Il Siena sa coprire molto bene il campo e con l'organizzazione lancia un chiaro messaggio al Milan. I bianconeri giocano bene e con il pressing e il raddoppio costante costringono i rossoneri ad alzare l'attenzione, sfruttando i corridoi laterali. La corsia preferita è quella di Ronaldinho, in vena evidente e sempre pronto a scatenare l'offensiva. Insomma, per il Milan non sembrerebbe affatto una passeggiata, ma dopo soli dieci minuti è proprio il Siena a facilitargli il compito. Brandao pressato da Borriello va in bambola. Per l'attaccante è elementare togliergli palla e cercare di raggirare Curci in ritardo. Il portiere commette fallo e Saccani assegna il rigore per poi mostrare il cartellino rosso al numero 1 del Siena. Malesani è quindi costretto a inserire Pegolo e rinunciare a Jajalo. Sul dischetto va Ronaldinho e l'1-0 è servito.Il Milan ringrazia, fa girare la palla e rallenta il ritmo, contenendo il 4-4-1 del Siena che non si dà certo per vinto e punta tutto su Maccarone. La punta è il terminale decisivo, ma l'errore in cui incappa al 27' è fatale. Il bianconero supera Thiago in velocità e solo davanti a Dida conclude clamorosamente oltre la traversa. E al 28', dal possibile 1-1, si passa al 2-0. Pirlo inventa per Borriello protagonista dell'ennesima impresa: una mezza girata al volo di sinistro sul primo palo imparabile.
La superiorità numerica incide e per la squadra di Leonardo tutto diventa più semplice. All'inizio della ripresa il Milan si ripresenta con Jankulovski al posto di Flamini, bloccato da un problema muscolare. Esce anche Nesta al 10', dentro Favalli: a sette giorni dal decisivo derby anche un dolorino non va sottovalutato. Nesta si perde lo straordinario numero di Ronaldimho che si beve la difesa e obbliga al miracolo Pegolo che devia in angolo un rasoterra chirurgico. Possesso palla e manovra avvolgente fanno la differenza, nonostante l'impegno del Siena. E dopo l'ingresso di Calaiò per Rossi, Ronaldinho, strepitoso e incontenibile, con un colpo di testa da ariete di razza segna il 3-0 sfruttando il cross tagliato dalla bandierina di Beckham. Un colpo alla Inzaghi che Leo inserisce al posto di Borriello per la meritata standinh ovation. Ma Gloria al Gaucho che alla fine ci prende gusto e allo scadere inventa un capolavoro, con un fendente da fermo dal limite e palla nel sette. E' la firma d'autore sul match. L'Inter è a 6 punti. Sognare non è più proibito.
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