mercoledì 29 dicembre 2010

Prosegue il lavoro a Dubai

Corse in spiaggia la mattina, pallone al pomeriggio: Ronaldinho non c’è quasi mai, Cassano c’è quasi sempre. Il barese ha saltato parte dell’allenamento con i compagni soltanto per seguire un programma differenziato e sostenere i test medici. Cassano non è ancora tecnicamente un giocatore del Milan: manca l’attestato di idoneità fisica (a questo si provvederà appena rientrati in Italia, al centro della Borghesiana, a Roma) e soprattutto manca il contratto che non può essere depositato prima della riapertura del mercato. Ma l’ex doriano è già milanista in tutto e per tutto, a cominciare dalla considerazione dei compagni. "Cassano è come ho sempre pensato che sia, una persona per bene", riassume Clarence Seedorf. "E’ non è affatto pigro, anzi ha lavorato sodo come abbiamo fatto tutti in questi primi giorni di allenamento a Dubai". Tutti tutti per la verità no, visto che Ronaldinho sul campo si vede poco e l’ultima giusitificazione è un fastidio muscolare che lo ha costretto a passare il pomeriggio sul lettino del massaggiatore. Un fatto che forse non preoccupa più Allegri, che come i dirigenti aspetta solo di conoscere i termini dell’operazione "Dinho in Brasile" pur protestando: "Si sentono tante voci, ma fino a quando non deciderà di andare via e firmerà un altro contratto per me resta un giocatore del Milan, e come tutti qui dovrà mettersi in discussione e lottare per riavere un posto da titolare. E lavorare tanto, come del resto fanno i suoi compagni". Intanto l'incontro tra il fratello procuratore del brasiliano, Roberto de Assis, e Galliani, in programma oggi, è stato rinviato a domani. A sentire i siti brasiliani, costerebbe 8 milioni di euro il sogno del Gremio di portare Ronaldinho a Porto Alegre. Di fronte a una tale aspettativa da parte del Milan, il Gremio, che invece puntava ad una rescissione consensuale gratis per il calciatore, si troverebbe a questo punto spiazzato nel cercare di portare a termine il progetto. Messaggio recepito subito da Cassano, che ha dimostrato, come dice il tecnico, "una buona disponibilità per riuscire a raggiungere un buona stato di forma. Dopo due mesi passati senza allenarsi, perché lavorare da soli non è la stessa cosa, la sua condizione fisica ovviamente non è al massimo, ma mi pare che Cassano abbia voglia di lavorare per tornare al top". Questo non impedisce al tecnico di nutrire una certa, inconfessata preoccupazione per la sostituzione di Ibrahimovic, che a Cagliari non potrà giocare perché squalificato. "Da qui al 6 gennaio c’è tempo", minimizza Allegri. Oggi hanno cominciato ad allenarsi Ambrosini (che era rimasto in Italia con febbre e influenza) e Robinho (che in Brasile aveva perso l’aereo). Pato invece procede con i suoi lavori specifici e si è allenato anche con i compagni, ma non ha preso parte alla partitella chiusa con uno splendido e applauditissimo gol di Jankulovski, compagno di squadra di Cassano contro i gialli di Ibrahimovic.

Seedorf: "Cassano ci aiuterà a vincere"

"Cassano? L'ho visto come sempre, un ragazzo perbene, che qui da noi ha trovato un gruppo che gli darà la possibilità di affrontare e vivere al meglio quest'avventura". Parole e musica di Clarence Seedorf, uno dei tredici rossoneri che stamattina hanno svolto un allenamento atletico-muscolare sulla spiaggia di Memzar Beach, insieme appunto a Cassano, oltre che a Montelongo, Ibrahimovic, Nesta, Beretta, Ronaldinho, Zambrotta, Pato, Thiago Silva, Yepes, Abate e Oduamadi. L'olandese, al Milan dal 2002, trasuda ottimismo: "Cassano si è messo a disposizione, ha lavorato dando il massimo, e considerato che era fermo da un po' ha fatto tanto. In questi due giorni ha dimostrato grande voglia di lavorare, che è alla base di tutto. Se questo standard diventa per lui la norma sarà un giocatore importante per il Milan". Già Ibrahimovic non ha un carattere facile, eppure il gruppo lo ha inglobato senza fatica, ora l'arrivo di Cassano richiederà una nuova prova allo spogliatoio: "Non credo che farà fatica ad inserirsi, perché questo gruppo non permetterà mai a nessuno di rovinare uno spirito costruito negli anni e molto bene. Qui ci sono giocatori che vestono la stessa maglia da 10 anni: non è così scontato e automatico andare d'accordo, qui c'è armonia perché abbiamo lavorato per costruire un rapporto speciale negli anni, e ora vogliamo anche tornare a vincere. Per arrivare al traguardo serve la disponibilità di tutti, e Cassano può darci molto". "Ronaldinho? Ci sono tante voci, ma al momento sono solo ipotesi. Finchè appartiene al Milan lo considero un giocatore del Milan che deve dare il meglio di sè per riconquistare il posto in squadra": così il tecnico del Milan Massimiliano Allegri ha commentato la situazione di Ronaldinho che potrebbe presto lasciare la società rossonera. Per quanto riguarda Cassano, Allegri ha ricordato che "sono due mesi che non si allena, deve trovare la condizione giusta. Fino a questo momento - ha aggiunto - mi ha dato la sensazione di essersi messo a disposizione nel modo corretto. La partita del 2 gennaio con l'Al Ahli sarà un buon test di allenamento prima di tornare in Italia".

martedì 28 dicembre 2010

Cassano già in palla

Un rigore, più o meno, ma è un bel modo per cominciare. Oggi, al secondo allenamento con il Milan, il primo con il pallone (la seduta della mattina è stata solo atletica) Antonio Cassano ha segnato il suo primo gol con il Milan in partitella: azione travolgente di Ibrahimovic, che ha consegnato al barese una palla perfetta praticamente sul dischetto del rigore, piatto destro e gol. Cassano giocava con Amelia, Abate, Nesta, Jankulovski, Antonini, Oduamadi, Gattuso, Strasser, Seedorf e appunto ibrahimovic. Cassano ha comunque qualche chilo da smaltire. Si è rivisto dopo il lungo infortunio e i recenti frequenti acciacchi muscolari anche Pato, che spera di essere in campo il 6 gennaio contro il Cagliari. Assenti Ronaldinho per problemi intestinali, Abate e Ambrosini, che per un attacco influenzale partirà solo oggi per raggiungere la squadra. Anche Robinho è atteso in giornata, dopo che ieri ha perso l'aereo per un disguido sull'orario di partenza. Onyewu, infine, è in permesso a Washington per curarsi una broncopolmonite.

lunedì 27 dicembre 2010

Cassano parte per Dubai

Intanto è iniziata l'avventura di Antonio Cassano in rossonero. L'attaccante, col permesso della Sampdoria, ha raggiunto Milanello alle 11.30 di questa mattina, e poi con la squadra si è spostato a Malpensa per la partenza per Dubai. All'aeroporto il nuovo acquisto rossonero è stato accolto dai cori di una cinquantina di tifosi che lo hanno atteso davanti allo scalo. FantAntonio, che ha varcato il gate con Zlatan Ibrahimovic e Massimiliano Allegri, si allenerà già con i nuovi compagni, anche se il suo contratto verrà depositato in Lega solo il 2 gennaio. Negli Emirati, secondo l'attuale programma, è atteso anche Ronaldinho che dovrebbe arrivare in serata con un volo direttamente da San Paolo assieme a Pato, Thiago Silva e Robinho. La sua permanenza al Milan è comunque verso la fine e, nella sua ormai quotidiana esternazione ottimista, ieri il presidente del Gremio Paulo Odone ha ribadito di essere certo dell'arrivo dell'ex Pallone d'Oro che proprio nella sua casa di Porto Alegre ha passato le vacanze. Se ne andrà Ronaldinho, è arrivato Antonio Cassano e potrebbe bastare, ma il numero degli attaccanti ancora non torna, visto che Filippo Inzaghi ha già chiuso la sua stagione. Per arrivare a quota cinque ci vuole quindi l'inserimento tra le punte di Clarence Seedorf ed ecco perché il Milan sta cercando un centrocampista. Potrebbe arrivare Kevin Constant, francese di 23 anni che gioca con la nazionale della Guinea, al momento in prestito con diritto di riscatto al Chievo dallo Chateauroux, squadra della serie B francese. Ma ad Allegri piace e continua a piacere Andrea Lazzari, obiettivo però più difficile visto che il presidente del Cagliari Massimo Cellino non ha intenzione di cederlo. Galliani in Brasile incrocerà anche Preziosi: : il possibile passaggio di Paloschi al Genoa sarà l'occasione per trattare il capitolo-Boateng, giocatore attualmente in comproprietà fra Genoa e Milan che il club rossonero intende fortemente riscattare.

Ronaldinho: oggi si decide

Non ci sono ancora i titoli di coda, ma il film con Ronaldinho protagonista in maglia rossonera sta decisamente per finire. Gennaio non è mai stato periodo di grandi movimenti per il Milan ma il 2011 farà eccezione perché il contratto di Antonio Cassano verrà depositato in Lega il prossimo 3 gennaio e Ronaldinho, probabilmente, tornerà in patria, per chiudere la sua carriera con il Gremio. Questo il quadro che dovrebbe uscire dall'incontro di oggi a Rio fra il fratello procuratore di Ronaldinho, Roberto de Assis, e l'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani. Ci sono infatti da definire i dettagli economici fra il brasiliano e il Milan, che non ha messo il fantasista sul mercato ma ne asseconderebbe la volontà di partire. Questa soluzione comunque sembrerebbe accontentare tutti: Massimiliano Allegri non dovrà farsi venire il mal di testa ogni domenica riempiendosi la panchina di nomi "pesanti", le casse societarie avranno un notevole stipendio in meno da onorare e il brasiliano potrà inseguire il sogno di giocare l'ultimo Mondiale della carriera in patria. Antonio Cassano partirà oggi nel primo pomeriggio assieme alla squadra per il ritiro invernale di Dubai, dove, secondo l'attuale programma, è atteso anche Ronaldinho che dovrebbe arrivare in serata con un volo direttamente da San Paolo assieme a Pato, Thiago Silva e Robinho. La sua permanenza al Milan è comunque verso la fine e, nella sua ormai quotidiana esternazione ottimista, ieri il presidente del Gremio Paulo Odone ha ribadito di essere certo dell'arrivo dell'ex Pallone d'Oro che proprio nella sua casa di Porto Alegre ha passato le vacanze. Se ne andrà Ronaldinho, è arrivato Antonio Cassano e potrebbe bastare, ma il numero degli attaccanti ancora non torna, visto che Filippo Inzaghi ha già chiuso la sua stagione. Per arrivare a quota cinque ci vuole quindi l'inserimento tra le punte di Clarence Seedorf ed ecco perché il Milan sta cercando un centrocampista. Potrebbe arrivare Kevin Constant, francese di 23 anni che gioca con la nazionale della Guinea, al momento in prestito con diritto di riscatto al Chievo dallo Chateauroux, squadra della serie B francese. Ma ad Allegri piace e continua a piacere Andrea Lazzari, obiettivo però più difficile visto che il presidente del Cagliari Massimo Cellino non ha intenzione di cederlo. Galliani in Brasile incrocerà anche Preziosi: : il possibile passaggio di Paloschi al Genoa sarà l'occasione per trattare il capitolo-Boateng, giocatore attualmente in comproprietà fra Genoa e Milan che il club rossonero intende fortemente riscattare. Intanto dal Brasile continuano ad arrivare conferme sull'andamento dell'operazione-Ronaldinho. "Ne sono assolutamente certo: Ronaldinho vuole giocare nel Gremio, e torna in Brasile non per soldi ma perchè vuole riconciliarsi con la nostra tifoseria e tornare a far parte della nazionale brasiliana". Intervistato da Radio Globo Sao Paulo, il presidente del Gremio Paulo Odone ha ribadito di essere certo dell'arrivo a Porto Alegre dell'ex Pallone d'Oro attualmente al Milan. "La trattativa con Ronaldinho e suo fratello Assis è molto ben avviata - dice Odone - e manca solo l'accordo con il Milan. Siamo già d'accordo sulla somma dell'ingaggio e sul fatto che offriremo al giocatore un contratto quadriennale. Ronaldinho vuole tornare in Brasile, e nella Seleçao, e conquistarsi un posto per il Mondiale di casa (del 2014 n.d.r.). Parlo direttamente con Assis tutti i giorni. Lui ha gradito molto la nostra proposta, nonostante l'interessamento del Palmeiras e del Flamengo. Ma lui torna qui in Brasile non per i soldi (il Palmeiras gli offriva di più n.d.r.) ma per un scopo preciso, che è quello di giocare nel Gremio". Secondo Odone, "non è solo l'arrivo di un giocatore, ma anche un'operazione di marketing che si finanzierà da sola". Fra i partner che renderanno possibile l'operazione c'è la brasiliana Topper, che subentrerà alla Puma come sponsor tecnico del Gremio. Conta sull'effetto Ronaldinho, anche se il giocatore ha un contratto personale con la Nike.

venerdì 24 dicembre 2010

Intervista con Allegri

Stessa spiaggia, i bagni Fiume, dove d’estate ogni tanto fa "la gabbionata dei matti (partita 4 contro 4, ndr), dall’una alle due". Intendendosi ore pomeridiane e non serali, il consiglio è portarci qualcuno dei suoi, che si asciughi un po’. Stesso ristorante, da Oscar, dove gli fanno vedere ogni lupicante prima di buttarlo in pentola; crudele, però almeno con i forestieri funziona. Stesso bar in Coteto, "ci sono cresciuto e i miei amici sono sempre gli stessi". Il fido Federico, interista in crisi di identità, si imbarazza tanto quanto può imbarazzarsi un livornese, cioè poco. Benvenuti nel magico mondo di Massimiliano Allegri, dove succede perfino che qualcuno prenda decisioni contro i pupilli di Berlusconi senza andare a strombazzarle in giro diventando un simbolo di opposizione culturale. Il che per l’allenatore del Milan sarebbe eccessivo.

Allegri, partiamo da Cassano: come si vede ad allenarlo?
"Bene. I grandi giocatori sono adatti a qualsiasi squadra e a qualsiasi situazione. Cassano deve essere inserito in uno spogliatoio che ha forti valori morali grande disponibilità. Dovrà avere l’umiltà di mettersi a disposizione".

Come lo impiegherà?
"Può fare la prima punta, visto che l’unica che avevamo, Inzaghi, purtroppo si è fatto male".

Cambierà modulo?
"Credo che la squadra, per le caratteristiche che ha e i risultati ottenuti, debba andare avanti con il 4-3-1-2".

Per uno che arriva, uno sul piede di partenza: Ronaldinho. Berlusconi come l’ha presa in tutti questi mesi?
"Lo sento tutte le settimane e lo informo di come lavorano i giocatori. Credo sia contento di come vanno le cose".

Ronaldinho non è più adatto al campionato italiano?
"Il punto non è questo. Ma ci sono esigenze di squadra che vengono prima di tutto".

Per settimane e settimane si è parlato dei minuti che gli concedeva: scocciato?
"No, divertito. Ronaldinho è un campione, capisco che ci sia un grande interesse intorno a lui".

Questa squadra ha problemi quando arriva ai grandi appuntamenti?
"Quando si perde si dicono e scrivono tante cose. Mi rompe le scatole aver chiuso l’anno con una sconfitta, ma con Roma e Juve non meritavamo di perdere".

Vincerete lo scudetto?
"Se si continua a lavorare con questa intensità si può fare".

Che cosa serve a questo Milan?
"Niente. Inutile comprare perché in questo momento ci sono tanti infortunati. Poi saremmo troppi".

Perché lo spogliatoio l’ama così tanto?
"Credo che i risultati che abbiamo ottenuto abbiano contribuito. Ma già dal primo giorno c’era davvero tanta fiducia nei miei confronti. E c’è un bel rapporto di rispetto reciproco".

La partita più brutta?
"Quella contro il Cesena. Era difficile in quel momento affrontarli, ma devo dire che noi ci abbiamo messo del nostro per perdere".

La partita perfetta?
"Ero convinto che avremmo fatto una grande gara a Madrid, mi sono sbagliato. Ma il ritorno ha dimostrato che possiamo giocarcela anche col Real".

Il giocatore ideale?
"Gattuso. Quando lo vedo fare certe cose con la palla penso: allora tutto è possibile"

Con lei è rinato anche Pirlo.
"E’ tornato giovane. Spostato a sinistra può incidere e finalizzare di più".

Una pazza idea?
"Non credo di averne. La cosa migliore è utilizzare i giocatori nel loro ruolo".

La prima cosa bella che ha avuto dal Milan?
"La disponibilità di tutti, e l’educazione".

Che cosa le piace di più di questa squadra?
"Lo spirito di sacrificio, anche in allenamento. Avevo bisogno di un po’ di tempo per capire il gruppo, e il gruppo per capire me. Ora c’è equilibrio".

All’inizio sembrava esserci soltanto Ibrahimovic...
"Credo che sia normale, Ibra è un grande accentratore e non ha portato solo la sua classe, ma anche il carattere. Ora stiamo giocando meglio".

Ha litigato con qualcuno a Milanello?
"Ho discusso, ho spiegato certe decisioni. Mi pare normale".

Spiega anche ai giocatori perché li esclude?
"Spiegare ogni volta sarebbe un esercizio inutile, e falso. Questa sì sarebbe una mancanza di rispetto. I miei ragazzi mi stimano, credo, perché faccio scelte leali".

Se è diventato Allegri, è merito di...
"Dei miei genitori, degli amici, di mia figlia, della mia donna, di tutti quelli che mi sono stati vicini. E di Cellino che mi ha tenuto in Serie A dopo cinque sconfitte consecutive, e del presidente della Aglianese che mi ha dato la possibilità di cominciare ad allenare".

Il suo rapporto con Livorno è sempre uguale, dice. Com’è cresciuto?
"Mi sono divertito. Ho avuto il mare, la montagna d’estate. Sono cresciuto con lo sport, ho imparato a giocare in cortile, cosa che ora non si può fare più, e le ore di scuola calcio non bastano a imparare. Tutto quello che so sul pallone l’ho imparato in cortile".

A Livorno, città di Armando Picchi e dello stadio che porta il suo nome, moltissimi sono interisti.
"Ma credo che un po’ siano orgogliosi di me. Questa città ha prodotto Lucarelli, Balleri, Chiellini. Io ho giocato un po’ nel Livorno e ora sono allenatore. Penso siano contenti".

Anche se lavora per Berlusconi?
"Penso proprio di sì".

Che cosa pensa di Leonardo all’Inter?
"Le scelte vanno rispettate".

C’è una cosa che la infastidisce davvero: quando tirano fuori i suoi trascorsi sentimentali un po’ movimentati, e la vita da playboy.
"Mah, playboy non so. Comunque non ho fatto del male a nessuno, e gli errori li ho pagati".

Che cosa farà in questi giorni?
"Sono vacanze attive. Voglio rilassarmi un paio di giorni, ma non bisogna mai fermarsi".

Un voto al suo 2010?
"Tra il 7 e l’8. Poteva essere un anno perfetto, non aver finito la stagione a Cagliari resta un cruccio".

Si aspettava di mangiare il panettone da primo in classifica?
"Diciamo che a inizio campionato ero fiducioso, e alla fine avete visto che l’ho mangiato... Il pasticcere mi ha dato il panettone un paio di mesi fa: si vede che era ottimista".

La partita dell’anno?
"Ne dico due: la finale di Champions giocata perfettamente dall’Inter e Barcellona-Real Madrid".

Il giocatore dell’anno?
"Sneijder aveva tutto per prendersi il Pallone d’oro".

Allegri, dopo aver mangiato il panettone da primo in classifica si vede anche in maggio a Wembley o è troppo?
"Nel calcio non c’è mai nulla che sia troppo. Io sono contento anche di quello che abbiamo fatto in Europa, essere in lotta per lo scudetto ti mantiene nella tensione giusta per puntare al resto. Dunque, si dia lei una risposta. E buon Natale a tutti".

--Gazzetta.it--

Leonardo all'Inter dopo Natale

Se ne riparla, e si firma, dopo Natale: Leonardo arriverà all'Inter a panettone già mangiato. Pare questo, salvo clamorosi colpi di scena il futuro prossimo della panchina nerazzurra: Massimo Moratti ha scelto il 41enne ex milanista, ma è presto per ufficializzare il suo ingaggio. Prima infatti il presidente vuole incontrarsi faccia a faccia con il tecnico brasiliano (di Niteroi, città di fronte a Rio de Janeiro), e l'incontro, a cui seguirà la firma, dovrebbe tenersi il 26 o il 27 dicembre (domenica o lunedì). Chiuso il capitolo Benitez con una buonuscita da tre milioni di euro (il tecnico spagnolo è costato 60mila euro al giorno), il nuovo tecnico dovrebbe firmare un contratto fino a giugno 2012, con una opzione per una terza stagione: 2,5 milioni di euro l'anno lo stipendio: Leonardo in questi giorni è a Milano, e potrebbe essere presentato ufficialmente il 27 o il 28, mentre il 29 dicembre potrebbe dirigere il primo allenamento ad Appiano Gentile. Lì inizierà a lavorare al suo progetto: la partenza sarà in emergenza, come negli ultimi tempi di Benitez (il 6 gennaio contro il Napoli mancheranno Sneijder e Eto'o), poi potrebbe riproporre il "4-2-fantasia" nato al Milan. Un modulo che peraltro non si discosta molto da quello usato dai nerazzurri nelle ultime stagioni, e che probabilmente verrà supportato da qualche acquisto, Ranocchia in primis.

giovedì 23 dicembre 2010

Galliani: "Nel 2011 spero di vincere"

"Per il Milan è stato un 2010 molto buono fino alla partita con il Napoli, perché sono convinto che se non si fossero fatti male Pato e Nesta avremmo lottato per lo scudetto con l'Inter, visto che abbiamo avuto la possibilità di superare l'Inter. Poi, questi infortuni ci hanno condizionato pesantemente". Adriano Galliani analizza l'anno in rossonero che si sta per chiudere e si augura di vedere il Milan vittorioso nel 2011: "Siamo comunque arrivati terzi in campionato, ci siamo qualificati direttamente per la fase a gironi della Champions League. E adesso una seconda parte dell'anno molto buona che ci vede primi in classifica e qualificati per gli ottavi di finale della Champions League". Ma nel 2011 ci si aspetta molto dalla squadra di Allegri che guida il campionato: "Non mi piace fare pronostici. Vorrei un calcio molto spettacolare. Seguo molto le partite dei campionati stranieri e in questo momento c'è una squadra che è stratosferica, che è il Barcellona, anche se soffre di alti e bassi, non fa mai una stagione a questi livelli. Anche l'anno scorso ha alternato dei momenti meravigliosi a dei cali. È certamente la squadra che gioca meglio al mondo. Il Milan non gioca bene come ai tempi del grande Sacchi - aggiunge - ma è molto determinato, è molto forte e ha molta voglia. Mi auguro nel 2011 che dopo tre anni si vinca qualcosa. Siamo in lizza in tre competizioni, cerchiamo di vincere qualcuna di queste Coppe e magari anche più di uno, chissà. Alla fine dell'anno tutti abbiamo grandi speranze e speriamo che si verifichi questa cosa. Lo auguro di cuore ai nostri tifosi".

Intanto Paulo Odone, presidente del Gremio, ha annunciato di aver definito l'accordo per riportare Ronaldinho nella società da cui ha spiccato il volo per l'Europa nel 2001. Secondo i media brasiliani Dinho avrebbe scelto il Gremio per tentare l'assalto alla Coppa Libertadores. Ora resta da convincere il Milan, ma la trattativa dovrebbe decollare da lunedì, visto che Galliani andrà in vacanza proprio in Brasile. Sul 30enne ex Pallone d'oro c'è l'interesse anche di Palmeiras e Flamengo.

mercoledì 22 dicembre 2010

Dinho pensa al futuro

Da leader a emarginato. Per Silvio Berlusconi, l'assoluto, il migliore al mondo. Poi lo scollamento. Improvviso; come nessuno avrebbe mai immaginato. "Peccato per Ronaldinho, in questo momento non è sempre reattivo in campo e negli allenamenti", sarebbe stato il commento del patron rossonero. Ora è il momento di Antonio Cassano, preso dalla Samp "per tornare a vincere". E Dinho? In partenza. Al contrario da quanto dichiarato dal fratello procuratore Roberto de Assis, anche nella finestra mercato di gennaio e non a giugno come aveva spesso sottolineato.Probabilmente con destinazione Brasile. Pare che a contendersi il Gaucho siano tre club: Palmeiras, Gremio e Flamengo. Secondo Lance e Globoesporte, tutte e tre avrebbero già avuto contatti con il procuratore del fantasista, presentando offerte molto vicine alle sue attuali condizioni contrattuali. In particolare il presidente del Palmeiras sarebbe pronto a garantirgli lo stesso stipendio percepito al Milan. Il suo principale sponsor è l'ex c.t. del Brasile Felipe Scolari, ora tecnico del club di San Paolo; pronto a fare follie pur di riabbracciarlo. Felipao, che con Dinho ha vinto il Mondiale nippocoreano del 2002, deve però vedersela con i californiani del Galaxy e con il Gremio: la squadra dove il funambolo di Porto Alegre cominciò a giocare e il cui presidente Odone si dice convinto del successo dell'operazione.

lunedì 20 dicembre 2010

Antonio Cassano è rossonero!

Antonio Cassano al Milan: ormai è cosa fatta. Domani arriverà la firma che legherà il giocatore barese alla società rossonera fino al 2014. Il presidente della Sampdoria, Riccardo Garrone, ha accettato la proposta del Milan: la clausola di 5 milioni di euro da versare al Real Madrid verrà suddivisa in parti uguali tra il Milan, la società blucerchiata e lo stesso giocatore. L'accordo fatto tra Cassano e il Milan blocca una situazione che, dopo mesi di voci, aveva subito un'accelerazione forte giovedì. Nel pomeriggio la sentenza del Collegio Arbitrale, che negava alla Sampdoria la rescissione del contratto, ma dimezzava lo stipendio del barese e lo sospendeva fino al 31 gennaio. In serata la cena tra Galliani, Braida e Bozzo, procuratore di Cassano: sul tavolo una bozza di accordo fino al 2014, anche se restava da risolvere la questione della clausola da versare al Real Madrid, ora sistemata. Cassano il 27 dicembre sarà a Dubai, dove i rossoneri svolgeranno qualche giorno di preparazione in vista della ripresa del campionato. Il trasferimento diventerà ufficiale solo il 3 gennaio, giorno dell'apertura del mercato di gennaio, ma Sampdoria e Real Madrid hanno già autorizzato il barese ad allenarsi con la nuova maglia. FantAntonio è sceso per l'ultima volta in campo il 24 ottobre, nell'1-1 della Sampdoria contro l'Inter: in Serie A quest'anno ha giocato 7 partite, segnando 4 gol e servendo 2 assist. Il primo obiettivo per lui sarà ritrovare il ritmo partita.

domenica 19 dicembre 2010

Un mese di stop per Pirlo

Questo il comunicato ufficiale apparso sul sito del Milan:

Il calciatore Andrea Pirlo, accompagnato dal dottor Maurizio Gevi, è stato sottoposto a risonanza magnetica che ha evidenziato uno stiramento del muscolo semimembranoso della coscia destra. La prognosi è di circa quattro settimane. Pirlo sarà regolarmente con la squadra in Dubai, per l'inizio della preparazione invernale, agevolato da un clima più caldo.

sabato 18 dicembre 2010

Milan-Roma 0-1

Nella sua terza serata più no della stagione (vedi Cesena e Madrid) il Milan si concede alla Roma che sbanca a San Siro grazie all’ex Borriello. Tre Punti d’oro per i giallorossi che riducono il gap che li divide dai rossoneri (da 10 a 7), si rimettono in gioco e fermano la fuga di Ibra e compagni. Contraddittoria la prova del Milan che perde dopo venti minuti Pirlo e gioco e non riesce mai a convincere. Grande colpo dei romani, abili a sfruttare il primo errore per poi proteggere la vittoria. Innamorato com’è del suo Milan, Massimiliano Allegri non cambia; contro la Roma conferma tutto. Compreso il miracoloso recupero di Gattuso che sembrava tre giorni fa fuori dai giochi. Boateng è inamovibile alle spalle di Ibra e Robinho e indifesa tocca ancora a Bonera affiancare Nesta. Le sorprese le riserva invece Claudio Ranieri che rivolta come un calzino centrocampo e attacco. Spedisce Totti e Taddei in panchina; schiera Brighi e Simplicio sulla linea del centrocampo, con De Rossi ai margini della difesa. Poi Menez alle spalle di un coppa d’attacco pesante: Borriello e, udite udite, Adriano.

Come a Bologna Allegri dà il via libera a Pirlo che svaria a tutto campo, mentre Ambrosini ha il compito di proteggere la difesa. Ed è proprio Pirlo, al 4’, a scuotere la partita con una magia: un tocco morbido per Boateng che manca l’aggancio davanti a Doni: Al 5’ Robinho mette una “x” sulla colonna delle occasioni mancate. Splendido il suo inserimento in area e il destro delicato da posizione defilata che sfiora il lato opposto. Il gol lo sbaglia anche Gattuso al 10’: servito in area dalla linea di fondo da Robinho alza troppo il suo destro. Segnali di un Milan che domina i giallorossi, troppo statici per spaventare i primi della classe. Solo Menez prova a regalare movimento, senza essere ascoltato dai compagni. Al 20’, alla seconda entrata dura, prima di Mexes poi di Menez, Pirlo è costretto a dare forfait: tocca a Seedorf che va a coprire lo stesso ruolo. Spenta la luce al Milan, la Roma cerca di guadagnare metri e pressare con più convinzione, ma senza trovare una soluzione in grado di impensierire i rossoneri. Ci prova anche con il possesso palla. Al 30’ nuova palla gol per il Milan, ma Burdisso si fa trovare al posto giusto per respingere davanti a Doni il tiro di Boateng. Nello stesso minuto in cui, nel veloce contropiede Menez alza troppo dal limite. Ma l’errore grossolano lo fa Ibra al 35’: lo svedese parte sul filo del fuorigioco, irrompe in area, ma controlla male favorendo l’uscita di Doni. Non sembra una serata da Zlatan. Ingabbiato e marcato come una bella donna, il rossonero non ingrana, in un contesto in cui si sbaglia molto e il ritmo è calante. Sul fronte opposto Borriello, che si sfila la maschera protettiva, soffre la marcatura stretta, mentre Adriano funziona di più quando prova ad attaccare centralmente. Vittime entrambi dell’attenta difesa rossonera che può avvalersi del contributo muscolare di Ambrosini e Gattuso. La ripresa fatica a decollare. Il pallino del gioco resta al Milan, anche se nelle rare puntate verso Doni, i rossoneri infilano troppi errori di comunicazione. Manca il filo conduttore e non è certo Seedorf a cambiare lo stato delle cose. La Roma controlla bene e può organizzare il contropiede. Al 15’ grande palla di De Rossi per Borriello, fermato da Nesta in scivolata. Occasione replicata al 20’ con un tentativo di Adriano che scatena un batti e ribatti nell’area rossonera. Al 22’ Nesta giganteggia e si immola su Brighi che catapulta dal limite. La Roma, insomma, capisce che il momento è buono. E non è un caso che riesca a trovare anche il gol proprio con l’ex di turno. Menez fa quel che vuole sulla destra, mette in mezzo una palla bassa che Abate svirgola proprio sullo stinco dell’ex compagno di brigata: niente da fare per Abbiati. A Borriello non replica al 26’ e al 29’ Ibra che conferma di trovarsi altrove, sbagliando ciò che di norma gli riesce a occhi chiusi davanti a Doni. A Menez sostituito con Taddei, Allegri risponde al 41’ con Ronaldinho per Boateng; un po’ in ritardo a dire il vero. Il finale ghiacciato regala un paio di brividi: una rovesciata di Dinho e un tiro sporco di Ambrosini. Reazione troppo timida per riassestare la partita. La Roma vince; il Milan incassa la sua seconda sconfitta in casa nel momento più bello della sia stagione.

Cassano-Milan: ecco l'affare quasi fatto

Cassano al Milan potrebbe essere l'affare dell'inverno, non solo per le cifre in ballo (assolutamente ridotte se rapportate al talento del gioiello barese), ma per lo spessore dell'operazione e per i tanti aspetti e retroscena che in pochi conoscono. Giulio Mola tramite QS, ha fatto luce sulla querelle sottolineando l'astuzia del MIlan, l'eleganza e la tempestività dei vertici rossoneri. L'operazione avrebbe subìto una decisa accelerata mercoledì sera, dopo che il Presidente rossonero Berlusconi ha sollecitato l'Ad Galliani per chiudere l'accordo bruciando la concorrenza. Juve e Inter sono state battute sul tempo, l'Inter partiva sfavorita per più motivi: in primis il non voler spendere un euro, cercando di bissare l'operazione Pandev, cosa che ha infastidito il patron doriano Garrone e i vertici del Real Madrid ancora scottati dal mancato ingaggio di Maicon l'estate scorsa e la penale per l'ingaggio di Josè Mourinho, chiesta dai dirigenti interisti. Il nulla di fatto seguito al tira e molla che ha visto protagonista il terzino interista, ha contrariato Perez e co., disposti invece a trattare con il Milan i 5 mln della clausol da versare per il prossimo acquisto rossonero. I vertici delle "Merengues" potrebbero "accontentarsi" di un compenso pari a circa 3/4 mln, favorendo così la netta chiusura della trattativa. L'altra sconfitta di lusso è la Juve, decisa a centrare l'acquisto del n.99 blucerchiato nell'estate 2011, evitando di stuzzicare Garrone, ancora scosso per la duplice partenza dello scorso luglio del proprio tecnico Del Neri e dirigente Marotta, approdati in bianconero. Il temporeggiare però si è ritorto contro lo staff juventino, favorendo così i vertici rossoneri. Il n.1 della Sampdoria avrebbe molto apprezzato l'eleganza del Milan nel cercare di attendere i giusti tempi, per poi chiedere il via libera per avanzare nella rattativa, strategia opposta a quella dei cugini nerazzurri. In realtà un primo contatto tra l'entourage di Cassano e il Milan c'era stato già nella scorsa estate, quando Bozzo si recò in via Turati con la motivazione di parlare di Marchetti e Juan della Roma, finendo per sondare il terreno per il fantasista pugliese. In attesa di capire quale sarà la cifra da versare al Real Madrid, le bocce continuano a ruotare nella direzione di Milanello.

Cassano e il tapiro: "Chi non accetterebbe il Milan?"

"Ho preso una bella tranvata e ho perso un bel po' di soldini". È l'amara confessione di Antonio Cassano che questa sera a Striscia la Notizia ha ricevuto il Tapiro d'oro in seguito alla violenta discussione avuta con il presidente della Sampdoria, Riccardo Garrone, costatagli una decurtazione dello stipendio la messa fuori rosa. Il Tg satirico si era già occupato della vicenda consegnando a novembre il Tapiro d'oro a Cassano, il quale aveva lanciato invano a Garrone un appello per farsi perdonare. Vano anche il tentativo di rappacificazione fatto da Striscia attraverso la consegna al presidente della Sampdoria del Tapiro d'oro della pace (benedetto dal parroco che ha sposato Cassano). Il calciatore, ai microfoni dell'inviato Valerio Staffelli, si dichiara attapirato in merito all'accaduto, ma molto soddisfatto delle trattative che si sono aperte negli ultimi giorni con il Milan: "Chi non accetterebbe il Milan, che insieme al Real Madrid è una delle due squadre più grandi della storia?". E aggiunge: "Al Real Madrid è stato un disastro. Però vediamo quello che succederà in questi giorni. Ci sono ancora un po' di dettagli vediamo". Il tapiroforo regala poi a Cassano la maglia del Milan con il numero 99, il numero con cui il giocatore è solito scendere in campo, e lo sportivo commenta: "Non sarebbe male. Mi sta proprio bene e questa maglietta la prendo volentieri". Infine il calciatore saluta Staffelli: "Speriamo di rivederci, sa quante ne succederanno ancora?". Intanto di FantAntonio è tornato a parlare il patron della Samp Riccardo Garrone, in visita ai blucerchiati attesi domenica dal derby di Genova. "È una sentenza durissima quella nei confronti di Cassano - racconta il presidente -, sottovalutata perchè dimezzare lo stipendio non è una cosa da poco, sembra che milioni di euro siano noccioline. Qualcuno ha detto che non ci sono nè vincitori nè vinti e non voglio cantare vittoria. A Cassano ho voluto bene e voglio bene, mi dispiace la sua fragilità. Qualcuno misura la felicità di un uomo in base a quello che guadagna, ma si sbaglia. In fondo Cassano è un infelice".