Tutto frutto di un entusiasmo che all'indomani del derby sembrava fantascienza. Spettacolare e costruttivo, il Milan guidato da un Pirlo stratosferico e un Ronaldinho che sembra volare su cuiscinetti d'aria raddoppia al 21' con Seedorf. L'assist è ancora di Dinho che pesca l'olandese al limite. Il piatto sinistro sotto la traversa dell'orange è sublime. Samp stramazzata al suolo. Nemmeno il tempo di respirare e arriva il 3-0 di Pato: l'assist questa volta è di Borriello; stop di petto del "Papero" che si vede respingere da Castellazzi, per poi ribadire in rete. Arrendevoli e senza un minimo di personalità, Cassano e compagni subiscono il Milan che ovviamente abbassa il ritmo e fa girare la palla, esaltando le sue qualità. E' come giocare sul velluto. Attaccare sulle fasce è come passare la lama del coltello nel burro; mirare in porta un gioco da ragazzi. Inutile la mossa Lucchini al posto di Mannini per dare più copertura, mentre nel Milan Ronaldinho cede il posto ad Abate per un lieve problema muscolare; mossa precauzionale in vista della delicata trasferta di Zurigo. Ma utile anche in vista di martedì, perché con Zambrotta squalificato, sarà padrone delle fasce con Antonini.
Che fine ha fatto la Samp di inizio campionato? Sfilacciata e praticamente allo sbando, subisce il torello del Milan che abbassa il ritmo e tende a non infierire. Delneri cerca di scuotere il gruppo inserendo Semioli per Padalino, ma Il 3-0 trasforma inevitabilmente la ripresa in un allenamento, anche se il poker viene sfiorato a più riprese ed evitato da Castellazzi. C'è spazio anche per Flamini e Huntelaar; comparsate, niente di più. La notizia? Il primo tiro della Samp verso la porta rossonera lo effettua Tissone al 38'. Basta e avanza. E il Milan vola.
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