venerdì 30 gennaio 2009

Los Angeles richiama Beckham

Bruce Arena, allenatore dei Los Angeles Galaxy, ha perso la pazienza. Alle voci di un prolungamento di contratto in rossonero della sua stella David Beckham, risponde così: "Nessuno conosce mai con esattezza le cose, tutto viene distorto per cui queste notizie non ci interessano: David tornerà da noi il 9 marzo. C'è un accordo di prestito col Milan in cui ci sono delle indicazioni che il giocatore, il suo procuratore, il Milan, noi stessi e la Major League Soccer conoscono".
Quasi a suffragare le affermazioni dell'ex c.t. degli Stati Uniti la lista Uefa che sarà compilata domani, ma che verrà consegnata domenica sera subito dopo il posticipo Lazio-Milan. Secondo indiscrezioni, tra i rossoneri non dovrebbe infatti apparire il nome dell'inglese, che se rispettasse il contratto (è atteso negli Usa il 9 marzo) giocherebbe solo due partite di Coppa. Il 18 e 26 febbraio il Milan affronterà il Werder Brema nei sedicesimi (andata in Germania, ritorno a Milano).

giovedì 29 gennaio 2009

Ancelotti: "Un passo falso"

Dopo il primo pareggio casalingo della stagione questo il commento dell'allenatore rossonero Carlo Ancelotti:

"Abbiamo fatto un ottimo primo tempo pressando molto alti, forse abbiamo speso troppe energie e nel secondo tempo il Genoa ha avuto la meglio sulle corsie laterali. Non siamo riusciti a vincere una gara che meritavamo, è un passo falso in un momento in cui la squadra sta molto bene e questo mi rammarica. Ci dispiace davvero, la squadra è equilibrata e aggressiva, ma continuiamo a inseguire. Dal punto di vista difensivo il primo tempo è stato molto buono, abbiamo aggredito alti come mai avevamo fatto, nel secondo tempo invece come già detto non siamo riusciti a ripeterci. In ogni caso la squadra in questo periodo sta lavorando molto bene e credo che il campionato sia ancora aperto. Beckham? Ha fatto un'altra grande partita, noi lo stimiamo tutti, ma sul suo futuro è difficile parlare in questo momento. Nel secondo tempo David è uscito per un problema muscolare non grave, nelle prossime ore verificheremo le sue condizioni. Pato? Non credo che la sua sostituzione abbia pesato, quando ci siamo messi a 4 in mezzo al campo non abbiamo coperto come avremmo dovuto, loro hanno fatto marcature molto strette su Kakà e Pato e non siamo riusciti a colpire in contropiede".

mercoledì 28 gennaio 2009

Milan-Genoa 1-1

E' il David Beckham show. Tutto perfetto, prestazione impeccabile, gol da sballo; un tempo e oltre da protagonista. Strilli da prima pagina già pronti. Ma il Milan non fa i conti con le sette anime del Genoa e sulla cattiveria agonistica di Milito che all'87' trova il gol dell'1-1. Un pareggio fatale per i rossoneri che si allontanano dall'Inter e mancano l'aggancio alla Juve. Roboante per i liguri che con il prezioso punto aggiungono un mattone lungo la marcia che porta verso l'Europa.
Venti secondi e Beckham è già in partita. Pressing di Seedorf e palla all'inglese che mira l'angolo alto; Rubinho vola e respinge. Mister Capello in tribuna ammira e l'asso britannico invia un'altra cartolina al c.t. dell'Inghilterra: cross calibrato che i compagni non sfruttano. Bellissimo, al 7', il lancio lungo per Seedorf, frenato dall'uscita di Rubinho. Ecco tre buoni motivi per giustificare la quarta presenza in campo consecutiva del centrocampista. Ancelotti confida sulla sua intelligenza tattica, a metà strada fra linea offensiva e difesa, dove rientra Jankulovski. Ronaldinho? Ancora in panchina: Seedorf e Kakà alle spalle di Pato garantiscono di più. Un Milan ancora una volta spregiudicato, contro un Genoa più prudente. Gasperini schiera un modulo variabile. In partenza un 3-4-1-2, con Thiago Motta a supporto di Milito e Sculli, quest'ultimo però pronto ad arretrare per dare manforte al centrocampo. Giusta la decisione del tecnico rossoblù. Il Milan, alto e veloce, non fa ragionare il Genoa che gioca di rimessa. I rossoneri dominano il primo tempo, sfruttando tutte le loro qualità, anche se Kakà è ben lontano dal suo normale standard. Ma ci pensano i piedi buoni di Beckham, Pirlo e Seedorf a dare ordine al gioco. Al 16' Pirlo delizia il popolo di San Siro con una punizione perfetta e conseguente palla che va a sbattere sull'incrocio dei pali. Intenzione ribadita al 44', quando la sfera picchia sulla traversa. Il gioco alto dei rossoneri non concede molto ai liguri che riescono a liberarsi della morsa solo al 26' con un colpo di testa fuori misura di Thiago Motta. Uno squillo isolato che precede il capolavoro di Beckham. Al 33' il rossonero porta in vantaggio il Milan con una punizione angolata di rara fattura: palla a giro sul primo palo che fulmina Rubinho. Il gol è esaltante e produce un effetto a catena. Straordinario, subito dopo, il cross per Pato, geometrico e con sopra scritto "spingere in rete, please", ma il brasiliano non coglie l'attimo giusto. Il Genoa cerca di ricostruire le idee e la sua fisionomia di gioco, ma è evidente la mancanza di muscoli in fase offensiva. Gasperini corregge con Jankovic al posto di Modesto, per poi perdere Thiago Motta per infortunio, sostituito nel recupero con Vanden Borre. Non è al meglio neanche Beckham che accusa problemi all'adduttore destro. Ma non è serata per ballerini: il britannico stringe i denti e si gioca anche la ripresa. Sorprendente. Ecco il termine più azzeccato per definire Becks, che corre come un ragazzino e regala traiettorie magiche. E' lui a sopperire ai vuoti di Kakà e alle incompiute di Pato. Gasperini chiede più ritmo alla squadra, ma costatandone la poca propensione al sacrificio, gioca l'ultima carta, inserendo benzina e qualità: Palladino per l'abulico Sculli. L'innesto regala qualcosa ai rossoblù che alzano il baricentro e costringono il Milan ad arretrare nella sua trequarti. Ancelotti ritarda i cambi e solo al 26', con la squadra in affanno, decide di sostituire un sofferente Beckham con la sostanza di Flamini. Il finale è tutto in salita perché il Genoa è cresciuto molto. La schiacciata di testa di Biava al 28' è una segnale forte. Resta da scegliere se difendere l'1-0 o tentare la strada del raddoppio. Così tocca a Ronaldinho cercare il bis, ma a spese di Pato, mossa poco gradito ai tifosi di casa. Eppure il Gaucho, al 33' il gol lo sfiora su punizione; provvidenziale una deviazione in angolo di Rubinho. Senderos rileva Seedorf. Il Milan si copre. Maldini garantisce il massimo, ma è Abbiati al 36' a compiere un miracolo sul colpo di testa di Milito. Non può nulla però il portiere rossonero al 43', quando il Principe le mette dentro di forza da due passi sull'appoggio di testa di Biava.

lunedì 26 gennaio 2009

"Pronti a trattare Beck"

David Beckham che resta al Milan. Cominciano ad aprirsi i primi spiragli per questa operazione. "Dopo marzo tutto può accadere - ha detto il legale della società rossonera, Leandro Cantamessa, a Sky - Beckham dovrà prima parlare con i Los Angeles Galaxy e dirgli che qui si è trovato bene e solo allora dovremmo cominciare una nuova negoziazione non più basata sul prestito".
Il prestito del giocatore termina l'8 marzo, quando il mercato italiano sarà chiuso, ma secondo il contratto con i Galaxy il 2 ottobre Beckham, scrive il "Times", potrebbe liberarsi a parametro zero. Gli statunitensi quindi, anche per evitare di vederlo andare via senza incassare un soldo, potrebbero dare il via libera alla trattativa.

domenica 25 gennaio 2009

Bologna-Milan 1-4

L'uomo del giorno? Kakà. Avevate qualche dubbio? Il brasiliano chiude la sua settimana di passione con una prestazione strepitosa. Ricardo innesca il gol del pareggio di Seedorf dopo il vantaggio su rigore di Di Vaio; porta in vantaggio i rossoneri sempre dal dischetto e sigla il 3-1 con un sinistro antologico da fuori area. Tutto nel primo tempo, in cui il Bologna, sul 2-1 per i rossoneri, perde Mudingayi per doppia ammonizione. La ripresa è pura accademia, ma premia l'ottima prestazione di David Beckham che si concede il suo primo gol in rossonero, tra l'altro di ottima fattura. Il Milan, quindi, fa sentire il suo fiato su Inter e Juve e si candida come terza incomoda del campionato.
Sinisa Mihajlovic vede rossonero e va in fibrillazione. Dopo lo scherzetto dell'andata (in panchina c'era Arrigoni), l'ex secondo di Roberto Mancini amerebbe dare un altro dispiacere ai rossoneri. Un ghigno maligno sulle 400 panchine di Carlo Ancelotti. Ma l'allenatore del Bologna deve accontentarsi di un posto in tribuna dopo la squalifica. Antenucci esegue gli ordini. Il Bologna propone il suo consolidato 4-3-2-1, ma con una variazione: Adailton al posto dell'influenzato Mingazzini. Nel Milan novità in difesa dove fa il suo esordio dal pirmo minuto Philippe Senderos. Clarence Seedorf vince il ballottaggio con Ronaldinho. Anche perché in coppia con Kakà accende tutte le lucine del Milan. Infine conferma per David Beckham. Perché più ordinato di Flamini e tecnicamente indiscutibile. E poi Pato, 7 gol nelle ultime 5 partite.
Il Kakà2 condiziona il primo tempo della gara. Ovviamente solo nel bene. Che il Bologna sia una squadra quadrata e diligente lo si capisce chiaramente. Forte di due cursori incisivi come Amoroso e Valiani, capaci di puntare la difesa e mettere sempre Di Vaio nella condizione di fare del male, la squadra rossoblù interpreta nel migliore dei modi la partita, almeno fino a quando le è concesso di farlo. Volpi fa bruciare le mani ad Abbiati, ma il mix esplosivo di classe del Milan porta Seedorf a sfiorare la traversa.
Gli emiliani puntano su pressing e velocità, quelle che poi gli permettono di passare in vantaggio. Al 9' Maldini e Senderos pressano in area Amoroso. Tagliavento esaggera un po' e dice rigore e Di Vaio trasforma. La rete mette ancora in mostra le pecche difensive dei rossoneri. Senderos sbaglia a ripetizione e per il reparto arretrato tutto si complica. Il Milan sa però reagire. Kakà sale in cattedra trascinando letteralmente la squadra. Al 13' è suo il bolide che obbliga Antonioli alla corta respinta su cui si avventa Seedorf pronto a ribadire in rete. Il brio dei suoi brasiliani, il piglio tecnico di Beckham e Pirlo allargano il gap in campo e al 17', ma quando Zambrotta subisce l'entrata muscolare di Bombardini, il divario si dilata. Colpevole Tagliavento che concede ancora un rigore dubbio. Lo batte Kakà: botta centrale ed è il 2-1.
Il Bologna non soffre certo di vittimismo; si tira su le maniche e cerca di ristabilire le distanze, regalando però praterie al contropiede del Milan. Così, quando Pato innesca la quarta, Mudingayi non può che stenderlo. Già ammonito, il belga chiude in anticipo la gara, spianando la strada al Milan che va ancora in gol. Rete da antologia. A cominciare dal colpo di tacco di Pato per Kakà che dal limite fulmina Antonioli con un sinistro geometrico e imparabile. Il 3-1 non tocca le corde di Di Vaio che innesca un duello personale con Abbiati, ma le sue prodezze vengono neutralizzate con identica bravura dal portiere rossonero. Il sipario sulla gara scende definitivamente al 15' della ripresa quando Seedorf schizza via in contropiede e saggiamante lascia a destra per Beckham. L'inglese inquadra il primo palo e infila perfettamente. E' il sigillo sulla prova impeccabile del centrocampista: interprete da basso profilo e umile, ma tatticamente perfetto. Andarsene da Milano sarà davvero dura.

giovedì 22 gennaio 2009

Bentornato Sandro!

Ieri l'aveva preannunciato: 'Ho la valigia pronta, sono pronto per tornare a casa'. E oggi il proposito che ci aveva fatto ben sperare è diventato realtà. In mattinata il difensore è sbarcato a Linate e poi, intorno alle 13.00, ha fatto il suo atteso rientro a Milanello, dove è stato accolto dagli abbracci dei compagni che gli hanno riservato un vero e proprio boato. Dopo due mesi e mezzo a Miami, dove ha lavorato mattina e pomeriggio, il campione rossonero è pronto a continuare la sua preparazione. Lo ha spiegato lui stesso, intervistato ai microfoni di Milan Channel. Ecco le sue dichiarazioni: 'Sto bene e va tutto bene, sono stato via due mesi e mezzo, però adesso sono tornato. Speriamo bene per il mio completo recupero. Il mio obiettivo ora è proseguire la preparazione che ho iniziato, sono quasi a metà. Poi vedremo che cosa succederà... 'Il mio ritorno in campo? La prima cosa è vedere come risponderà la schiena ai maggiori carichi di lavoro, poi vedremo'. 'Mi ha fatto piacere l'accoglienza dei compagni e ricevere il loro applauso. Era tanto che mancavo, sono stato contento di rivedere tutti i compagni'.'Anche dagli Stati Uniti ho seguito la vicenda Kakà, anche se solo attraverso i giornali. E' normale che ci siano delle offerte del genere, è giusto valutarle. Comunque è andata come doveva andare ed è finita come doveva finire'. 'Il campionato continua. Il risultato dell'Inter contro l'Atalanta fa ben sperare in qualcosa di nuovo. Ho visto che anche la Juve va forte. Penso che il Milan possa fare bene ma se si vuole vincere lo scudetto bisogna fare punti adesso. Non si può più sbagliare'

mercoledì 21 gennaio 2009

Hannover-Milan 2-3

Dopo la tempesta Kakà; a poche ore dalle dichiarazioni di Emerson ad As, poi smentite dal "Puma", il Milan ha inaugurato la carriera in rossonero di Thiago Silva con una vittoria. L'amichevole di Hannover è finita infatti 3-2 per i rossoneri, passati grazie a una prova convincente. Tedeschi in vantaggio al 10' del primo tempo grazie a un gol di Huszti che si è fatto respingere un calcio di rigore da Dida, recuperando e spingendo in rete. Nella ripresa il Milan ha ribaltato il risultato grazie ai gol di Shevchenko all'8' e di Inzaghi al 10'. Al 29' pareggio di Hanke, ma al 31' ci ha pensato ancora Inzaghi a firmare il 2-3.
Il Milan e sceso in campo con il 4-3-1-2. Dida fra i pali, Bonera, Senderos, Thiago Silva, Antonini in difesa; Beckham, Emerson, Flamini sulla mediana e Ronaldinho a supporto di Shevchenko, Inzaghi. All'Awd Arena Milan e Hannover non si sono tirate indietro, anche se in difesa hanno entrambi esibito limiti imbarazzanti. Thiago Silva ha fatto capire di non essere un pivello, soprattutto con la palla a terra, anche se al di là di qualche intervento ruvido è sembrato in difficoltà nel gioco aereo e sui corner. Prova comunque ingiudicabile.
Buona, ancora una volta, la prova di David Beckham. L'inglese ha dato sostanza al centrocampo e ha anche sfiorato il gol su punizione al 13' del primo tempo. Milan, comunque, Kakà-dipendente. Con il brasiliano (fuori Ronaldinho) e Seedorf (Beckham) nella ripresa, la squadra ha cambiato volto. Da sottolineare anche l'esordio di Hurtado che ha preso il posto di Senderos al 1' del secondo tempo.

La prima partita di Thiago Silva

"È un'amichevole ma è e resterà la mia prima partita con la maglia del Milan". È pronto al debutto il difensore brasiliano Thiago Silva che questa sera scenderà in campo nell'amichevole di Hannover per la prima volta con la maglia rossonera. E il primo pensiero va al connazionale Kakà, che ha preferito Milano ai soldi dell'emiro del Manchester City: "Sono particolarmente felice - ha detto il difensore a Malpensa, in partenza per la Germania - come tutti i tifosi rossoneri. Kakà è il calcio e con lui spero che il Milan possa festeggiare una vittoria alla fine della stagione".
"Sono pronto - riporta il sito del Milan - è un momento molto importante per me quello di oggi, un momento che aspettavo. Spero possa andare tutto bene. Mi aiuterà certamente il clima che si respira all'interno della squadra, ho trovato un ambiente molto familiare, sono davvero contento di essere qui. Con tanti giocatori brasiliani in squadra e con i miei familiari a Milano sto recuperando tutte le mie abitudini e tutti i miei punti diriferimento".
Il primo giocatore rossonero, quello che conosceva di più, ad affiancarlo nei suoi primi passi rossoneri è stato Alexandre Pato: "Pato è un grande amico, ci siamo conosciuti nelle squadre giovanili della Nazionale brasiliana. Oggi lui non parte con noi per Hannover, rimane a Milano a lavorare ma so che seguirà con affetto la mia prestazione questa sera e continuerà a starmi vicino. Pato sta facendo molto bene, i suoi gol sono sotto gli occhi di tutti".

martedì 20 gennaio 2009

Ricky resta con noi!

Siamo rossoneri. Rossi come il fuoco e neri come la notte. Le cose vere della nostra vita sportiva accadono di notte. Non solo trofei e inimitabili notti europee. Non solo...Ricardo Kakà è arrivato da noi una notte di sei anni fa, era Ferragosto, ed è rimasto da noi di notte, nel mezzo di un mese freddo, gelido, diventato improvvisamente e splendidamente caldo. La notte è una linea, il confine fra il vecchio e il nuovo giorno. E all'appuntamento con quel margine le grandi scelte e i destini del Milan, le grandi vittorie e i sogni dei rossoneri arrivano quasi sempre compatti, quasi sempre a braccetto. Oggi il Milanista ha il cuore caldo e il sorriso stampato sul volto. Nel rispetto di tutti, avversari compresi, ma con una grande gioia dentro.E' stato, stra-giustamente, il presidente (solito inciso, non lo è ufficialmente ma per tutti noi lo è) Berlusconi, a dare a tutti la grande notizia. Non poteva essere che lui. Ma non è stato un semplice annuncio. E' stata la conferma che, ventitre anni dopo, il presidente e i nostri tifosi sono gli stessi di ventitre anni fa. Nel 1986 i tifosi rossoneri si sono meritati questo presidente dimostrando di poter stare in tantissimi vicino alla squadra anche in momenti di estrema difficolta convincendo il grande imprenditore che ci fosse il piedistallo giusto, la base giusta, per fare la grande scelta. Nel 2009 il presidente si è ritrovato, oggi come allora, sulla stessa linea dei suoi tifosi che, nel corso di quattro giorni, da San Siro a via Turati, hanno prodotto amore. Tanto amore.E Ricardo Kakà? Con la sua famiglia, mamma Simone e papà Bosco? Il Kakà e la Famiglia di sempre. Prima di Natale Ricky raccontava a Milan Channel che sogna suo figlio Luca tifoso rossonero al primo anello verde, protagonista delle bellissime iniziative di intrattenimento che il Club realizza ogni domenica per i bambini. Non è cambiato nulla, quindi, non ci sono stati colpi di scena. Il salto di qualità alle nostre ore lo ha fatto fare la sua scelta finale, ma ci siamo abituati dopo tante partite e tanti gol. Con il tempo si passerà sopra anche alle clamorose inesattezze che in questi giorni sono state dette e sulla famiglia di Ricardo. Una famiglia che sappiamo, e che sarà sempre così, sensibile, profonda, sorridente e garbata.Last but non least, il pensiero per la squadra. I nostri giocatori sono stati impeccabili sabato sera: professionali e concentrati come sempre nel battere la Fiorentina senza accusare la particolarissima atmosfera dello stadio, vicini e mai invadenti nei confronti del loro compagno di squadra alle prese con ore delicate e importanti. Grazie ai nostri campioni di sempre per sabato sera, per quei tre punti e per come li hanno voluti, dal Capitano e da Abbiati a tutti i difensori, da Pirlo e Ambro a tutti i centrocampisti, da Pato e Clarence a tutti gli attaccanti: sono stati trascurati per qualche giorno, ma sono belle persone e capiranno senza tentennamenti. Ma da questo momento avanti, tutti insieme, come sempre, con il Milan nel cuore.

lunedì 19 gennaio 2009

City-Kaka, ore decisive

Ecco gli aggiornamenti sulla giornata che potrebbe essere decisiva sulla vicenda Kakà.
21.35 - Dopo aver visto per una seconda volta Kakà affacciarsi alla finestra, la cinquantina di tifosi che cantavano sotto la sua abitazione sono andati via. I cori hanno colpito molto il brasiliano che si è sporto al davanzale applaudendo e battendosi la mano sul cuore. Il custode dello stabile ha chiesto gentilmente ai tifosi che cessassero i cori, per non spaventare il figlioletto di Kakà. I sostenitori hanno promesso di sciogliere il presidio, ma non prima di aver visto di nuovo il loro idolo. E così è stato.
21.15 - "Mettete Schumacher su una Minardi: non andrà da nessuna parte". Flavio Briatore, direttore generale della Renault e patron del Queen's Park Rangers, usa una metafora motoristica per spiegare il suo giudizio sull'operazione tentata dal City: "Anche con Kakà il Manchester City non andrebbe da nessuna parte, penso siano completamente pazzi", ha aggiunto con la proverbiale schiettezza.
20.55 - Il summit tra Bosco Leite e Garry Cook continua.
20.00 -Kakà si è affacciato da una finestra del suo appartamento per salutare i tifosi che hanno promesso di restare tutta la notte. Con la maglia rossonera in mano si è battuto il petto per tre volte. Tifosi in delirio mentre la trattativa prosegue a oltranza.
19.30 - I tifosi si stanno dirigendo verso in via Aurelio saffi, sotto la casa di Kakà.
19.20 - Si è conclusa dopo circa un'ora la protesta organizzata dalla Curva Sud del Milan sotto la sede del club. Non ci sono state tensioni e i tifosi - arrivati a circa 500 - sono defluiti in maniera tranquilla permettendo così alle forze dell'ordine di riaprire via Turati al traffico. "Come quella di domenica allo stadio, anche questa protesta non è contro il presidente Berlusconi - hanno chiarito i leader della Curva Sud - lui vive il Milan con la nostra stessa mentalità ma se, per motivi politici o imprenditoriali, vuole cambiare il modo in cui fin qui ha gestito il club, allora tanto vale che lo dica e lo venda. Kakà deve restare, ma a sua volta - hanno concluso - non deve più chiedere aumenti di ingaggio".
19.10 - Dopo il summit di Arcore fra Silvio Berlusconi, il vertice tra l'a.d. e il padre di Kakà, Bosco Leite, la trattativa con il City entra nel vivo. Garry Cook, presidente esecutivo del Manchester City è arrivato a Milano e al momento sta parlando con il padre di Ricardo. A seguire Cook e Bosco Leite incontreranno la società rossonera.
18.35 - Il numero dei tifosi che protestano sotto la sede del Milan sta piano piano aumentando, e le forze dell'ordine hanno disposto la totale chiusura del traffico lungo il tratto di via Turati. I tifosi continuano a scandire cori contro la cessione di Kakà. La situazione al momento è tranquilla.
18.15 - Sono circa 300 i tifosi del Milan che partecipano alla protesta davanti alla sede del club in via Turati. È chiaro il loro messaggio, espresso nel coro "Non si vende Kakà" e da un lungo striscione con scritto "Una questione di cuore: società non vendere. Kakà non chiedere". I tifosi, che sventolano bandiere e hanno acceso anche qualche fumogeno, occupano per una trentina di metri il marciapiede e parte della sede stradale. Ma le forze dell'ordine - presenti con un importante dispiegamento - per il momento, si sono limitate a chiudere il traffico ai tram mentre le auto vengono fatte passare a singhiozzo.
18.01 - E' terminato l'incontro tra Adriano Galliani e il padre di Kakà Bosco Leite.
18.00 - "Nessuna novità". È l'unico commento strappato all'allenatore del Milan Carlo Ancelotti sulla possibile cessione del brasiliano, in una pausa della riunione tra calciatori, arbitri e allenatori a Milano.
17.00 - "Mi dispiacerebbe se Kaká andasse via perché parliamo sempre di un Pallone d'oro". Giancarlo Abete, presidente della Figc, commenta così la trattativa.
16.20 - Iniziano ad affluire i primi tifosi del Milan davanti alla sede del club in via Turati dove per le 18 è in programma l'annunciata manifestazione di protesta organizzata dalla Curva sud. Per il momento sul marciapiede di fronte alla sede sono presenti circa trenta sostenitori che hanno appeso una bandiera e un paio di cartelli, ma gli organizzatori contano di arrivare a un migliaio. Nel frattempo si sta rinforzando anche lo schieramento di forze dell'ordine lungo la via.
16.00 - "Il Milan sbaglia se dà via Kaká per comprare 3 o 4 giocatori. Di Kaká ce n'è uno solo, è un fuoriclasse ed è un professionista". E' il parere di Arrigo Sacchi, ex allenatore rossonero ed ex c.t. della Nazionale. "L'avidità è una cattiva consigliera - continua Sacchi -. Se fossi in Kaká, ci penserei bene prima di andare al City. Shevchenko docet: l'ucraino, attratto da un'offerta faraonica, se n'è andato dal Milan al Chelsea per una scelta economica più che professionale. E oggi, probabilmente, è pentito". Ma Sacchi regala un assist aanche alla società: "Non so se il Milan venderà Kaká. Se accadrà, bisognerà accettarlo con rispetto. Si può crescere anche con la competenza e con il lavoro, non solo con i soldi. Il presidente Berlusconi sarà sicuramente combattuto, ma deve fare una scelta dettata dalla ragione. In un momento di crisi mondiale, devono esserci meno sprechi e più attenzione al denaro".
15.02 - Il summit di Arcore è terminato; Adriano Galliani ha lasciato la residenza di Berlusconi. L'a.d. a breve incontrerà il padre di Kakà, Bosco Leite, probabilmente in un hotel alle porte di Milano. Frattanto è in corso l'incontro tra i due Kakà.
14.10 - Il c.t. azzurro Marcello Lippi ritiene che alla fine Kakà resterà al Milan. Questa l'impressione confidata ai giornalisti al suo arrivo all'hotel Gran Visconti Palace, a Milano, per la riunione tra calciatori, allenatori e arbitri organizzata dalla Federcalcio. Lippi ha fatto poi capire di aver ricevuto nei tre anni scorsi offerte anche dai Paesi arabi.
13.45 - Decine di lettere sono state lasciate nella portineria del palazzo in cui vive Kakà, firmate da tifosi che chiedono al loro idolo brasiliano di non lasciare il Milan per Manchester City. "La nostra era lunga una pagina, in cui gli abbiamo scritto con il cuore per ribadirgli cosa rappresenta per noi e chiedergli di restare qui", racconta Niccolò, 20 anni, che in questi giorni più volte è passato sotto il palazzo signorile in zona Cadorna sperando di incontrare Kakà.
13.40 - Ancora poche ore per decidere il destino di Kakà. E' infatti in corso ad Arcore una riunione fra Silvio Berlusconi, Fedele Confalonieri (presidente Mediaset) e Adriano Galliani, in attesa poi di incontrare Bosco Leite, il papà-procuratore del giocatore del Milan. "Non è assolutamente tutto fatto, ma se c'è stata una trattativa tra le società e il papà manager del giocatore, è molto concreta - ha dichiarato l'agente Oscar Damiani a Radio Anch'io Sport-. Mi risulta che la cifra sia anche superiore ai 100 milioni ipotizzati, ma Kakà non sa ancora cosa decidere anche perché penso che lui guardi anche al fatto sportivo, ovvero se il City può diventare subito una grande squadra. senza dimenticare che adietro c'è anche il Real Madrid".

Milan-Fiorentina 1-0

Partiamo dalla prestazione di Kaka: in altri tempi sarebbe passata inosservata, rosicando ampiamente la sufficienza. In questo periodo, però, con tutte le voci atte a destabilizzarlo il brasiliano merita un mezzo voto in più: corsa e lucidità, fino alla fine alla ricerca della zampata e chissà, forse atterrato irregolarmente in area nel primo tempo. Per il resto decide un gol di Pato dopo pochi minuti dall’avvio, un gol favoloso, il quinto in tre gare per il papero rossonero; Ronaldinho in panca, Beckham offre di nuovo una prestazione incolore, forse peggio di quella romana, Jankulovski si riconferma il peggiore in campo. La Fiorentina? Senza Mutu soffre, la manovra è arrugginita, Gilardino combina poco: per la Champions la lotta col Napoli sarà aspra. Ancelotti schiera come ovvio Kakà, conferma Beckham e inserisce Ambrosini al centro del campo; Prandelli, alle prese con pesanti assenze, sceglie Jovetic dal primo minuto a supporto di Gilardino, con Storari al posto dell’infortunato Frey. Il primo tempo non passerà alla storia come il più elettrizzante giocato dal Milan a San Siro: l’intensità ci sarebbe pure ma la difesa viola è sempre molto accorta. Tuttavia, dopo un avvio indecifrabile dove Rossomando, l’assistente di Rosetti, sbugiarda il direttore di gara e decide per non accordare un rigore per fallo di Abbiati su Jovetic, il Milan passa in vantaggio: è il 7° quando Beckham serve Jankulovski che di prima passa la palla a Pato che con un colpo di biliardo fredda Storari.

venerdì 16 gennaio 2009

Benvenuto Felipe Mattioni!

Felipe Mattioni, nazionale Under 20 brasiliano, difensore esterno destro, è entrato ieri a far parte della grande famiglia rossonera.
Giunto nel tardo pomeriggio di ieri il comunicato ufficiale della società "L' A.C. Milan comunica di aver acquisito il calciatore brasiliano Felipe Mattioni in prestito con diritto di riscatto." con cui Felipe è diventato a tutti gli effetti un giocatore del Milan in prestito con diritto di riscatto dal Gremio, la squadra di Porto Alegre dove Mattioni ha totalizzato 19 presenze nell'ultimo Brasileirao, esordendo nel 2008 nella partita in casa contro il Nautico vinta per 2-0.
Alto 177 centimetri per 72 chili, è un laterale molto veloce che può giocare anche a centrocampo e all'occorrenza da difensore centrale. Sul talento brasiliano erano puntati gli occhi di molte grandi d'Europa, su tutte Manchester United e Ajax, ma nella giornata di ieri Felipe è giunto nella sua nuova casa, a Milanello, dopo aver sostenuto le visite mediche. Ad attenderlo Carlo Ancelotti e i nuovi compagni per dargli il loro benvenuto.

giovedì 15 gennaio 2009

"Stiamo valutando l'offerta del City per Kaka"

Il Milan sta ponderando l'offerta del Manchester City per Ricardo Kakà. E' quanto trapelato da Milan Channel, il canale tematico rossonero.La faraonica offerta messa sul piatto dagli sceicchi proprietari del City hanno fatto traballare le certezze dei rossoneri, che finora si erano sempre rifiutati di considerare le offerte per il Pallone d'oro 2007. A svelare il retroscena è stato il direttore Mauro Suma: "C'è un'offerta del Manchester City per Kakà e viene ponderata dal Milan. Ponderata non significa decisa o accettata. Non siamo di fronte a una decisione presa o a un fatto compiuto. Ci sono ancora ore e giorni davanti".
Diogo Kotscho, portavoce del brasiliano, ha detto all'Associated Press che il club rossonero ha autorizzato Kakà a parlare con il Manchester City dopo che l'offerta del club inglese è salita a 120 milioni di euro. Secondo Kotscho il padre di Kakà, Bruno, volerà presto in Inghilterra per parlare col City, ma è "esagerato" parlare di accordo fatto o di proposta già rifiutata dal giocatore.

Ufficiale Mattioni

Il Milan ha acquistato dal Gremio il terzino brasiliano Felipe Mattioni. Ad annunciarlo ufficialmente e` stato il club brasiliano, non fornendo dettagli sul trasferimento. Da quanto si e` appreso, pero`, Mattioni sarebbe stato pagato una cifra pari ai 6 milioni di euro. Il giocatore, 20 anni e passaporto italiano, era stato inseguito anche da Inter e soprattutto Juventus. Ma alla fine l’ha spuntata il club di Via Turati. Intanto Mino Raiola, l’agente di Mattioni, ha descritto le caratteristiche dell’esterno destro ai microfoni di Sky: ‘E’ un ragazzo veloce, rapido e molto offensivo. Assomiglia a Cafu e sara` a disposizione della squadra dalla prossima settimana. Andare al Milan era il suo sogno’.Se l’acquisto di Mattioni giunge a sole 24 ore di distanza dalle dichiarazioni di Adriano Galliani (‘Il Milan non comprera` nessuno a gennaio’), e` allora credibile che il Milan si stia avvicinando alla chiusura anche per Daniel Agger del Liverpool. Ieri l’agente del danese era a pranzo con l’ad rossonero e ora potrebbe arrivare l’offerta di circa 8 milioni di euro. Il contratto di Agger con il Liverpool scade nel 2010 e non e` da escludere che il 24enne possa salutare Anfield Road gia` entro fine mese.

martedì 13 gennaio 2009

Il City dal Milan per Kakà

Da questa sera si scateneranno tutte le ipotesi e il tormentone dilagherà. Una la domanda pressante: Kakà resterà al Milan a fine stagione? La domanda è anche lecita, perché è bastata un'affermazione di Silvio Berlusconi per scatenare ogni scenario possibile. Le parole del premier e patron rossonero sul futuro di Kakà? "Spero di sì, spero sia incedibile. Non so nulla di questa offerta". Un'affermazione che crea molti dubbi, perché per la prima volta Berlusconi "apre" a una possibile cessione del suo pupillo
Ma andiamo per gradi. Berlusconi probabilmente si riferiva alla visita che i vertici del Manchester City hanno fatto oggi pomeriggio ad Adriano Galliani in via Turati, sede del Milan. Un incontro cordiale; chiamiamola una visita di cortesia. Ma pare anche che si stata fatta un'offerta davvero pazzesca: 100 milioni di euro. Sì, proprio pazzesca come quella sparata a tutta apagina dal Daily Express secondo cui l’amministratore delegato, Gary Cook, e il direttore operativo, Paul Aldridge sarebbero pronti ad offrire un ingaggio di quasi 221.000 euro a settimana a Kakà che, in questo caso, diventerebbe il calciatore più pagato del pianeta. Per invogliarlo al trasferimento in Inghilterra, pare si stia dando molto da fare anche il suo amico Robinho, arrivato nel club dello sceicco Mansour alla fine dell’ultima campagna acquisti.

Milan per Sempre © è anche forum!

Da oggi il blog mio e di tutti i visitatori milanisti e non, ha anche un forum, visto le abbastanza numerose visite al giorno, con cui vi potrete e ci potremo scambiare opinioni e molto altro sulla nostra grande passione: il Milan. L'indirizzo del forum è http://milanpersempre.forums-free.com/. Conto su di voi in modo da ampliare sempre di più il forum.

Francesco Meini,
amministratore di Milan per Sempre ©

Fifa World Player a Cristiano Ronaldo

Ieri sera a Zurigo assegnazione del Fifa World Player 2008: come successo per il Pallone d'Oro, Ricky Kakà, vincitore un anno fa, cede il testimone a Cristiano Ronaldo che conquista il prestigioso premio, assegnato da una equipe di allenatori e capitani di nazionali di tutto il mondo. Il brasiliano del Milan si toglie comunque la soddisfazione di essere anche quest'anno tra i primi e il primo della serie A italiana: Kakà è infatti giunto quarto. Secondo Lionel Messi del Barcellona. Terzo posto assegnato a Fernando Torres (Liverpool). Ecco la classifica completa: clicca qui.

domenica 11 gennaio 2009

Roma-Milan 2-2

Nella notte di David Beckham brillano le stelle di Pato e Vucinic, autori, con una doppietta a testa, del 2-2 con cui Roma e Milan si annullano. Ma se il brasiliano e il montenegrino hanno confermato le loro straordinarie attitudini al gol, l'inglese, con una prova semplice e ordinata, firma la sua prima esibizione italiana con soddisfazione, anche se alla fine il risultato non accontenta nessuno; soprattutto il Milan che dopo avere rimontato il primo gol di Vucinic aveva accarezzato un'ipotesi di rimonta sull'Inter.
La Roma contro un Milan offensivo come mai si era visto. Non solo Beckham dall'inizio, ma anche Pirlo e Seedorf. E poi Kakà con Ronaldinho alle spalle di Pato. Gli incontristi Flamini e Ambrosini vengono dirottati in panchina; un azzardo anche se la Roma deve rinunciare al totem Totti. Spalletti riesce però a recuperare Taddei che schiera al fianco di Baptista, rinunciando a Pizarro.
La lunga sosta del campionato è una macchia d'olio che si dilata con il passare dei minuti. Roma e Milan gestiscono la gara all'insegna di un ritmo lento ed esasperato, dove sono i rossoneri a impressionare di più, ma solo per la loro capacità di far girare la palla. Con tanti piedi buoni parrebbe addirittura bel calcio. In verità il pressing rossonero è tedioso e ripetitivo e alla Roma tutto sommato non spiace perché, oltre ad adeguarsi, riesce a organizzare il contropiede sfruttando soprattutto la fascia sinistra dove Riise detta legge, approfittando della staticità fisica di Beckham. L'inglese sforna molti cross, un po' bassi a dire il vero, ma niente più. Il problema del Milan è semmai la partenza falsa di Kakà e Ronaldinho, poco propensi alla lotta e sempre fuori tempo.
La Roma dal canto suo non incanta, ma impiega poco a sfruttare l'unica palla gol che gli capita tra i piedi, cogliendo al volo il tragico errore di marcatura di Jankulovski in area. La difesa del Milan è ben piazzata, ma il ceco si fa gabbare come un dilettante da Vucinic che impallina con classe Abbiati. La reazione della compagnia milanese non è adeguata. Impressiana invece Pato che fa numeri da giocoliere, ma poi si impappina, complice un po' di egoismo e la buona marcatura dei difensori della Roma.
Che ci sia ancora Beckham all'inizio della ripresa non è uno scandalo; l'inglese il suo dovere lo ha fatto. Chiedere semmai ad altri "desaparecidos". Ma l'orgoglio ha il suo valore. Chiedere a Kakà. Il ragazzo decide di aumentare il ritmo e dopo tre minuti, dopo un'irruzione in area sulla sinistra, mette dentro per Pato che da due passi infila l'1-1. Il gol è vitamina e il Milan sfrutta l'impossibile. Con la Roma sconvolta per il pari, ne approfitta Pato che mette la quarta, si invola sulla sinistra e sforna un gol antologico, con pallonetto finale a superare il connazionale e colpevole Doni. L'uno-due è micidiale e permette ai rossoneri di gestire bene la partita, sfruttando la serata di grazia del suo piccolo brasiliano. Il vantaggio fa bene a tutti e anche il lavoro diligente di Beckham risalta.
Kakà sfiora il terzo gol e questo Spalletti proprio non lo manda giù; ordina quindi ai i suoi di alzare il baricentro e il gioco funziona. Anche perché in mezzo innesta la freschezza di Pizarro al posto dello spento Taddei, mentre tra i rossoneri Ambrosini rileva Ronaldinho. C'è più brio e il Milan viene assediato. La conseguenza è il pareggio di Vucinic, straordinario per la sua capacità di sfruttare colpi di ogni tipo: come un colpo di testa in tuffo, con palla nell'angolo dove Abbiati non può arrivare. Lunghe e stanche le squadre si accontentano del giusto 2-2. Anche David Beckham che lascia a Flamini dopo 89' di gioco, all'insegna della sufficienza piena. Reti di Vucinic al 22' , Pato al 49' e al 53' e ancora Vucinic al 72'.

giovedì 8 gennaio 2009

Ultimo giorno a Dubai

Kakà si è regolarmente allenato sotto il sole caldo di Dubai. Una buona notizia per Carlo Ancelotti che potrà schierarlo domenica sera all'Olimpico contro la Roma. Clarence Seedorf si è invece allenato a parte, sottolineando però di essere avviato verso il pieno recupero fisico. A far sorridere il tecnico del Milan è stato anche David Beckham, autore di un gol nella partitella di chiusura, al termine di una prestazione rassicurante. Con la seduta conclusiva di oggi, il Milan ha fatto il pieno di benzina, ma "nessuno sarà al massimo della forma" per la Roma. Lo ha chiarito dal ritiro di Dubai Daniele Tognaccini, responsabile dei preparatori atletici del Milan. "Abbiamo svolto un lavoro che ci deve servire per tutto il periodo che abbiamo di fronte e cioè fino al 31 maggio", ha spiegato, per poi fare il punto sulle condizioni dei singoli giocatori.
Da Beckham, si diceva, buone indicazioni. "David sta abbastanza bene, ha assorbito bene i lavori che abbiamo fatto - ha spiegato -. Per lui erano una novità, il lavoro fisico svolto non era nelle sue abitudini, ma sia lui che noi siamo abbastanza soddisfatti". Completamente recuperato Abbiati che aveva saltato l'amichevole del 6 gennaio contro l'Amburgo. "Christian ha avuto un piccolo problema alla caviglia, sta recuperando bene e dovrebbe presentarsi al campo senza grossi problemi", ha affermato Tognaccini.
Previsioni a lungo termine, invece, per Ronaldinho. "Si è presentato bene dopo le vacanze invernali - ha dichiarato il preperatore rossonero -, ha sostenuto un duro lavoro e ne vedremo i frutti nel prosieguo della stagione". Un po' di rammarico per il rinvio della partenza da Dubai a causa delle cattive condizoni atmosferiche in Lombardia. "Il programma era diverso. La giornata di oggi doveva essere di riposo, dedicata al recupero del fuso orario - ha concluso Tognaccini -. Invece facciamo un allenamento e domani voliamo direttamente per Roma, ma era inevitabile viste le condizioni degli aeroporti e la possibilità di fare un volo con dei disagi che potevano crearci dei problemi".

mercoledì 7 gennaio 2009

Spalletti: "Milan a 5 stelle? Io ne schiero 11"

Nuovo anno, stesso stile per Luciano Spalletti che non perde occasione per tradurre in battute i temi caldi del campionato. Così, se si parla di Milan a cinque stelle in campo contro la Roma alla ripresa del campionato, il tecnico giallorosso ha la risposta già pronta: "Nessun problema, noi opporemo i soliti undici giocatori e poi vedremo chi vincerà". Poi la risposta ad Ancelotti sulla panchina della Roma: "Sono contento delle sue parole (il rossonero aveva detto scherzando: "Vinca la sua Coppa dei Campioni, e poi si tolga dalle scatole" ndr.) e spero che vadano a buon fine...".
Spalletti parla dopo il successo della sua Roma per 3-2 sul Lanciano, ma l'attenzione è tutta per il Milan: "Certo, sarà sicuramente una partita difficile - le parole dette a Sky Sport 24 - . Per quanto riguarda Beckham, bisogna vedere come sta fisicamente. Cerco se si valuta la qualità di un giocatore secondo le giocate e l'estro, è ancora un grande campione. Loro comunque sono una buonissima squadra e hanno molta qualità sulle punizioni e sulle giocate strette, ma hanno anche un grande gruppo".
Capitolo Aquilani. La Roma non vuol perderlo ma il centrocampista fa fatica a trovare posto in campo. "Aquilani può benissimo interpretare ogni ruolo del rombo di centrocampo- commenta Spalletti - come trequartista ha già giocato in precedenza, ci ha giocato anche in Nazionale. Non ci saranno problemi". Certo che i casi dei giallorossi in attesa di rinnovo si fanno sempre più spinosi: "Ho già fatto porre l'attenzione sulla questione dei rinnovi - conclude Spalletti - la società è pronta a confrontarsi con con questi giocatori e mettere a posto il discorso".

martedì 6 gennaio 2009

Carlo, Kakha e David

Queste le dichiarazioni rilasciate da Carlo Ancelotti e dai rossoneri al termine della sfida contro l'Amburgo:
Carlo Ancelotti:"Sono molto soddisfatto del lavoro che è stato fatto in questi giorni. In particolare sulla partita contro l'Amburgo sono contento per quei giocatori che dovevano ritrovare la condizione ottimale come Senderos, Flamini e Pirlo.In generale i carichi di lavoro si sono comunque fatti sentire.Beckham? Ha disputato un'ottima partita facendo quello che gli è stato chiesto di fare. Certamente è difficile pretendere subito delle ottime giocate quando ci si allena da soli otto giorni."
Kakha Kaladze:"Abbiamo iniziato l'anno nuovo con una vittoria, anche se non di particolare importanze, ma fa bene non disabituarsi alle vittorie.Personalmente sono contento della mia prestazione perchè in questi giorni avevo avuto un po' di fastidi, ma stasera, invece, sono stato bene. Ho visto un buon Beckham in campo e credo che sarà un giocatore che potrà darci una grande mano.Adesso torniamo in Italia consapevoli di aver fatto un ottimo ritiro e consapevoli che dovremo fare bene in campionato già da domenica sera contro la Roma che sappiamo non sarà una partita facile."
David Beckham:"Sono molto contento per la mia prima partita con la maglia del Milan. Sono soddisfatto della mia prestazione. Adesso mi sento un po' stanco, ma è normale dopo tutti questi giorni di lavoro intenso.In mezzo al campo mi sono trovato bene. I miei compagni sono campioni straordinari e giocare con loro è facile perchè ti mettono nelle condizioni migliori per farlo.La partita contro la Roma? Sono a disposizione per affrontare la mia prima partita nel campionato italiano con la maglia del Milan, sarà una grande emozione per me, indipendentemente dal fatto che la giochi o meno.Sono felice di essere in questa squadra e di questi giorni di intenso lavoro che mi sono serviti davvero tanto."

Milan-Amburgo 5-4 dcr

David Beckham gioca 45 minuti dell'amichevole di Dubai contro l'Amburgo. Nulla da tramandare ai posteri; un'esibizione comunque utile per testare la sua condizione fisica dopo una settimana di allenamenti. Molta volontà, pochi lampi, ma tutto il Milan dimostra di essere ben lungi dal top. Per la cronaca l'amichevole del The Seventh Stadium finisce 5-4 ai rigori per i rossoneri; 1-1 il risultato dei novanta minuti regolamentari, confezionato da un altro tiro dal dischetto di Ronaldinho e dal pareggio pressocché immediato di Benjamin.
Il Milan non schiera Abbiati per un risentimento muscolare. Al suo posto gioca Dida. Senza Kakà e Seedorf tutti gli occhi sono puntati sull'inglese che viene schierato a destra nel centrcoampo a tre, con Pirlo in mezzo e Ambrosini a sinistra. Quindi Ronaldinho leggermente arretrato rispetto a Shevchenko e Pato.
Inutile disquisire di tecnica e calcio atletico. Il Milan, è evidente, ha le gambe indurite dalla dura preparazione dopo la sosta. Lo mette in mostra soprattutto il reparto più avanzato, tenuto a bada dalla difesa amburghese che, nonostante la lunga sosta della Bundesliga, dimostra di avere muscoli e idee molto chiare. Non a caso a fare gli straordinari è Dida che almeno in tre occasioni rispolvera vecchi numeri sui tentativi di Guerrero e Jansen. La difesa rossonera tentenna in un paio di occasioni, una volta su un erroraraccio di Paolo Maldini, tra l'altro ammonito in occasione di uno dei suoi numeri più famosi, il tackle in scivolata, e uno svarione di Beckham.
E a proposito dell'inglese, nei 45 minuti messigli a disposizione da Ancelotti, fa quel che può: un paio di disimpegni difensivi, una combinazione con Pato e una punizione delle sue a giro: palla a giro sventata da Reinhardt. Nulla di straordinario, insomma, ma sicuramente meglio di Ronaldinho, Pato e Sheva, qausi sempre defilati. Tra l'altro cosa chiedere di più all'ex capitano dell'Inghilterra, ancora poco inserito negli ingranaggi di una squadra lontana anni luce dalla forma migliore.
Il britannico, ancora col fiato corto, cede il posto all'inizio della ripresa a Flamini. Entrano anche Inzaghi, Emerson, Antonini, Senderos e Favalli (out Pato, Pirlo, Maldini, Jankulovski e Kaladze). Un ribaltone che non cambia il senso della prestazione rossonera, in evidente affanno, anche se è proprio il Milan a passare in vantaggio. Lo fa con un potente rigore calciato da Ronaldinho, assegnato con troppa facilità dall'arbitro David Beckham per una trattenuta in area su Ambrosini. Ma basta poco all'Amburgo per riequilibrare le distanze; solito calcio piazzato, difesa come al solito ballerina e fendente da due passi di Benjamin sotto la traversa, abile a recuperare la palla respinta da Dida sul colpo di testa di Olic. Infine la roulette dei rigori, con gli errori decisivi di Thiago Neves e Aogo, e il tiro di Flamini che batte Hesl per il 5-4 definitivo.

lunedì 5 gennaio 2009

Ancelotti: "Progressi per Sheva"

In attesa del test di domani contro i tedeschi dell'Amburgo alle ore 16 ora italiana (con diretta su Mediaset Premium), il Milan pensa al mercato, con Galliani che quantifica in 8 milioni l'offerta per Agger pronta per essere inoltrata e Beckham che si allena, progredisce ed esalta Ancelotti, che comincia a pensare a lui con vista Roma. Ma non solo: è infatti emersa una clausola del contratto che lega lo Spice Boy ai Galaxy di Los Angeles che potrebbe trasformare in matrimonio (col Milan, a partire dalla fine del 2009) quello che ora è solo un fidanzamento.
Intanto il tecnico anche stamattina si è detto assai soddisfatto del lavoro svolto nel ritiro di Dubai, cominciato lo scorso 29 dicembre: "I programmi e i carichi di lavoro sono stati rispettati. Sono rimasti un po' indietro solo Bonera e Borriello, attardati da problemi fisici". L'attaccante anche ieri ha svolto esercizi fisici con un preparatore, corsa a bordo campo e fisioterapia, mentre il difensore ha lavorato a parte. I due non giocheranno con l'Amburgo assieme a Kakà e Seedorf, che stanno seguendo un programma speciale di recupero finalizzato alla partita contro la Roma di domenica sera. Passando ai singoli, l'allenatore rossonero ha spiegato che "Beckham è ormai pronto per giocare (domani con l'Amburgo la prova generale, scenderanno in campo tutti i disponibili visto che le sostituzioni sono illimitate, ndr) contro la Roma domenica sera, mentre il giocatore che mi ha mostrato più progressi è stato Shevchenko: penso che ci sarà molto utile dalla ripresa al termine della stagione".
Esiste infatti una clausola nel contratto quinquiennale fra Beckham e i Galaxy che l’inglese potrebbe usare per liberarsi a fine 2009. Il giocatore continua a specificare di considerare quella con i rossoneri solo una esperienza a tempo, ma la sensazione è che possa anche rappresentare un periodo di prova per decidere se per lui valga la pena di divorziare dal club di Los Angeles e per il Milan di fargli firmare un contratto più lungo alla bella età di 34 anni (quasi 35, visto che Beckham è nato nell’aprile 1975). "Sono stato bene a Los Angeles e in California passerò altri momenti bellissimi quando tornerò da Milano", ha ripetuto ieri l’inglese. Eppure la simpatia fra lui e il Milan è profonda e ha vecchie radici: alla scadenza del suo contratto con il Real Madrid, Beckham ha scelto i Galaxy dopo una notte di indecisione. Perché nel frattempo il Milan aveva sondato il terreno attraverso il suo consulente per il mercato spagnolo Ernesto Bronzetti: era la fine del dicembre 2006 e Beckham, di lì a pochi giorni, sarebbe stato autorizzato, essendo in scadenza di contratto, a scegliersi un nuovo club. Con grande correttezza, il giocatore ci pensò e andò dove lo portava un gentlemen’s agreement già preso. Ma evidentemente l’altro pretendente non è stato mai dimenticato.

Offerta per Agger

Tutto è pronto per l’offerta al Liverpool. Il Milan aspetta notizie da Daniel Agger e dal suo agente, impegnati a trattare il cambio di maglia già alla riapertura delle liste. Del resto a luglio Agger può andar via per 7 milioni di euro. Perché non anticipare i tempi con un ritocco alla clausola? L’impressione è che il Milan dia la disponibilità a mettere sul piatto 8-8,5 milioni per assicurarsi subito il nazionale danese.
Certo, le esigenze milaniste devono fare i conti con i progetti di un Liverpool in corsa su tutti i fronti e quindi desideroso di rafforzarsi. Perciò non è affatto scontato che Rafa Benitez accetti di aprire la trattativa. Per questa ragione nella vicenda pesa molto l’atteggiamento del giocatore che nelle scorse settimane ha respinto l’ennesima offerta dei Reds, facendo una richiesta da 4 milioni netti all’anno. E a Liverpool ormai hanno capito che il danese ha già deciso di fare le valigie. Quindi è bene trovare per tempo una soluzione che accontenti tutti. Proprio quest’ultima considerazione fa capire quanta attenzione ci sia su entrambi i fronti per questa trattativa in apparenza impossibile. E’ emblematico al riguardo che dalla dirigenza rossonera sinora non siano stati fatti commenti su Agger. Una cautela necessaria per non ostacolare i lavori in corso.
Frattanto il Liverpool si sta muovendo per rafforzare i ranghi difensivi: con il Portsmouth, ad esempio, sono sempre più avviati i discorsi per Glen Johnson, 24 anni, nazionale inglese, valutato intorno ai 9 milioni di euro. Secondo i media inglesi, la settimana scorsa Johnson avrebbe visitato le strutture sportive del Liverpool. Ma è chiaro che Rafa Benitez si sta preparando ad un rimpasto della rosa in viste della seconda parte della stagione. E queste mosse indirettamente confermano la teoria che il manager spagnolo ha la duttilità per modificare i propri piani a seconda delle esigenze di mercato.
E per tornare ad Agger è chiaro che il Liverpool ormai s’è reso conto della volontà del danese, indisponibile a rinnovare il contratto in scadenza nel 2011. Con questi presupposti Benitez deve chiaramente aprire il dialogo con i rossoneri senza prevenzioni. Del resto anche l’estate scorsa il Liverpool aveva di fatto raggiunto l’intesa con la Juventus per Xabi Alonso: poi, furono i bianconeri a cambiare idea e a sterzare su Poulsen. Ma stavolta il Milan sembra avere le idee molto più chiare. La caccia al dopo-Maldini prevede dei tempi stretti. E Agger è chiaramente il primo della lista. Tutti gli altri nomi sui taccuini di Galliani e Braida sono stati congelati. L’impressione è che se ci fossero dei contrattempi nel dialogo con il Liverpool, comunque, il Milan aspetterebbe Agger per l’estate.

domenica 4 gennaio 2009

Il 6 con l'Amburgo

Test significativo per il Milan quello in programma martedì 6 gennaio a Dubai: la squadra rossonera affronterà in amichevole l'Amburgo, squadra di valore e tradizione. Allenata da Martin Jol, la formazione tedesca è quarta in classifica in BundesLiga, con 33 punti a parimerito con l'Hertha Berlino e dietro solo alle due squadre in testa a 35 punti, Hoffenheim e Bayern Monaco. In campionato ha giocato 17 gare, totalizzando dieci vittorie, pareggiando tre volte e perdendo quattro. In Coppa Uefa i tedeschi si sono qualificati ai sedicesimi di finale, dove affronteranno il NEC Nijmegen, da primi del girone F, con squadre come Ajax e Aston Villa. In questi giorni l'attaccante Ivica Olic è al centro di vicende di mercato: il bomber croato lascerà l'Amburgo a luglio, avendo raggiunto un accordo per un contratto triennale con il Bayern Monaco.

sabato 3 gennaio 2009

Ronaldinho: "Fisicamente ora sono perfetto"

Un 2009 da protagonista, in campionato e in Coppa Uefa: questo l'obiettivo di Ronaldinho. Dal ritiro invernale in Dubai il fuoriclasse brasiliano rivela le sue ambizioni per la seconda parte della stagione rossonera.
'Disputare una grande Coppa Uefa: è questo uno dei nostri obiettivi, oltre a concludere il campionato nei primissimi posti in classifica per poter tornare a disputare la Champions League l'anno prossimo. Questa preparazione è fondamentale per la seconda parte della stagione, anche perché abbiamo la possibilità di recuperare gli infortunati che tanto ci sono mancati in questo periodo. Al rientro abbiamo subito una partita difficile contro la Roma, in un ambiente dove c'è tanto entusiasmo, ma dobbiamo partire subito bene. Per questo stiamo lavorando sodo. Non sarà facile, ma solo preparandoci forte e giocando bene possiamo recuperare i punti che ci separano dall'Inter'. Abbiamo tutte le possibilità perchè il 2009 sia un grandissimo anno. Quanto a me, sto ogni giorno meglio, mi sto allenando bene così come il resto dei compagni. Ora non mi manca quasi nulla, forse solo un po' di ritmo di gioco, ma fisicamente mi sento perfetto. Se penso ad un altro Pallone d'Oro? Io ora sto pensando solo al Milan, ai successi della squadra. I titoli individuali arrivano solo quando alle spalle ci sono le vittorie del gruppo'.
Idee chiare anche quando si parla delle eventuali difficoltà tattiche a far coesistere tanti campioni tra centrocampo e attacco (Pirlo, Seedorf, Beckham, Kakà e lo stesso Ronaldinho ndr): 'Farci giocare tuti insieme è una decisione che spetta al Mister ma credo che si possa fare, perchè no? Basta che tutti i giocatori siano disposti a sacrificarsi per il bene della squadra. Io posso adattarmi a qualunque situazione o posizione in cui mi chieda di giocare l'allenatore. Non ho difficoltà: centrocampo, attacco, sinistra o destra per me non c'è problema'.
In conclusione, una battuta sull'eventualità di chiudere la carriera al Milan: 'Per ora non voglio pensare e non sto pensando a quando chiuderò la mia carriera. Certo che in questo momento non mi immagino in nessun'altra squadra che non sia il Milan'.

Ancelotti: "Beckham è pronto per la Roma"

Convincente, tonico, già inserito nel gruppo. E Carlo Ancelotti non può che promuoverlo, al punto di pensare che potrebbe già essere utile l'11 gennaio all'Olimpico nel posticipo contro la Roma. Il tecnico del Milan è rimasto impressionato dalla forma dell'inglese e non sarebbe quindi una sorpresa vederlo contro i giallorossi.
Ma conviene frenare. Questa mattina, in cui fra l'altro ha messo a segno un autogol nel tentativo di anticipare Shevchenko, scatenando le risate dei compagni e qualche sfottò, Ancelotti ha risposto per le rime al Daily Mirror che, nel commentare una fotografia di Beckham a Dubai, stanco al termine dell'allenemanto, definivano il giocatore "stremato", con una chiosa poco simpatica: "Siamo sicuri sia ancora un calciatore?".
"In allenamento è impeccabile - ha dichiarato l'allenatore rossonero -; fisicamente sta bene, gli manca solo un po' di forza. Sarà sicuramente in campo nel test contro l'Amburgo (martedì 6 gennaio ndr) e potrebbe essere pronto anche per la Roma".

venerdì 2 gennaio 2009

Beck in forma, Rino vuole la Uefa

Sempre più accanite, le partitelle fra i giocatori del Milan. "Ci divertiamo tantissimo", dice Massimo Ambrosini, match winner anche questa mattina per la squadra di Beckham, che non ha ancora segnato ma si avvicina sempre di più all’obiettivo, e infatti aumentano di giorno in giorno gli "ohhh" di meraviglia dei tifosi arabi, sempre numerosi allo stadio e fuori anche quando l’allenamento dovrebbe essere a porte chiuse.
Beckham continua a studiare i suoi colleghi e comincia a conoscerli meglio, mentre cresce il livello di forma di Pato e anche Shevchenko sembra avere grandi scorte di energia per il 2009. Un 2009 che Kakà sogna di passare di nuovo in prima pagina con la sua squadra, mentre Gattuso prenota per i compagni la finale Uefa: "Non so se sarei in grado di giocarla, ma pensare di nuovo al Milan in finale mi riempie di orgoglio. Dobbiamo arrivare a Istanbul".
Intanto Bonera, Kakà e Kaladze lavorano ancora a parte, mentre Inzaghi e Ronaldinho hanno soltanto corso. Il resto della squadra in mattinata si è diviso in due per la partitella vinta ancora una volta dalla squadra di Beckham, che conferma la sua influenza positiva sul Milan (appena ha messo piede a San Siro i rossoneri hanno segnato 5 gol all’Udinese). Anche domani, doppio allenamento con lavoro tecnico-tattico in mattinata e atletico al pomeriggio. E la sera, cena di gala organizzata dallo sponsor Emirates con dirigenza e squadra al completo, famiglie, amici e insomma tutto il seguito del Milan in un albergo di Dubai Marina.

Inzaghi: L'entusiamo di sempre

Anni di esperienza e una montagna di gol, ma per Pippo Inzaghi il tempo sembra non passare mai: l'entusiasmo è sempre lo stesso, la voglia di vincere e di faticare anche. Il ritiro in Dubai per il bomber rossonero è il modo migliore per ricaricare le batterie in vista di una stagione ancora lunga e avvincente.
'Le vacanze sono andate male per colpa dell'influenza ma ora sto molto meglio. Spero che il clima caldo mi aiuti e aiuti tutta la squadra ad allenarsi al meglio in vista del ritorno in campo, perchè ci aspetta subito una gara importante. Contro la Roma bisognerà partire alla grande perchè siamo costretti ad inseguire, dobbiamo portare a casa subito i 3 punti'.
'Quanto a me, in questo 2009 mi auguro di stare bene, di poter essere ancora protagonista, di dare una mano al Milan visto che insieme ci siamo regalati tante belle emozioni. Spero di poter essere sempre utile quando il Mister mi darà la possibilità di giocare. Finire l'anno sopra Raul nella classifica dei migliori cannonieri europei? Da italiano, certo che mi rende orgoglioso essere lì a battagliare con i più grandi bomber d'Europa, ma credo che i successi di squadra diano tutta un'altra gioia'.
'Qui a Dubai c'è un bel clima e soprattutto un grande entusiasmo che ci aiuta a lavorare al meglio. Speriamo che, come successo negli anni passati, quest'esperienza dia i sui frutti nei mesi in cui ci sarà bisogno di benzina'.
E nei prossimi mesi a dare una mano ci sarà anche David Beckham... 'Tutti conoscono le sue qualità, anche umane. Si è già integrato bene. Peccato che starà con noi solo per poco tempo. Ma speriamo che ci possa dare un aiuto. Poi, per il mio modo di giocare, è ovvio che uno come lui, con i suoi cross, potrebbe essere molto utile'.

Kakà e la fame di vittorie

'E' bello essere in ritiro qui a Dubai per il secondo anno consecutivo. Stando insieme tutti i giorni e facendo delle cose in comune, il gruppo diventa sempre più forte. E' una cosa positiva per noi. Stiamo lavorando per degli obiettivi comuni, per poterci togliere, alla fine, delle soddisfazioni. Magari non saranno belle come quelle del 2007, ma vogliamo togliercele'.
'Il 2008 è stato un anno speciale per me per la nascita di mio figlio. Come calciatore magari non è stato eccellente come quello precedente, ma comunque buono'.
'Un agurio? Il Milan ha fame, spero che il 2009 sia pieno di vittorie, per me e per la squadra. Mi auguro che possiamo migliorare nella continuità in questa seconda parte della stagione. Gli obiettivi? Insieme ai miei compagni, lo scudetto e la Coppa Uefa. Per me personalmente, i 100 gol con la maglia del Milan e... chissà, un giorno poter tornare a Parigi (dove nel dicembre 2007 ha ricevuto il Pallone d'Oro ndr)'.