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Sulle prime a Los Angeles non avevano preso bene la decisione di Beckham di restare in Italia. Tanto è vero che martedì scorso l'approccio tra i dirigenti californiani e gli avvocati dello Spice non è stato propriamente amichevole. La prima reazione è stata quella di opporre un secco no, con toni duri. Anche per questo motivo mercoledì a Glasgow David ha deciso di uscire allo scoperto e di urlare la sua voglia di Milan: per anticipare i tempi della trattativa e mettere il Galaxy alle corde.
Il club americano ha capito di dover fare una mossa, ma non si arrende all'idea di cedere la sua stella. E' vero che il Galaxy deve dare conto anche alla Mls che rivendica una parte degli introiti pubblicitari e inizialmente è stato prospettato una sorta di danno d'immagine per tutto il campionato. Ma è altrettanto vero che Beckham nella Mls è arrivato a costo zero e questo incide in situazioni di questo genere.
I rappresentanti dell'inglese premono molto sul tasto del prossimo Mondiale: l'esperienza in rossonero può aiutare Becks a conquistarsi un posto per il Sud Africa. E la leva tecnica alla fine può risultare determinante. Di sicuro a Los Angeles provano a guadagnare tempo per cercare in questo mese un sostituto all'altezza. Ed è chiaro che per i canoni statunitensi occorre un giocatore dotato tecnicamente, ma dal grande appeal.
Non a caso il manager Arena ha proposto lo scambio con Ronaldinho o Shevchenko. Per motivi differenti, però, queste due piste non appaiono praticabili. Così non è campata in aria l'idea che il Galaxy tenti il campione del mondo Fabio Cannavaro.
A scanso d'equivoci va ricordato che Beckham è già tesserato per il Milan sino al 30 giugno. Quindi l'acquisto vero e proprio verrebbe formalizzato il 1° luglio. Ed è tutto nelle regole fissate per il mercato italiano.
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