martedì 31 agosto 2010

Ecco Robinho, un colpo da 18 milioni

Pollice più mignolo, una gondola sulla quale portare a spasso l'ultimo desiderio rossonero. Il primo impatto tra Robinho e i tifosi del Milan è in stile Ronaldinho (così Dinho nel 2008 salutò i tifosi), davanti l'ingresso secondario della sede in via Turati. Sono le 16.40 di una lunghissima giornata, arriva a bordo di un Audi A8 ed entra dal retro. Prima di svanire nel garage, un gruppo di tifosi si avvicina con una maglia del Brasile numero 23 (è quella di Robinho). Attraverso il vetro della A8, lui sorride e risponde alzando il pollice e il mignolo. “Il Milan è un club eccellente: voglio vincere la Champions e portare allegria. Spero di rendere felice tutta la tifoseria del Milan - ha detto l'attaccante brasiliano a Milan Channel - lavorerò molto sul campo per far sì che questo accada. Il Milan ha grandi giocatori, è una grande squadra con una storia importantissima, è famoso in tutto il mondo, non solo in Brasile, ed è per questo che sono molto felice di essere qui. I brasiliani della rosa mi daranno una grande mano per inserirmi. Così parlo Robinho nel primo giorno a Milano. L'ultimo desiderio di Silvio Berlusconi si materializza alle 12.25. Eccolo, atterrato all'aeroporto di Malpensa: adesso non è più solo un titolo, una voce di mercato o una promessa del Presidente. E' in Italia, alle porte di Milano. La sua avventura in rossonero parte da qui: Manchester-Milano è stato un viaggio di sola andata. Le tappe sono obbligate, un valzer di impegni da non mancare prima di firmare il contratto. Alle 13.27 entra nell'ospedale di Gallarate per le visite mediche. I medici lavorano, e lui sogna da milanista: “Non ho ancora parlato con i miei nuovi compagni – racconta all'ingresso dell'ospedale -, spero di incontrarli presto e diventare campione con loro. Il Milan è un club eccellente, ha grandi giocatori: sono davvero contento di essere in Italia”. Metà giornata è andata, il bello deve ancora arrivare, ma la temperatura è già bollente: a Gallarate sono una quarantina i tifosi con sciarpe e maglie rossonere. Tutti a caccia di una foto, un autografo, una stretta di mano. Le visite mediche si concludono in un'oretta: alle 14.34 il brasiliano lascia l'ospedale. Ancora ressa, ancora tifosi: “Il Milan è una grande squadra con una storia importantissima. Spero con tutti i miei compagni di contribuire a regalare molti titoli al club”. Poi confessa: “Kakà mi ha sempre parlato benissimo del Milan e adesso so che i brasiliani della rosa mi daranno una grande mano per inserirmi. Il nostro obiettivo deve essere vincere titoli importantissimi. Voglio entrare nella storia del Milan vincendo la Champions: a tutti i tifosi voglio regalare tanta allegria”. Dalle 15.30 in via Turati la gente sbuca da ogni angolo. Il tam-tam corre sulle ali dell'entusiasmo: “Sta arrivando Robinho”. Vola un'indiscrezione: “Tra un quarto d'ora sarà in sede”. Davanti l'ingresso principale, il 3 di via Turati, aumenta la calca di giornalisti, operatori e tifosi. C'è chi gioca a calcio per strada con la maglia di Robinho, quella ai tempi del Real Madrid indossata alla rovescia; chi si fa fotografare con la 23 del Brasile. Nella giornata del brasiliano, c'è il tempo per una visita a Milanello (alle 16), poi l'autista tira dritto in via Turati. Nemmeno ha messo piede a San Siro, e già gli riesce il primo dribbling: l'Audi A8 entra dall'ingresso secondario, e tutti (o quasi) restano con un pugno di mosche. Un gruppetto di tifosi, i più furbi, lo incrociano all'arrivo, lo salutano sventolando la maglia 23 del Brasile. Lui, che siede sul sedile posteriore destro, saluta con pollice e mignolo: alla Ronaldinho. La firma può arrivare a minuti. Quando si vedono gli uomini di Dolce&Gabbana portare una nuova divisa del Milan, il segnale è chiaro: è fatta. L'orologio della metro dice che sono le 17.15, e la firma è davvero questione di attimi. Arriverà venti minuti dopo: alle 17.38 quando il brasiliano riprova ad uscire dal varco secondario. Ma stavolta trova una decina di tifosi che sono lì ad aspettarlo: l'A8 rallenta, lui è seduto al solito posto, ma con una novità: stringe in pugno una maglia rossonera. Sorride, saluta, stavolta alza solo il pollice: la firma c'è e anche un contratto da 4 anni con il Milan. In serata lascia Milano per raggiungere il raduno del Brasile. Molti tifosi restano in via Turati: Pato, Ibra, Robinho, Ronaldinho... La strada dei sogni in questo pomeriggio parte dal 3 di via Turati e prima del tramonto c'è chi, mentre si allontana, gesticola e sembra parlare da solo. “Giocherà Dinho con Pato? Ibra con Robinho? Oppure il tridente? E chi sarà fuori?”. L'operazione-Allegria inizia a funzionare.

Borriello in prestito alla Roma: "Una svolta"

Marco Borriello sceglie la Roma: dopo l'arrivo di Adriano dal Flamengo, un altro centravanti approda nella squadra di Ranieri: un acquisto importante che permette alla Roma di sognare in grande in Italia e in Europa e che infiamma la tifoseria. L'ultimo giorno di mercato porta il sorpasso giallorosso sulla Juventus per il ventottenne centravanti del Milan, ormai chiuso dagli arrivi di Ibrahimovic e Robinho. La Roma ha inziato a pensare a Borriello nella serata di ieri, poi alla presidente Rosella Sensi è bastato un giorno, anzi poco meni di 24 ore, per fare la telefonata decisiva e poi convincere il Milan ed il giocatore che Roma era la scelta giusta. Fondamentale è stato anche il "via libera" di Unicredit che ha reso disponibili 15 milioni di garanzie per chiudere il mercato giallorosso (sulla base di garanzie ottenute da introiti sicuri della società). Per arrivare a Borriello ne sono serviti poi 10: Borriello, come comunica una nota della Roma, arriva infatti in prestito gratuito per la prossima stagione, con l'obbligo di riscatto per 10 milioni di euro, pagabili in tre tranches. E' la formula dell'estate, quella con cui il Milan ha acquistato Ibrahimovic dal Barcellona. Al giocatore andrà un ingaggio di 4,5 milioni lordi nella prima stagione, quella in prestito, poi 5,4 per le quattro stagioni successive. Marco Borriello si è detto soddisfatto dell'esito della trattativa: "Voglio solo dire che sono contento, è una svolta importante per la mia carriera. Il resto lo dirò domani in conferenza stampa". Il centravanti ha parlato all'uscita dalla sede del Milan dove assieme al proprio procuratore ha firmato il passaggio dal Milan alla Roma. Poi si è messo in viaggio per la Capitale dove domani sarà presentato alla stampa. Intanto è entusiasmo a Roma: le vario radio locali, vero termometro degli umori dei supporter giallorossi, sono state letteralmente "bombardate" di telefonate di chi voleva manifestare la propria euforia per l'arrivo, in prestito con obbligo di riscatto, dell'attaccante ormai ex Milan, l'elemento che, visto anche il ritardo di condizione di Adriano, sembra l'elemento giusto per far fare il salto di qualità alla squadra di Ranieri. Completa un reparto in cui Totti raramente dovrà fare il centravanti e che può contare anche su Vucinic, su Okaka e su Baptista, che copre anche altri ruoli a centrocampo.

Ufficiale Robinho al Milan e Kaladze al Genoa

Il Milan comunica attraverso il suo sito ufficiale di aver acquistato il giocatore Robinho. Questo il comunicato:
"Ac Milan comunica di aver acquisito il giocatore Robinho, a titolo definitivo dal Manchester City. Il calciatore ha firmato un contratto quadriennale".
Intanto è ufficiale anche la cessione di Kaladze al Genoa. Il difensore, che lascia il Milan dopo dieci anni, ha firmato un biennale.

Le ultime sul mercato rossonero: Robinho a Milano

15:05 - Secondo le indiscrezioni provenienti dall'ATA Executive, sarebbero 15 i milioni che la Roma dovrebbe girare al Milan nell'ambito dell'operazione Borriello, ma la società capitolina deve prima attendere il via libera da parte di Unicredit per il trasferimento a titolo definitivo dell'attaccante campano.

14:56 - Secondo quanto riportato da Sky Sport 24, l'agente di Grosso, Tulio Tinti, sarebbe arrivato in via Turati per definire lo scambio con Kakhaber Kaladze.

14:50 - Secondo il sito del Corriere dello Sport, oltre al Liverpool, anche un'altra squadra inglese vorrebbe inserirsi nella trattativa per Borriello: il Tottenham, già in passato accostato all'altro attaccante rossonero in partenza, Klaas Jan Huntelaar.

14:35 - Da registrare un'indiscrezione proveniente da Sky Sports UK, secondo la quale anche il Liverpool avrebbe interesse ad acquisire Marco Borriello.

14:30 - Secondo quanto riportato da Sky Sport 24, la Roma avrebbe superato la Juve nella corsa a Marco Borriello: il club giallorosso, stando alle ultime indiscrezioni, avrebbe già avviato i contatti con Unicredit per provare a prendere il bomber rossonero a titolo definitivo.

14:20 - Visite mediche finite per Robinho. Il brasiliano, dunque, dopo circa un'ora e mezza, ha lasciato in macchina la clinica di Gallarate, molto probabilmente, per recarsi in via Turati, sede del Milan.

14:08 - Secondo le ultime indiscrezioni, la Juve si sarebbe ritirata dalla corsa per Marco Borriello. Si parla addirittura di rottura tra la società bianconera e l'attaccante partenopeo. La presenza di Marotta nella sede del Milan, dunque, avrebbe come unico scopo lo scambio Kaladze-Grosso (Gazzetta.it).

14:00 - Tanto lavoro per i dirigenti del Milan, tra cessioni, acquisti, prestiti e ultimi dettagli da definire. A 5 ore dalla chiusura del mercato, comunque, mancano ancora le tre ufficialità tanto attese, quelle che potrebbero sbloccare definitivamente la situazione: Huntelaar allo Shalke 04, l'addio di Borriello (Juve o Roma) e l'eventuale arrivo di Robinho. Ore caldissime, dunque, decisive, da seguire con molta attenzione.

13:52 - Secondo quanto riportato da Sky Sport 24, Marotta sarebbe in sede in via Turati, probabilmente per parlare della trattativa Borriello.

13:35 - Dopo le visite mediche in corso a Gallarate, Robinho potrebbe recarsi direttamente in via Turati per parlare con Adriano Galliani e, probabilmente, firmare il contratto che lo legherà al Milan. L'indiscrezione dà da pensare che nell'entourage rossonero ci sia ottimismo per la cessione di Borriello anche a titolo definitivo. (Tuttomercatoweb.com)

13:30 - Secondo quanto riportato da Gazzetta.it la Roma sarebbe entrata prepotentemente in corsa per Marco Borriello. In questi minuti sarebbe infatti in corso un incontro tra Rosella Sensi e Adriano Galliani: la società giallorossa sembra possibilista nel rilevare l'attaccante a titolo definitivo, andando dunque a soddisfare le richieste dell'attaccante campano.

13:09 - Robinho, nonostante gli ultimi rumours, parla già da giocatore del Milan: "Sono molto felice. Il Milan è un club eccellente con grandi giocatori e il mio obiettivo è vincere lo Scudetto. L'attacco del Milan? Siamo grandi giocatori, ma dobbiamo dimostrarlo sul campo. Se ho parlato con i miei compagni brasiliani? Ancora no, spero che la trattativa finisca per il meglio. Non vedo l'ora di incontrarli".

12:55 - Robinho è arrivato a Gallarate e, da pochi minuti, ha iniziato le visite mediche. Visibilmente sorridente, appena sceso dall'automobile ha firmato autografi a numerosi tifosi presenti.

12:49 - Marco Borriello, secondo quanto riportato da Sky Sport 24, non vorrebbe andarsene dal Milan in prestito, ma soltanto a titolo definitivo. Non ci sarebbero dunque problemi di natura economica sotto il profilo dell'ingaggio. Ecco le parole dell'attaccante: "Niente prestiti. Con la Juventus non è questione di soldi, ma voglio trasferirmi a titolo definitivo".

12:27 - Secondo quanto riportato da Sky Sport 24, i vertici rossoneri avrebbero confermato che l'affare Robinho è strettamente legato alla trattativa (in uscita) Borriello: se l'attaccante partenopeo non lascerà il Milan, il fantasista brasiliano non verrà tesserato.

12:22 - Robinho è atterrato alla Malpensa. Ora è diretto a Gallarate per sostenere le visite mediche.

12:15 - Robinho è partito da Manchester con leggero ritardo rispetto a quanto prefissato. Con un aereo privato, messo a disposizione dalla Fininvest, il talentuoso brasiliano atterrerà alla Malpensa tra pochi minuti, pronto per spostarsi a Gallarate e sostenere le visite mediche di rito. Nel frattempo tiene banco la trattativa Borriello-Juventus: l'attaccante partenopeo starebbe ancora prendendo tempo, in quanto tra domanda e offerta (a livello di ingaggio) ballerebbero circa 500.000 euro. Possibile, in questo senso, un inserimento della Roma, con Rosella Sensi che sembra voler intervenire direttamente per accaparrarsi il centravanti campano.


fonte mn.it

lunedì 30 agosto 2010

Ibra: "Voglio fare 25 gol"

Si sono conclude le visite mediche del neo attaccante del Milan Zlatan Ibrahimovic presso l'ospedale di Gallarate. All'uscita lo svedese è tornato a parlare dell'ottimo Milan visto con il Lecce: "Hanno giocato tutti bene, soprattutto Ronaldinho e Pato e ho visto il tipico Inzaghi. I tifosi sono stati fantastici con me, mi sono sentito il benvenuto, sono contento. Avevo tanta voglia di giocare ieri sera ma Galliani mi ha detto che non potevo perchè non c'era stato il tempo per tesserarmi. Pallone d'oro? Prima voglio vincere con la squadra, poi i premi individuali arriveranno. A queste cose ci pensavo quando ero più giovane. Spero di fare più di 25 gol, ma l'importante è comunque vincere". Ibra ha anche rivelato un retroscena del trofeo Gamper, che si è disputato a Barcellona mercoledì scorso, quando la trattativa per il trasferimento dell'esate era appena iniziata. In quella occasione Ronaldinho gli ha stretto la mano e gli ha detto "è pronto il volo per il Milano".

domenica 29 agosto 2010

Milan-Lecce 4-0


Un gran bel Milan lancia ufficialmente la sfida all’Inter. Di fronte, un Lecce arrendevole e disarmato, ma l’autorevole prestazione dei rossoneri dilata l’ottimismo in via Turati. Il 4-0 ai salentini è infatti frutto del bel gioco; proprio come piace ad Allegri. E come piace al patron Silvio Berlusconi che non vuole mancare alla prima, presentando alla folla il regalo dell’anno: Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese (passerella sul red carpet nell’intervallo), si esalta al primo gol di Pato e applaude al raddoppio del ragazzino venuto dal Brasile, spinto in gol da Ronaldinho. Lo avrà pensato. Eccome: insieme ne faremo delle belle. E gode anche Mino Raiola, il fedele agente: un sorriso così sulle labbra di Ibra non lo vedeva da tempo. Ma chapeau a Inzaghi che non ne vuol sapere di smetterla: suo il 4-0 finale. Massimiliano Allegri alla prima che conta schiera il passato ma a suo modo: il noto 4-3-3 con il tridente che ha fatto sorridere tanto Leonardo. La mentalità è altrettanto nota: poche lungaggini, velocità, gioco sulle fasce e di prima. Luigi De Canio è accorto, ma non troppo; provare non costa nulla. Il Lecce infatti avverte il Milan: non siamo venuti qui per fare le belle statuine e va subito in pressing. Suo il primo tiro, al 5’; un rasoterra debole che Abbiati blocca agevolmente. I rossoneri è come se avessero messo su la registrazione di quelle prestazioni mosce, tipiche degli ultimi tempi. Ma il lampo dell’8’ apre in due il cielo sopra San Siro. Ambrosini mette al limite un pallone strepitoso per Seedorf che è in ritardo e pasticcia, con la porta spalancata davanti. Subito dopo Pato scende in mezzo come una furia, ma altruista cede a Borriello che non controlla. Ma occhio al Lecce pronto a ribadire di poco a lato. Appare però evidente quanto il Milan sia salito di tono. Lo conferma Thiago Silva al 12’ con un capolavoro balistico dalla distanza che Rosati in volo scaccia in angolo. Quello che fa poi Pato al 14’, palla recuperata col destro al limite e poi calciato col sinistro poco sopra la traversa è illuminante quanto la sua classe. Ribadita al 16’ quando porta in vantaggio i rossoneri. L’azione è magistrale; assoluta come l’assist a destra di Ambrosini per il brasiliano che infila con un tiro radente sul secondo palo. Delirio a San Siro; tutti in piedi: Berlusconi e Ibra compresi. Al 22’ spettacolare scambio Dinho-Seedorf con tiro ravvicinato dell’orange deviato alla grande da Rosati. E poi il raddoppio, confuso, ma voluto, di Thiago Silva: un batti e ribatti nell’area piccola risolto dal difensore. E’ proprio serata di samba, perché al 28’ Pato si prende la notte segnando anche il 3-0: serpentina a duecento all'ora con Rosati scartato, ma gol contestato dal Lecce perché Vives in un’azione precedente era rimasto a terra. In realtà strameritato e frutto di un dominio colossale. E il Lecce? Dopo la bella partenza, solo briciole. Al punto che De Canio, disperato, toglie dalla difesa Giuliatto per Chevanton. La musica però non cambia. I rossoneri danzano e sfiorano ancora con Pato al 39’. Il Lecce non ci capisce più niente e fatica a contenere. Dinho al 43’ la dà a Pato e che per poco non fa poker. Il Gaucho è irresistibile: finte, controfinte, assist. E Berlusconi gode. La ripresa? Seduta defaticante. Con quel palo scheggiato al 19’ da “Impossibile” Inzaghi, subentrato a Borriello. Il Lecce fa quel che può, ma in contropiede va in paranoia. Al 31’ fa il suo ingresso Boateng, mentre Inzaghi, rabbioso come dieci anni fa, continua a cercare il gol. Ci prova anche Chevanton al 41’, ma la sua idea a giro sfiora il palo. Bella la palla di Boateng per Dinho che manca il poker. Ma il 3-0 basta e avanza. Se non fosse che al 45’ Pippo riesca nell’ennesima impresa. Ora sì che la festa è completa.

Ibra: "Siamo i più forti"

E' il gran giorno. Zlatan Ibrahimovic stasera riceverà l'abbraccio del popolo di S. Siro, che dopo il suo acquisto può realmente tornare a pensare ad un MIlan competitivo dopo gli ultimi due anni ricchi di amarezze e delusioni. Le parole di Claudio Ranieri dopo Roma-Cesena di sabato sera ("con questo acquisto i rossoneri colmano il gap dall'Inter") incarnano il pensiero di molti addetti ai lavori e non. Lo svedese è decollato alle 13.15 da Barcellona con un volo privato della flotta Fininvest. A bordo la moglie Helena, che ha 11 anni più di lui, i due figli e il cane, oltre ovviamente a Mino Raiola, il suo procuratore. Nelle ultime ore il tifo rossonero è in fibrillazione e si attende il pubblico delle grandi occasioni stasera a S. Siro con il Lecce. Non tanto per l'importanza della partita, ma per celebrare degnamente il nuovo arrivato.Intanto emerge un'interessante statistica relativa allo svedese, rilanciata dal sito Marca.com: nessun giocatore al mondo è stato pagato 4 volte più di 20 milioni di euro come lui. Complessivamente, nei trasferimenti Ajax, Juventus, Inter, Barcellona e Milan è stato pagato 168,6 milioni: nessuno mai nella storia del calcio ha mosso così tanto denaro.
"Quando ho sentito che il Milan era interessato a me mi sono emozionato". Così il neo attaccante del Milan Zlatan Ibrahimovic, intervistato da Sky Sport 24 poco dopo il suo arrivo all'aeroporto milanese di Linate con un volo privato, alle 15.40. "Sono venuto per vincere e non lascerò questa squadra prima di aver vinto tutto. A mio avviso siamo la squadra più forte in Italia. Io, Pato e Ronaldinho formeremo un attacco fantastico. La Champions? Finora non ho avuto la fortuna di vincerla, ma ora sono in un club che ha vinto tante volte questo trofeo. Dell'Inter ho un grande ricordo. Insieme abbiamo fatto tanto ma quello è il passato e poi i nerazzurri hanno vinto tutto e stanno pensando ad altro, non a me".Arrivato in macchina con Galliani, Ibrahimovic è brevemente sceso con la sciarpa rossonera al collo e ha salutato i tifosi, godendosi il suo primo bagno di folla da giocatore del Milan. Il giocatore è arrivato in centro a Milano, prendendo alloggio all'Hotel Boscolo di Corso Matteotti. Macchine separate per Zlatan e i famigiliari, che lo svedese non vuole esporre all'assalto mediatico. Sceso dall'auto, Ibra si è nuovamente concesso a telecamere e fotografi.

"È un attacco con tante bollicine, lo paragonerei allo champagne": così l'amministratore delegato Adriano Galliani ha definito il reparto offensivo del Milan dopo aver riportato a Milano Zlatan Ibrahimovic. "È un giocatore molto importante - ha detto intervistato da Sky -, mi sembra che si sposi perfettamente con Pato e Ronaldinho. Adesso a livello tecnico siamo tra le prime squadre del mondo, e torniamo al nostro ruolo naturale di squadra che compete ai massimi livelli".

sabato 28 agosto 2010

IBRAHIMOVIC

UFFICIALE: IBRAHIMOVIC E' DEL MILAN. Le parole di Galliani: ""Abbiamo definito il prestito con diritto di riscatto a 24 milioni di euro. Lunedì Zlatan farà le visite mediche, poi firmerà un quadriennale col Milan. E' un grande sforzo del presidente Berlusconi, l'ho ringraziato a nome di tutti i tifosi milanisti. Ora abbiamo formato un attacco che non ha nessuno, questa squadra non ha handicap strutturale nei confronti di nessun'altra squadra in Italia e in Europa, possiamo competere con tutti. Zlatan avrebbe già dovuto essere nostro nel 2006, poi... lasciamo perdere quello che è successo. Ma va bene così, è ancora un ragazzino".

Ore decisive per Ibrahimovic

Ecco la trattativa-Ibrahimovic in tempo reale.

ORE 16.30 — Presenti molti dirigenti del Barcellona oltre a Rosell. Nel frattempo sono arrivati anche Adriano Galliani e Mino Raiola, che ha tenuto a chiarire alcuni aspetti della polemica con Guardiola, che aveva coinvolto anche il club catalano mediante un comunicato: "Non capisco perchè - ha detto il procuratore di Ibra - si siano risentiti. Il Barça è il tempio del libero pensiero ed io ho solo espresso un parere. So benissimo che comanda Guardiola, ma io ho solo cercato di tutelare il mio assistito chiedendomi cose che tutti si stanno chiedendo. Comunque non sono arrabbiato. La trattativa per Zlatan? Vediamo, ancora non c'è nessun tipo di accordo. Non so se si concluderà in serata, di sicuro dovremo completare il tutto entro il 31 agosto".

ORE 16.15 — Adriano Galliani è atteso a minuti. Poi il vertice potrà cominciare.

Il presidente del Barcellona Rosell è entrato nella sede del club e aspetta i suoi ospiti. Nessuna dichiarazione ai numerosi giornalisti presenti.

ore 15.20 — Il Barcellona ha ufficialmente annunciato l'incontro con il Milan per discutere di Zlatan Ibtahimovic. Il presidente blaugrana Rosell è rientrato nella città catalana: la trattativa entra nella fase caldissima.

ore 12.45 — Guardiola su Ibrahimovic: "Per ora è un giocatore del Barcellona, vediamo cosa succede nelle prossime ore. Non mi è piaciuto come è stata gestita questa vicenda. Qui comando io e io ho deciso di non convocarlo. Di sicuro ho commesso errori sull'argomento Ibra, ma alla fine decido io. Non sono infastidito da questa situazione: l'avrei gestita in modo diverso ma tutto ciò fa parte di questo periodo della stagione. Io cerco di restare freddo e di mantenere la calma per prendere le decisioni migliori per la squadra".

ore 11.50 — Via Ibra, ecco Mascherano. A minuti al Camp Nou è atteso il centrocampista argentino del Liverpool per le foto ufficiali che preludono all'annuncio del suo acquisto. Al momento non è segnalato l'arrivo del presidente del Barcellona Sandro Rosell che ha appuntamento alle 16.30 con Galliani.

ore 11.40 — Zlatan Ibrahimovic non figura tra i convocati del Barcellona per la partita della Liga di domani a Santander. In attesa che in giornata si chiuda l'accordo per il passaggio al Milan, l'attaccante svedese si è allenato questa mattina con i compagni, ma non partirà con loro.

Dopo l'accordo virtualmente raggiunto fra Ibra e il Milan, ormai siamo vicini anche a quello fra il Barcellona ed il club rossonero. L'appuntamento con il presidente catalano Rosell è confermato per le 16.30 al Camp Nou. C'è ancora da limare sulle cifre, ma di massima c'è già stilata la struttura che prevede un prestito con obbligo di riscatto e pagamento in altri tre anni del Milan. La cifra dovrebba aggirarsi intorno ai 30 milioni. Il centravanti svedese nella migliore delle ipotesi potrebbe arrivare a Milano nel tardo pomeriggio, intorno alle 19. Ma l'ipotesi più verosimile, considerati i tempi prefigurabili per chiudere una trattativa così delicata, difficilmente minimi, è l'arrivo in Italia dell'ex attaccante di Juventus ed Inter domani, domenica 29 agosto, verso mezzogiorno. Intanto l'allenatore rossonero Allegri ha spiegato a Sky che: "Ibra mi ha detto che sarebbe molto contento di venire a Milano. Ci farebbe fare un salto di qualità".

venerdì 27 agosto 2010

"Il bambino è quasi nato"


La trattativa Ibrahimovic in tempo reale.

22.58 — Dopo l'accordo ormai raggiunto fra Ibra e il Milan ormai siamo vicini anche a quello fra i club. Si attende il rientro di Rosell da Ibiza e l'appuntamento è già fissato per sabato alle 16.30 al Camp Nou. C'è ancora da limare sulle cifre, ma di massima c'è già stilata la struttura che prevede un prestito con obbligo di riscatto e pagamento in altri tre anni del Milan.

ore 18.05 — "Il bambino non è ancora nato ma siamo all'ottavo mese" Così il sorridente Mino Raiola, procuratore di Ibrahimovic, dopo la fine dell'incontro con Galliani. "E' stato un'incotro piacevole, abbiamo parlato di tante cose. L'accordo col Milan ancora non c'è, ma la trattativa con il club non è ancora entrata nella fase calda perché in questo momento non ce n'è bisogno. Ci sono molte cose non chiare, sia tra i due club che con il giocatore. Anche se Ibra dicesse sì subito no potrebbe essere a Milano già domani". Mentre Raiola parlava con i giornalisti, dall'hotel è uscito anche David Villa, che appena arrivato a Barcellona alloggia proprio al Rey Juan Carlos I, completamente ignorato dai cronisti

ore 17.55 — Mino Raiola è uscito dall'hotel Rey Juan Carlos I dove ha incontrato Adriano Galliani. Il meeting tra il procuratore di Ibrahimovic e l'ad rossonero è durato circa un'ora e mezza

ore 16.57 — In attesa di definire la questione Ibrahimovic, il Barcellona sta definendo altre operazioni di mercato: domani è atteso nella città catalana Javier Mascherano, in uscita dal Liverpool. L'alternativa a Ibra è Robinho, nella lista partenti del Manchester City, e su cui aveva messo gli occhi anche il Milan. In uscita, il Barça ha prestato al Siviglia Caceres, difensore che lo scorso anno ha vestito la maglia della Juventus

ore 16.35 — Ariedo Braida è arrivato a Milanello per discutere con Massimiliano Allegri l'evoluzione della trattativa Ibrahimovic. Ora il dirigente rossonero proverà a convincere Huntelaar ad accettare l'offerta dello Schalke 04 che permetterà al Milan di fare cassa.

ore 16.20 — Il procuratore di Zlatan Ibrahimovic, Mino Raiola, è arrivato all'hotel Rey Juan Carlos I per incontrare Adriano Galliani. Prima di salire da Galliani, Raiola ha scherzato con i cronisti: "Se ho discosso la buonuscita di Zlatan? Non chiamatela così, chiamatela superuscita..."

ore 15.55 — "L'arrivo di Ibrahimovic? Sono fiducioso per natura, lui è un giocatore importante e verrebbe a completare un reparto già forte. Ci farebbe fare il salto di qualità - così l'allenatore del Milan ha commentato, ai microfoni di Sky Sport 24, il possibile approdo in rossonero dell'attaccante svedese del Barcellona -.Ho avuto un contatto telefonico con lui, ma solo a titolo informativo, mi ha detto che sarebbe contento di venire. Più campioni abbiamo, più è facile vincere le partite. C'è bisogno di una rosa di 22 giocatori importanti per raggiungere gli obiettivi".

ore 15.25 — Milan sempre protagonista del mercato. Nelle ultime ore la società rossonera ha rifiutato un'offerta del West Ham per Ignazio Abate, già inseguito a lungo anche dalla Fiorentina. L'acquisto dell'uruguaiano Bruno Montelongo, uruguaiano, 22 anni, preso dal River Plate di Montevideo, sembrava potesse far pensare a una cessione di Abate, ma così non è stato e la società lo ha tolto dal mercato

ore 15 — Nel frattempo Adriano Galliani, dopo aver pranzato, è rientrato all'hotel Rey Juan Carlos I in attesa della chiamata di Mino Raiola.

ORE 13.56 — In attesa del possibile arrivo di Ibrahimovic, il Milan ha ufficializzato l'acquisto a titolo definitivo di Adria Perez Carmona dal Barcellona. Il diciottenne laterale sinistro si aggregherà probabilmente alla formazione Primavera guidata da Giovanni Stroppa.

ORE 12.57 — E' attesa in serata la risposta di Zlatan Ibrahimovic su un suo possibile passaggio al Milan. Lo ha dichiarato il suo procuratore, Mino Raiola, all'uscita dalla sede del Barcellona: "La trattativa prosegue, questa sera Ibrahimovic darà la sua risposta al Milan".

ore 12.32 — In questo momento Mino Raiola insieme all'avvocato Rafaela Pimenta è nella sede del Barcellona per definire quella che dovrebbe essere la buonuscita del giocatore. Il Milan aspetta che Ibra risolva i suoi problemi con Barcellona per poi discutere i termini del contratto

ore 12.10 — Zlatan Ibrahimovic si allena con il Barcellona. Il centravanti svedese stamane ha partecipato alla seduta sul campo della Ciutat Esportiva Joan Gamper. Ibra ieri non aveva lavorato con i compagni e si era limitato ad alcuni esercizi in palestra.


ore 11.30 — Ibrahimovic e sempre più vicino al Milan. Gli avvocati sono al lavoro per definire i dettagli di un accordo che evidentemente comporta dei sacrifici per tutti. Per la società rossonera, per il Barcellona che vende e per il giocatore svedese che dovrà accettare una riduzione dell'ingaggio. Galliani nel suo albergo di Barcellona sta coordinando i lavori nella speranza di presentarsi al più presto a Milano con Ibrahimovic.

ore 8.30 — Giornata fondamentale, quella di oggi, per capire come andrà a finire la trattativa per il trasferimento di Zlatan Ibrahimovic al Milan. Si attende, infatti, la risposta dell'attaccante svedese in merito alla riduzione dell'ingaggio, condizione fondamentale per la buona riuscita dell'operazione. Ibra, che a Barcellona percepisce uno stipendio da 12 milioni l'anno per 4 stagioni, dovrebbe accettare un quinquennale dai rossoneri a un tetto medio di 9 milioni a stagione. L'a.d. del Milan Galliani e Mino Raiola, agente di Zlatan, stanno dunque discutendo su questo punto. Galliani ieri ha precisato alcune cose: "Abbiamo il 50% di probabilità di chiudere l'affare. Stiamo lavorando a una cessione definitiva del giocatore, non a un prestito. Borriello non rientra in questo discorso, semmai abbiamo in piedi una trattativa per Huntelaar. Robinho ci interessava, ma non è la nostra prima scelta". Per il "sì" o il "no" di Ibra bisognerà attendere, dunque, il pomeriggio di oggi. Si sta entrando nell'operatività.

giovedì 26 agosto 2010

I gironi di Champions

Questi i gironi sorteggiati dalla Uefa:
Gruppo A: Inter, Werder, Tottenham, Twente.
Gruppo B: Lione, Benfica, Schalke 04, Hapoel Tel Aviv.
Gruppo C: Manchester Utd, Valencia, Rangers, Bursaspor.
Gruppo D: Barcellona, Panathinaikos, Copenhagen, Rubin Kazan.
Gruppo E: Bayern, Roma, Basilea, Cluj.
Gruppo F: Chelsea, Marsiglia, Spartak Mosca, Zilina.
Gruppo G: MILAN, Real Madrid, Ajax, Auxerre.
Gruppo H: Arsenal, Shakhtar Donetsk, Braga, Partizan.

Il girone del Milan

E' appena stato completato il girone del Milan nella prossima Champions League. Oltre ai rossoneri il girone è composto da Real Madrid, Ajax e Auxerre.

Galliani: "Stiamo trattando"

Seconda giornata di trattative per Adriano Galliani a Barcellona. Obiettivo, Zlatan Ibrahimovic.

ORE 17 — Se la trattativa Ibrahimovic saltasse, Galliani ha già pronta l'alternativa. Si tratta di Robinho, brasiliano in uscita dal Manchester City, con cui ci sarebbe già un accordo. Ma l'opzione Ibra resta la prima.

ORE 16.25 — Ronaldinho benedice l'arrivo dello svedese: "Spero che la società riesca a prenderlo. Sarebbe molto bello giocare con lui".

ORE 16.15 — Adriano Galliani dopo il vertice del primo pomeriggio: "Le trattative continuano. Rivedrò Ibrahimovic in serata dopo l'allenamento del Barcellona, che comincia alle 19".

ORE 15.45 — Si è concluso il vertice a tre tra Galliani, Mino Raiola e Zlatan Ibrahimovic, che si è svolto a casa dello svedese. A fine incontro l'a.d. rossonero e il procuratore dell'attaccante sono risaliti in macchina senza rilasciare nessuna dichiarazione.

ORE 14.05 — Adriano Galliani e Mino Raiola sono saliti a bordo di una Mercedes Clk 320 grigia per andare a parlare con Zlatan Ibrahimovic. Galliani: "Finora non ho ancora avuto contatti diretti col giocatore, sto andando da lui".

ORE 14 — Anche Mino Raiola ha parlato dopo il vertice: "Per il momento noi siamo alla finestra. Non c'è nessun accordo. Quanto siamo lontani? Per raggiungere cento milioni partendo da un euro c'è parecchia strada. Sia per chi vende che per chi compra".

ORE 13.50 — Si è concluso l'incontro tra Barcellona e Milan. Sono emerse importanti novità, come ha detto Adriano Galliani ai giornalisti. "Sia il Barcellona che il Milan hanno chiarito i rispettivi punti di vista. A questo punto le due società lavorano a una cessione definitiva. Nessun prestito. La strada è ancora lunga, direi che le probabilità che l'affare si concluda sono del 50%. Vorrei chiarire inoltre che Borriello non è in vendita, mentre abbiamo una trattativa per Huntelaar". Le due società si riaggiorneranno venerdì e Galliani starà a Barcellona, se necessario, fino a martedì 31, giorno di chiusura del mercato.

ORE 13.15 — Secondo fonti vicine al giocatore, Ibrahimovic per venire incontro al Milan sarebbe disposto a ridursi lo stipendio da 12 milioni netti a 10.

Si apprendono altri particolari sulla volontà di entrambe le parti di andare avanti. Rosell ha proposto a Galliani di proseguire se necessario le trattative a Ibiza, dove ha programmato di recarsi per il weekend. Dal canto suo, il dirigente rossonero ha dato l'impressione di auspicare una conclusione prima del fine settimana.

ore 12.05 — E' arrivato anche il presidente del Barça Rosell: all'assalto dei cronisti ha risposto con un sorriso prima di infilarsi in sede, dove è partita la trattativa.

ore 11.55 — Galliani e Raiola sono arrivati nella sede del Barça, attorniati da telecamere e cronisti. Il dirigente rossonero: "Non penso niente, non sta a me commentare"

ore 11.45 — Raiola e Galliani hanno puntualmente lasciato l'albergo a bordo della Mercedes coupé del procuratore per recarsi nella sede del Barça, dove sono attesi dal presidente Rosel. Non c'è ancora accordo tra Milan e Ibra ma l'impressione è che ci sia grande feeling.

mercoledì 25 agosto 2010

Barcellona-Milan 4-2 d.c.r.

Si chiude, nell'affascinante cornice del Camp Nou, il precampionato del Milan. Il Trofeo Gamper, contro il Barcellona, rappresenta l'ultima possibilità di 'prova' per i rossoneri prima del debutto ufficiale di domenica sera contro il Lecce.
Va in scena il Trofeo Gamper, classico appuntamento di fine estate per il club blaugrana, davanti ai propri tifosi. Atmosfera davvero stupenda a Barcellona, in uno stadio tutto esaurito (98.000 spettatori). Squadre in campo e accoglienza speciale per Ronaldinho, davvero acclamatissimo: per il brasiliano standing ovation e omaggio speciale del pubblico e del club.
E Allegri affida proprio al grande ex le chiavi del gioco milanista: Ronaldinho parte titolare, con Borriello e Huntelaar. A centrocampo c'è l'esordio di Boateng, con Pirlo e Ambrosini. In difesa torna, dopo il problema alla mano, Alessandro Nesta.
Guardiola punta sul tridente con Iniesta, Ibrahimovic e Villa.

Nel primo tempo, dopo i primi minuti di studio, più Barcellona che Milan: i blaugrana si fanno pericolosi in un paio di circostanze con Villa che prima non trova la porta, poi offre un buon pallone a Ibrahimovic che conclude alto.
Ed è proprio lo svedere grande protagonista al 27': in acrobazia Ibra trova il gol ma è in fuorigioco e l'arbitro annulla. Al 29' Amelia chiude la porta ad Iniesta, parando la sua conclusione. Il Milan fa fatica a farsi pericoloso: al 37' tentativo di Ambrosini con un tiro al volo dal limite non preciso.

La ripresa inizia con una serie di cambi: Allegri manda in campo Jankulovski (prima per lui), Abate, Seedorf e Papastathopoulos al posto di Antonini, Bonera, Ambrosini e Nesta. Cambia anche Guardiola che inserisce Bojan per Ibra, Dani Alves per Abidal e Thiago per Maxwell. Passano due minuti e il Barça trova il vantaggio: è Villa, tra i migliori dei suoi, ad anticipare Amelia e segnare l'1-0. La squadra di casa insidia ancora il Milan con Iniesta e poi con un colpo di testa di Bojan. Al 9' break rossonero con Borriello che prova ad approfittare di una disattenzione difensiva ma senza successo.
Il Milan cambia ancora: fuori Borriello e Huntelaar, dentro Inzaghi e Oduamadi. Seguirà l'ingresso di Yepes e quello di Flavio Roma. Per il Barcellona, al 63', attrazione Messi al posto di Villa.

Con il passare dei minuti il Milan, pur non brillantissimo, aumenta un po' la propria pressione e i frutti del lavoro arrivano subito. Al 67' uno splendido lancio di Seedorf arriva sui piedi di Inzaghi che, al volo di sinistro, trova il gol dell'1-1. Bellissimo il gol dell'attaccante rossonero, applaudito da tutto lo stadio.
Meritati applausi anche per Roma che difende due volte il risultato: al 26' su conclusione di Pedro e al 33' su Thiago.
Al 76' ancora emozioni con un'altra standing ovation per Ronaldinho: il brasiliano esce applaudito da tutto lo stadio, cedendo il posto al giovane Merkel. Il Gaucho omaggia il pubblico: sotto la maglia da gioco il campione rossonero mostra la scritta 'Barcellona ti amo'.

Nel finale salva tutto Flavio Roma che arriva sulla punizione di Messi con un miracolo. Si va così ai calci di rigore. Il
primo dal dischetto è Leo Messi che infila Roma. Respinta invece la prima conclusione dei rossoneri, con Clarence Seedorf che si vede parare il tiro. Stessa sorte per il tiro di Busquets, ben bloccato dall'ottimo Roma. Anche il secondo rigorista del Milan, Pirlo, non trova il gol. Non sbaglia invece Bojan, nonostante l'intuizione del portiere milanista. Sul dischetto tocca a Yepes: gol e primo centro rossonero. Per il Barça c'è Thiago: rete. E' la volta di Jankulovski: errore e trofeo al Barcellona.

IL TABELLINO

BARCELLONA - MILAN 4-2 dcr (1-1)
Barcellona
(4-3-3): Pinto, Adriano, Milito (18'st Fontas), Puyol (18'st Pique), Abidal (1'st Dani Alves); Maxwell (1'st Thiago), Jeffren (18'st Pedro), Jonathan (18'st Busquets); Iniesta (18'st Keita), Ibrahimovic (1'st Bojan), Villa (18'st Messi).
All.: Guardiola.
Milan (4-3-3): Amelia (15'st Roma); Bonera (1'st Abate), Nesta (1'st Papastathopoulos), Thiago Silva (15'st Yepes), Antonini (1'st Jankulovski); Ambrosini (1'st Seedorf), Pirlo, Boateng (37'st Strasser); Huntelaar (10'st Oduamadi), Borriello (10'st Inzaghi), Ronaldinho (31'st Merkel).
All.: Allegri.
Marcatori: 47' Villa (B), 67' Inzaghi (M)
Arbitro: Borbalan (Spa)
Rigori:
Messi gol; Busquets parato; Bojan gol; Thiago gol;
Seedorf parato; Pirlo parato; Yepes gol; Jankulovski parato.
Ammoniti: Milito (B)
Espulsi: nessuno

Incontro Galliani-Rosell per Ibra

L'operazione Ibrahimovic è partita oggi. Eccola in tempo reale.

ore 14.56 — Arriva anche la delegazione del Barcellona: entrano al ristorante il presidente Rosell e il direttore sportivo Zubizareta, peraltro non fermati dai giornalisti spagnoli. Alle 15 inizia quindi il pranzo di "mercato".

ore 14.36 — Adriano Galliani è arrivato al ristorante: completo blu, camicia bianca e consueta cravatta gialla, Galliani è stato letteralmente bloccato dalla selva di giornalisti e telecamere. Sullo stato della trattativa ha commentato: "Non so, vedremo. Non abbiamo ancora parlato di nulla, vediamo cosa succede". Nonostante le incertezze sulla trattativa, la camera d'albergo di Galliani a Barcellona è stata prenotata fino a fine settimana.

ore 14.30 — Umberto Gandini, direttore organizzativo del Milan, è entrato al "Ca' Isidre", ristorante sede del pranzo ufficiale. E' il primo dei quattro commensali attesi. Ancora non sono arrivati Galliani, il presidente del Barcellona Rosell e il direttore sportivo Zubizarreta. Piccola folla fuori dal ristorante: una cinquantina di tifosi e curiosi, altrettanti operatori dell'informazione.

ore 13 — La delegazione rossonera è arrivata a Barcellona.

Adriano Galliani è partito da Pisa con un aereo privato con destinazione Barcellona. Le trattative per lo svedese non si preannunciano facili. Ma l'a.d. del Milan vuole andare fino in fondo: "Se serve resto qui fino al 31 agosto". L'offerta del Milan sarà quella di uno scambio di prestiti con Borriello, mentre da Barcellona filtrano voci sulla volontà del club di parlare almeno di uno scambio biennale. Contrario al prestito sembrerebbe invece il procuratore del giocatore, Mino Raiola: "Zlatan non va in prestito e resta al Barcellona a meno che il Milan lo acquisti a titolo definitivo".

adiyiah in prestito, abate resta — Per Barcellona non è invece partito, a differenza di quanto previsto, il direttore sportivo Ariedo Braida, che in mattinata ha definito la cessione in prestito del giovane attaccante ghanese Adiyiah alla Reggina. E' stato invece tolto dal mercato l'esterno Abate, per il quale aveva mostrato interesse la Fiorentina. Il tecnico Allegri nella serata di ieri ha avuto un colloquio con il giocatore, a cui ha confermato di considerarlo importante per il progetto. Abate quindi resterà rossonero.Intanto Ronaldinho in una intervista al giornale spagnolo "Mundo Deportivo" apre le porte allo svedese: "Non so se Ibrahimovic verrà al Milan per formare un tridente con me e Pato, ma di certo l'idea di giocare con uno dei migliori attaccanti al mondo mi affascina. Se Ibrahimovic firmasse per il Milan sarebbe perfetto". Oggi sarà anche la serata di Ronaldinho, che torna al Camp Nou da avversario per il Trofeo Gamper.

"Sfido qualunque allenatore a non voler allenare un campione come Ibrahimovic, ma in questo momento ho un gruppo di giocatori importanti e lavoriamo su quelli". È la risposta data dal tecnico del Milan Massimiliano Allegri ai giornalisti presenti a Malpensa, alla partenza dei rossoneri per Barcellona, che gli chiedevano un commento sul possibile arrivo dell'attaccante svedese. Secondo Allegri comunque "anche senza l'arrivo di Ibrahimovic il Milan dovrà giocare da protagonista". Lo svedese "rafforzerebbe un reparto già forte".

lunedì 23 agosto 2010

Galliani: "Mercoledi incontro il Barca per Ibra"

L'operazione Ibrahimovic è ufficialmente partita. Il Milan rompe gli indugi e ammette che presto partirà effettivamente la trattativa: a confermare che quello di Ibra non è più semplicemente un sogno, ma una concreta possibilità. L'a.d. del Milan conferma: "La trattativa per Ibra è ufficialmente aperta. Mercoledì incontrerò il presidente del Barcellona Rosell. Sarà una trattativa difficile, ancora non abbiamo parlato dell'aspetto economico". Dopodomani quindi il primo incontro ufficiale: il Barcellona,nonotante i proclami, è disposto a cedere l'attaccante svedese, ma riparte dal grosso investimento dello scorso anno, 70 milioni (30 più Eto'o). Cifre a cui il Milan non pensa nemmeno di avvicinarsi, tanto più che c'è da risolvere anche l'ostacolo dell'ingaggio dell'attaccante, vicino ai 12 milioni di euro l'anno. Fra le possibili contropartite da girare al Barcellona quella più credibile pare Marco Borriello. L'attaccante non ha chiuso le porta a un trasferimento in Spagna: "Io al Barcellona? Chissà".

domenica 22 agosto 2010

Milan-Juventus 4-5 d.c.r.

Ci vuole un errore dal dischetto di Thiago Silva per decidere la squadra vincitrice della 20ª esima edizione del Trofeo Luigi Berlusconi. Sotto gli occhi del c.t. azzurro Prandelli, la Juventus porta a casa la coppa per la nona volta nella sua storia, dopo che la più classica amichevole del calcio d’estate era finita senza gol. San Siro aspetta il rientro di Pato e, soprattutto, notizie più certe sul futuro di Ibrahimovic, sul cui approdo in rossonero Berlusconi pare possibilista. Intanto, il clima è quello della serata di gala, del tradizionale appuntamento estivo tra due nobili famiglie che al prestigio, negli ultimi anni, hanno unito ben poche gioie. Due grandi club che vorrebbero porre fine al dominio dell’Inter, uscita ieri sera proprio da questo stadio con un altro trofeo in tasca. La voglia di ben figurare non manca, ma la temperatura vicina ai 30°C non favorisce la ricerca di ritmi alti di gioco. Uno svantaggio soprattutto per la Juve, che avrebbe bisogno di aggredire e spingere di più sulle fasce, affidate per l’occasione a Martinez (inizialmente a destra nel 4-4-2) e Pepe. Nel primo tempo, dopo una fase iniziale all’insegna della prudenza, è il Milan a far vedere le cose migliori. Ronaldinho, apparso in netto progresso fisico rispetto al Trofeo Tim, fa capire subito di essere ispirato, concentrato e desideroso di regalare soddisfazioni al presidente Berlusconi, che lo osserva dalla tribuna vip e non ha mai perso occasione per riempirlo di fiducia e complimenti. Sono suoi gli spunti più interessanti, compreso un passaggio illuminante che il giovane Oduamadi, schierato a destra nel tridente d’attacco, spreca sciaguratamente. Manninger, però, è spaventato soprattutto da due conclusioni potenti di Seedorf, finite sul fondo dopo aver sfiorato i pali. La Juve, fino all’intervallo, è tutta in un colpo di testa centrale di Trezeguet, in un affondo di Pepe e in un diagonale largo di De Ceglie. Del Piero trotterella in attesa di rifornimenti centrali che Felipe Melo e Marchisio non gli garantiscono, Trezeguet aspetta cross che Pepe e Martinez non propongono, nemmeno quando Delneri scambia le posizioni dei due esterni. La ripresa inizia con un volo di Manninger sulla velenosa punizione di Ronaldinho e con l’impressione che il Milan sia più vicino della Juve a trovare il modo di sbloccare il risultato. Poi, però, arriva il momento di Diego. E la musica cambia. Il brasiliano, entrato in campo tra una pioggia di sostituzioni da una parte e dall’altra, si presenta subito con un paio di accelerazioni palla al piede, culminate in tiri pericolosi. I lampi di Diego, supportati dalla fisicità di Amauri e Sissoko, rivitalizzano i bianconeri e rimettono in equilibrio la gara, mentre sul fronte rossonero Inzaghi si danna l’anima per sfruttare la mezz’ora che Allegri gli concede. Dinho rimane sul terreno di gioco fino alla fine, ma la benzina per lui termina ben prima del triplice fischio di Romeo. Se Amauri non "svenisse" davanti ad Abbiati a una decina di minuti dal fischio finale, o se Diego non calciasse sulla barriera una punizione dal limite in pieno recupero, forse l’assegnazione del Trofeo avverrebbe senza bisogno di ricorrere ai rigori. Invece si va ai tiri dal dischetto, per la sesta volta nell’albo d’oro, la seconda consecutiva. Segnano Ronaldinho, Pepe, Bonucci, Bonera, Lanzafame, Inzaghi, Diego, Huntelaar e Motta, sbaglia solo Thiago Silva. Ed è l’errore fatale.

Ibra non ha giocato contro il Siviglia in Supercoppa...

Zlatan Ibrahimovic a Barcellona è un separato in casa. I catalani sabato sera si sono aggiudicati il primo trofeo stagionale, la Supercoppa di Spagna, ribaltando l'1-3 a Siviglia nell'andata con un 4-0 che dice molto sulla forza della squadra di Guardiola. E proprio Guardiola sta facendo una fatica bestiale per non rispondere in maniera decisa alle domande dei giornalisti su Ibra, trincerandosi dietro i monosillabi per non ammettere che lo svedese è un grande giocatore ma che però non è funzionale al suo sistema. Tanto più che l'arrivo di David VIlla dal Valencia restringe ancora di più gli spazi. Ibra non ha giocato neppure un minuto col Siviglia. Nonostante Villa non avesse più di una mezz'ora nelle gambe. Il tridente era formato da Pedro, Messi e Bojan. Come scrive El Mundo Deportivo, quotidiano da sempre molto informato sulle vicende catalane, è una scelta che vale più di mille parole. La situazione sembra ancora più tesa rispetto a quella vissuta da Samuel Eto'o due anni fa. L'interista non andava bene a Pep, che lo disse apertamente. Però prima di procedere alla vendita all'Inter, Samuel fu schierato titolare per una stagione intera. E che stagione: il camerunese segna 35 gol nel tridente delle meraviglie formato anche da Messi ed Henry. Nel caso di Ibrahimovic la situazione sembra ancora più delicata e con meno margini. L'esclusione di ieri nasconde un messaggio chiaro, come sottolinea la stampa spagnola: sappi che se resti qui per te non c'è spazio. Inoltre MIno Raiola, procuratore di Ibra, con le sue recenti dichiarazioni non si è fatto molti amici in zona Camp Nou. Già, ma a chi piazzare un giocatore costato 50 milioni più Samuel Eto'o e che guadagna 12 milioni a stagione? Complicato. Molto complicato. Il City di Mancini, che avrebbe i mezzi, sembra una soluzione non troppo gradita dal giocatore, che vorrebbe giocare in Champions. E allora la strada di Ibra potrebbe essere in Italia. Al MIlan. La dichiarazione del dg Ariedo Braida nei giorni scorsi "se ce lo regalano lo prendiamo, i campioni mi piacciono" ha aperto nuovi scenari. Anche Max Allegri ha espresso il suo gradimento in conferenza stampa. Il Milan non può permettersi di prendere un giocatore valutato 70 milioni solo un anno fa. Neppure con un cospicuo sconto. E allora la soluzione potrebbe essere quella del prestito, con la società rossonera che contribuerebbe a pagare il 50% del faraonico stipendio di Zlatan, che si aggira intorno ai dodici milioni. Sacrificando uno tra Huntelaar, che però non ne vuole sapere di partire, e Borriello, che ha più mercato ma che la società preferirebbe tenere.

La situazione attuale è riassunta alla perfezione da una dichiarazione rilasciata nella serata di sabato da Adriano Galliani. "Ibrahimovic - ha ammesso Galliani - è un grandissimo giocatore che guadagna una cifra impossibile per l'Italia. Per questo al 99,9 % resterà un sogno. Ma Marzullo dice che i sogni aiutano a vivere meglio e quindi vediamo che succede...". I tifosi sperano di risvegliarsi con Ibra al centro dell'attacco. Per un tridente Pato-Dinho-Ibra a cui non sarebbe precluso nessun trofeo.

sabato 21 agosto 2010

Allegri: "Ibra sarebbe importante"


"In questo momento parlare dell'arrivo di Ibrahimovic non ha senso, io sono per le cose concrete. Parliamone quando e se arriva". Massimiliano Allegri, tecnico del Milan, commenta così le voci di mercato sull'interesse del club rossonero per Zlatan Ibrahimovic. Alla vigilia della sfida del trofeo Berlusconi contro la Juve, Allegri si limita a "benedire" il possibile colpo del Milan. "Ibra è sempre stato un campione, ha dimostrato e sta dimostrando che a livello di squadra sarebbe importante, ma in questo momento parlo solo dei giocatori del Milan". Sull'attaccante blaugrana ex Inter qualche parola arriva anche dal dirigente rossonero Ariedo Braida, che nei giorni scorsi ad una radio spagnola aveva definito possibile una operazione Ibrahimovic: "Se ce lo regalano - ha osservato Braida - arriva anche dal dirigente rossonero Ariedo Braida, che nei giorni scorsi ad una radio spagnola aveva definito possibile una operazione Ibrahimovic. "Se ce lo regalano - ha osservato Braida - lo prendiamo, a me piacciono i giocatori bravi". Al tecnico del Milan viene chiesto se sentirà la mancanza di Mourinho, ex Inter ora al Real Madrid: "Mourinho ha dimostrato e ha vinto, però sicuramente a me non mancherà", dice Allegri. Poi, scherzando: "Magari può mancarmi mia figlia o una bella donna, ma mancarmi Mourinho...sarebbe grave, sarebbe un problema".

"Noi dobbiamo avere consapevolezza delle nostre qualità: il Milan è una squadra di campioni, non di vecchi. Una squadra che ha tanto da dare: c'è molta voglia e molto entusiasmo, il Milan è una squadra vecchia per la memoria storica e per le vittorie che ha ottenuto e non certo per l'età".Convinto della bontà del suo gruppo - "la squadra fino ad oggi ha lavorato bene, con buona intensità e impegno" - il tecnico livornese non ha perso l'occasione per spronare Ronaldinho, chiamato ad assumersi maggiori responsabilità e per mettere il Milan, nella scorsa scudetto, alla pari con le latre principali pretendenti al titolo. "Mi aspetto che faccia molto meglio rispetto all'anno scorso - ha puntualizzato riferendosi al Gaucho -: ha 30 anni, è nel pieno della carriera e sta a lui dimostrare, sul campo, di essere ancora un fuoriclasse. E proprio perché noi tutti ci aspettiamo così tanto da lui è proprio lui a doversi sentire ulteriormente responsabilizzato. Deve migliorare Ronaldinho, deve migliorare Pato: se ogni singolo migliora rispetto alla scorsa stagione, potremo lottare per lo scudetto". Quanto alla corsa per il tricolore, ha argomentato Allegri "Inter, Roma, Milan e Juventus partono più o meno alla pari anche se è giusto vedere l'Inter favorita per via dei tre trofei vinti l'anno scorso. Ogni stagione però fa storia a sé: vincere non è facile, è una la squadra che vince, ma noi dovremo dare tutto e dovremo avere la coscienza a posto alla fine della stagione"."Quello di domani è un test importante. La Juventus ha cambiato molto ma ha già una sua identità e ha nelle gambe venti giorni di lavoro in più rispetto a noi - ammette Allegri -. Per la gara di domani vedremo Papastathopoulos al fianco di Thiago Silva, in questo momento Papa è più pronto come centrale. Aquilani? È un grande giocatore sia come qualità che come quantità. Forse è ancora inespresso come giocatore, ma per via degli infortuni che ha avuto non certo per le sue potenzialità. La Juve poi ha tanta voglia di rivincita di dimostrare che quello dell'anno scorso è stato un anno particolare ed è la stessa cosa che dobbiamo fare noi. Domani sera, gioca Abbiati, ma resto molto contento di Amelia che sta lavorando da ottimo professionista".

venerdì 20 agosto 2010

Boateng: "Possiamo vincere tutto"

Kevin Prince Boateng si presenta ufficialmente in casa Milan. In conferenza stampa - dalle 13.30 alle 14 - il mediano nuovo acquisto manda i primi messaggi ai tifosi rossoneri. Messaggi di speranza, e di sfida. "Non ho paura dell'Inter, se tutti danno il cento per cento possiamo vincere tutte e tre le competizioni". "Posso giocare in tutti i ruoli di centrocampo, a destra e a sinistra, questo mi aiuterà nell'inserimento in rossonero anche se so che qui ci sono grandi campioni e non è facile trovare spazio". Poi riflette: "È un grande passo per la mia carriera, devo ringraziare Dio e la mia famiglia e adesso per me è il momento di restituire a chi ha creduto in me. È un sogno che si avvera, i compagni, lo staff e l'allenatore mi hanno accolto come una famiglia e non avevo mai visto un centro sportivo come Milanello". Il ghanese è arrivato al Milan tramite un prestito dal Genoa. "Ma per me non conta la formula con cui il Milan mi ha preso, mi sento rossonero al 100% e devo dimostrare di poter giocare a questo livello. La concorrenza - continua - non mi spaventa, so che non è facile trovare spazio ma lavorerò duro e imparerò da Pirlo, Seedorf e Gattuso". Ricoperto di tatuaggi, Boateng ha fama di avere un caratteraccio: "Tutto ciò che si legge su di me è il passato, rispetto a quando ero giovane sono una persona nuova. Ho imparato dagli errori, aspettate un anno per giudicarmi".

giovedì 19 agosto 2010

Boateng, il nuovo arrivato


Kevin Prince Boateng è felicissimo di essere approdato al Milan. Il centrocampista, in esclusiva allaGazzetta dello Sport, ha parlato della sua vita calcistica e non. Il nuovo numero 27 rossonero (come Serginho) sarà raggiunto presto dalla moglie e dal figlio di 2 anni. Sul rapporto col suo fratello, che gioca con la nazionale tedesca, dice: "Ci sentiamo due volte a settimana, lui è felice a Manchester (sponda City), ma il mio sogno sarebbe di giocarci insieme". Sui suoi idoli, invece, svela: "In passato Zidane e Rivaldo, ora C.Ronaldo e Ronaldinho". Nato a Berlino, Kevin Prince, è un appassionato di tatuaggi, ne ha ben 26. La sua miglior qualità? "Lo spirito di sacrifico" dice. Il ghanese, sembra così pronto alla nuova avventura in rossonero e non è da escludere una sua apparizione già domenica nel Trofeo Berlusconi.

mercoledì 18 agosto 2010

Braida su Ibra: "Tutto è possibile"

Zlatan Ibrahimovic è un sogno. Ma non troppo. Ariedo Braida, direttore sportivo del Milan, non chiude del tutto la porta al possibile arrivo dell'attaccante svedese, che al Barcellona, dopo l'ingaggio di Villa, è destinato a trovare sempre meno spazio. "Tutto è possibile - commenta Braida ai microfoni dell'emittente spagnola RAC1 -. Sì, si può ma non dipende solo da noi, dipende da tutti: dal Barcellona, dal Milan, dal giocatore. Non è una cosa semplice ma è possibile". L'eventuale arrivo di Ibra sarebbe vincolato in ogni caso a una cessione. "Conosco bene Ibrahimovic, è un grande giocatore - continua Braida -. Il problema è che il Milan ha tre, quattro o cinque attaccante per due o tre posti: perché arrivi un attaccante, un altro deve andare via". Escluso, invece, l'ingaggio di Martin Caceres, nella passata stagione alla Juventus ma anche lui di proprietà dei blaugrana. "Non c'è alcuna possibilità, abbiamo in difesa 11 giocatori per quattro maglie", taglia corto Braida.

Ufficiale Boateng

Kevin Prince Boateng è un giocatore del Milan. L'annuncio ufficiale lo ha dato oggi il club rossonero in una nota. "A.C. Milan comunica di aver acquisito, dal Genoa Cfc, con la formula del prestito con diritto di riscatto dell'intera proprietà, le prestazioni del calciatore Kevin Prince Boateng", si legge nel comunicato sul sito del club rossonero.

lunedì 16 agosto 2010

Nesta operato alla mano

Con un comunicato sul sito ufficiale, il Milan fa sapere che Alessandro Nesta si è operato questa mattina alla mano destra, dopo uno scontro subito durante Milan-Juventus di venerdì scorso. Di seguito il comunicato:

"Il responsabile sanitario dell’A.C. Milan, dott. Gianluca Melegati, comunica che il calciatore Alessandro Nesta è stato sottoposto questa mattina a intervento chirurgico per stabilizzare la frattura del 4° metacarpale della mano destra procurata in un scontro fortuito di gioco durante la partita Juventus–Milan del Trofeo Tim. L’intervento eseguito presso la Casa di Cura “La Madonnina” di Milano dal prof. Carlo Grandis specialista della mano assistito dal dott. Piero Volpi è perfettamente riuscito. La prognosi è di circa 7 giorni periodo durante il quale il calciatore potrà comunque svolgere allenamenti differenziati, Nesta sarà sicuramente a disposizione per la prima giornata di campionato".

domenica 15 agosto 2010

Possibile scambio Kaladze-Grosso

Dall’asse con Genova a quello con Torino. Sempre nell’ambito del filone-prestiti. Il Milan intende proseguire sulla strada tracciata dall’affare Boateng e all’orizzonte si sta delineando un altro affare: uno scambio Kaladze-Grosso. Scambio di prestiti, appunto. Ci si lavorerà su perché, sulla carta, avrebbe una logica indiscutibile: il Milan è coperto in mezzo alla difesa ed è sempre a caccia di esterni, mentre alla Juve farebbe comodo un centrale in più (non per niente sono stati fatti i nomi di Bocchetti e Burdisso). Una logica pienamente supportata dalla condizione in cui si trovano i due giocatori all’interno del gruppo: Kaladze, che è in scadenza, non rientra nelle strategie di Allegri, e nemmeno della società; Grosso, che è reduce da una stagione pessima al pari di tutta la Juve, è uno di quei contratti (2012, 4 milioni lordi l’anno) di cui in corso Galileo Ferraris si libererebbero ben volentieri. Nel momento in cui gli intenti dei due club diventeranno qualcosa di più concreto, toccherà poi ai diretti interessati chiarire il proprio pensiero. Di certo Milan e Juve, con questo affare, armonizzerebbero le proprie esigenze. Senza contare che spesso giocatori "ai margini" in una squadra, cambiando orizzonti, trovano nuovi stimoli, si rivitalizzano e magari rivalutano. Ecco un ottimo motivo per cui Kaladze e Grosso dovrebbero prendere seriamente in considerazione lo scenario. Ad ogni modo, si tratterebbe di un affare last minute. Da mandare in porto negli ultimi spiccioli di mercato, perché se alla voce entrate la Juve entro fine mese non aggiungerà un esterno sinistro, Grosso resterà giocoforza a Torino. In casa Milan è sempre tutto fermo per l’altro giocatore borderline, Jankulosvki: la pista-Roma si è arenata ma il ceco, a differenza di Kaladze, in caso di particolari esigenze potrebbe venire impiegato da Allegri (a centrocampo). Intanto, stasera è atteso lo sbarco a Milano di Kevin-Prince Boateng. Il 23enne centrocampista della nazionale ghanese, che arriva dal Genoa in prestito con diritto di riscatto dell’intero cartellino, domani sarà a disposizione di Allegri alla ripresa del lavoro a Milanello dopo i due giorni di riposo concessi dal tecnico alla squadra.

sabato 14 agosto 2010

All'Inter il Trofeo TIM

Il primo trofeo della stagione – seppure non ufficiale – va all'Inter, guidati dal loro nuovo timoniere, dunque senza Mourinho ed il neo-emigrato Balotelli, da poche ore divenuto ufficialmente un giocatore del Manchester City. In una serata agostana dal clima alquanto afoso, l’ormai noto triangolare estivo si apre con il match tra Inter e Juventus che mantiene le attese. Entrambe le squadre affrontano la sfida con il giusto impegno ed è l’Inter ad avere un maggiore possesso palla ed idee più chiare. In grande forma su tutti Maicon, evidentemente lusingato dalle note sirene provenienti da Madrid, a ricoprire magistralmente la fascia destra ed a rendersi anche pericoloso in fase offensiva con un tiro che mette i brividi a Manninger. In avanti c’è Pandev che da sinistra fa spesso male, costringendo il portiere bianconero ad un paio di grandi interventi e soprattutto un Eto’o molto reattivo e voglioso di dimostrare di non avere perso confidenza con la rete. Il camerunense guida ed incoraggia un po’ tutti, tenta di pungere la difesa bianconera, ma senza grande precisione. Sull’altro fronte, con l’evanescente Trezeguet, c’è un Lanzafame smanioso di dimostrare al suo ex-pubblico quale giocatore di qualità sia diventato dopo un paio di stagioni ed un Del Piero insolitamente arretrato a centrocampo, a fare quasi da regista con licenza di offendere. Tuttavia l’attacco juventino si dimostra evidentemente troppo leggero e soprattutto scarsamente supportato da un centrocampo di interditori quali Sissoko e Melo, purtroppo ancora in forma mondiale. A sancire la supremazia nerazzura ci pensa Sneijder che al 25’ mette ko la Juve, dimostrando la sua classe. L’olandese prende palla a circa dieci metri dall’area, avanza palla al piede e, dopo una finta, fa partire un tiro di destro, mirabile sia per potenza che per precisione, che non lascia scampo a Manninger, infilandosi in alto nel sette alla sua sinistra.La seconda sfida di 45 minuti vede affrontarsi Milan ed una Juve naturalmente modificata in molti dei suoi giocatori, dei quali fanno parte anche Diego ed Amauri e l’ex Storari in porta. I rossoneri possono sfoggiare un tandem d’attacco Borriello – Ronaldinho, coadiuvato sulla destra dal giovane velocissimo nigeriano Oduamadi ed in regia redivivo Pirlo, che può offrire a Prandelli grandi dosi di fiducia per il suo prezioso contributo in Nazionale.

Il più motivato dei bianconeri sembra Diego, forse spronato anche dalle voci che lo vorrebbero come probabile partente per la Bundesliga, il quale fornisce una notevole vivacità al gioco juventino. È proprio il fantasista brasiliano ad essere il più pericoloso dei suoi: dopo aver ricevuto una bella imbeccata da Lanzafame, a due passi dall’area, esplode un gran tiro, molto simile a quello del goal di Sneijder. Ma per sua sfortuna, lo juventino si trova di fronte un Amelia in forma smagliante che con uno scatto di reni impressionante gli chiude la porta. Per di più, il numero uno neo-milanista può ostentare poco dopo un altro intervento da applausi, sbarrando la strada con uno scatto felino ad un ottimo rasoterra indirizzato all’angolo destro, che, dopo una bella giocata, lascia partire Lanzafame, rimasto qualche secondo incredulo, per capacitarsi della parata formidabile. La Juventus sente l’odore della rete e staziona quasi costantemente nella metà campo rossonera, producendo un’altra buona palla-goal con Diego che però, stavolta, appena entrato in area, non riesce ad angolare il suo destro, offrendo ad Amalia un’altra opportunità di mettersi in mostra. Non c’è neanche il tempo per recriminare che al 20’ la Juve subisce il goal del Milan. Dalla trequarti di destra “Odu” riceve palla, supera un paio di avversari ed opera un ottimo lancio verso la corsia opposta che Ronaldinho addomestica bene, penetra in area e con l’interno destro pennella un fendente morbido che si insacca in modo millimetrico tra le dita di Storari ed il palo. I bianconeri cercano di pareggiare in fretta e potrebbero arrivarci con Amauri che si inserisce in un maldestro passaggio di Nesta ad Amelia, ma l’attaccante è troppo lento ed il suo tiro viene respinto dalle gambe del portiere. Al 33’ Lanzafame sciorina dribbling, s’incunea nella difesa milanista e libera sapientemente Diego che grazie ad un preciso diagonale può finalmente andare in rete e gioire esaltandosi ed infiammando i tifosi juventini del San Nicola.Come da copione, dopo il pareggio si va ai calci di rigore. Ed è ancora Amelia che la fa da protagonista, dimostrando uno stato di grazia ed una personalità impressionanti: riesce a parare ben due rigori, dando i due punti alla sua squadra. D’altra parte risultano piuttosto molli le esecuzioni dei due azzurri Amauri e Pepe, in ombra anche durante la gara.Nel terzo incontro, Inter – Milan, il caldo e la stanchezza si fanno sentire per tutti ed in campo vanno molte riserve, a farne le spese è ovviamente lo spettacolo. A parte pochi lampi, dopo una manciata di minuti, con Inzaghi che punge cogliendo la traversa e colpendo un buon pallone al volo, uscito di poco ed una buona punizione di Pirlo, per il Milan c’è poco altro. L’attacco dell’Inter è molto dinamico soprattutto grazie all’agilità di Coutinho e Biabiany. C’è anche Milito che si trova in mezzo all’area ad avere una buona occasione, ma Yepes riesce a respingere il suo tiro ed infine Mancini che verso la fine conferma tutta la sua inconsistenza sprecando una buona occasione. Dopo lo 0-0 si va ai rigori che vedono vincente l’Inter 2-3, nonostante gli errori del solito Mancini e Stankovic, dato che sbagliano anche Flamini, Inzaghi e soprattutto Ronaldinho che vuole un po’ troppo gigioneggiare cogliendo l’incrocio dei pali con un colpo sotto, a Castellazzi spiazzato.Alla fine del Trofeo TIM, mentre Ronaldinho ha sorriso amaramente, dopo le varie amichevoli il suo Milan e la Juventus hanno potuto constatare una crescita promettente in vista del Campionato, mentre l’Inter ha potuto sorridere, avendo avuto delle piacevoli conferme sia dai suoi giocatori che dal lavoro di Benitez. E se il buon giorno si vede dal mattino, sembra che gli altri dovranno prepararsi ad un’altra stagione passata ad inseguire i nerazzurri…

venerdì 13 agosto 2010

Questa sera alle 20 45 prenderà il via la 10' edizione del Trofeo Tim. Al San Nicola di Bari, si affronteranno in un triangolare da 45' minuti Milan, Inter e Juventus. Il primo mini incontro vedrà sfidarsi Inter e Juventus. La perdente giocherà poi contro il Milan. Nel Milan dovrebbe fare il suo rientro in campo Ronaldinho.

Adesso Boateng è più vicino

Nonostante il rifiuto di Vanden Borre, il Genoa avrebbe l'accordo con il Portsmouth per l'arrivo di Boateng: questo l'esito delle trattative secondo la Gazzetta dello Sport che afferma come i dirigenti rossoblu abbiano strappato il fatidico si nel tardo pomeriggio di ieri, nonostante il rifiuto del belga di passare al club inglese. Un rifiuto che si poteva immaginare visto il primo no arrivato negli scorsi giorni. Il gap sarebbe comunque stato colmato aggiungendo alla cifra iniziale altri 800mila euro, arrivando ad una cifra totale di 6,5 milioni di euro. Il Portsmouth avrebbe accettato di buon grado la formula, visti i problemi finanziari e il Genoa avrebbe separato l'operazione Vanden Borre, cercando di cederlo successivamente. Boateng dovrebbe così arrivare a Milanello lunedì, dove incontrerà i compagni reduci dal Trofeo Tim. Per lui la formula di trasferimento sarà di prestito con diritto di riscatto e tutti al Milan si augurano di avere ottimi motivi per trattenerlo a San Siro.

lunedì 9 agosto 2010

Buon compleanno Superpippo!

Lui ci crede. Non per partito preso. Ci crede perché nel suo dizionario non sono contemplate parole come "resa" e "fallimento". Perché anche a 37 anni - compiuti proprio oggi - si possono fare miracoli. La vita sana e la bresaola sono importanti; ancora di più la grinta e una fame atavica inspiegabile, nonostante la valanga di trofei e gol segnati in carriera. Milan allo sbando? Bandiera bianca? Sciocchezze. Dice Pippo Inzaghi: "Sono fiducioso per la nostra stagione; credo ci siano tutti i presupposti per fare bene". Inzaghi non si stanca mai. Nervoso e asciutto come un'acciuga dei 37 anni ha davvero poco. E lui, il nonnetto di Verdi, Merkel e Fossati, non vede l'ora di ricominciare. "Allegri ha portato entusiasmo - rivela il centravanti a Sky Sport 24 -. Certo, da qui a vincere ci vuole anche un po' di fortuna, ma io sono ottimista". Tranquillizza il popolo rossonero su Ronaldinho. "Lo vedo molto sereno, ha entusiasmo e sono convinto che lui voglia rimanere ed essere protagonista con il Milan". Poi è l'ora dei sassolini da togliere dalle scarpe. Prendi Leonardo, per esempio. Con il brasiliano Pippo ha giocato pochissimo. Confessa: "L'anno scorso non sono stato tenuto in considerazione ma è acqua passata, adesso voglio tornare a essere importante per questa squadra. Sono molto sereno e voglio dare il mio contributo". E da veterano dice la sua anche sulla Nazionale di Cesare Prandelli: "Sta iniziando un nuovo corso, Ha portato un'aria di novità, ma adesso lasciamoli lavorare".

sabato 7 agosto 2010

Milan-Panathinaikos 5-3 dopo rigori


Un clamoroso errore arbitrale consente al Milan di pareggiare 0-0 con il Panathinaikos prima di vincere ai rigori. L’amichevole di Detroit sarà ricordata per tre cose: il terreno pessimo, la scarsa affluenza di pubblico (le cifre ufficiali parlano di 30.000 spettatori, ma molti biglietti erano omaggio e comunque il monumentale Pontiac Silverdome era mezzo vuoto) e il gol incredibilmente non assegnato a Govou al 10’ della ripresa. La conclusione di Leto viene toccata dall’attaccante francese, Amelia non può intervenire e quando Bonera riesce a rinviare il pallone è già di quasi un metro oltre la linea. Se ne accorgono tutti tranne arbitro e guardalinee, ben attenti a voltare la testa dall’altra parte mentre il maxischermo mostra al pubblico l’azione. Non siamo al Mondiale, è solo un’amichevole, ma il concetto resta lo stesso: Blatter, è ora di introdurre la moviola in campo. Al di là di quest’episodio, resta negli occhi un Milan attento a eseguire le disposizioni di Allegri, ma poco propositivo e pericoloso. Il Panathinaikos, arrivato in America ben prima dei rossoneri, stava meglio fisicamente e aveva meno assenze. Però Allegri (privo di Pirlo, Ambrosini, Ronaldinho, Inzaghi e Yepes) sa che la manovra deve ancora trovare sbocchi e soluzioni differenti per evitare che il Milan diventi dipendente da Pato, tenuto prudenzialmente a riposo dopo la leggera distorsione di giovedì sera. Fin dall’inizio il Milan cerca di tenere il controllo del gioco accelerando sulle corsie esterne. Seedorf, schierato nella posizione di regista, entra lentamente in partita e nei primi minuti perde un paio di palloni che si trasformano in azioni pericolose per i greci. Abbiati conferma di essere già in forma al 7’ quando nega a Govou il gol da pochi passi su traversone basso di Ninis. Il Milan prova a pungere con Oduamadi (occasione sprecata al 9’) e poi con qualche tiro dalla distanza che però non impensieriscono Tzorvas. E’ il Panathinaikos a sfiorare ancora la rete al 28’ (mischia furibonda a due passi da Abbiati) e a segnare, ma in fuorigioco, al 44’: Ninis pesca Cissé appena oltre Nesta e Thiago Silva, il diagonale del francese supera Abbiati, ma la bandierina del guardalinee rende tutto inutile. Nella seconda parte del primo tempo, comunque, il Milan si era mostrato più intraprendente anche grazie alla verve di Alexander Merkel: la personalità non manca di sicuro al giovane centrocampista, che va spesso al tiro e non si limita alle giocate banali. Nella ripresa, però, il Milan fa davvero pochissimo in avanti e, oltre al già raccontato gol non visto dall’arbitro, il Panathinaikos sfiora il successo almeno in tre occasioni: al 5’ con la traversa di Ninis su cross di Cissè, al 29’ con un clamoroso liscio di Marinos dopo una combinazione Cissé-Vyntra, al 31’ con un tiro di poco alto dello stesso Vyntra. L’unica risposta del Milan arriva al 41’ quando l’instancabile Antonini crossa da sinistra per Beretta la cui conclusione di testa è però centrale. Finisce 0-0, ma il pareggio non piace agli americani. Così si battono i rigori e i milanisti si dimostrano infallibili: sbaglia Petropoulos, mentre Bonera mette il sigillo al successo rossonero.

domenica 1 agosto 2010

Milan-Lione 1-1


Dopo il pareggio contro l’Arsenal, accolto con estrema soddisfazione da Allegri, ecco quello con il Lione sempre per 1-1, risultato raggiunto dai francesi al 79’ grazie a Briand. Per il Milan gol di Borriello su assist di Verdi al termine di un’azione confezionata da Seedorf. Il vecchio e il nuovo si fondono e danno buoni risultati. Quello che Allegri predica da quando ha preso in mano la squadra, anche se la meta appare molto lontana. In realtà il Milan è un cantiere aperto che evita il tracollo grazie a una buona dose di fortuna e ai numerosi errori dei transalpini sotto porta. Il tecnico livornese schiera Amelia in porta; Oddo, Papstathopoulos, Bonera e Zambrotta in difesa; Strasser, Seedorf, Flamini a centrocampo, e Merkel alle spalle di Borriello e Verdi. Al 2’ Pjanic si accentra in area e scheggia il palo alla destra di Amelia. Pronta replica rossonera con un cross dalla sinistra di Flamini, che Loris smanaccia e recupera a fatica. Gomis segna al 3’ ma in posizione netta di fuorigioco. Al 6’ Briand in tuffo di testa conclude a lato. C’è molto Lione in campo. Il Milan subisce troppo e non riesce a ripartire, anche perché fatica a sviluppare il gioco sulle fasce e deve affidarsi a elementi fuori forma come Borriello. Allegri invita i suoi ad alzare la difesa. Mossa che frena il pressing dei francesi, costretti a concludere dalla distanza. Più ordinata in campo, la squadra di Allegri non fa meraviglie, ma riesce comunque a esibire un buon possesso palla e un’acerba organizzazione che potrebbe dare buoni frutti nel futuro. E non è un caso che la grande occasione sia per i rossoneri al 16’. Giovani diciottenni al potere: Merkel di testa serve nell’area piccola Verdi su cui si abbatte Loris che assorbe il tocco ravvicinato. Lo stesso Verdi prova al 26’ l’impresa con una conclusione velleitaria fuori misura. Splendido Seedorf al 27’. Capitano per l’occasione, l’olandese serve al centro dell’area per Verdi che spizzica al volo, ma troppo alto. Al 29’ Amelia fa vedere di che pasta è fatto, respingendo con il piede sinistro il diagonale dalla sinistra di Briand. L’ex del Genoa si ripete al 34’ parando il piatto destro angolato di Pjanic. Molto più avanti nella preparazione (la settimana prossima partirà il campionato francese) il Lione non riesce più a incidere subendo il trotterellante gioco del Milan, tra l'altro senza molti big e ancora lontano dalla vera forma. Nella ripresa Gattuso rileva Flamini ed è subito chiaro l’intento dei rossoneri che pressano, sfruttando la velocità dei più giovani. Al 3’ Loris alza oltre la traversa il colpo di testa di Verdi. Il Milan fa girare la palla, ma a mancare è la ricerca della profondità. Al 10’ Seedorf trova però il varco giusto per Borriello che lascia a Verdi, pronto a servire l’ariete che infila la porta del Lione. Al 13’ proprio Verdi lascia per infortunio (una leggera distorsione al ginocchio) a Pato. Al 17 tocca a Yepes sostituire Sokratis, al 23’ Zambotta lascia ad Antonini. Al 25’ Lacazette manca il pari, calibrando male il diagonale dalla sinistra. Amelia sale in cattedra al 26’ deviando in angolo di piede. Al 29’ Ederson si mangia un gol pazzesco, concludendo contro la traversa a porta vuota. Segnali di evidente stanchezza. Al 34’ arriva infatti il pareggio di Briand di testa che sfrutta la mancanza di reattività di Oddo. Al 40’ Briand spreca sull’esterno della rete il gol della vittoria, dopo uno spunto di Pato. Finisce così 1-1. Il Lione sale in testa alla classifica del torneo con 5 cinque punti, il Milan va a quota 4. Alle 17.20 la sfida tra Arsenal e Celtic.