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Il discrimine è molto chiaro, la linea di confine è evidente. Non solo sul piano teorico e puramente virtuale. Scendiamo negli esempi: ad Heerenveen, in Coppa Uefa, Kakà fa partire un cross diretto al centro dell'area di rigore che viene deviato verso la porta dal difensore Jong a Pin. E' il classico autogol. Un caso completamente e chiaramente diverso da quello di ieri sera.
Il richiamo alla direttiva Fifa è particolarmente significativo, in questo lunedì post Milan-Napoli in cui i tabellini dei quotidiani divergono. Alcuni, come la Gazzetta dello Sport, scrivono gol di Ronaldinho. Altri sanciscono, a loro volta, autorete di Denis. Sono comunque molti gli esperti e gli addetti ai lavori che suffragano l'attribuzione del gol di Milan-Napoli proprio a Ronaldinho.Le motivazioni restano legate, e in ogni caso riconducono, alla stessa direttiva Fifa: il tiro di Ronaldinho era diretto in porta e ha proseguito la sua corsa verso la porta di Iezzo, nonostante Denis abbia sollevato la palla. Però l'intervento di Denis non è "nuovo", cioè non è del tutto differente rispetto alla direzione della conclusione.Insomma, in base alla direttiva Fifa e in base alla sensibilità diffusa, è difficile dire che quel gol non è di Ronaldinho. Perchè: era indirizzato in porta, la sua traiettoria non è stata alterata radicalmente, il gol è di chi tira verso la porta e non di chi sposta (indotto comunque dalla pericolosità del tiro) la palla stessa.
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