Pentito per avere impiegato Ambrosini e Thiago Silva a Zurigo? Col senno di poi è troppo facile. Spiega: "Ambro ci teneva anche se aveva avuto un problema virale. Analizzando tutto avevo pochi giocatori a disposizione; anche Kaladze aveva problemi; perfino Ronaldinho e Pato. A livello psicologico è stata una partita strana contro un avversario senza obiettivi che ci aveva battuto. Per niente facile".
Aria serena, anche se il tecnico è alle prese con scelte difficili. Come con i senatori Gattuso, Inzaghi e Abbiati, che per varie motivazioni hanno trovato pochi spazi. "Gattuso non è ancora disponibile per domani ed è stato infortunato. Sinceramente non c'è niente da dire in più rispetto a quello che tutti già sanno. Il rapporto con lui, con Inzaghi e Abbiati, visto che si parla di malumore, gelo, credo che all'interno del nostro ambiente non ci sia. Chiedete a loro e vi diranno che sanno tutto quello che penso io. Abbiati è stato fuori, ha trovato prima un grande Storari, poi Dida, sta recuperando e per giocare il percorso non è ancora completo. A Inzaghi spiego tutto; sta bene, corre e dice sempre di avere grande voglia. Avrà le sue chance come gli altri compagni di reparto". Nessuna preferenza sul sorteggio di Champions: "Non so, vedremo: in teoria - risponde ironico e realista - lo Zurigo è più facile del Real Madrid...".
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