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Carlo Ancelotti, da tecnico preparato e uomo saggio qual è, non rischia le preziose gambe dei suoi titolari e ne propone solo due dall'inizio, Pirlo (che sarà squalificato con la Reggina) e un Beckham che si limita all'ordinaria amministrazione. Anche i Rangers, squadra dai limiti tecnici fin troppo evidenti, danno spazio ad alcune seconde linee. Shevchenko non fa più paura a nessuno, mentre Inzaghi non abbina alle motivazioni, sempre alte, una grande lucidità. Ronaldinho prova a mettersi in mostra, ma si limita a un palo esterno su punizione al 25'. L'unico lampo di un primo tempo che scivola via senza troppi scossoni.
Ancelotti nella ripresa inserisce anche Seedorf e Kakà per Beckham e Dinho. L'atmosfera si mantiene freddina, in linea col nevischio che ha accolto le squadre in campo. Ronaldinho trova la barriera su punizione e Seddorf ha il mirino sballato. Quando tutto sembra avviato verso un tranquillo 0-0 Thiago Silva e Darmian sono imperfetti nella chiusura su Beasley, che si libera in area e batte Dida. Poco dopo Pato, entrato per Sheva, non può esimersi dal segnare l'1-1 dopo una comica carambola tra i difensori dei Rangers, messi in difficoltà dalla percussione di Kakà sulla sinistra. La partita prende un minimo di tono: Inzaghi si fa murare da Alexander, prima che Kakà dia un saggio della sua classe firmando il 2-1 dopo una percussione centrale e un destro imparabile. Ultimo brivido al 36', quando Papac si infila in srea dalla sinistra e batte Dida per l'ecumenico 2-2 finale.
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