianconeri c'è Del Piero che come te realizza tanti gol su calcio di punizione. Senti questa competizione?"Del Piero è un idolo per me, non sento la competizione con lui. Lo seguo da molto tempo e lo reputo un grande campione. Per me la cosa importante è che il Milan possa continuare a giocare bene come sta facendo."

giovedì 27 novembre 2008

Pourtsmouth-Milan 2-2

Questa volta il pareggio non fa male. Il 2-2 con il quale il Milan esce da Fratton Park è il trampolino di lancio verso i sedicesimi di finale della Coppa Uefa con un turno di anticipo. Decisivi, nei minuti finali, Ronaldinho e Inzaghi che pareggiano le reti di Kaboul e Kanu, abili e cinici, pronti a sfruttare gli unici due errori della difesa rossonera.
Il Portsmouth, squadra di mezza classifica inglese, quando gioca in casa raccoglie il meglio di sé. Buoni numeri e buoni giocatori. Da James, nazionale inglese, a Crouch, che con il Milan ha conti in sospeso da quando giocava a Liverpool; anche se pesano le assenze di Campbell, Defoe e Diarra. Squadra corta quella inglese; classico 4-4-2, votato al pressing, con propensione al gioco sulle fasce. Bravo il diciannovenne Traoré, sempre pungente Kanu. Carlo Ancelotti oppone ai Pompey un moderato turnover. Ripesca Senderos in difesa, che gioca centrale con Favalli, ma, soprattutto, recupera Zambrotta da esterno destro. Gattuso non può mancare e Kakà gioca alle spalle di Inzaghi e Shevchenko.
Primo tempo veloce sotto una pioggia battente che sa di salsedine. Il Milan corre e chiude; riparte ed è pericoloso. Gli inglesi giocano un calcio scontato con la conseuta gragnuola di cross a cercare le torri. Crouch dilata il suo indice di errori, anche se ci mette il cuore. Inzaghi risponde con il cinismo che il mondo gli riconosce. Come il palo colpito all'11', dopo avere raccolto una palla schizzata dalla barriera su una punizione calciata da Sheva. Poi al 26', quando vede James fuori dai pali e confeziona un pallonetto che sfiora la traversa. Niente di più, eccezion fatta per i tentativi di Crouch, ma mai pericolosi.
Adams negli spogliatoi dà nuove disposizioni. Il Portsmouth, infatti, sfrutta di più la fascia sinistra, anche se il gol di Kaboul viene costruito sulla destra. Bravo Kanu a recuperare una palla e toccarla per l'accorrente Johnson che con un cross calibrato invita a nozze Kaboul: colpo di testa micidiale e Dida battuto, mentre Senderos resta immobile come una statua di legno intagliata nel Canton di Ginevra. E' il 17'. Ancelotti corre subito ai ripari: fuori Gattuso, dentro Seedorf, mentre è Mvuemba a sostituire Little fra i Pompey.
Evidente, comunque, l'affanno del Milan che deve fare gli straordinari in difesa. Senza filtro a centrocampo, poi, per il Portsmouth è festa. Alla squadra inglese va tutto bene ed è ancora una volta Johnson a trovare il varco nella difesa ballerina del Milan, dove sbuca Kanu, pronto a raddoppiare. Pato e Ronaldinho (fuori Kakà e Sheva) scuotono l'ambiente ed è proprio Dinho ad accorciare con una sontuosa punizione che James ricorderà per un pezzo. La rete è vitamina ed è un assedio costante. Così devastante da confondere le idee ai britannici che non escono più dalla loro area di rigore dove erigono un muro. Ma con Inzaghi anche i mattoni servono a poco. Zambrotta inquadra Superpippo che stoppa in area e come un fulmine batte James: 65° gol in Europa. Ricapitolando le reti sono state segnate al 62' da Kaboul, da Kanu al 73', ronaldinho al 86' e da Inzaghi al 93'. La storia continua.

Kaka: "Adoro la Premier"

Compagni al Milan e forse avversari in Inghilterra? Dopo Seedorf anche Ricardo Kakà, in un'intervista all'emittente Sky Sports News, ammette il desiderio di provare un giorno l'avventura in Premier League. "È un campionato che mi piace molto, duro ma con tantissimi campioni e grandi squadre. Penso che sia il miglior torneo del mondo per cui un giorno, forse, non so quando, sarebbe bello poter giocare in Inghilterra".
E come possibile destinazione, Kakà sembra avere già le idee ben precise. "Ho molti amici che giocano in Inghilterra, per cui guardo qualche partita. Ogni tanto mi capita di parlare con Robinho ed Elano del Manchester City". Nelle scorse settimane, tra l'altro, si era parlato di una possibile mega-offerta dei Citizens per Kakà già nella prossima estate.

mercoledì 26 novembre 2008

Il Milan è a Portsmouth: Seedorf, futuro inglese?

Il Milan vola a Portsmouth per disputare il terzo turno di Coppa Uefa, fase a gironi. E per mettere in cassaforte la qualificazione ai sedicesimi di finale. Alla vigilia della sfida del Fratton Park contro la squadra di Crouch, Defoe (infortunato), James e Campbell, Clarence Seedorf confessa che non gli dispiacerebbe un finale di carriera in Premier League.
Prima però dice la sua sulla squadra inglese, sottolineando che vincere sulla Manica non sarà per niente facile. "I Pompey sono una buona squadra, conosco da tanti anni Sol Campbell e anche Peter Crouch è un ottimo giocatore - ha dichiarato l'olandese alla Bbc -. Purtroppo hanno perso di recente il loro manager, Harry Redknapp (passato al Tottenham, ndr), ma restano una squadra temibile; peraltro con il vantaggio del fattore campo".
E nonostante il contratto con il Milan scadrà nel 2011 (quando avrà 34 anni), Seedorf non esclude un approdo in extremis in Premiership. "Sono un uomo di avventure e lascio sempre aperta la porta a nuove opportunità anche se mi trovo molto bene al Milan - ha dichiarato l'orange -. L'Inghilterra è sempre stato uno dei campionati più interessanti, e da un punto di vista calcistico la Premier è migliorata moltissimo negli ultimi anni. Senza considerare poi gli Con un palmares unico (4 Champions con tre squadre diverse), Seedorf ha confessato di essere alla ricerca di opportunità stimolanti. "Avrei avuto la possibilità di trasferirmi in Inghilterra diverse volte, ma non negli ultimi sei anni. Quando ero alla Sampdoria nel 1996 sono stato contattato dall'Arsenal e dal Manchester United, ma non è successo nulla. Chissà in futuro, non lo escludo".
Ai ragazzi di Carlo Ancelotti contro il Portsmouth basta un punto per ottenere il passaggio del turno, ma il tecnico emiliano tiene alta la concentrazione: "In casa è una squadra temibile - sottolinea Ancelotti - , dobbiamo giocare per vincere e passare il turno, per lasciarci alle spalle i problemi dell'ultima gara di campionato. Domani sera scenderà in campo chi ha giocato meno e può fare prestazioni di livello sul piano fisico". Adriano Galliani prima di partire per l'Inghilterra, ricorda l'importanza dell'Uefa: "Sarebbe bene chiudere il discorso qualificazione senza aspettare la partita con il Wolfsburg. Ci sarà molto turn-over, ma tutti i giocatori che andranno in campo sono di ottimo livello". Su Shevchenko e sullo scarso minutaggio offertogli da Ancelotti, Galliani ha un'idea precisa: "In attacco abbiamo sei giocatori, siamo in tanti e tutti disponibili. Purtroppo quest'anno gli infortuni hanno bersagliato soprattutto la nostra difesa, ma non l'attacco. Sheva paga anche l'assenza di infortuni in attacco". In chiave-mercato l'a.d. rossoner ha un aneddoto nascosto: "Gallas fece le visite mediche a Milanello, fummo molto vicino alla sua acquisizione, ma poi non se ne fece nulla".

lunedì 24 novembre 2008

Galliani: "Quello di Kaladze è un peccato veniale"

Ecco le dichiarazioni dell'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani prima dell'inizio della festa per i 40 anni dell' Associazione Italiana Calciatori: "Il Milan ha perso due grandi occasioni sia a Lecce che a Torino dove sono arrivati due pareggi che ci vanno un po' stretti. Gli arbitri sbagliano come i giocatori, gli allenatori e i dirigenti e gli errori vanno accettati. Noi potevamo chiudere la partita anche prima perché, al di là del rigore a favore del Milan che c'era o non c'era, abbiamo avuto altre tre palle gol. Kaladze? Richiamerò i giocatori però mi rendo conto che una cosa è fare il dirigente in tribuna, un'altra è essere un giocatore coinvolto nella partita. Quello di Kaladze è un peccato veniale".

domenica 23 novembre 2008

Torino-Milan 2-2

Dopo Lecce, seconda frenata. E come a Lecce, l'incapacità del Milan di chiudere le partite fa incassare ai rossoneri un solo punto. Merito del Torino che regala una buona prestazione, dove carattere e personalità limitano il potere della squadra di Ancelotti. Apre le marcature Stellone, ma Pato e Ronaldinho ribaltano il risultato in 5'. Nella ripresa Rosina segna il 2-2 su rigore.
Con la panchina traballante, Gianni De Biasi rischia molto e oppone al Milan un Toro molto offensivo con due novità importanti. Rubin arretra in difesa e lascia il posto a Rosina, mentre in attacco Bianchi va ad affiancare Stellone. Carlo Ancelotti risponde con un pezzo da novanta: Andrea Pirlo. Dopo 69 giorni (era il 16 settembre) il regista torna a illuminare il gioco dei rossoneri che in attacco viaggiano a tutto Brasile, con Kakà, Ronaldinho e Pato.
Il compatto 4-4-2 granata si affida a Rosina, decisamente in serata buona e punto di riferimento nella fase offensiva. Il Milan si affida a Pirlo che può contare su prime stelle in grado di attaccare i granata al centro come sulle fasce. Il Toro oppone un grande pressing sull'uomo e chiude tutti gli spazi, interrompendo il fraseggio rossonero. La squadra di De Biasi punge con maggiore frequenza sulla sinistra, dove Rosina ha fissato il suo territorio, anche se Bonera fa la sua bella figura respingendo ogni tentativo.
Merito anche della velocità impressa al gioco dai granata che sfruttando la lentezza del Milan, poco in partita e senza idee brillanti. Dzemaili due volte fa sfoggio della sue potenzialità balistiche facendo tremare Abbiati; due belle iniziative che spalancano la porta al meritato vantaggio. Al 25' Gattuso sbaglia (e questo è un evento) un disimpegno al limite; la palla finisce a Rosina che pesca la testa di Stellone bravo a girare e fulminare Abbiati sul primo palo. Lo sberlone sveglia il Milan che comincia a giocare sul serio, mettendo in fila tutti i suoi pregi. Il pressing diventa ossessivo come il possesso palla e per il Toro è notte fonda. Così al 29' arriva il pareggio di Pato. L'assist (avere giocato due mesi al posto di Pirlo è servito a qualcosa) è di Gattuso: palla perfetta poco dentro l'area per Pato che aggancia, si gira e batte con classe cristallina Sereni. Il Toro accusa, tiene la difesa bassa e non sale più. Il Milan spinge e ottiene una punizione al limite pe run fallo su Kakà. Ci penso io, dice Ronaldinho: geometria perfetta, parabola strepitosa che Sereni nemmeno vede. Vero Brasile, insomma.
La ripresa si inaugura con un tiro di Pato che da posizione defilata sfiora la traversa. Ma il Torino, come nell'avvio del primo tempo, pressa e sfrutta velocità e penetrazione. Dzemiali ci prova ancora dalla distanza, ma è di Kaladze il miracolo all'8', quando anticipa Stellone al momento del tiro. Il Milan soffre, anche se esalta il suo lato più operaio (Gattuso strepitoso nell'interdizione), cercando di contenere il gioco granata con l'intento di spezzarne il gioco, ma quando riparte è pericoloso. Al 10' Farina non vede un netto fallo di mano di Pratali su un tiro di Dinho, innescato da Kakà nell'ennesino contropiede. Il Toro dal canto suo spinge, ma col passare dei minuti perde lucidità. Il Milan si esalta sfoggiando il suo trio brasiliano. Magnifico il tocco di Ronaldinho per Pato, il cui esterno destro viene deviato in angolo da Sereni con un guizzo. Entrano Abbruscato e Zanetti (out Bianchi e Barone); esce anche Pirlo per Emerson, perché il Milan soffre a dismisura e ha bisogno di copertura. Ma l'anima del Torino è forte e agguanta il pari con il rigore calciato da Rosina, per un fallo di mano di Kaladze, del tutto identico a quello di Pratali. Entra Sheva, ma non basta. De Biasi è salvo. Il Milan perde un'altra occasione per restare vicina all'Inter, adesso a tre punti.

sabato 22 novembre 2008

Ancelotti: "Quando Pirlo c'è..."

Giornata di conferenza stampa oggi nel centro sportivo di Carnago per Carlo Ancelotti. L'allenatore rossonero alla vigilia della sfida con il Torino ha toccato diversi temi relativi all'attualità della squadra. Ecco in sintesi i concetti fondamentali espressi:

LA SFIDA CON IL TORINO
"E' normale che in questi giorni si parli più di Inter-Juventus, ma noi non sottovalutiamo certo l'impegno. Dobbiamo continuare a fare bene in trasferta, come a Lecce, ma certo con un altro risultato. I pareggi di Cagliari e Lecce? Abbiamo incontrato due squadre che in quel momento erano in ottima condizione. Anche il Torino non è da sottovalutare, troveremo un ambiente molto caldo, attorno a loro c'è molta passione. Dubbi di formazione? Gli indisponibili saranno Nesta e Borriello, valuteremo oggi Zambrotta per il suo problema al collo. Kakà? Gioca, non ha problemi legati all'impegno con la sua Nazionale. Devo dire che la condizione della squadra è buona e nei prossimi impegni potremo ruotare diversi giocatori, nelle ultime partite siamo migliorati anche sotto il profilo del gioco e la nostra crescita è ben indirizzata.

IL RITORNO DI ANDREA PIRLO
"Pirlo ha grande abilità nella costruzione del gioco, ci da maggiori alternative in fase avanzata. Rino al suo posto si è comportato molto bene, ma Andrea ha caratteristiche per noi fondamentali come il lancio lungo. Oggi c'è una partecipazione diversa alla fase difensiva, non credo che il ritorno di Andrea ci provochi squilibri difensivi. Lui è in biona condizione e può giocare anche dall'inizio.

LA SFIDA INTER-JUVENTUS
"Non credo che si possano fare calcoli su questa sfida, entrambe le squadre sono dirette concorrenti per lo scudetto. E' un campionato molto equilibrato e non credo ci saranno fughe.

IL RAPPORTO CON RONALDINHO
"Le dichiarazioni di Ronaldinho nei miei confronti mi fanno molto piacere. Per certi versi lui è stata una sopresa per me.

LA FASE OFFENSIVA
"Gli attaccanti segnano poco? Abbiamo fatto molte rotazioni e questo fatto ha inciso nella fase realizzativa individuale dei giocatori. Sheva? Secondo me ha raggiunto una condizione buona, è pronto per fare partite d'alto livello. Purtroppo siamo in una squadra dove la concorrenza è alta. Sheva ha patito l'inattività dei due anni, si è messo al lavoro e oggi è molto migliorato. Anche Ronaldinho ha ritrovato la condizione, grazie alla sua volontà e alle ottime prestazioni in campo. Pato? E' un giocatore importante, ma con caratteristiche particolari. Pato, Kakà e Ronaldinho non sempre possono giocare assieme. Lui preferisce decentrarsi e sta lavorando per diventare una punta centrale. Lui preferisce spostarsi lateralmente e noi abbiamo bisogno di una punta di movimenti centrali. Borriello? Rientrerà in settimana, non so ancora se per la sfida di Coppa Uefa.

LA CONDIZIONE DI SENDEROS E JANKULOVSKI
"Non credo si siano fatti degli errori con Senderos, certo ha perso del tempo per mettersi in linea con i compagni ma adesso è disponibile. Janku? E' in un buon momento, lui rende molto bene quando non ha problemi fisici, gli acciacchi spesso lo rendono un po' insicuro".

giovedì 20 novembre 2008

Emozioni da ex

Queste le dichiarazioni rilasciate in esclusiva ai microfoni di Milan Channel da Christian Abbiati, oggi, a Milanello, prima della seduta di allenamento:
Christian, domenica sera ci sarà Torino-Milan, che sensazioni hai da ex-granata?"Ho passato un anno bello al Torino, sono un po' emozionato e questo non lo posso negare, ma posso dire che si tratta di una partita importante per continuare la striscia di risultati utili che stiamo facendo."
Il Presidente Cairo, intervenuto telefonicamente su 'Milan Channel', ha elogiato la tua stagione in granata."Ringrazio il Presidente Cairo per la fiducia e per l'opportunità che mi ha dato facendomi giocare nella sua squadra, poi, purtroppo, non sono potuto rimanere e questo mi è dispiaciuto molto."
Temi qualche giocatore in particolare?"Il Toro è un buon gruppo, sono stati sfortunati, secondo me gli manca qualche punto in classifica. Non temo nessuno in particolare, ma hanno un grande giocatore che è Rosina. La cosa che mi preoccupa di più è la loro voglia di riscatto che potrebbe essere un'arma pericolosa. Poi contro le grandi squadre hanno sempre schierato un'ottima formazione. Sicuramente non sarà una partita facile."
Hai dichiarato che visti i precedenti tra Torino e Milan, un giocatore come Clarence Seedorf è meglio averlo come compagno di squadra."Seedorf è un grande campione, l'ha dimostrato in questi anni. La sua grande forza è anche nel suo carattere."
Sabato sera, invece, ci sarà Inter-Juventus, la seguirai?"Non la guarderò perchè mi porterebbe via energie per la partita di domenica contro il Torino, conoscerò il risultato a fine partita."

mercoledì 19 novembre 2008

Nazionali: Sette milanisti

Ecco le convocazioni e gli impegni dei rossoneri nelle rispettive Nazionali:
RINO GATTUSO E DANIELE BONERA
Mercoledì 19 Novembre: Grecia-Italia, ore 21.30, ad Atene (gara amichevole)
RICARDO KAKA' E ALEXANDRE PATO
Mercoledì 19 Novembre: Brasile-Portogallo, a Brasilia (gara amichevole)
MAREK JANKULOVSKI
Mercoledì 19 Novembre: S.Marino-Repubblica Ceca (Qualificazioni Mondiali)
MATHIAS CARDACIO
Mercoledì 19 Novembre: Francia-Uruguay, ore 21.00, a Parigi-Saint Denis (gara amichevole)MATTEO DARMIAN
Mercoledì 19 Novembre: Italia U.20-Svizzera U.20, ore 15.00, a Como (8' Torneo Quattro Nazioni

martedì 18 novembre 2008

Galliani: "Sheva non andrà al Real"

Mancano ancora 5 giorni alla partitissima di sabato sera tra Inter e Juventus. Ma è già tempo di pronostici per Adriano Galliani, che domenica sera dopo il posticipo tra il Torino e il Milan potrebbe ritrovarsi in testa alla classifica. "Sarà una partita incertissima, certo l'ideale per noi sarebbe un no-contest come nella boxe. Se entrambe prendessero zero punti...".
Galliani ha poi smorzato le voci su un possibile trasferimento di Andriy Shevchenko al Real Madrid. "Sheva non si tocca, ora ricomincerà a giocare". Galliani ha però specificato che dal punto di vista regolamentare l'operazione non sarebbe impossibile "perchè tecnicamente si possono fare due trasferimenti in una stessa stagione".

Possibile Thiago Silva

Semaforo verde-oro per Thiago Silva al Milan. In questi giorni cruciali per il futuro del difensore brasiliano della Fluminense a Milanello si sta schierando un vero e proprio partito di grandi elettori per l’arrivo di questo ventiquattrenne che anche Carlos Dunga ha in grande considerazione. Non a caso è tra i convocati dell’ormai prossima amichevole Brasile-Portogallo, un altro banco di prova utile per talento che negli ultimi mesi ha già mostrato tanti progressi tanto da solleticare gli appetiti di Chelsea e Manchester City, mentre l’Inter appare più distaccata in questa fase dopo un approccio estivo molto interessato.
Ma è chiaro che le contromosse del Manchester City e soprattutto del Chelsea non lasciano tranquillo il Milan. Così nel clan dei brasiliani c’è stato un vero e proprio passa parola. A tenere i contatti è sempre Leonardo, che da mesi sta tessendo la trama di questa trattativa, tenendo i contatti con Paulo Fernando Tonietto, agente brasiliano del giocatore che vanta rapporti in Europa anche con il gruppo di Jorge Mendes.
E il ruolo del giocatore in questa vicenda per due ordini di motivi. Non solo Thiago Silva è in scadenza di contratto con la Fluminense, ma deve anche risolvere la querelle con la Dinamo Mosca di fronte alla Fifa. Per questo motivo le trattative con il club brasiliano contano sino ad un certo punto. E se il ragazzo fa la sua scelta per il Milan. sarà davvero difficile mettere fuori gioco Adriano Galliani e i suoi collaboratori. Ecco perché il pressing dei campioni verde-oro può avere un peso forse determinante. Figuriamoci poi se a garantire per i rossoneri è proprio Ronaldinho: l’idolo di Thiago Silva...
Anche Emerson ha speso belle parole per lui. Lo ha fatto in tv, sulle reti Mediaset, nei giorni scorsi: "Il calcio di oggi è diverso, non basta solo la tecnica. Thiago Silva? È molto bravo, un ragazzo che mi ha colpito per il suo modo di giocare, è molto bravo di testa, forte fisicamente, con una velocità impressionante". E per il Milan (che cerca freschezza per il reparto arretrato) un giocatore con queste credenziali può davvero tornare utile. Va ricordato, però, che potrà essere tesserato solo in estate, visto che il Milan ha già ingaggiato due extracomunitari per questa stagione (Shevchenko e Viudez). Questo ovviamente Adriano Galliani lo sa benissimo, ma è il primo a sapere che questa partita va giocata in fretta. E in via Turati assicurano che presto arriverà la tanto attesa offerta. Si parla di una richiesta da 10 milioni di euro. Ma presto ne sapremo di più.

lunedì 17 novembre 2008

Italia: Convocati Bonera e Gattuso

Sono 22 gli Azzurri convocati dal Commissario tecnico Marcello Lippi per la gara amichevole che la Nazionale giocherà mercoledì 19 contro la Grecia allo stadio Karaiskakis di Atene (ore 21.30 locali corrispondenti alle 20.30 ora italiana).L’unica novità è il centrocampista dell’Udinese Gaetano D’Agostino, mentre rientrano in gruppo Grosso, Legottaglie, Camoranesi e Iaquinta.
L’Italia torna in campo ad un mese dall’ultima gara di qualificazione ai Mondiali 2010 giocata il 15 ottobre scorso a Lecce contro il Montenegro e vinta 2-1. Gli Azzurri, in occasione di questa trasferta, si raduneranno domani entro le ore 12 presso il Centro tecnico di Coverciano: alle 13.30 è prevista la conferenza stampa, mentre il primo allenamento si terrà alle ore 15.30.Martedì 18 la squadra azzurra si allenerà al mattino e il pomeriggio partirà per Atene.
Questi i giocatori a disposizione del Commissario tecnico:Portieri: Curci (Siena), De Sanctis (Galatasaray)Difensori: Bonera (Milan), Cannavaro (Real Madrid), Chiellini (Juventus), Dossena (Liverpool), Gamberini (Fiorentina), Grosso (Lione), Legrottaglie (Juventus)Centrocampisti: Camoranesi (Juventus), D’Agostino (Udinese), De Rossi (Roma), Gattuso (Milan), Maggio (Napoli), Montolivo (Fiorentina), Perrotta (Roma)Attaccanti: Gilardino (Fiorentina), Iaquinta (Juventus), Pepe (Udinese), Quagliarella (Udinese), Rossi (Villareal), Toni (Bayern Monaco)

domenica 16 novembre 2008

Milan-Chievo 1-0

"Non c'è scritto da nessuna parte che il Siena non debba poter fare risultato a Milano. Mi dispiace perdere così", disse Marco Giampaolo dopo la sconfitta a San Siro con il Milan. Lecito aspettarsi identica considerazione da parte di Mimmo Di Carlo. Involuto? Si può dire. Anche se alla fine al Milan i tre punti servono per mantenersi a una lunghezza dall'Inter. Il Milan avanza, ma per sbarazzarsi del Chievo deve aggrapparsi a un rigore dubbio. O generoso. Si può dire? Sicuramente non trova risposta l'incapacità dei rossoneri di imporre gioco e personalità, dopo avere traballato nel suo regno contro i gialloblù.
Incerottato a dismisura (un motivo ci sarà), il Milan deve rinunciare, oltre a Pirlo, Ambrosini e Maldini, anche agli infortunati dell'ultima ora Borriello, Antonini e Zambrotta. Scontato quindi l'impiego di Favalli come centrale al fianco di Kaladze, con Bonera a destra, mentre Flamini è la tessera a sinistra del centrocampo. Per il ruolo di punta tocca invece a Inzaghi, preferito da Ancelotti a Pato. Mimmo Di Carlo propone invece una sola variante: Luciano per Esposito, azzeccando il cambio.
Il tornante destro è una spina nel fianco, la costante del gioco veronese che sa comunque svariare e preoccupare il Milan. Il brasiliano, che quando vuole sembra l'Eriberto dei giorni migliori, fa respirare la squadra, mette ansia ai rossoneri, crea gioco. Quella di casa invece fatica a trovare un filo conduttore e solo su rigore riesce a trovare il vantaggio. Accade al 14' quando Bentivoglio commette fallo su Kakà. Resta da capire se prima o dopo il limite. Rigore? Sì, rigore. Un po' eccessivo. Ma così decide De Marco, applaudito dal quarto uomo Rosetti. Proteste inutili. Kakà batte e sfonda la porta del Chievo.
La rete sembra rianimare il Milan, fino ad allora molto macchinoso. Ma i veronesi con carattere e sacrificio non si disuniscono e ribattono colpo su colpo agli accademici tentativi rossoneri. La squadra di Di Carlo mantiene un assetto alto, complicando la manovra rossonera. Il Milan soffre la velocità dei gialloblù, soprattutto l'intesa in attacco tra Langella e Pellissier, molto più convincenti dei talentuosi rossoneri, puntualmente raddoppiati, e anche facili all'errore. Per fortuna che c'è Favalli: davvero un professore, come dice Galliani; sempre al posto giusto al momento giusto. Pronto a rimediare alle ingenuità difensive dei compagni di reparto tra l'altro sul possesso di palla.
Inizia la ripresa, ma il copione non cambia. E' un film già visto e non hanno torto i tifosi a fischiare davanti all'ennesima replica. Al 4' Ronaldinho prova a scuotere l'ambiente con un destro tagliente, ma Sorrentino si supera e devia. Un lampo nel deserto del Milan che continua a subire. Al 14', addirittura, Abbiati deve fare il miracolo per deviare in angolo una sventola di Bentivoglio dai trenta metri. Che brutto Milan, vittima di un assedio sconcertante. Ancelotti cerca il guizzo e chiede a Pato il colpo di genio rinunciando a Inzaghi.
Minuto venti, linea di confine. L'ingresso del brasiliano regala consistenza al gioco dei rossoneri, anche se il Chievo, che si avvale anche di Esposito, Iunco e Italiano (fuori Langella. Pinzi e Marcolini) non molla. Il Milan cerca con più inisistenza la porta di Sorrentino ma manca il guizzo vincente. Manca il miglior Kakà; soprattutto il cinismo davanti a Sorrentino. Ronaldinho le magie le regala. Dialoga con Pato che trova sulla sua strada il bravo portiere del Chievo che poi compie il miracolo due volte su Jankulovski. Troppo poco per giustificare una stentata vittoria.

sabato 15 novembre 2008

Ancelotti:"Ripartiamo"

"Il pareggio di Lecce è stato un infortunio". Ergo: occorre subito battere il Chievo. Ma Carlo Ancelotti, alla vigilia del confronto interno con i veronesi, deve fare i conti con la formazione. Troppi gli infortuni (dopo Pirlo, Ambrosini e Maldini, ecco i problemi di Borriello, Zambrotta e Antonini). "Devo vedere quali sono le condizioni di alcuni uomini. Spero di non dover tappare troppi buchi" afferma. E su Borriello minimizza: "Stamattina sta meglio, potrebbe essere solo un affaticamento". In realtà, dovrebbe invece farcela Zambrotta che ha dolore al collo.
Il tecnico ha fatto i conti. "Vogliamo tornare in testa anche se dobbiamo sperare nei risultati degli altri, ma questa sera non guferò l'Inter - afferma -. Al Milan serve comunque un'ottima prestazione con il Chievo", sotolinenando così che non bisogna mai sottovalutare mnessuno. Poi la formazione; un vero rebus. "Per Zambrotta non dovrebbero esserci problemi - sostiene -, mentre è più difficile la situazione per Antonini e Borriello. L'infortunio al menisco di fine luglio ha causato a Marco tutti questi problemi a livello muscolare". Quindi una certezza: "Domani anche Ambrosini (risentimento a un polpaccio, ndr) non sarà della gara".
In ogni caso con Ronaldhino potrebbe essere schierato dal primo minuto Pato come punta centrale, sempre che il baby-brasiliano vinca il ballottaggio con Inzaghi. In difesa, se Zambrotta sarà al suo posto, dovrebbe essere riproposta la coppia di centrali Bonera-Favalli. Per il tecnico, infatti, Favalli oggi "offre più garanzie dello svizzero Senderos".
Un Ancelotti preoccupato, ma anche rassicurato da tanti elementi. "Stiamo migliorando sensibilmente, lo faremo ancora di più con il rientro di Pirlo, la prossima settimana". Un rientro fondamentale per il gioco del Milan. "Per me è il giocatore più forte al mondo nel suo ruolo, non vedo l'ora che possa rientrare per dare il suo fondamentale contributo".

giovedì 13 novembre 2008

Pirlo: "Tornerò quando conta"

Andrea Pirlo pronto al rientro? Il regista del Milan frena: "Forse sarà ancora un po' presto. Questa settimana mi sono allenato sempre con la squadra, vedremo giorno dopo giorno come andrà" dichiara a Milan Channel. "Domenica saranno due mesi dal mio infortunio, è passato un po' di tempo e spero di rientrare al più presto perché la voglia di giocare è davvero tanta. Vedere tutte le domeniche le partite allo stadio e seguire i miei compagni che si allenano, da lontano è dura; spero di accelerare i tempi".
Intanto Pirlo analizza l'atteggiamento della squadra, seconda in classifica, anche senza il suo apporto. "Stanno facendo molto bene - sostiene -. Entrerò nel momento caldo del campionato e cercherò di dare il mio contributo. Abbiamo voglia di vincere lo scudetto, è l'obiettivo principale della stagione quindi le motivazioni sono ancora di più e si vede ogni domenica la voglia con cui la squadra scende in campo per ottenere i risultati. Senza di me? Chi ha giocato ha fatto sempre bene. Si sono alternati nel ruolo un po' di giocatori facendo nel migliore dei modi".
Da Pirlo a Clarence Seedorf che considera l'Inter la squadra da battere; quella con una marcia in più. "I nerazzurri sono in testa e sono i favoriti - afferma l'olandese -. Noi dobbiamo riconquistare la nostra presenza forte nel campionato dopo tanti anni di assenza. L'Inter sta facendo bene come noi: l'ultima partita purtroppo ci è sfuggita di mano all'ultimo minuto, ma siamo lì. Siamo decisamente in crescita, abbiamo caratteristiche diverse dalla squadra di Mourinho e Juventus, perché il nostro gioco è fatto di possesso palla: sono molto soddisfatto per quello che siamo riusciti a esprimere. Con l'Inter sarà derby fino alla fine, ma anche la Juventus sta bene e sarà bellissimo un campionato".
Seedorf benedice inoltre l'arrivo di David Beckham. "Siamo tutti eccitati di averlo qui ad allenarsi e a lavorare con noi. Lo stiamo aspettando. Lo aiuterò a raggiungere i suoi obiettivi sapendo che è un grande professionista e che lui ci aiuterà a fare la stessa cosa". Quindi una considerazione su José Mourinho: "Quando sei diverso dalla gran parte delle persone sei molto più esposto alle critiche. Questo Paese sta perdendo un'opportunità con una persona particolare che è un valore aggiunto per il calcio italiano: Mourinho va giudicato e criticato per il lavoro che fa ora, senza coinvolgere sempre il passato. È irrispettoso per lui e per Mancini".

mercoledì 12 novembre 2008

L'emozione di Pato

Queste le dichiarazioni rilasciate in esclusiva ai microfoni di Milan Channel da Alexandre Pato, al termine della seduta mattutina di allenamento:
Alexandre, ieri, a Roma hai fatto un bell'incontro...
"E' stata una bella emozione per me poter incontrare il Presidente Lula, lui è un innamorato del calcio. Ho avuto modo di conoscerlo e di capire che è una bella persona. Ha parlato molto di calcio con noi giocatori. Sono molto contento di aver avuto l'opportunità di incontrare il Presidente del mio paese.Ci ha anche detto di aver seguito la partita contro il Napoli e personalmente mi ha detto di essere contento per me perchè ha visto che sto giocando bene ed è contento perchè sono al Milan, ma la mia gioia è stata ancora più grande perchè per me era la prima volta che lo incontravo di persona."
Domenica contro il Lecce sei entrato a partita in corso e hai fatto bene come a Bergamo...
"Sì, sono entrato, ho fatto il mio lavoro e ho cercato di aiutare la squadra. Sono riuscito a effettuare quel passaggio per Ronaldinho da cui poi è nato il suo gol, nonostante fosse difficile gestire la palla perchè il campo era bagnato. Mi dispiace solo che il Lecce sia poi riuscito a pareggiare, perdendo così due punti importanti. Personalmente anche se sono in panchina cerco sempre di farmi trovare pronto dal mister Ancelotti, sono contento di essere in questa squadra, adesso devo continuare a lavorare."
Domenica, invece, arriverà il Chievo...
"Domenica giocheremo in casa. Non sarà facile come non è facile contro nessuna squadra, ma contro il Chievo dovremo fare del nostro meglio cercando di conquistare i tre punti."

500 Forza Milan!

"Forza Milan!", il mensile ufficiale del club rossonero, a novembre festeggia lo storico traguardo dei cinquecento numeri. Cinquecento riviste per raccontare un'unica grande passione, condivisa da milioni di tifosi.Nato nel 1963, il giornale era “L’organo ufficiale dei tifosi rossoneri”. Dal 1969 la testata “Forza Milan!” diventa di proprietà del club rossonero e l’editore è Forza Milan! srl, il giornale rimane in edicola come organo ufficiale dei Milan Clubs e dei tifosi rossoneri.Nel 1979 diventa ufficialmente il mensile dell’A.C. Milan.Con l’avvento di Silvio Berlusconi nel 1986, il mensile passa sotto il controllo del Gruppo Fininvest attraverso la Silvio Berlusconi Editore e la Mondadori S.p.A.Nel gennaio 1997 l’editore del giornale diventa la Panini S.p.A.Sono sette i direttori che si sono alternati alla guida del giornale: Gino Sansoni (dal 1963 al 1981); Giorgio Mottana (dal 1981 al 1983); Renato Ferrari (dal 1983 al 1986); Gianmauro Anni (1986); Gigi Vesigna (dal 1986 al 1994); Martino Pizzi (dal 1994 al 1996); Fabrizio Melegari (dal 1997 ad oggi).39.672 le pagine pubblicate nei 500 numeri. A questa cifra vanno aggiunte 1.028 pagine dei 15 numeri speciali usciti in edicola.
Per festeggiare questa ricorrenza, "Forza Milan!" regalerà una gigantografia della copertina del numero di novembre - firmata da tutti i giocatori della rosa della prima squadra - a Fondazione Milan.

lunedì 10 novembre 2008

Ancelotti esalta Ronaldinho

"Sabato sera ho pensato molto a Spalletti, a come poteva sentirsi dopo non avere vinto una partita come quella con il Bologna nel recupero... Non volevo essere nei suoi panni e invece ci sono capitato il giorno dopo. Luciano è in buona compagnia". Riesce a scherzare Carlo Ancelotti. La vittoria a Lecce sfumata nei secondi finali non ha tolto il sorriso all'allenatore del Milan. "Sono cose che possono succedere. Anche al 90' e oltre le partite si possono vincere (ai rossoneri era successo giovedì con il Braga in Coppa Uefa, ndr), pareggiare o perdere".
E’ Ronaldinho la nota più lieta del Milan nelle ultime settimane. Non lo nasconde Ancelotti, che a margine del convegno ’Il calcio e chi lo racconta’ di Coverciano ha parlato dell’ottimo momento del fantasista brasiliano: "Ronaldinho sta facendo molto bene, sta facendo quello che mi aspettavo da lui, a sorprendermi casomai è stata la sua voglia di tornare subito in forma. E’ risultato un giocatore molto determinante in questo periodo e credo che lo sarà ancora di più in futuro perché la sua condizione migliorerà nel tempo. D'altronde, però, lui è diverso da come lo hanno descritto in Spagna. È un ragazzo timido e un grande professionista". Sul volo di ritorno da Lecce, il brasiliano leggeva "Gomorra", il libro di Roberto Saviano. "È in Italia e si interessa delle questioni italiane".
La considerazione finale è dedicata al campionato: "Penso che sia un equilibrio che durerà fino alla fine del campionato, proprio perché sono coinvolte tante squadre e credo che queste squadre, per caratteristiche diverse, abbiano tutte la possibilità di arrivare fino alla fine".

domenica 9 novembre 2008

Lecce-Milan 1-1

Dura solo una settimana l'interregno del Milan in testa alla classifica. A Lecce finisce infatti 1-1, con un gol dei salentini al 93', trovato su palla inattiva, dopo una gara dominata dai rossoneri. Di Ronaldinho la rete rossonera, cercata d'autorità dopo ben tre clamorose occasioni fallite da Borriello e una gara dominata per novanta minuti.
Mario Beretta prepone un Lecce quadrato. Il classico 4-4-2 per ribattere colpo su colpo ai numeri del Milan. In difesa rinuncia a Esposito e scheira Antunes, mentre in attacco dsi affida a Cacia per fare da spalla a Tiribocchi. Carlo Ancelotti risponde con il suo 4-3-2-1, preferendo Favalli a Kaladze in difesa, lanciando dal pimro minuti Flamini al posto di Ambrosini, mentre Borriello è l'inattaccabile punta davanti a Kakà e Ronaldinho. E il centravanti, pur interprete di una grande performance, è legato in maniera indissolubile allo striminzito 0-0 del primo tempo, perché per ben due volte fallisce clamorosamente il gol da due passi. Incredibile, dopo la rete mancata al 13', quella fallito al 35', quando, servito da Ronaldinho, alza sul primo palo.
Sono le due grandi occasioni a far pendere la prima frazione della partita dalla parte dei rossoneri che i primi venti minuti non fanno vedere la palla ai salentini. L'avvio del Lecce è infatti timoroso: il Milan concede davvero poco e obbliga i giallorossi agli straordinari difensivi. Kakà crea superiorità numerica con i suoi movimenti e partono sempre da lui i suggerimenti migliori. Quando finalmente la squadra di casa applica i consigli di Beretta di guadagnare metri, la partita sale di tono. Nulla di tarscendentale, ma il pressing su tutti i palloni rende più difficile la vita al Milan che torna a dominare negli ultimi minuti, totalizzando alla fine quasi il 61 per cento di possesso palla.
Un trend facilmente prevedibile nella ripresa, anche se il Lecce quando parte in contropiede mette in affanno le difesa rossonera che rischia il k.o. al 6' sul colpo di testa di Giacomazzi che imita il secondo errore di Borriello. Ma nel festival delle occasioni gettate al vento ci mette del asuo anche Kakà che a tu oer tu con Benussi tira a lato. Il Milan comunque gioca bene e meglio del Lecce che risponde con grande attenzione difensiva. Beretta realizza che occorre dare vigore al centrocampo e sostituisce Munari con Ardito. Ma i rossoneri non concedono nulla; premono incontrando però difficoltà nella fase conclusiva dovendo fare i conti con gli avversari tutti rintanati nella loro trequarti. Entra anche Caserta per Giacomazzi, ma senza cambiare ils enso della partita che il Milan salire in cattedra. I giallorossi resistono all'assedio, anche per l'imprecisione dei rossoneri che falliscono ancora con Borriello al 30'. Polenghi che si infortuna subentra Esposito, ma il colpo lo fa ANcelotti che inserisce insieme Pato e Inzaghi per Flamini e Borriello. E' il 34'. Pato prende palla e dalla destra serve in mezzo, dove Ronaldinho arriva e batte imparabilmente Benussi. Pato potrebbe raddoppiare subito dopo; poco prima dell'ingresso di Emetrson per Ronaldinho, inserito per dare spessore al centrocampo, davanti alla timida reazione leccese. Ma mai dire mai. Soprattutto, quando hai a che fare con una difesa capace di andare puntualmente in paranoia sulle, palle inattive. Accade al 48', quando una palla scodellata in area da Zanchetta viene raccolta di testa da Esposito che batte Abbiati. Le reti, quindi sono state messe a segno da Ronaldinho al 79' e da Esposito al 92'.

sabato 8 novembre 2008

Ancelotti: "Mantenere la testa"

Queste le dichiarazioni di Carlo Ancelotti rilasciate nell'incontro con i giornalisti che si è tenuto oggi a Milanello:
'Il Lecce è una squadra ben organizzata, con una buona fase difensiva, e credo che manterrà il proprio assetto e le proprie caratteristiche anche se si trova di fronte il Milan. Sarà una gara difficile'.
'Abbiamo vinto le ultime gare anche grazie a un po’ di fortuna, è vero. La fortuna aiuta, ma siamo ancora in credito.Ogni partita ha la sua storia, anche con il Napoli abbiamo fatto gol alla fine ma avremmo potuto farlo anche prima. Credo che abbiamo più controllo verso la fine, quando l’avversario tende ad allentare le marcature e si aprono più spazi'.
'Senderos non è ancora recuperato del tutto ma sta bene.Ambrosini ha un problema al polpaccio, Maldini tornerà a disposizione la prossima settimana. Lo stesso vale anche per Ambrosini e Senderos.Nesta è in America, quando starà bene tornerà. E' a fine carriera? Spero che possa guarire, è l’unico pensiero che ho, e penso che lo possa fare.'.
'Ronaldinho si trova meglio a San Siro? E’ vero, forse perché trova più stimoli'.
'Non siamo nelle condizioni di sperare in un doppio pari delle altre, però siamo nella condizione di sperare che se le vinciamo tutte vinciamo il campionato. Non possiamo fare ora questi calcoli. Se pareggiassimo noi? Un pareggio non va disprezzato a questo punto del campionato, anche se è ovvio che si gioca sempre per vincere'.
'A Lecce abbiamo sempre incontrato molte difficoltà, ma anche a Bergamo, e quest’anno è andata bene: speriamo che sia così anche a Lecce'.
'Flamini non è ancora arrivato ai livelli raggiunti l’anno scorso, ma il suo contributo è sempre sostanzioso. Può fare meglio. Domani giocherà lui'.
'Borriello è importante per le caratteristiche che ha non solo in trasferta ma anche in casa'.
'Gattuso penso stia facendo il suo periodo migliore da quando è al Milan, per continuità e sostanza. Sheva l’altra sera ha fatto bene, dal punto di vista della potenza e dell’intensità; deve ritrovare più lucidità nel tiro'.
'A noi non interessa essere l’anti-Inter. A noi interessa giocare bene e vincere il campionato, e l’Inter sarà una squadra che lotterà con noi fino alla fine'.
'Quello che è accaduto a Del Piero è già accaduto qui: uno su tutti Maldini, un altro Inzaghi, che si è presentato nel 2007 facendo gol in tutte le finale. Io credo che Del Piero non sia mai calato. Ha solo avuto qualche periodo di forma minore, come è normale che sia. La differenza negli anni la fa la passione per questo sport che ti permette di fare cose straordinarie.

venerdì 7 novembre 2008

Possibile Beckham a titolo definitivo

Definiti i particolari del periodo di circa tre mesi che trascorrerà in prestito al Milan (ingaggio da 1 milione di dollari), David Beckham può iniziare ad immaginarsi in maglia rossonera a titolo definitivo. Secondo l'importante settimanale americano Sport Illustrated, infatti, nel contratto fra il giocatore ed i Los Angelses Galaxy esisterebbe una clausola che permette a Beckham di liberarsi al termine della prossima stagione, ossia a giungo 2009. Ciò significa che in caso di reciproco interesse fra lui ed il Milan, Beckham potrebbe rientrare negli States per l'inizio del campionato Usa ad aprile, per poi accasarsi definitivamente a Milanello una volta conclusa la Major League. A quanto pare lo Spice Boy sarebbe intenzionato a approfittare della possibilità per tornare a giocare ad alti livelli nel calcio che conta, e da parte sua il Milan rimane ovviamente alla finestra. In via Turati si starebbe studiando la possibilità di trattenere Beckham anche oltre la data concordata con i Los Angeles Galaxy per il prestito, pagando ovviamente una penale ridotta in considerazione del fatto che David avrebbe comunque la possibilità, 4 mesi dopo, di abbandonare in via definitiva il club della Major League Soccer.

giovedì 6 novembre 2008

Milan-Braga 1-0

A Ronaldinho proprio non va giù l'idea di andarsene a dormire a bocca asciutta dopo tanto ben di Dio. Così, dopo una partita di rara bruttezza, il brasiliano, inserito al 19' della ripresa, al 93' inventa qualcosa di straordinario: un portentoso bolide che il portiere dello Sporting Braga, Eduardo, neanche vede. Il Milan incassa così, inaspettatamente, tre punti che lo catapultano al primo posto del suo girone. In solitario come in campionato. Nel turn over Carlo Ancelotti aveva giocato di fantasia: 4-3-3 con Pato, Shevchenko e Inzaghi nel tridente. Schema molto offensivo, ma squilibrato, con un centrocampo composto da Gattuso, Emerson e Flamini. Nelle intenzioni c'era l'idea di divorare i portoghesi, rivelatisi in realtà ben organizzati. Lo Sporting Braga si è affidato al granitico 4-4-2; filosofia spicciola: contenere il Milan e sfruttare il contropiede. Compito eseguito alla perfezione. Fino al gol di Dinho.
Tre punte, si diceva. Tutti presenti. I tre attaccanti nei primi sette minuti di gioco furoreggiano nella trequarti portoghese, sfiorando il gol. Spettacolare Inzaghi, il cui diagonale sfiora il palo opposto; potente Sheva che sfiora il sette con una bordata di destro, elegante Pato che obbliga Eduardo alla grande parata. Si direbbe: c'è poco Sporting. In realtà la squadra da Jorge Jesus è veloce nella ripartenza e punta il settore destro della difesa rossonera, presidiato da Antonini e Philippe Senderos, la cui esistenza è ora provata. Lo svizzero cicca subito non intuendo un passaggio filtrante di Peixoto per Meyong che scarica sull'esterno della rete. E' il 6'; tre minuti prima del bolide di Peixoto che inganna l'elvetico, ma sbaglia mira. Ci può stare. Ma quando la manovra offensiva dello Sporting diventa insistente, allora realizzi che qualcosa dalla cintola in giù non funziona. Luis Aguiar a sinistra e Vandinho a destra sono una furia e puntualmente saltano il centrocampo milanista, pronti a puntare verso Dida. Terrificante è la capacità della retroguardia rossonera di trovarsi in braghe di tela quando a gestire la palla è Peixoto, una vera furia. Quella che al 29' gli permette di trovarsi a tu per tu con Dida che con l'istinto di un tempo devia in angolo.
Un vero miracolo che comunque sottolinea la fragilità della difesa di Ancelotti. Ma è serata di turnover. Inutile stare a disquisire sulla mancanza di Kakà e Seedorf. Di Pirlo. Sulla loro capacità di scatenare l'azione offensiva del Milan, nonostante la caparbietà di Gattuso che come sempre di fa in quattro. Così le punte devono ingegnarsi. Pato sembra in serata buona; gestisce bene la palla, ma sbaglia mira. Sheva ci prova al 32' conquistando la sfera nella trequarti portoghese, ma alzando un po' troppo la mira. Alla caccia al gol del Milan corrisponde la disinvoltura dello Sporting, capace di esibire qualità tecniche impensabili. Bella, bellissima l'azione di Renteria al 39', abile a servire Meyong che si catapulta verso Dida in scivolata, mancando il contatto con la palla. San Siro si ribella e il Milan si scuote, ma la schiacciata di testa di Inzaghi, è il 40', supera di poco la traversa.
Dopo il riposo Ancelotti mantiene la stessa formazione; Jesus invece cambia Meyong con Paulo Cesar. Il senso della gara però non cambia. Il Milan attacca, ma con insostenibile monotonia; pari alla testardaggine di Sheva che ci prova solo dalla distanza. Se vuoi i tre punti devi cambiare registro. Testata così l'evidente mediocrità arrivano finalmente i cambi: Pato con Ronaldinho al 19' e Emerson con Seedorf al 23'. Proprio l'olandese, al 32', resosi conto dell'incapacità dei rossoneri di regalare un'emozione, esibisce tutta la sua classe e dopo un ubriacante slalom, solo una deviazione in angolo gli proibisce di concludere a rete. In realtà la rete prova a segnarla lo Sporting, sfruttando i blackout difensivi del Milan, come accade a Renteria al 38'. Il punto è lì a portata di mano, ma al 93' genio e fortuna accompagnano Ronaldinho. E' il destino dei più forti.

Tridente?

Si fa strada in queste ore l'ipotesi di un clamoroso tridente contro lo Sporting Braga: non Ronaldinho e neanche Kakà, non convocato, ma Pato affiancherà Shevchenko ed Inzaghi, in un inedito reparto d'attacco. A centrocampo, torna il Puma Emerson con Flamini e probabilmente Seedorf: tutto confermato in difesa, dove ci sarà l'esordio in gara ufficiale dello svizzero Philippe Senderos, definitivamente recuperato dai suoi problemi fisici.

SuperPippo fino al 2010!

E' arrivato in rossonero nell'estate 2001. Ovvero, nel calcio, tante vite fa. Il suo primo gol in amichevole a Varese e poi ancora all'Amsterdam Arena contro l'Ajax (al quadrangolare estivo partecipavano anche Liverpool e Valencia), fino al sigillo numero uno in campionato contro la Firoentina: prologhi diversi fra loro di una serie lunga e unica nel suo genere. Ma, attenzione, non hanno mai fatto numero i gol di Inzaghi. Hanno portato vittorie, hanno portato trofei. I 103 gol di Inzaghi del Milan, il lungo preludio di una firma importante, si contano e si pesano. Ecco perchè la firma di oggi al prolungamento da parte dell'A.C.Milan e di Filippo Inzaghi è qualcosa di vero, di consistente. Conoscendolo, Pippo è già li che fa spallucce di fronte alla soddisfazione di questo momento. Sta già pensando a come festeggiare. Magari domani sera, magari a San Siro, come la sera del suo compleanno di due anni fa...
ECCO TUTTI I GOL DI FILIPPO INZAGHI IN MAGLIA ROSSONERA:
2001-2002

Serie A - 9 Settembre 2001 - Milan-Fiorentina 5-2 - 1 gol (il primo in assoluto)Serie A - 16 Settembre 2001 - Udinese-Milan 1-2 - 1 gol Serie A - 23 Settembre 2001 - Milan-Lazio 2-0 - 1 gol Coppa Uefa - 27 Settembre 2001 - Milan-Bate Borisov 4-0 - 1 gol su rigore Serie A - 21 Ottobre 2001 - Inter-Milan 2-4 - 1 gol (il primo in un derby milanese)Coppa Uefa - 1 Novembre 2001 - Cska Sofia-Milan 0-1- - 1 golCoppa Uefa - 22 Novembre 2001 - Milan-Sporting Lisbona 2-0 - 1 golSerie A - 25 Novembre 2001 - Parma-Milan 0-1 - 1 gol Tim Cup - 13 Novembre 2001 - Milan-Perugia 3-0 - 2 golSerie A - 2 Dicembre 2001 - Milan-Chievo 3-2 - 1 gol Serie A - 30 Marzo 2002 - Milan-Parma 3-1 - 2 golSerie A - 7 Aprile 2002 - Chievo-Milan 1-1 - 1 golCoppa Uefa - 11 Aprile 2002 - Milan-Borussia Dortmund 3-1 - 1 golSerie A - 28 Aprile 2002 - Verona-Milan 1-2 - 1 golTOTALE GOL SEGNATI: 16 - 10 in Serie A, 2 in Tim Cup, 4 in Coppa Uefa - Gol su rigore: 1

2002-2003

Preliminari Champions - 14 Agosto 2002 - Milan-Slovan Liberec 1-0 - 1 golPreliminari Champions - 28 Agosto 2002 - Slovan Liberec-Milan 2-1 - 1 golSerie A - 14 Settembre 2002 - Modena-Milan 0-3 - 2 gol Champions League - 18 Settembre 2002 - Milan-Lens 2-1 - 2 gol (primi gol in Champions nel Milan)Serie A - 21 Settembre 2002 - Milan-Perugia 3-0 - 1 golChampions League - 24 Settembre 2002 - Deportivo-Milan 0-4 - 3 gol (diventa l'italiano primatista di gol nelle Coppe europee)Champions League - 1 Ottobre 2002 - Bayern Monaco-Milan 1-2 - 2 gol Serie A - 6 Ottobre 2002 - Milan-Torino 6-0 - 3 golChampions League - 23 Ottobre 2002 - Milan-Bayern 2-1 - 1 golSerie A - 3 Novembre 2002 - Milan-Reggina 2-0 - 1 golSerie A - 7 Dicembre 2002 - Milan-Roma 1-0 - 1 golChampions League - 11 Dicembre 2002 - Borussia Dortmund-Milan 0-1 - 1 golSerie A - 2 Febbraio 2003 - Milan-Modena 2-1 - 1 golSerie A - 16 Febbraio 2003 - Milan-Lazio 2-2 - 1 golSerie A - 22 Febbraio 2003 - Torino-Milan 0-3 - 1 golSerie A - 2 Marzo 2003 - Atalanta-Milan 3-3 - 2 golSerie A - 22 Marzo 2003 - Milan-Juventus 2-1 - 1 golSerie A - 12 Aprile 2003 - Inter-Milan 0-1 - 1 golChampions League - 23 Aprile 2003 - Milan-Ajax 3-2 - 1 gol (Moralmente suo aanche il secondo attribuito a Tomasson)Serie A - 3 Maggio 2003 - Milan-Como 2-0 - 1 gol su rigoreSerie A - 17 Maggio 2003 - Milan-Bologna 3-1 - 1 golTim Cup - 31 Maggio 2003 - Milan-Roma 2-2 - 1 golTOTALE GOL SEGNATI: 30 - 17 in Serie A, 12 in Champions League, 1 in Tim Cup

2003-2004

Serie A - 13 Settembre 2003 - Milan-Bologna 2-1 - 1 golChampions League - 16 Settembre 2003 - Milan-Ajax 1-0 - 1 golSerie A - 5 Ottobre 2003 - Inter-Milan 1-3 - 1 golTim Cup - 18 Dicembre 2003 - Milan-Sampdoria 1-0 (50esimo gol nel Milan)Tim Cup - 5 Febbraio 2004 - Milan-Lazio 1-2 - 1 golSerie A - 7 Marzo 2004 - Milan-Sampdoria 3-1 - 1 golChampions League - 10 Marzo 2004 - Milan-Sparta Praga 4-1 - 1 golTOTALE GOL SEGNATI: 7 - 3 in Serie A, 2 in Champions League, 2 in Tim Cup

2004-2005

Champions League - 29 Settembre 2004 - Milan-Celtic 3-1 - 1 gol

2005-2006

Serie A - 23 Ottobre 2005 - Milan-Palermo 2-1 - 1 golSerie A - 27 Novembre 2005 - Milan-Lecce 2-1 - 1 golTim Cup - 11 Gennaio 2006 - Brescia-Milan 3-4 - 1 golSerie A - 18 Gennaio 2006 - Milan-Ascoli 1-0 - 1 golSerie A - 8 Febbraio 2006 - Milan-Treviso 5-0 - 1 golSerie A - 12 Febbraio 2006 - Reggina-Milan 1-4 - 3 golSerie A - 26 Febbraio 2006 - Palermo-Milan 0-2 - 1 golSerie A - 5 Marzo 2006 - Milan-Empoli 3-0 - 2 golChampions League - 8 Marzo 2006 - Milan-Bayern Monaco 4-1 - 2 golChampions League - 4 Aprile 2006 - Milan-Lione 3-1 - 2 golSerie A - 30 Aprile 2006 - Milan-Livorno 2-0 - 2 golTOTALE GOL SEGNATI: 17 - 12 in Serie A, 4 in Champions League, 1 in Tim Cup

2006-2007

Preliminari Champions - 9 Agosto 2006 - Milan-Stella Rossa 1-0 - 1 golPreliminari Champions - 22 Agosto 2006 - Stella Rossa-Milan 1-2 - 1 golSerie A - 10 Settembre 2006 - Milan-Lazio 2-1 - 1 golChampions League - 13 Settembre 2006 - Milan-Aek Atene 3-0 - 1 golTim Cup - 8 Novembre 2006 - Milan-Brescia 4-2 - 1 golTim Cup - 11 Gennaio 2007 - Milan-Arezzo 2-0 - 1 golTim Cup - 25 Gennaio 2007 - Milan-Roma 2-2 - 1 golSerie A - 28 Gennaio 2007 - Milan-Parma 1-0 - 1 golChampions League - 11 Aprile 2007 - Bayern Monaco-Milan 0-2 - 1 golChampions League - 23 Maggio 2007 - Milan-Liverpool 2-1 - 2 golTOTALE GOL SEGNATI: 11 - 2 in Serie A, 6 in Champions League, 3 in Tim Cup 2007-2008Super Coppa Europea - 31 Agosto 2007 - Milan-Siviglia 3-1 - 1 golChampions League - 18 Settembre 2007 - Milan-Benfica 2-1 - 1 golChampions League - 6 Novembre 2007 - Shakhtar-Milan 0-3 - 2 golChampions League - 4 Dicembre 2007 - Milan-Celtic 1-0 - 1 golFifa Mondiale per Club - 16 Dicembre 2008 - Boca Juniors-Milan 2-4 - 2 golSerie A - 24 Febbraio 2008 - Milan-Palermo 2-1 - 1 golSerie A - 5 Aprile 2008 - Milan-Cagliari 3-2 - 2 golSerie A - 12 Aprile 2008 - Juventus-Milan 3-2 - 2 golSerie A - 20 Aprile 2008 - Milan-Reggina 5-1 - 1 golSerie A - 27 Aprile 2008 - Livorno-Milan - 3 golSerie A - 4 Maggio 2008 - Milan-Inter 2-1 - 1 golSerie A - 18 Maggio 2008 - Milan-Udinese 4-1 - 1 gol

2008-2009

Serie A - 19 Ottobre 2008 - Milan-Sampdoria 3-0 - 1 golCoppa Uefa - 23 Ottobre 2008 - Heerenveen-Milan 1-3 - 1 golSerie A - 29 Ottobre 2008 - Milan-Siena 2-1 - 1 gol

TOTALE INZAGHI AD OGGI: 103 GOL IN 222 PARTITE UFFICIALI CON LA MAGLIA ROSSONERA

Quella di Livorno ad aprile è stata la quarta tripletta di Inzaghi in maglia rossonera. Le precedenti: a La Coruna contro il Deportivo in Champions League, a San Siro contro il Torino in Campionato, a Reggio Calabria sempre in campionato.

martedì 4 novembre 2008

Poi dicono di noi....

Stasera l'Inter ha pareggiato 3-3 in casa dei ciprioti dell'Anorthosis. Ed ha subito 3 gol per 3 cavolate pazzesche della sua difesa. Di solito gli interisti sono soliti dire: "La vostra difesa fa schifo...". Bisognerebbe risponderli:"E invece la vostra?!". E' da almeno tre o quattro partite che l'Inter in difesa soffre...che stia ripercorrendo le nostre tracce passate..? Allora, cari interisti pensate alla vostra di squadra (per modo di dire) invece della nostra! E poi, il vostro quodidiano di sempre (la Gazzetta) dice "Nerazzurri primi a quota 8: ottavi ad un passo". Altro che ad un passo, la Champions va sudata e non rubata.

lunedì 3 novembre 2008

Milan-Napoli: Il gol è di Ronaldinho

Autorete di Denis? No, grazie. La direttiva Fifa parla chiaro: "Se il tiro è indirizzato verso lo specchio della porta, sarà considerato gol a prescindere dalla deviazione di un avversario. Se invece la palla va all'esterno, comunque non verso la porta, e una deviazione la fa finire in rete, dove non sarebbe andata senza questo aiuto, allora siamo nel campo dell'autogol".
Il discrimine è molto chiaro, la linea di confine è evidente. Non solo sul piano teorico e puramente virtuale. Scendiamo negli esempi: ad Heerenveen, in Coppa Uefa, Kakà fa partire un cross diretto al centro dell'area di rigore che viene deviato verso la porta dal difensore Jong a Pin. E' il classico autogol. Un caso completamente e chiaramente diverso da quello di ieri sera.
Il richiamo alla direttiva Fifa è particolarmente significativo, in questo lunedì post Milan-Napoli in cui i tabellini dei quotidiani divergono. Alcuni, come la Gazzetta dello Sport, scrivono gol di Ronaldinho. Altri sanciscono, a loro volta, autorete di Denis. Sono comunque molti gli esperti e gli addetti ai lavori che suffragano l'attribuzione del gol di Milan-Napoli proprio a Ronaldinho.Le motivazioni restano legate, e in ogni caso riconducono, alla stessa direttiva Fifa: il tiro di Ronaldinho era diretto in porta e ha proseguito la sua corsa verso la porta di Iezzo, nonostante Denis abbia sollevato la palla. Però l'intervento di Denis non è "nuovo", cioè non è del tutto differente rispetto alla direzione della conclusione.Insomma, in base alla direttiva Fifa e in base alla sensibilità diffusa, è difficile dire che quel gol non è di Ronaldinho. Perchè: era indirizzato in porta, la sua traiettoria non è stata alterata radicalmente, il gol è di chi tira verso la porta e non di chi sposta (indotto comunque dalla pericolosità del tiro) la palla stessa.

domenica 2 novembre 2008

Milan-Napoli 1-0

L'ha accarezzato fino all'86'. Un punto d'oro, dopo un calvario: l'espulsione di Maggio al 44' del primo tempo, dopo il rigore di Kakà parato da Iezzo. Dopo una partita di grande intensità. Invece al 41' della ripresa Ronaldinho su punizione scarica una saetta maligna che Denis devia e consegna ai rossoneri vittoria e primato solitario in classifica, a distanza di quasi quattro anni e mezzo dall'ultima volta. Vittoria sudata quella del Milan che in ogni caso fa valere carattere e sacrificio: l'arma in più della nuova era rossonera. Il Milan non può fare a meno di Marco Borriello. Lo ha detto Carlo Ancelotti. Il centravanti è il punto di riferimento davanti a Kakà e Ronaldinho. Con il Napoli, che schiera non solo classe, ma anche muscoli, dà più garanzie di Pato che proprio con il Napoli iniziò la sua avventura (con gol) in rossonero. Ma dal 5-2 subito il 13 gennaio scorso, gli azzurri hanno fatto passi da gigante. Il 3-5-2 inganna, perché il Napoli gioca bene dalla testa in giù: difesa organizzata, abile a chiudere gli spazi e a pressare sull'uomo; centrocampo sempre pronto a rilanciare l'azione e un attacco pesante in cui Denis e Lavezzi sono una minaccia costante. La dote naturale offensiva del Napoli innesca quella del Milan, ma il furore e la caccia al gol confonde spesso le idee alle due formazioni, regalando nel primo tempo solo un paio di emozioni. La prima vera palla gol è del Milan, con salvataggio sulla linea di porta di Blasi, sul campanile di testa di Ambrosini al 20'. Al 25' Lavezzi mette in mostra le sue straordinarie qualità. Il suo sinistro è un fulmine e Abbiati deve usare il colpo di reni per respingere. Al 27' è invece il Milan a confezionare un'azione spettacolare con tiro conclusivo alle stelle di Kakà.
Bella sfida. Scontro fisico e tecnico, che col passare dei minuti lascia però spazio al tatticismo in cui sono i singoli a fare la differenza. Al 41' il Napoli registra sul tabellino la sua più ghiotta occasione. Lavezzi scarica una bordata che Abbiati non trattiene; il portiere pasticcia con Bonera che alla fine spazza in fallo laterale, prima che la palla oltrepassi la linea di porta. La conferma di quanto l'argentino sia devastante è il giallo mostrato a Kakà al 42', costretto al fallo per arginarlo. E' invece rosso l'inevitabile cartellino che Rocchi mostra a Maggio quando stende Jankulovski lanciato a rete al limite dell'area. Espulsione al 44' per doppia ammonizione; la prima comminata per un fallo su Kakà. Il Napoli viene così a perdere l'eclettico laterale, concedendo nella ripresa un vantaggio clamoroso al Milan. Reja cerca il rimedio in Aronica che va a sostituire Hamsik. Con il nuovo entrato sistema la difesa a quattro per limitare il prevedibile assalto del Milan. Con l'uomo in più, infatti, i rossoneri caricano a testa bassa, senza per questo faticare per trovare soluzioni vincenti. Al 4' vibra San Siro per lo stop di petto e il destro al volo di Ronaldinho a cui replica Iezzo con una straordinaria deviazione in angolo. Dopo un primo tempo anonimo, il brasiliano partecipa di più all'azione cercando sempre il dialogo con Kakà. Ma mai regalare spazi a quei due argentini. Al 13' Denis tocca per Lavezzi che trova il canale giusto per impegnare ancora Abbiati. Dimostrazione che il Napoli è vivo e vegeto anche se deve rinunciare per infortunio a Santacroce che Reja sostituisce con Pazienza. Vita dura, insomma. Ancelotti lo capisce e aggiunge polvere da sparo all'attacco con Pato al posto di Ambrosini. Al 18' Iezzo compie un nuovo miracolo dopo una percussione di Borriello. E' assedio, ma il Napoli ha il pregio di non perdere la testa. Seppur in dieci alza il suo baricentro, mette in affanno la difesa rossonera e quando può fa possesso palla.
Non va. E quando le speranze svaniscono significa che è giunto il momento di Inzaghi. Storce un po' il naso Borriello quando al 26' deve lasciare per il falco. Al 28' succede di tutto: Kakà colpisce il palo e dopo una serie di batti e ribatti Iezzo scaccia in angolo. Ma quello che accade al 30' ha dell'incredibile. Si tratta del colpo di testa ravvicinato di Pato che fallisce un gol pazzesco, del tipo lo faccio anche io, tanto da meritare un posto in tribuna al posto del tanto bistrattato Sheva. Il Napoli si difende con unghie, denti e stampelle. Ribatte da leone e a salire in cattedra ancora di più Lavezzi, giocatore di una bellezza innaturale: attaccante con fiuto del gol, ma anche interditore.
Al 39' Rocchi assegna un rigore dubbio, molto dubbio al Milan per un fallo di mani in area di Pazienza. Involontario. Evidente. Batte Kakà, ma Iezzo para. Dio esiste. Per poco: al 41' Ronaldinho sfrutta una punizione dall'out destro; complice la deviazione di Denis, la palla si infila sotto la traversa. Il Milan dopo una vita torna in testa al campionato, con gol di Ronaldinho al 86'.

sabato 1 novembre 2008

Ancelotti in conferenza stampa

Queste le dichiarazioni di Carlo Ancelotti nella conferenza stampa di oggi:
'Faccio tanti auguri a Van Basten per il suo compleanno. Quelle dei nostri tempi contro il Napoli erano altre sfide. Sono sempre belle, ma ora è un’altra storia, ci sono squadre diverse. Questo Napoli è una squadra che è cresciuta in fretta, ora è una squadra competitiva che è riuscita a tornare ai vertici'. 'Noi quest’anno siamo più competitivi rispetto all’anno scorso, la rosa è più varia, abbiamo la possibilità di cambiare, e per questo riusciamo a fare meglio anche le partite di cartello. Milan e Napoli sono squadre che hanno un modo diverso di attaccare, loro sono più veloci e noi più portati al fraseggio. Il Napoli è una squadra forte, può tenere fino alla fine'. 'Ancora non siamo arrivati in testa, è un obiettivo importante, lo perseguiamo con tenacia, dobbiamo superare questo ostacolo, che è molto impegnativo, e vogliamo farlo in fretta'. 'Non ho visto Mourinho nervoso, l’ho visto determinato, deciso sulle sue idee, è normale che ci sia curiosità introno a lui. Non facciamo la corsa sull’Inter, il campionato quest’anno è più equilibrato, quando squadre come Napoli, Genoa sono migliorate tantissimo è più difficile; il Milan fa la sua strada. Non credo che incida il fatto di essere sopra l’Inter in questo momento, ho parlato di vetta della classifica perché per noi è stimolante, dopo tanto tempo. Se l’Inter facesse il terzo pareggio? Non cambierebbe niente, le partite sono difficili per tutti'. 'Non ho sentito quello che ha detto il Presidente del Siena, ma mi sembra esagerato'. 'Non è vero che questo non è il mio Milan. Questo è il mio Milan, è il Milan di tutti noi, è una squadra che ha dimostrato di avere altre caratteristiche, dopo le sconfitte iniziali abbiamo capito che dovevamo usare altre armi. Il bel gioco resta il nostro scopo, ma in alcuni casi ci sono delle caratteristiche dei giocatori che impongono di seguire vie diverse'. 'Rispetto al Milan dell’ultimo scudetto questo Milan ancora non è compiuto, non ha ancora quella continuità che avevamo nel 2004, da quel punto di vista dobbiamo migliorare. Ci sono state anche difficoltà pratiche in questo senso: un giocatore come Pirlo è fondamentale e da settembre non c’è. Quando bisogna aspettare per lui? Ancora 15 giorni'. 'Ieri si sono allenati tre giocatori, Senderos, Nesta e Kaladze, che era da un po’ che non si allenavano con la squadra. Kaladze è quello più avanti. Bisognerà valutare Maldini, che ieri non si è allenato, e Borriello, che ha un affaticamento muscolare. Non so se Kaladze sarà in condizione di giocare, vedremo. Ma potrebbe esserlo. Per l’utilizzo di Nesta e Senderos bisognerà attendere prossima settimana'. 'Il dubbio nella formazione di domani è legato ai due attaccanti. Il reparto attaccanti del Milan quest’anno è ben assortito, possiamo adottare diverse soluzioni'. 'La partita contro il Napoli che ricordo con più emozione da giocatore è sicuramente il 4-1 del gennaio ‘88, è stata la partita dove il Milan ha scoperto le carte'. 'Pato? Mi spiace se un giocatore non può essere utilizzato. Per lui come per chiunque altro. L’ultima volta ha fatto una partita cercando di togliere quei limiti evidenziati nelle precedenti. E’ stato più deciso e ha cercato con più vigore la conclusione. E’ quello che deve fare. Avere Inzaghi di fianco vuol dire tutto e niente. Se riesce a carpirne i segreti ne trarrà parecchio'. 'Lavezzi non è un pericolo per le caratteristiche dei nostri difensori. E’ un pericolo, punto. Ha creato molti fastidi a tutti. Anzi, credo che l’attenzione che hanno i difensori del Milan in questo tipo di partite possa creare problemi a Lavezzi. Hamsik è un giocatore giovane che potrebbe giocare in qualsiasi squadra'. 'Il 5-2 del gennaio scorso porta belle sensazioni, era la squadra che aveva iniziato bene dopo la sosta, il pensiero va a Ronaldo che aveva fatto belle cose e poi si è fatto male. Per il 3-1 del ritorno invece non ci sarà nessuna vendetta, sappiamo che questa è un’altra partita e vogliamo giocarla al meglio della possibilità'. 'Mi spiace per la Roma, stanno vivendo un momento di difficoltà, penso abbiano le capacità per uscirne'. 'Tanti vorrebbero allenare il Milan, a prescindere da Beckham. La collocazione già ce l’ha, l’ho già detto, o in mezzo e sul centrodestra. O in panchina o in tribuna, non ci vuole molto (ride, ndr). Per me è emozionante allenare il Milan, che ci sia lui o no, allenare una squadra che sento dentro'. 'Anche se dovessimo battere il Napoli dubbi sulla nostra supremazia ce ne saranno ancora, dobbiamo migliorare, le partite come quelle di domani possono dare fiducia, ne abbiamo bisogno. E’ vero che abbiamo sempre vinto nelle ultime partite, ma vogliamo dare una prova di forza più di quanto accaduto nelle ultime partite, e il Napoli è la squadra giusta per farlo'. 'E’ migliorata non la difesa ma il concetto difensivo di squadra, se no sarebbe stato impensabile subire così pochi gol con i quattro difensori centrali fuori; c’è stato il sacrificio di tutti, come Favalli, che ha svolto con dedizione un ruolo per lui nuovo'. 'Flamini ha fatto buone partite, magari non eccezionali, ma è uno di quei centrocampisti che si gioca il posto con gli altri. Dhorasoo non era titolare, mentre lui lo considero tale'. 'Ronaldinho ieri si è allenato regolarmente. Tutto a posto'.

Pato: "Studio per il Pallone d'Oro"

Milan-Napoli per Pato ha un significato particolare. Vuol dire il debutto del "Papero" con la maglia del Milan, vuol dire il primo gol in rossonero, vuo dire veramente tanto... E' lo stesso 19enne attaccante brasiliano a raccontare quel giorno di quasi nove mesi fa, in un'intervista pubblicata sulla Gazzetta in edicola oggi: "Un'esperienza indimenticabile: prima gara col Milan, giocavo con Ronaldo che è sempre stato il mio idolo, ho fatto anche gol. Potevo chiedere di più?". Pato spiega anche il suo rapido cambiamento da allora: "Sono più esperto, più volenteroso, più attento, più disciplinato e anche più cattivo. In che senso più cattivo? Nel senso che prima le botte dagli avversari le prendevo, e ne prendevo parecchie, ora mi difendo". Gli obiettivi sono ambiziosi, scudetto e Pallone d'oro: "Studio per vincerlo". E sulla rinascita del Milan dice: "La svolta è stato il derby: battere l'Inter ci ha dato morale, forza, energia". Più milanista di così....