Se il Milan interpreta la partita con pazienza e metodo, il Bari stupisce invece per il suo atteggiamento prudente. Occorrono 26 minuti per vedere finalmente all'opera i padroni di casa che giustamente protestano per un rigore non assegnato da Gava. Il fallo lo commette Bonera su Barreto. Inutili le proteste. Potrebbe essere la scossa per scuotere i biancorossi che perdono Meggiorini per infortunio (dentro Sforzini), invece è il Milan a riprendere il possesso della gara. Al 41' Borriello gira a porta vuota e Bonucci salva sulla linea di porta. E' la prova generale del gol che arriva al 43'. L'assist è di Ronaldinho, un cross tagliato e geniale da sinistra a destra, su cui si avventa il bomber rossonero che infila sul primo palo con la consueta mezza rovesciata al volo spettacolare. Il Bari inizia la ripresa con il pressing alto. Il Milan opta per la prudenza, ma sempre pronto a ripartire e ribadire il suo strapotere tecnico. Il possesso palla fa la differenza, ma anche l'organizzazione difensiva dei rossoneri, all'insegna del sacrificio. Ventura al 17' toglie Rivas per Almiron. L'ex juventino, nel vertice alto del rombo, dà la carica ai compagni. Ma il Milan regge e non si scompone. Leonardo però aggiunge mattoni alla difesa: toglie l'ammonito Bonera e inserisce Jankulovksi. Esattamente quando Pato raddoppia. Ambrosini sfonda e allarga a sinistra per Dinho: cross, Gillet allontana e palla al "Papero" che infila con sicurezza. Al 27' Borriello si lamenta per un problema muscolare; Leo lo accontenta e inserisce al suo posto Inzaghi. Il Bari prova a ragionare, ma manca la grinta. Probabilmente rassegnato dal doppio vantaggio dei rossoneri. C'è spazio anche per Beckham (fuori Gattuso). E soprattutto per Abbiati, fino all'89' disoccupato, perché para con classe un rigore a Barreto. E' il sigillo sul 2-0.
domenica 21 febbraio 2010
Bari-Milan 0-2
Se il Milan interpreta la partita con pazienza e metodo, il Bari stupisce invece per il suo atteggiamento prudente. Occorrono 26 minuti per vedere finalmente all'opera i padroni di casa che giustamente protestano per un rigore non assegnato da Gava. Il fallo lo commette Bonera su Barreto. Inutili le proteste. Potrebbe essere la scossa per scuotere i biancorossi che perdono Meggiorini per infortunio (dentro Sforzini), invece è il Milan a riprendere il possesso della gara. Al 41' Borriello gira a porta vuota e Bonucci salva sulla linea di porta. E' la prova generale del gol che arriva al 43'. L'assist è di Ronaldinho, un cross tagliato e geniale da sinistra a destra, su cui si avventa il bomber rossonero che infila sul primo palo con la consueta mezza rovesciata al volo spettacolare. Il Bari inizia la ripresa con il pressing alto. Il Milan opta per la prudenza, ma sempre pronto a ripartire e ribadire il suo strapotere tecnico. Il possesso palla fa la differenza, ma anche l'organizzazione difensiva dei rossoneri, all'insegna del sacrificio. Ventura al 17' toglie Rivas per Almiron. L'ex juventino, nel vertice alto del rombo, dà la carica ai compagni. Ma il Milan regge e non si scompone. Leonardo però aggiunge mattoni alla difesa: toglie l'ammonito Bonera e inserisce Jankulovksi. Esattamente quando Pato raddoppia. Ambrosini sfonda e allarga a sinistra per Dinho: cross, Gillet allontana e palla al "Papero" che infila con sicurezza. Al 27' Borriello si lamenta per un problema muscolare; Leo lo accontenta e inserisce al suo posto Inzaghi. Il Bari prova a ragionare, ma manca la grinta. Probabilmente rassegnato dal doppio vantaggio dei rossoneri. C'è spazio anche per Beckham (fuori Gattuso). E soprattutto per Abbiati, fino all'89' disoccupato, perché para con classe un rigore a Barreto. E' il sigillo sul 2-0.
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