giovedì 24 giugno 2010

Le prime dichiarazioni di Amelia milanista

Arrivato a Milanello nella giornata di ieri, queste le prime dichiarazioni rilasciate da Marco Amelia, ieri pomeriggio, intervenuto telefonicamente ai microfoni di 'Milan Channel', nel corso della trasmissione 'Milanello Oggi':

Sono contento di essere arrivato in Rossonero perché per me rappresenta un’occasione unica. Far parte di una società come il Milan che è tra le più grandi e le più ambiziose non solo d’Italia, ma d’Europa e del Mondo, è per me motivo di grande orgoglio e un grande stimolo. Sentivo il bisogno di fare il salto in una grande squadra. Sono partito dalle giovanili della Roma, ho conquistato lo scudetto con i giallorossi da terzo portiere, poi sono andato al Livorno, al Palermo e al Genoa. Il mio obiettivo era quello di riuscire ad arrivare in una grande società con queste squadre.

Conoscendo la realtà Milan, ma anche osservando altre squadre di grande spessore come Roma, Juventus, Inter, le migliori squadre d’Italia, mi sono accorto che non è facile fare il salto di qualità con una società che non possiede la storia di grande squadra perché ci vogliono le basi e sono necessari anche molti anni per crearle. Palermo e Genoa, con tutto il rispetto, stanno iniziando adesso. Cercherò di sfruttare al meglio questa opportunità che ho con il Milan.

Nel momento in cui sono arrivato, da martedì mattina che ho iniziato a fare le visite mediche, mi sono accorto che il Milan è una grandissima società con le persone che mi ha messo a disposizione. Devo essere sincero, mi sono trovato anche un po’ in imbarazzo perché non ero abituato a tante attenzioni e devo dire che ho incontrato persone splendide. Poi c’è stato l’incontro con Ariedo Braida e con Adriano Galliani, il momento della firma del contratto, il momento più bello di questi due giorni.
Sono rimasto a bocca aperta nell’entrare nella Sala delle Coppe di via Turati. Un conto è vedere foto, immagini, ma entrarci di persona mi ha fatto rendere conto della storia che c’è dietro questa maglia.

Non avevo messo in preventivo nessun cambiamento con il Genoa, ero sicuro di rimanere in rossoblù, a meno che non fosse capitata una grande occasione come questa o quella di ritornare a Roma che è la squadra in cui sono cresciuto. Non mi aspettavo questa soluzione perché mi sembrava abbastanza improbabile. Devo ringraziare il Presidente Preziosi per avermi dato questa possibilità. Non appena si è presentata questa occasione l’abbiamo valutata subito insieme perché una circostanza come questa è irrinunciabile.

Far bene con il Milan potrebbe ridarmi anche l’opportunità di ritornare in Nazionale. Poter tornare a vestire la maglia azzurra è uno dei miei obiettivi perché ho fatto tutte le trafile: le giovanili, l’Under 21 e ho fatto parte della prima squadra per quattro anni. Quest’anno ci sono state altre scelte da parte dell’allenatore che vanno rispettate. Sinceramente avevo anche un po’ bisogno di riposo dopo gli impegni degli ultimi anni. E’ andata bene ugualmente, anche se ‘mi dispiace’ proprio adesso che Gigi Buffon è stato male, non aver l’opportunità di essere lì a sostituirlo perché l’ho fatto per dieci volte in questi anni ed è stato molto gratificante
.”

Marco Amelia ha poi parlato della prossima stagione: “Come ogni anno nel campionato italiano credo che sarà una bella lotta. Il Milan quest’anno forse ha mollato nelle ultime quattro partite, ma di fatto è stato in lotta per lo scudetto a marzo e per via di qualche infortunio importante non è riuscito a vincere quella gara con il Napoli che avrebbe significato il sorpasso.
Per la prossima stagione credo che sarà ancora così perché il Milan possiede la rosa per lottare non solo per il campionato, ma anche per fare bene in Europa. La soddisfazione più grande sarebbe arrivare a giugno dell’anno prossimo ed essere arrivati in fondo sia in campionato che in Champions League.”

Il neo portiere rossonero ha poi concluso parlando del suo rapporto con i tifosi: “A me piace poter essere il tifoso in campo. I portieri sono impegnati meno rispetto agli altri giocatori quindi si ha la possibilità di confrontarsi di più con la tifoseria. Innanzitutto, cercherò di fare bene negli allenamenti per convincere il mister a farmi giocare, sarebbe già un grandissimo traguardo per me. Poi poter essere il trascinatore dei tifosi sarebbe ancora più bello. Nel Milan, comunque, ce ne sono molti trascinatori, in particolare Rino Gattuso.“

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