sabato 31 luglio 2010

Arsenal-Milan 1-1

Il Milan, rientrato negli spogliatoi dell'Emirates Stadium di Londra dopo i primi 45' in svantaggio di un gol, recupera con Pato al 31' della ripresa e chiude la gara contro l'Arsenal sull'1-1. I Gunners, protagonisti di una gara di maggior spessore rispetto ai rossoneri, erano passati in vantaggio al 36' con una rete di Chamakh su assist di Arshavin. Nella ripresa Pato, servito da Seedorf, ha realizzato di testa la rete del definitivo 1-1, strappando anche un applauso all'ex David Beckham, in tribuna. Domani i rossoneri affronteranno il Lione (ore 15) che oggi ha pareggiato per 2-2 con il Celtic Glasgow. Gli scozzesi chiuderanno la giornata sfidando alle 17.20 i padroni di casa dell’Arsenal. Allegri parte con un 4-3-3 in cui i terminali offensivi sono Abate, Borriello e il mobilissimo Pato. Dopo le prime schermaglie, al 18' l'Arsenal punge per la prima volta: il colpo di testa di Vermaleen rischia di finire sotto l'incrocio ma Abbiati si supera e devia in angolo. La risposta del Milan arriva pochi minuti dopo con un tiro di Flamini che prima viene deviato e poi colpisce la parte alta della traversa. Al 36' i Gunners sfruttano al meglio una disattenzione difensiva rossonera e vanno in rete con Chamakh, ben innescato da Arshavin. Poco prima dell'intervallo c'è ancora tempo per un'occasione di Rosicky ma Abbiati chiude ancora una volta la porta. Nella ripresa il Milan scende in campo con un piglio diverso. La squadra di Allegri prova a essere più incisiva ma si scopre inevitabilmente al contropiede degli inglesi. Al quarto d'ora una bella combinazione Arshavin-Wilshere, con il tiro di quest'ultimo parato ancora una volta da Abbiati. Col passare dei minuti l'Arsenal diventa padrone del gioco e il Milan soffre sempre di più: al 27 il neo entrato Vela semina due difensori rossoneri e conclude con un pericolosissimo destro a girare. Alla mezz'ora, nel migliore momento dei Gunners il Milan trova il pareggio: spiovente in area di Seedorf e colpo di testa vincente di Pato. Pochi minuti dopo doppio miracolo di un Abbiati già in forma campionato: Randall si presenta davanti al portiere rossonero che blocca una prima conclusione e si supera anche nella ribattuta. Poco prima del fischio finale Zambrotta scambia con Merkel e colpisce in pieno la traversa. Ma una vittoria rossonera sarebbe stata esagerata.

giovedì 29 luglio 2010

Presentata la nuova maglia (clicca sulla foto)


Per la presentazione ufficiale della 1a maglia rossonera - stagione 2010-2011 - il Club più titolato al mondo, adidas ed Emirates hanno organizzato un evento davvero eccezionale. Il brand sportivo neo campione ai recenti mondiali, la prima compagnia aerea del Medio Oriente e il Club più titolato al mondo insieme: circostanze uniche per limitarsi a qualcosa di tradizionale. Così adidas, Emirates e Milan hanno pensato e realizzato molto di più: la prima immagine della maglia ufficiale del Milan per la prossima stagione è apparsa in formato gigante sul nuovo Airbus A380 proveniente da Dubai e atterrato a Malpensa in occasione del primo volo ufficiale in Italia del colosso dei cieli della compagnia degli Emirati Arabi Uniti.

A seguire lo spettacolare evento Sua Altezza lo Sceicco Ahmed bin Saeed Al-Maktoum, Chairman e Chief Executive della compagnia aerea e del Gruppo Emirates, il Vice-Presidente Vicario e Amministratore Delegato del Milan Adriano Galliani, l’Amministratore Delegato di adidas Italia, Jean Michel Granier, accompagnati dal Presidente e CEO di SEA Aeroporti di Milano, Giuseppe Bonomi. Con loro la Squadra rossonera al completo, guidata dall’Allenatore Massimiliano Allegri e dal Capitano Massimo Ambrosini.

Emirates, che a febbraio ha siglato un accordo di sponsorizzazione di maglia della durata di 5 anni, ha deciso di far debuttare sulla rotta Dubai/Milano il nuovo Airbus A380 proprio nel giorno del lancio della maglia ufficiale rossonera. Nel corso dell’evento, gli ospiti e tutta la squadra hanno avuto la possibilità di visitare e ammirare da vicino l’aereo più grande del mondo: Emirates ha infatti organizzato una visita all’interno del nuovo gigante dei cieli.

Sua Altezza lo Sceicco Ahmed bin Saeed Al-Maktoum ha dichiarato: "La presentazione ufficiale di oggi della maglia Fly Emirates AC Milan, che sarà ammirata dai tifosi di tutto il mondo, è emblematica della nostra passione per il calcio e per l'Italia. In occasione del nostro nuovo accordo di sponsorizzazione per cinque stagioni con AC Milan, abbiamo reso memorabile l'evento con l'arrivo di un A380 a Milano. In questo modo offriremo ai passeggeri l'opportunità di sperimentare il nostro super-jumbo per la prima volta su una tratta dall' Italia".

Questa spettacolare presentazione della nostra nuova maglia sintetizza al meglio la filosofia delle 3 Aziende, ADIDAS, EMIRATES e MILAN, al top nei rispettivi settori. Sono sicuro che sia la prima volta che un così grande aereo indossi una maglia da gioco. Tutto ciò ci servirà da stimolo per fare sempre di più e sempre meglio nel prossimo futuro.” - ha detto Adriano Galliani, Vice Presidente Vicario e Amministratore Delegato del Milan.

Nel corso della conferenza stampa che si è tenuta presso lo scalo lombardo, i calciatori del Milan hanno indossato e mostrato alla stampa il nuovo modello di maglia realizzato dallo Sponsor Tecnico adidas. Debutta infatti sulla home-jersey del Milan il sistema TECHFIT™ PowerWEB, la più innovativa tra le tecnologie applicate all’abbigliamento sportivo che grazie a tecniche speciali consente prestazioni da record.

Jean Michel Granier, Amministratore Delegato di adidas Italia, ha aggiunto: “Il lancio della nuova maglia del Milan è sempre un momento molto importante per adidas, il vertice di un processo creativo durato quasi 2 anni. È anche una grande responsabilità perché per milioni di persone, in Italia e nel mondo, la maglia del Milan rappresenta molto più di un semplice indumento sportivo; è un simbolo, un segno di appartenenza, una seconda pelle”.

La divisa più tecnologica al mondo con il nuovo sponsor di maglia farà il proprio debutto in campo in occasione dell’Emirates Cup che si disputerà a Londra il prossimo fine settimana: a contendersi la prestigiosa competizione, oltre al Milan, anche l’Arsenal, il Lione e il Celtic.

Tutte le partite del Milan del 2010/2011

QUESTO IL CALENDARIO DEI ROSSONERI:

1' giornata - Domenica 29 Agosto, MILAN-LECCE (ritorno 16/01/11)
Domenica 5 Settembre - 1' Sosta Qualificazioni Europei 2012
2' giornata - Domenica 12 Settembre: CESENA-MILAN (ritorno 23/01/11)
15-16 Settembre - 1' Turno Fase a Gruppi Champions League 2010/2011
3' giornata - 19 Settembre: MILAN-CATANIA (ritorno 30/01/11)
4' giornata - 22 Settembre (1' turno infrasettimanale): LAZIO-MILAN (ritorno 02/02/11)
5' giornata - 26 Settembre : MILAN-GENOA (ritorno 06/02/11)
28-29 Settembre - 2' Turno Fase a Gruppi Champions League 2010/2011
6' giornata - 3 Ottobre: PARMA-MILAN (ritorno 13/02/11)
Domenica 10 Ottobre - 2' Sosta Qualificazioni Europei 2012
7' giornata - 17 Ottobre: MILAN-CHIEVO (ritorno 20/02/11)
19-20 Ottobre - 3' Turno Fase a Gruppi Champions League 2010/2011
8' giornata - 24 Ottobre: NAPOLI-MILAN (ritorno 27/02/11)
9' giornata - 31 Ottobre: MILAN-JUVENTUS (ritorno 06/03/11)
3-4 Novembre - 4' Turno Fase a Gruppi Champions League 2010/2011
10' giornata - 7 Novembre BARI-MILAN (ritorno 13/03/11)
11' giornata - 10 Novembre (2' turno infrasettimanale): MILAN-PALERMO (ritorno 20/03/11)
12' giornata -14 Novembre: INTER-MILAN (ritorno 03/04/11)
13' giornata - 21 Novembre: MILAN-FIORENTINA (ritorno 10/04/11)
23-24 Novembre - 5' Turno Fase a Gruppi Champions League 2010/2011
14' giornata - 28 Novembre: SAMPDORIA-MILAN (ritorno 17/04/11)
15' giornata - 5 Dicembre: MILAN-BRESCIA (ritorno 23/04/11)
7-8 Dicembre - 6' Turno Fase a Gruppi Champions League 2010/2011
16' giornata - 12 Dicembre: BOLOGNA-MILAN (ritorno 01/05/11)
17' giornata - 19 Dicembre: MILAN-ROMA (ritorno 08/05/10)
Domenica 26 Dicembre e Domenica 2 Gennaio - Pausa Natalizia
18' giornata - Giovedì 6 Gennaio 2010 (3' turno infrasettimanale): CAGLIARI-MILAN (ritorno 15/05/11)
19' giornata - 9 Gennaio 2011: MILAN-UDINESE (ritorno 22/05/11)

Il nuovo campionato 2010/2011

Il campionato 2010/2011 parte il 29 agosto con una giornata soft. Il calendario è stato varato a Palazzo Mezzanotte in piazza degli Affari a Milano. L'Inter, campione in carica, inizia il suo cammino da Bologna, mentre il Milan ospita il Lecce. La Juve va a Bari, mentre la Fiorentina ospita il Napoli nel match-clou della giornata. La Roma, invece, riceve il Cesena. Questa il primo turno in programma il 28 e 29 agosto: Bari-Juventus; Chievo-Catania; Milan-Lecce; Parma-Brescia; Roma-Cesena; Sampdoria-Lazio; Udinese-Genoa; Palermo-Cagliari; Bologna-Inter; Fiorentina-Napoli. La gara d'andata tra Inter e Roma si giocherà alla quinta giornata, in programma il 26 settembre all'Olimpico. Ritorno a San Siro il 6 febbraio 2011. Inter-Juve è in programma invece alla sesta giornata il 3 ottobre, mentre alla nona (il 31 ottobre) tocca al Milan ospitare i bianconeri. Per quanto rigurda i derby si inizia alla decima giornata (7 novembre) con Lazio-Roma. Alla dodicesima (14 novembre) spettacolo a San Siro con Inter-Milan. Importante la giornata numero 17 del 19 dicembre, quando i rossoneri riceveranno la Roma, la Fiorentina l'Inter. Riflettori puntati anche su Marassi dove è di scena Samp-Genoa. Il derby pugliese Lecce-Bari si gioca invece alla giornata numero 18 (giovedì 6 gennaio 2011). La serie A si concluderà il 22 maggio 2011. Quattro i turni infrasettimanali previsti: tre di mercoledì (22 settembre, 10 novembre e 2 febbraio 2011) e uno al giovedì (6 gennaio 2011). Cinque le soste: tre per le gare di qualificazione della nazionale agli Europei del 2012 (5 settembre, 10 ottobre e 27 marzo 2011), due per la sosta natalizia (26 dicembre e 2 gennaio 2011).

mercoledì 28 luglio 2010

Galliani: "Gattuso resta"

Macché Grecia! Rino Gattuso resterà al Milan. Parola dell'amministratore delegato Adriano Galliani che ha annunciato il ritiro dal mercato di centrocampista: "Resta, la schiarita c'è stata ieri sera nel corso di un colloquio mio e di Allegri con il giocatore". E Thiago Silva? "È stato richiesto da diverse squadre", ha ammesso Galliani. E a chi gli chiedeva se tra le pretendenti al brasiliano ci fosse anche il Real Madrid ha risposto così: "Si dice il peccato ma non il peccatore". Intanto Clarence Seedorf è già sul pezzo. Levigato e in forma, il totem rossonero si prepara ad affrontare l'ennesima stagione (la nona) con lo spirito di sempre. "C'è molto entusiasmo, si sta lavorando bene, e sono felice di notare questa grande voglia di fare bene per la nuova stagione" ha confessato l'olandese ai microfoni di Milan Channel. Poi le parole di apprezzamento per Massimiliano Allegri: "Ci sta facendo lavorare molto bene, la sua filosofia è chiara, ovviamente stiamo cercando di assorbire il prima possibile i suoi pensieri sul suo metodo di gioco. Da nuovo allenatore quale è ha bisogno di tempo e noi giocatori dobbiamo concederglielo. Siamo felici di averlo qui e soddisfatti del lavoro che sta svolgendo con noi. L'ambiente è positivo, poi dovremo fare in modo che questo entusiasmo possa portare risultati in campionato". Seedorf ha detto la sua anche sul Mondiale sudafricano: "A livello tecnico mi ha un po' deluso. Dal di fuori ho notato che solo verso la fine abbiamo visto partite ricche di velocità e anche più offensive. Le tattiche adottate dagli allenatori erano molto difensive; troppo preoccupati degli avversari e di subire il loro gioco. La mia nazionale? L'Olanda è stata vicina a qualcosa di importante, ma poi la Spagna ha vinto. Meritatamente".

Ronaldinho resta fino a giugno

Si è tenuto nel tardo pomeriggio di oggi un incontro tra l'ad del Milan Adriano Galliani e il procuratore di Ronaldinho Roberto de Assis, fratello del giocatore. Dal faccia a faccia, definito "chiarificatore" da fonti interne alla società, sarebbe emersa la volontà di far rispettare i termini del contratto del fuoriclasse del Milan, in scadenza il 30 giugno 2011, e si sarebbe ipotizzato anche un rinnovo fino al 2014. L'intenzione di dirigenza e procuratore sarebbe quella di far iniziare la preparazione al fantasista brasiliano e di discutere solo fra qualche mese l'eventuale rinnovo del contratto. "Ronaldinho è molto contento, molto felice di essere al Milan". Questo il commento di Roberto de Assis, fratello e procuratore del giocatore brasiliano, al termine dell'incontro: "C'è un contratto, l'ho sempre detto. C'è una buona relazione con il Milan, con Galliani, e se il Milan ha detto che rimane non si può fare niente. Siamo contenti perché siamo in una grande squadra e lavoreremo per una grande stagione" aggiunge De Assis a Sky Sport24. "Ronaldinho è stato in vacanza e ora che è tornato si è messo al lavoro". Sulla possibilità di rinnovare il contratto che scade nel 2011, riferisce: "Abbiamo parlato del rinnovo del contratto già sei mesi fa. C'è ancora questo anno di lavoro e allora piano piano, senza fretta, organizziamo questa cosa". Intanto si apprende che Pato ritorna alla nazionale brasiliana nella prima lista del nuovo ct, Mano Menezes per l'amichevole con gli USA del 10 agosto a East Ruherford, New Jersey, quando debutterà al timone della Seleção. Come si ricoderà, l'attaccante del Milan è rimasto fuori dal Mondiale in Sudafrica. Con Dunga, Pato era stato convocato l'ultima volta alla Confederations Cup nel giugno dello scorso anno. Convocato un altro rossonero: Thiago Silva. Fuori della lista gli altri sette "italiani" presenti in Sudafrica: Júlio César, Maicon, Lúcio, Doni, Juan, Júlio Baptista e Felipe Melo, ritenuto in Brasile assieme a Dunga il grande colpevole per l'eliminazione ai quarti con l'Olanda. Inzialmente il presidente della Confederazione Brasiliana di Football, Ricardo Teixeira, aveva fatto capire che solo calciatori di club nazionali sarebbero stati chiamati per questa prima gara sotto la guida di Menezes: ma ora riconosce anche che il rinnovamento a cui tiene tanto non può avvenire troppo bruscamente. Prosegue la preparazione del Milan dopo l'amichevole contro il Varese. Oggi a Milanello Allegri ha diviso la squadra in tre gruppi: un gruppo è stato impegnato nei cento più cento sul campo alto mentre gli altri due gruppi hanno sostenuto della corsa in linea sulla pista di atletica. Nesta, Oddo, Seedorf, Jankulovski e Flamini hanno lavorato all'interno della palestra. Ronaldinho ha svolto l'intera seduta con i compagni, così anche i nazionali Gattuso, Pirlo e Zambrotta rientrati nella giornata di ieri. Nell'ultima mezz'ora la squadra ha lavorato all'interno della palestra. Domani è in programma una doppia seduta.

lunedì 26 luglio 2010

Allegri: "Speravo in un debutto migliore"

Un esordio amaro, ma prevedibile. Quattro giorni di carichi di lavoro, la mancanza di automatismi e le gambe dure come il legno hanno trasformato l'amichevole di Varese in una salita proibitiva. Sparare sul pianista, il virtuosista Massimiliano Allegri, sarebbe ingrato. Troppe le assenze, minima la preparazione. E se la rosa è quella che è non è certo colpa dell'ex allenatore del Cagliari. Resta così l'incognita di un futuro, reso prevedibile dalla decisione della società di non intervenire sul mercato, come annunciato da Adriano Galliani. Solo la vendita di un gioiello potrebbe portare novità in squadra, ma la mancanza di offerte rischia di diventare il grande limite del Milan che dovrà affidarsi, più o meno, allo stesso organico della passata stagione. Ieri a Varese sono riaffiorati tutti gli incubi della tifoseria rossonera: lentezza esasperante, difesa e centrocampo scollegati, gioco prevedibile, fasce disabitate e incapacità di tirare in porta. Non c'erano Nesta, Thiago Silva, Sokratis, Zambrotta, Pirlo, Gattuso, Ronaldinho e Huntelaar, ma anche le seconde linee del Milan devono poter essere in grado di non subire il gioco avversario, soprattutto quando si chiama Varese, con tutto il rispetto per la squadra neopromnossa in serie B. "Certo come debutto speravo in una prestazione migliore" ha sintetizzato Allegri che non perde però la fiducia ed è convinto di riuscire nell'impresa. Il tecnico mette alla voce "notizie positive" le prestazioni di Pato, Seedorf, Yepes e dei giovani schierati nella ripresa: Verdi, Oduamadi e Merkel. Ma per sfidare l'Inter e correre in Europa servirebbero altri rinforzi. Innanzitutto un centrocampista, ovvero la qualità, ma anche una punta. E lo stesso Allegri non ha potuto fare a meno di lanciare un messaggio alla società. Ma cederà Berlusconi che ha definito il Milan nel giorno del raduno una squadra competitiva e in grado di vincere tutto? Intanto questa mattina la squadra si è allenata. Duro lavoro atletico e tonificante per tutti, compresi i nazionali che sono rientrati alla base e Ronaldinho, a caccia della forma. Fondamentale per costruire un gioco.

domenica 25 luglio 2010

Varese-Milan 2-0

Prendere due gol dal brillante Varese alla prima uscita, dopo soli quattro giorni di preparazione, ci può stare. Soprattutto quando in difesa e a centrocampo mancano nomi eccellenti e le gambe sono dure come il legno. Nel 2-0 ci sono tutti gli indizi di una condizione fisica che non c'è ancora, complici anche gli errori della difesa, imbeccata dai tifosi rossoneri che hanno seguito la squadra all'Ossola. Ma questo è il Milan e con questo Milan si deve vincere. Berlusconi è stato chiaro. E Allegri si è immediatamente adeguato al prendere o lasciare. Senza i nazionali, il tecnico ha schierato nel primo tempo una formazione troppo fragile nel reparto più arretrato; scelte però condizionate dall'assenza di Nesta, Thiago Silva e di Papastathopoulos, bloccato dalla febbre. Abbiati in porta; quindi una difesa stagionata con Oddo, Bonera, Kaladze e Jankulovski. A centrocampo Abate, Ambrosini, Flamini, poi Seedorf trequartista alle spalle di Pato e Borriello. Il modulo è il 4-3-1-2, schema caro all'allenatore livornese. Di fronte un bel Varese, fresco di promozione in B, deciso a vendere cara la pelle e ben messo in campo da Giuseppe Sannino con un solido 4-4-2. La partenza del Milan è buona e perfettamente in linea con le esigenze di Allegri. Molto ordine in campo, gioco allargato sulle fasce e velocità. Particolarmente ispirato è Pato che ha libertà di azione e movimento e gioca a tutto campo, regalando alla platea numeri da talento. Giocate però fini a se stesse, perché alla buona forma del brasiliano non corrisponde quella di Borriello, alle prese con le veschiche al piede sinistro e ancora con le gambe imballate come il resto della squadra. Bastano 6 minuti al Varese per passare. I rossoneri si fanno infilare in contropiede da Neto Pereira che vola a cento all'ora sulla sinistra e serve in area Buzzegoli; il tocco al volo sul primo palo è imparabile. Col fiato corto il Milan rallenta e deve fare i conti con i pochi spazi concessi dal Varese, ben organizzato e pronto a ripartire sfruttando la lentezza della retroguardia rossonera, poco supportata dai centrocampisti. Un test comunque improbabile; legnoso come i muscoli dei rossoneri che si scontrano con una preparazione più avanzata dei ragazzi di Sannino. Ci provano Flamini e anche Seedorf, ma a segnare è ancora il Varese. L'azione è esemplare come l'errore di Kaladze, una statua di marmo nell'area che si fa ridicolizzare da Cellini, che lo scarta e infila Abbiati. Potrebbero essere addirittura tre se Abbiati non si facesse trovare pronto sulla botta ravvicinata di Zecchin. Nella ripresa Allegri cambia: dentro Amelia, Yepes, Antonini, Strasser e Inzaghi per Abbiati, Kaladze, Jankulovski, Abate e Borriello. Mischione che non dà risultati e che regala qua e là solo i guizzi di Pato: la vera nota positiva del nuovo Milan firmato Allegri. Dentro anche Verdi e Oduamadi, altre due buone notizie per l'ex tecnico del Cagliari. Per la cronaca al 24' Yepes di esterno sinistro manca il gol. Merito di Gambadori che salva sulla linea e poco dopo colpisce la traversa con una punizione tagliata. Poi nulla più. Il Varese vince con merito, ma con un Milan improbabile su cui Allegri dovrà lavorare molto, in attesa dei grandi assenti e con la speranza che qualcuno in via Turati decida di fargli un regalo d'altri tempi. A fine gara Allegri non si nasconde: "Speravo in un debutto migliore. L'emozione si è comunque sentita, la condizione fisica e quella atletica sono da migliorare, così come la circolazione di palla e il gioco. Abbiamo pagato il lavoro settimanale, e le gambe pesanti sono dovute a questo". Sul mercato, che Galliani ha annunciato chiuso, Allegri dice: "La società sa che giocatore ci serve. Il centrocampo è il reparto che necessita di un innesto, ma solo se sarà importante".

venerdì 23 luglio 2010

Le foto del raduno di Milanello (cliccate sulle foto per vederle meglio)







Presentati Yepes, Amelia e Papasthatopoulos

Chiusura dedicata alle opinioni dei tre giocatori sulla stagione che verrà: Amelia: "Una squadra come questa non può avere basse aspettative. Abbiamo una rosa che può lottare su tutti i fronti. Il Milan è all'altezza della situazione, ce la giocheremo gara dopo gara". Mario Yepes: "Penso che la stagione sarà lunga e quindi le cose cambieranno momento dopo momento. Ma l'importante è dare il massimo e tirare le somme soltanto alla fine".Sokratis Papasthatopoulos: "Io la penso come il mister: dobbiamo giocare bene e puntare ai primi tre posti".

La lucida consapevolezza che la coppia titolare sarà Nesta- Thiago Silva non scoraggia Mario Yepes: "Penso che è chiaro che qui ci sono tanti giocatori importanti, e l'hanno dimostrato anche negli anni passati. Ma credo che il Milan, che deve affrontare tante competizioni, abbia bisogno di molti calciatori di valore. Quando avrò la possibilità di giocare, cercherò di dare il massimo".

Parla della sua esperienza al Genoa, Sokratis Papasthatopoulos: "La mia esperienza a Genoa è stata molto positiva. Tutto l'ambiente mi ha aiutato molto. Era il mio primo anno in Italia, non conoscevo la lingua, ma ho avuto l'appoggio di tutti".

Tutti e tre i calciatori rivelano la loro reazione dopo aver saputo dell'interesse del Milan nei loro confronti: Mario Yepes: "Nel mio caso è successo prima della fine del campionato. Ero contento di arrivare in un club come il Milan. Qualunque giocatore al Milan è contento di giocare in una squadra come il Milan. E' stata la dimostrazione che il lavoro svolto ha dato i suoi frutti". Marco Amelia: "Sono rimasto sorpreso perchè ero convinto di rimanere al Genoa. Avevo rifiutato molte offerte dall'estero perchè volevo dimostrare il mio valore a Genova. Quando poi è arrivata questa offerta, ho capito che qualcosa di buono ho fatto fino ad ora. Questa è la squadra che ha vinto di più in tutto il mondo, essere qui è motivo di orgoglio". Sokratis Papasthatopoulos: "Anche per me è stato motivo di sopresa, avevo ancora due anni di contratto col Genoa. Non mi aspettavo che succedesse una cosa del genere, sono molto felice".

L'ultimo anno di Amelia al Genoa non è stato facile. Il giocatore, però, ha un pensiero per la sua ex squadra: "Auguro a tutti una buona stagione. Quello passato è stato un anno piuttosto particolare. In particolare mi ha dato fastidio non giocare il derby di ritorno. Mi ero allenato bene, ma poi il mister ha fatto scelte diverse. Non c'era un grande dialogo con Gasperini, non ho mai capito le sue scelte, ma non ero l'unico. Questa situazione non mi ha aiutato nemmeno con la Nazionale. Mi è dispiaciuto molto non partire per il Sudafrica. Ora, qui al Milan, spero di giocare di più e di poter dare in futuro una mano alla squadra azzurra".

Papasthatopulos può essere utilizzato sia come esterno di difesa sia come centrale, come conferma lo stesso giocatore: "Posso coprire entrambi i ruoli, quello che il mister mi chiederà di fare, quello farò. Però penso di essere più adatto al ruolo di centrale".

Si è spesso scritto e parlato di una rivalità calcistica tra Amelia e Abbiati, ora costretti a contendersi una maglia da titolare. Questa la risposta di Amelia: "Di cose se ne scrivono tante, ma non devono essere per forza vere. Tra noi c'è un rapporto normalissimo, tranquillissimo, fatto di due ragazzi che vogliono giocare a calcio, niente di più".

Il metodo-Allegri, soprattutto in allenamento, sembra essere piuttosto provante dal punto di vista fisico, questo il parere di Papasthatopoulos: "Abbiamo la fortuna di avere persone che aiutano molto e possiamo lavorare bene nonostante la fatica degli allenamenti".

Un parere di Mario Yepes sul presidente Berlusconi: "Ho avuto un'impressione molto positiva. Si vede che è molto vicino alla squadra, e che è molto competente in maniera calcistica."

Nella stagione precedente c'è stata molta rivalità nel ruolo dei portieri. Quest'anno la situazione potrebbe ripresentarsi. Marco Amelia risponde così: "Quello che mi fa piacere è la considerazione dell'ambiente nei miei confronti. A partire dal Presidente, fino a tutto l'ambiente. Mi allenerò bene e poi deciderà l'allenatore. Giocare con Ronaldinho? Innanzitutto speriamo resti qui perchè è un giocatore che tutti ci invidiano. Allenarsi insieme ad altri campioni fa diventare campioni".

Apertura dedicata a questi primi giorni in rossonero e alle impressioni che la nuova esperienza calcistica ha suscitato nei tre giocatori. Il primo a pronunciarsi è Mario Yepes: "Le sensazioni sono molto positive, siamo un bel gruppo di ragazzi e di professionisti, tutta gente gentile che vuole lavorare". Dello stesso parere Sokratis Papasthatopoulos: "Tutte le cose vanno bene, è una squadra molto organizzata, non abbiamo alcun problema, c'è un buon clima, va tutto bene". Molto entusiasta anche Marco Amelia: "Le mie impressioni sono più che positive, è difficile vedere un ambiente come questo. Dai tecnici, allo staff, al giardiniere. Anche i nuovi arrivati si sentono a casa. C'è il clima giusto per trovare subito quello che serve per dimostrare il proprio valore".

mercoledì 21 luglio 2010

Arbitri d'area per esperimento anche in Champions

Nella riunione di oggi a Cardiff, in Galles, il sottocomitato tecnico del Football Association Board (IFAB) ha approvato le richieste di alcune Federazioni di mettere in atto l'esperimento di due arbitri supplementari che assisteranno il direttore di gara dietro le porte, durante le stagioni 2010/2011 e 2011/2012. Per quanto riguarda l'Europa i due arbitri supplementari potranno essere utilizzati nella Champions League 2010/2011 e 2011/2012 nella Europa League 2010/2011 e 2011/2012 e nella Supercoppa Europea 2010 e 2011. Una delle prime squadre a testare l'innovazione sarà quindi l'Inter, nella Supercoppa europea di Montecarlo contro l'Atletico Madrid in programma il 27 agosto. Sono quattro i criteri per l'approvazione dell'esperimento già avviato la scorsa stagione in Europa League: deve realizzarsi nei campionati professionistici e nelle competizioni delle Federazioni facenti parte o nell'ambito della Confederazione; deve concludersi in tempo affinchè si possa adottare una decisione nel 2012, anno in cui si svolgerà il 126° Congresso dell'International Board; i costi aggiuntivi saranno a carico delle Leghe, della Federazione o della Confederazione in questione; è obbligatorio che tutte le partite della competizione scelte comprendano i due assistenti in più. Questo l'elenco delle competizioni nelle quali verrà introdotta la sperimentazione. Confederazione Asiatica (AFC): Coppa del Presidente 2010 (dal 24 al 26 settembre); Confederazione brasiliana (Cbf): Campeonato femminile 2010 (settembre-dicembre 2010), Campionato Carioca 2011; Federcalcio messicana (FMF): Torneo Clausura 2011, Torneo Apertura 2011 e Torneo Clausura 2012; Federcalcio francese (FFF): Coppa di Lega 2010/2011; Uefa: Champions League 2010/2011 e 2011/2012, Europa League 2010/2011 e 2011/2012; Supercoppa Europea 2010 e 2011. Infine, si legge nella nota, la Fifa e la Sub-Commissione Tecnica dell'Ifab hanno confermato che l'argomento dell'eventuale utilizzo della tecnologia sulla linea di porta figurerà all'ordine del giorno della prossima riunione dell'International Board, in programma a ottobre.

Incredibile! Oddo rinnova il contratto

Massimo Oddo, come anticipato nelle scorse settimane, ha rinnovato il suo contratto con il Milan fino al 2012. Il suo ingaggio, vicino ai tre milioni di euro, è stato spalmato su due stagioni, arrivando a circa 1.5 milioni annuali. Essendo, fino a poco tempo fà, il laterale destro uno dei cedibili in casa rssonere, tale operazione pare essere una strategia per piazzare più facilmente il trentaquattrenne abruzzese. Uno stipendio più basso, infatti, potrebbe aprire nuove porte, rendendo possibili varie destinazioni che, con un lauto ingaggio da sostenere, sarebbero state impraticabili.

Allegri: "Il Milan ha molto altro da dare"

Adesso tocca a lui. Sfiorato dai riflettori nel burrascoso raduno in cui Silvio Berlusconi ha tenuto banco, Massimiliano Allegri scende finalmente in campo e a Milanello i microfoni sono tutti per lui. Il nuovo tecnico del Milan affronta la stampa con preparazione e ci tiene a sottolineare che non si è sentito affatto messo con le spalle al muro da Berlusconi. "Il presidente non mi ha messo pressione; era logico che ieri parlasse lui. Era giusto che la giornata andasse così. E poi l'unica domanda che ho ricevuto è venuta proprio dal patron; nessuno di voi mi ha chiesto nulla", ha sorriso Allegri.Ma l'ombra lunga di Berlusconi influenza in parte anche il primo confronto tra Allegri e media: "Cosa ne penso di questo presidente-allenatore? Me lo aspettavo, è stato molto simpatico, unico nel ruolo di relatore". Ironico Allegri che ricorda: "Ho conosciuto il presidente a maggio e ieri mi ha confermato l'impressione che avevo avuto sulla sua persona. Cosa mi piace di lui? Che è molto diretto - risponde -. Ieri ha fatto delle esternazioni che vanno accettate, e poi a me piace ascoltare tutti". Ma c'è una stagione nuova da inaugurare. E l'incipit è un chiaro invito al confronto garbato: "Che rapporto voglio impostare? Di rispetto perché è fondamentale per lavorare con tranquillità; voglio avere la disponibilità da parte di tutti per lavorare ogni giorno nel miglior modo possibile". Quasi un avvertimento. Poi Ronaldinho, eletto da Berlusconi il più grande di tutti i tempi. L'intoccabile. "Dubbi su Dinho? Credo che non ci siano dubbi, ha qualità mondiali, anche se è normale che nel calcio di oggi non bastano solo le qualità tecniche; per ottenere i risultati ci vuole il gruppo che esalta il singolo. Dinho deve fare la differenza. Certo deve essere supportato dalla squadra, come lui deve mettersi al servizio del gruppo". Allegri parla anche di Pato. "Anche lui è un giocatore straordinario che può solo migliorare. Le sue qualitá fisiche e tecniche non le conosce nemmeno lui, sono talmente tante e le dimostrerà. È un ragazzo di 20 anni, ha qualità per fare tutto". "Cosa ci manca per avvicinarsi all'Inter? Al momento la rosa dà ampie garanzie: questa squadra ha ancora molto da dare - sostiene Allegri - ci sono calciatori di trenta anni, ma anche molti giocatori giovani. Abbiamo tutte le caratteristiche e le qualità per fare bene e raggiungere traguardi importanti: primi tre posti in campionato e andare il più avanti possibile in Champions. Ma la convinzione è fondamentale per fare tutte le cose. Ho un gruppo di giocatori che hanno vinto tutto ma è che è ambizioso e che ha voglia di fare bene ancora. Sarebbe presuntuoso da parte mia rivoluzionare una squadra che lo scorso anno ha funzionato fino a sei partite dalla fine e che era in corsa per lo scudetto. Leonardo ha fatto un buon lavoro; io posso avere idee diverse e cercherò di portare dei diversivi tattici come concetti rispetto alla stagione passata. La rosa è più o meno quella dello scorso anno ma gli anni non sono tutti uguali". Quindi il mercato. "Gli uomini che ho a disposizione in questo momento vanno più che bene, se dovesse partire qualcuno la società lo rimpiazzerà con un giocatore da Milan". Ironico Allegri: "Nessuno nasce imparato. Solo con le vittorie si fa cambiare idea. Ho inziato ad allenare in C2 ed è stata una fortuna, ma l'ambizione è volare il più in alto possibile; sono felice di essere arrivato al Milan e so che ho grandi responsabilità, ma la squadra avrà molto del mio, sono l'allenatore e sono pagato per questo; se perdo mi cacciano".

martedì 20 luglio 2010

Berlusconi: "Ronaldinho resta"

Il raduno è un déja-vu. Praticamente come un anno fa. Ma con il numero uno Silvio Berlusconi in prima fila, pronto a raccogliere l’ennesima sfida, anche se bersagliato dalla tifoseria più irriducibile: quella che sostiene la squadra e il nuovo allenatore Massimiliano Allegri; che condivide la politica dei giovani, ma che lancia accuse velenose al patron rossonero, colpevole di “non nutrire più amore per il Milan”. Una contestazione di un popolo scottato un anno fa dalla cessione di Kakà, che implora la società di non cedere i gioielli e che non approva la decisione dei vertici di contenere le spese. Ma un Berlusconi show; che irrompe in conferenza stampa con Allegri; stringe le mani ai volti nuovi Yepes, Amelia e Papastathopoulos, e si siede al fianco di Galliani e del nuovo tecnico, mentre il ministro Maroni è presente nelle vesti di tifoso. Il premier prima di elencare tutti i trionfi rossoneri, infila a una a una tutte le vittorie di Maroni contro la criminalità organizzata. L’incipit sportivo di Berlusconi è invece dedicato all’impegno economico della società negli ultimi anni; “cifre pazzesche, un miliardo! Soldi di passione” sottolinea. “I miei figli potrebbero interdirmi” aggiunge. Poi presenta Allegri, “un bel ragazzo con la faccia da attore… che ha l’identikit dell’allenatore che deve guidare il Milan”. “Che dovrà essere offensivo e spettacolare”, consiglia. Berlusconi è un fiume in piena. Esalta la lealtà dei suoi giocatori; un esempio per tutti. Per poi ricordare che quella rossonera è una rosa assolutamente adeguata per essere competitiva con le altre squadre. Presenta Amelia, un suo vecchio pallino; Yepes, “molto bello” e difensore di grande esperienza; l’antico combattente Ambrosini, poi Papastathopoulos che ha annullato Messi al Mondiale, giocatore di fascia, ma bravo anche al centro, dove c’è Thiago Silva “che ci teniamo stretto”, spalleggiato da Galliani che ne sostiene l’incedibilità. Insomma, un Berlusconi immarcabile, che risponde anche sulle intercettazioni telefoniche, sottolineando la bontà della legge. “Partiamo con l’ottimismo di sempre, con la missione di vincere su ogni campo facendo innamorare chi ci guarda” aggiunge e rivolgendosi ad Allegri declama pensieri noti: “Vogliamo attaccare e non vogliamo vedere una punta sola lì davanti”. E Ronaldinho? “E’ il più grande di tutti i tempi. Per dirla chiara siamo rimasti d’accordo che resterà al Milan fino al termine della sua carriera”. Poi Leonardo. “Lo stimo, ma non ho mai mandato giù il suo modo di far giocare Pato”. Milan in vendita? “Nessuno ha fatto proposte, quindi sarò costretto a tenermi la squadra. “Ibrahimovic? Eravamo vicini a lui, ma non so fino a che punto starebbe bene nel gruppo del Milan”. Gattuso lo stimo, ma se vorrà andare via non lo costringeremo a rimanere, ma resterà ancora con noi”. Quindi la battuta finale: “Abbiamo preso Allegri perché è un maestro, ma ricordate che io sono un professore”.

La conferenza stampa di Berlusconi

Il Presidente chiude la conferenza stampa dopo averla condotta per la totale interezza intramezzando in alcuni casi anche dei commenti di stampo politico. Ringraziando nuovamente tutti i presenti, gli sponsor e coloro che lavorano per il Milan, ha augurato una buona stagione alla squadra e a mister Allegri.

- Si torna a parlare di Ronaldinho e il Presidente aggiunge: "Non l'ho sentito ultimamente, ma durante la stagione lo sentivo telefonicamente ogni settimana, lui è felice di stare al Milan e di giocare con noi". Galliani inserendosi afferma: "Ricordo comunque che non ci sono pervenute offerte per il giocatore, ne lui e il fratello hanno fatto richieste particolari alla nostra società"

- Sulla futura gestione della società il patron rossonero dice: "Punto sui nipotini, i miei figli sono già in sella da anni nella gestione di altre realtà, sono già oberati"

- Berlusconi su Ibra: "Non abbiamo mai fatto follie, tranne per Ronaldinho. E' vero che Ibra era nostro nel 2006, poi Calciopoli cambiò le cose, però nutro qualche dubbio su un suo possibile inserimento nello spogliatoio rossonero".

- Sulla possibilità di quotare il Milan in Borsa, il Presidente è contrario: "Non credo che la quotazione in Borsa di una società di calcio sia una cosa positiva, è troppo rischiosa, sono contrario"

- Berlusconi parla anche di Gattuso: "Non sono completamente informato, ma per Rino ho molta ammirazione, mi fa piacere se resta, ma come abbiamo sempre fatto non ci metteremo contro la volontà di un giocatore se sente il bisogno di andare". Galliani aggiunge che al momento non ci sono offerte per il n°8 rossonero.

- Sulla contestazione e l'accusa di essere lontano dal Milan il Presidente afferma: "Dopo l'aggressione subita a Milano per la sicurezza sono stato costretto a non recarmi spesso allo stadio, certo vedere anche Huntelaar così lontano dall'area e sulla fascia mi faceva venire poca voglia"

- Berlusconi sulla squadra e il mercato: "Spero di vedere Dinho più centrale e che possa andare spesso al tiro perchè ha il gol nel sangue anche lui. Credo che faremo bene ne sono convinto e questa squadra ha già una buona rosa, difficile trovare nel mercato giocatori migliori, poi continuo a ribadire che punteremo sui giovani nel prossimo futuro. Nessuno andrà via dal Milan, poi se ci sono delle possibilità sul mercato, vedremo..."

- Il Presidente torna a parlare anche di Leo: "Leo è una grande persona, abbiamo avuto diverse visoni sul gioco della squadra, Pato per me era troppo defilato sull'esterno"

- Berlusconi su Ronaldinho: "E' indiscutibilmente rossonero e resterà rossonero, gli rinnoveremo il contratto, è in assoluto il giocatore più decisivo che abbia mai visto, bisogna trovargli la posizione migliore perchè dia il massimo"

- Berlusconi parla anche dei nuovi sponsor, quest'anno sono ridotti, ma si è voluto puntare su sponsor di caratura internazionale che passano aumentare la già grande visibilità mondiale del Milan.

- Accenno importante al futuro del Presidente: "Ho visto i contratti dei nostri giocatori, gli stipendi, abbiamo diversi giocatori in scadenza e dal prossimo anno invertiremo un po la rotta con grande attenzione per i giovani"

- Passaggio importante sul mercato, Berlusconi blinda Thiago Silva: "Il Real Madrid ci ha pressato per Thiago, ma noi lo teniamo"

- Ancora il Presidente: "Abbiamo una buona rosa, noi vogliamo restare in vetta in Italia, in Europa e nel Mondo. Per questo pensiamo molto anche al settore giovanile, stiamo investendo molto per i giovani e i risultati di quest'anno lo dimostrano. Per la prima squadra salutiamo con affetto Dida e Favalli che hanno dato molto a questa squadra e oggi presentiamo un grande portiere, mio pallino come Amelia, un difensore arcigno come Yepes e un giovane greco di fascia che ha annullato Messi al Mondiale come Sokratis".

- Il Presidente passa al piano tecnico: "Oggi sono quì anche per presentare un allenatore che ha fatto molto bene a Cagliari, che ha vinto anche dei premi e che per noi aveva l'identikit giusto per allenare il Milan".

- Berlusconi prosegue analizzando il piano economico: "Dobbiamo fare i complimenti all'Inter per le vittorie, ma Moratti ha utilizzato il 125% dei ricavi. Noi abbiamo negli ultimi 7 anni messo sul piatto 461 milioni di euro, 1 miliardo e 100 milioni di euro nei miei 25 anni, quindi non è vero che non ci sono finanziamenti per questa squadra, il mio è un amore e ho sempre cercato di dare il massimo anche dal punto di vista economico"

- Il Presidente passa ad elencare tutte le vittorie rossonere anche per i nuovi sponsor ribadendo il solito motto: "Sono il Presidente più vincente davanti a Bernabeu".

- Si parte subito con il Presidente Berlusconi: "Ringrazio della presenza del Ministro Maroni, che oggi è quì come tifoso e lo ringrazio per la sua opera di governo".

- La sala conferenze è già popolata dai giornalisti, si attende a momenti l'arrivo delle personalità rossonere.

- Tra pochi minuti nella sala conferenze di Milanello ci sarà la conferenza stampa di apertura della nuova stagione rossonera. Alla presenza del Presidente Berlusconi, dell'ad Adriano Galliani e del Capitano Massimo Ambrosini, verranno presentati mister Allegri e i nuovi arrivi.

Parte oggi la nuova stagione Ma non manca la contestazione

Il Milan si ritrova a Milanello. Parte la stagione 2010-11: entro le dodici era fissato l'arrivo dei giocatori. Ronaldinho è stato fra i primi ad arrivare e poi è uscito a salutare i tifosi che gli hanno dedicato alcuni cori. Alle 12 meno dieci è arrivato anche Borriello, l'ultimo dei giocatori rossoneri. Il più acclamato? Inzaghi. A Milanello, nonostante il grande caldo, sono tanti i tifosi arrivati a salutare la squadra: tante famiglie, quasi un migliaio di persone. Non solo a salutare, però: verso le undici è scattata la protesta della Curva Sud, con slogan e fumogeni. I tifosi garantiscono pieno appoggio a giocatori e al tecnico Allegri, condividono la politica dei giovani, ma non hanno fatto mancare attacchi alla dirigenza e a Silvio Berlusconi, aggiungendo la richiesta di non cedere i gioielli. "Belrusconi non nutre più amore per il Milan", dicono dalla Curva Sud, poi un altro striscione: "I voti sono arrivati, ora gli assegni vanno firmati". Il numero uno rossonero è arrivato al raduno in eleicottero alle 14.20. Alle 15.30 sono previste le conferenze stampa, alle 16.30 l'allenamento. Verso le 13.30, i giocatori (Pato, Nesta e Inzaghi davanti a tutti) si sono intrattenuti coi tifosi nel centro sportivo, firmando autografi: un episodio inedito, se ripensiamo ai raduni rossoneri degli ultimi anni, da leggere come segnale distensivo nei confronti del popolo rossonero "irritato".

Benvenuto Papastathopoulos!


Sokratis Papastathopoulos da oggi è a tutti gli effetti un calciatore del Milan. Difensore centrale, di nazionalità greca, classe 1988. Sokratis è nato a Kalamata (Grecia) il 9 giugno 1988 ed è arrivato in rossonero dopo aver già militato per due stagioni nel campionato italiano con i colori del Genoa.

Calcisticamente Papastathopoulos è cresciuto nelle giovanili dell'AEK Atene per poi passare nella prima squadra della formazione ellenica dove ha debuttato il il 26 ottobre 2005 in una partita valevole per la Coppa Greca contro il PAS Giannina. La gara termina 3-0 per i gialloneri e il difensore mette subito a segno una rete.

Nel gennaio 2006 per acquistare esperienza viene prestato alla squadra di seconda divisione del Niki Volos F.C. con la quale, nello spezzone di stagione, disputa 15 partite.

Sokratis è poi tornato nella squadra ateniese nella stagione 2006-2007 dove ha disputato 14 incontri nella massima serie e 3 partite in Champions League 2006-2007 una delle quali, destino vuole, proprio contro il Milan. La vittoria fu per 1-0 dei greci, ma fu la partita alla vigilia della quale Carlo Ancelotti dichiarò che il Milan si era recato ad Atene per prendere le misure del campo in vista della finale, la finale di Atene vinta appunto dal Milan il 23 Maggio 2007 ai danni del Liverpool.

La sua esperienza nel campionato greco termina il 1 Agosto 2008 dopo essere diventato un pilastro insostituibile per la retroguardia dei gialloneri e approda nel campionato italiano per vestire la maglia del Genoa. Il suo esordio in Serie A il 27 settembre 2008 in Fiorentina-Genoa. In questi due anni di permanenza in Italia, Sokratis è diventato sempre più titolare fisso nella difesa del grifone. In due stagioni con la maglia del "Grifo"il difensore ha collezionato 51 presenze e 2 gol.

Nella nazionale greca Papastathopoulos ha bruciato le tappe: nel 2007 Sokratis è stato capitano della Nazionale Under 19 che in Austria è riuscita a raggiungere la finale del torneo. Il 5 febbraio 2008 esordisce con la Nazionale maggiore, ma le 3 presenze raccolte non bastano al giovane Sokratis per ricevere una convocazione per Euro 2008. Il 19 novembre 2008 Papastathopoulos gioca titolare nella partita disputata ad Atene contro la Nazionale di calcio dell'Italia e terminata sull'1 a 1. Viene quindi selezionato per il Campionato mondiale di calcio 2010 in Sudafrica: 2 presenze all'attivo e 130 minuti giocati.

Oggi Papastathopoulos inizia la sua esperienza con la maglia del Milan. Benvenuto Sokratis e in bocca al lupo per la tua avventura in rossonero!

lunedì 19 luglio 2010

Firma la nostra petizione!

Salve a tutti i lettori di Milan Per Sempre, con la presente vi vorrei invitare a firmare per la petizione che abbiamo creato con l'intento di dare vita ad una sorta di protesta via web che è gia iniziata su Facebook. Questa petizione si rivolge ai Tifosi Rossoneri stanchi e delusi da queste nostre "campagne acquisti". Il Milan inizierà il proprio raduno domani a Milanello, con i giocatori dell'anno scorso tutti più vecchi di un anno...immaginatevi...fra una o due stagioni dovremo rifare completamente la rosa perchè ormai i vari Nesta, Gattuso, Pirlo, Zambrotta ecc. non sono più da Milan. Se la società non intende investire sulla squadra che è la passione che accomuna tutti i tifosi milanisti, allora la venda a qualcun altro con un po' di dignità.
Se siete d'accordo con Milan Per Sempre, firmate anche voi cliccando sul banner che trovate in cima alla home page del sito. La petizione è ospitata da firmiamo.it, un sito sicuro, che permette di creare petizioni in tutto il mondo.

Ora la palla la abbiamo noi tifosi di una squadra vincente. Non la lasceremo andare in rovina. Adesso dobbiamo farci sentire. Forza Milan.

Francesco Meini, amministratore di Milan Per Sempre.

domenica 18 luglio 2010

-2 al raduno di Milanello

Un po' come un anno fa. Tra dubbi e molti mugugni. Il 20 luglio, martedì, alle ore 15, Milanello riaprirà i battenti. Un raduno ancora sottotono, senza acquisti roboanti. Leonardo? Solo un pallido ricordo. Dimenticate il Brasile del 1982 e il 4-2 e fantasia. Oggi è tempo di Massimiliano Allegri; il nome nuovo, il predestinato. Quello con "le physique du rôle", come diceva Adriano Galliani. Adesso tocca a lui dopo i miracoli di Cagliari, anche se l'avventura sarda si è conclusa con pochi squilli di tromba. Il Milan di Allegri. Di Yepes, Amelia e Papastathopoulos, reduce dal Mondiale con la Grecia. Mentre dall'altra parte della vallata, ad Appiano, l'Inter conferma di essere ancora lontana mille anni luce. Ma sono le regole imposte dalla politica societara: per acquistare è obbligatorio vendere. Tesi che Silvio Berlusconi, presente al raduno, ribadirà. Restano da risolvere alcuni dubbi: i destini di Ronaldinho e Huntelaar. Il brasiliano, assistito dal fratello agente, domani incontrerà Galliani per discutere del suo futuro. Dinho, si sa, piace a Berlusconi, me l'idea di monetizzare con un'eventuale cessione in Brasile o negli States, alla corte di Beckham, non dispiacerebbe in via Turati, senza dimenticare poi che il Milan risparmierebbe 9,6 milioni di ingaggio. Ma non si illudano i tifosi, già sul piede di guerra in caso di cessione del Gaucho. L'eventuale incasso potrebbe finire nelle casse rossonere per ripianare il bilancio come è stato richiesto dalla famiglia Berlusconi. E Luis Fabiano? Ancora una volta potrebbe rimanere un tormentone estivo, mentre il totem Rino Gattuso, che sarà presente al raduno, ha chiesto tempo per decidere se continuare o volare in Grecia dove lo cerca l'Olympiacos. Insomma, un futuro poco rassicurante, oscurato anche dalle voci che arrivano dalla Spagna, perché al Real Madrid di José Mourinho non dispiacerebbe Thiago Silva. Ma ci ha pensato il difensore brasiliano a demolire i sospetti: "È un onore l'interesse di un grande club come il Real Madrid e di Mourinho, uno dei migliori allenatori del mondo - ha spiegato il giocatore al sito Globo.com - magari un giorno lavorerò con lui, ma non c'è fretta. Ora - ha tagliato corto - gioco in uno dei più grandi club al mondo, sto molto bene e sono felice al Milan, mi sono adattato perfettamente all'Italia e sono pronto per realizzare una grande stagione". Martedì il Milan ripartirà con l'ottimismo di Massimiliano Allegri, convinto di poter far bene. Una responsabilità pesante che Leonardo, orfano nientepopodimenoche di Kakà, ha saputo gestire con classe e intelligenza. Galliani è convinto sulle qualità del livornese, ma sarà anche utile dargli una mano.

venerdì 16 luglio 2010

Pato, il divorzio costa caro

Costerà carissimo ad Alexandre Pato il divorzio con l’attrice brasiliana Sthefany Brito. Un'autentica mazzata per il pur pingue conto in banca del giocatore, che due mesi fa, attraverso i propri legali, aveva offerto all’ex moglie un assegno mensile di circa 2000 euro, dopo aver inoltrato ad aprile una richiesta di separazione “per conflitti insanabili”. In mancanza di un accordo tra le parti, e di fronte a una richiesta di 2,5 milioni di euro da parte degli avvocati dell’attrice brasiliana, il tribunale carioca le ha riconosciuto ieri il diritto a un assegno annuale pari al 20% del salario percepito dall’attaccante rossonero. Non solo, alla Brito è stato accordato anche il diritto al 20% dei futuri compensi del giocatore derivanti da contratti pubblicitari. In definitiva, alla 23enne attrice Pato dovrà corrispondere (con effetto immediato) circa 800 mila euro all’anno. La giudice Maria Brito Lima ha tuttavia stabilito che la suddetta cifra debba considerarsi “provvisoria, in attesa che si giunga a una sentenza definitiva, e viene riconosciuta per permettere alla parte citata di sostentarsi adeguatamente durante la fase processuale”. Ciò significa che, una volta sancito formalmente il divorzio, la cifra che Pato dovrà versare all’ex moglie potrebbe essere diversa. Questo il parere di un’esperta in diritto della famiglia appartenente a uno dei più prestigiosi studi di legali di Rio: “Si tratta di una decisione assurda e senza senso. Sia per la breve durata del matrimonio che per l'assenza di figli a carico. Tra l'altro, la Brito non può essere considerata una persona con difficoltà di reinserimento nel mondo del lavoro, quindi non si capisce la ragione di un assegno di mantenimento di tale entità", ha osservato Maria Carolina Abib Cigagna. Ancora nessun commento alla sentenza provvisoria, invece, da parte dei legali delle due parti. L’unica certezza è che la fine del matrimonio costerà a Pato molto di più del milione di euro speso appena un anno fa (il 7 luglio per l’esattezza) per festeggiare l’unione con la bella attrice.

giovedì 15 luglio 2010

Papastathopoulos domani a Milano

Nuove indiscrezioni sull'operazione Papastathopoulos al Milan, rivelate da Gianluca Di Marzio a "Sky Sport 24". Il giocatore dovrebbe tornare domani in Italia, sbarcherà ad Ancona dopo un viaggio in nave. Il greco, poi, si recherà a Milano, e con tutta probabilità effettuerà le visite mediche sabato mattina. La volontà di Sokratis di vestire il rossonero è fortissima, da bambino ha sempre tifato Milan. Come anticipato in giornata, l'operazione si chiuderà per 4,5 milioni di euro più la metà dei giovani Albertazzi, Oduamadi e Strasser, anche se su quest'ultimo ci sono ancora dei dubbi.

Galliani: "Dinho resta" E intanto è vicino Papastathopoulos

Sokratis Papastathopoulosè a un passo dal Milan. Il duttile difensore greco arriverebbe in prestito secco in rossonero: l'annuncio potrebbe essere imminente. Intanto, per restare in casa rossonera, per Gattuso c'è un'ipotesi Grecia. Il mediano calabrese è tentato dall'Olympiacos, il suo agente D'Amico ieri è volato ad Atene. "Il Milan su Dzeko? No, non c'è nessuna trattativa. Per Papasthatopoulos sì ed è in corso, ma non è ancora conclusa. I termini? Vediamo, non mi sbilancio". Così l'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, al suo ingresso in Lega Calcio. Per quanto riguarda la situazione diRonaldinho, il dirigente rossonero spiega che "Sta arrivando in Italia con suo fratello" e che "non c'è stata sinora nessuna richiesta di andar via da parte sua e nessuna offerta a riguardo". Galliani spiega che il brasiliano "ha un contratto con il Milan, e senza nessuna clausola fantasiosa che ho letto in questi giorni sui giornali - specifica -. Il Flamengo? Non si sono mai fatti vivi, non ragiono per ipotesi assurde. Ripeto: Dinho è del Milan e giocherà la prossima stagione nel Milan".

mercoledì 14 luglio 2010

Blitz in casa Anderlecht: Biglia e Lukaku nel mirino

Le referenze riportate da Luigi Comisso l'osservatore recentemente rimasto colpito dallo spessore di Lucas Rodrigo Biglia e i recenti rumors sulla "blues passion" di Romelu Lukaku, devono aver sollecitato il Milan, che non ha esitato a percorrere la strada che porta al ritiro dei belgi dell'Anderlecht.Tuttosport riporta di un blitz effettuato da alcuni emissari rossoneri con obiettivi i due giovani talenti. Il 24enne regista italo-argentino è una new entry non essendo mai stato accostato alla maglia rossonera, anche se circa due stagioni fa fu notato per la sua affermazione decisa e i tanti rumors al seguito. Biglia pare aver fatto breccia nei pensieri della dirigenza di via Turati, interessata ad affiancare un elemento di spessore al più esperto Pirlo. Alcune indiscrezioni parlano di un'offerta imminente pari a circa 6 mln di euro. Lo status comunitario del giocatore favorirebbe non poco il buon esito delle trattative, viste le restrizioni adottate dalla Federcalcio in merito agli extracomunitari. Nonostante la giovane età, il mediano vanta un Mondiale under20 conquistato con l'Argentina e diversi titoli nazionali vinti con la maglia dell'Anderlecht. Diversa la situazione riguardante il fortissimo attaccante Lukaku. Il giovanissimo bomber (17 anni per lui), ha origini congolesi, ma è stato naturalizzato belga, anch'egli dunque più che appetibile. Tempo fa il Milan si era mosso con decisione sul giocatore, tanto che la stampa parlava di netto vantaggio sulle rivali, ma le parole del "nuovo Drogba" freddarono un po' l'ipotesi. Anche in queste ore le mire del ragazzo sembrano ribvolte alla Premier inglese e al Chelsea, nel cui club milita l'ivoriano da sempre idolo del baby bomber dell'Anderlecht. Nonostante tutto, il Milan sembra voler tentare.

martedì 13 luglio 2010

Firma la nostra petizione! Cerchiamo di fare il possibile per avere una squadra decente!

Salve a tutti i lettori di Milan Per Sempre, con la presente vi vorrei invitare a firmare per la petizione che abbiamo creato con l'intento di dare vita ad una sorta di protesta via web che è gia iniziata su Facebook. Questa petizione si rivolge ai Tifosi Rossoneri stanchi e delusi da queste nostre "campagne acquisti". Il Milan inizierà il proprio raduno il 20 luglio a Milanello, con i giocatori dell'anno scorso tutti più vecchi di un anno...immaginatevi...fra una o due stagioni dovremo rifare completamente la rosa perchè ormai i vari Nesta, Gattuso, Pirlo, Zambrotta ecc. non sono più da Milan. Se la società non intende investire sulla squadra che è la passione che accomuna tutti i tifosi milanisti, allora la venda a qualcun altro con un po' di dignità.
Se siete d'accordo con Milan Per Sempre, firmate anche voi cliccando sul banner che trovate in cima alla home page del sito. La petizione è ospitata da firmiamo.it, un sito sicuro, che permette di creare petizioni in tutto il mondo.

Ora la palla la abbiamo noi tifosi di una squadra vincente. Non la lasceremo andare in rovina. Adesso dobbiamo farci sentire. Forza Milan.

Francesco Meini, amministratore di Milan Per Sempre.

Ronaldinho: si avvicina la soluzione

Adesso è chiaro: il mercato del Milan ruota attorno a Ronaldinho. L’idea di vendere il brasiliano è maturata lentamente e si sta facendo sempre più concreta alla luce di una semplice considerazione: il guadagno economico per la società sarebbe più importante della perdita tecnica per la squadra. Ronaldinho ha capito che le cose stanno cambiando: non è più centrale nel progetto rossonero e andando a giocare da un’altra parte ha la possibilità di firmare ancora un ricco contratto pluriennale. La destinazione più conveniente è Los Angeles: i Galaxy, oltre allo stipendio milionario, possono offrire lo sbarco in grande stile sul mercato americano dove Dinho ha molti affari e sponsorizzazioni. Il Flamengo è l’altra ipotesi, meno affascinante ma più sicura sotto altri punti di vista: il brasiliano tornerebbe a casa per chiudere la carriera. Al di là della destinazione finale, Ronaldinho e suo fratello Roberto De Assis per il momento sono stati bene attenti a non forzare la mano al Milan perché tra un anno il giocatore si libererebbe a costo zero. Però Dinho ha fatto filtrare la disponibilità ad andare via e nei prossimi giorni potrebbe chiederlo ufficialmente ai dirigenti rossoneri. Il primo problema di Adriano Galliani sarà convincere Silvio Berlusconi, che non si vorrebbe privare del suo giocatore preferito. Per riuscirci, l’amministratore delegato può affidarsi ai conti (il risparmio è di 16 milioni lordi a cui va aggiunta la somma per la cessione del cartellino) e al nuovo progetto (entro dodici mesi ci sarà una piccola-grande rivoluzione visto che scadranno i contratti di tanti giocatori: anticipare i tempi è vantaggioso). Questi argomenti potrebbero far digerire a Berlusconi una cessione che non infastidirebbe affatto Massimiliano Allegri: l’allenatore non avrebbe problemi a ripensare un Milan senza Ronaldinho, in particolare se il giocatore non avesse forti motivazioni. Bisognerebbe, però, ragionare sulle alternative. Il nuovo acquisto dipenderebbe anche dai soldi ricavati dalla cessione del cartellino di Ronaldinho: se il brasiliano trovasse squadra in Europa (Olympiacos) il Milan potrebbe guadagnare una decina di milioni; se dovesse finire al Flamengo la cifra si dimezzerebbe; se poi Dinho andasse a giocare a Los Angeles il Milan ricaverebbe ancora meno perché in America il sistema è differente e le società non spendono grosse cifre per rilevare i cartellini dei giocatori. I grandi nomi che piacciono al Milan sono sempre gli stessi: Ibrahimovic (ma costa carissimo), Luis Fabiano (ma non convince del tutto). La scelta del nuovo campione, comunque, sarà il passo seguente: prima bisogna capire cosa farà Ronaldinho. E l’arrivo di Roberto De Assis a Milano tra oggi e domani potrebbe rappresentare la seconda svolta. La prima c’è già stata, quando il Milan ha capito di poter fare a meno di Ronaldinho.

domenica 11 luglio 2010

SPAGNA CAMPIONE DEL MONDO! Olanda-Spagna 0-1

Campeones. La Spagna è campione del mondo. Grazie ad una rete di Iniesta, che al 116’ trafigge un’Olanda insolitamente sprecona al termine di una partita dura, in qualche circostanza cattiva, col cuore in gola, non bellissima, ma piena di occasioni, nonostante il risultato striminzito. La squadra di Del Bosque firma così una clamorosa doppietta: Europeo più Mondiale, come in passato avevano saputo fare solo Germania e Francia (i trasalpini a rovescio, però, vincendo prima il Mondiale). L’Olanda non riesce a scrollarsi di dosso l’etichetta di magnifica perdente: Robben, il più pericoloso dei suoi, avrà però gli incubi per parecchi giorni dopo aver sprecato l’inverosimile solo davanti ad un favoloso Casillas. La partita è stata tosta dall’inizio, equilibrata, ed è diventata vibrante con il passare dei minuti, quando la stanchezza ha aperto gli spazi e le difese. Allora le occasioni sono arrivate. Tante, ma non concretizzate. All’undicesimo cartellino giallo (poi ne sono arrivati altri tre) è uscito dal taschino dell’arbitro inglese Webb anche quello rosso, ad Heitinga. Che può aver fatto la differenza. La Roja parte al galoppo. Spingendo forte sulla destra, con Sergio Ramos, che quando può scatenare la progressione fa paura. E va vicino al gol due volte: prima di testa (bravo Stekelenburg), poi con un tiro-cross che Heitinga chiude in angolo davanti alla porta vuota. La Spagna continua a spingere, vede le crepe che si aprono in mezzo alla difesa arancione che si apre ad ogni affondo. Vulnerabile da non crederci. E così è Villa a provarci con un sinistro al volo che colpisce l’esterno della rete e fa gridare al gol la ridotta porzione di stadio che tifa per gli spagnoli. Il primo quarto d’ora è tutto Spagna, dunque, che però, come spesso le accade, non concretizza quanto creato. Dopo aver resistito in apnea, l’Olanda infatti riemerge da sott’acqua. Solida nel mezzo, cattiva quando occorre, e anche non occorrerebbe. Fioccano i cartellini gialli: 4 in poco più di 20’. E De Jong poi rischia il rosso per un’entrataccia su Xabi Alonso. La gara diventa muscolare, la Spagna non ha colto l’attimo. E ora regna l’equilibrio. Chiude il tempo meglio la rinfrancata squadra di Van Marwijk. Che sfiora la beffa con Heitinga, che nel restituire palla agli spagnoli "rischia" di trafiggere Casillas, che valuta male il rimbalzo. L’unica palla gol per gli oranje arriva così: è tutto dire. All’intervallo è 0-0. Le squadre rientrano in campo con gli stessi 11 di partenza. E la gara stenta a decollare. Poco calcio, tanti calci. Poi Sneijder, dopo aver giocato a nascondino, si ricorda di essere il valore aggiunto dei suoi. Inventa un’apertura deliziosa, col contagiri, per Robben, che lascia di stucco la difesa spagnola, ma solo davanti a Casillas si fa ipnotizzare dal capitano spagnolo. Strepitoso. Una parata che vale un gol. E’ il 17’ del secondo tempo, spartiacque della gara. La Spagna replica con Villa, che sfiora il vantaggio dopo un erroraccio di Heitinga. La gara è bruttina, giocata soprattutto sui nervi. Dura, spigolosa. C’è anche paura, adesso, perché un errore può essere fatale. La squadra di Del Bosque va vicina all’1-0 con Sergio Ramos, il più pericoloso dei suoi, che solissimo a centroarea di testa mette alto. Non ha avuto come Robben il tempo di pensarci su, ma lo spreco è da mani nei capelli. Uno spreco per uno. E sempre 0-0. Nel finale c’è un’altra fiammata di Robben, un razzo, che scherza Puyol in velocità ma Casillas gli chiude ancora la porta. E’ il duello più bello della partita. Al 93’ è ancora 0-0. Supplementari. La stanchezza diventa un fattore. E rende la gara divertente. Perché le squadre si allungano, la lucidità viene meno, gli spazi si aprono. Fabregas e Mathijsen si mangiano un gol a testa nello spazio di un minuto. Poi Navas, peperino indiavolato sulla destra, colpisce l’esterno della rete. Tanti errori, ma la gara è finalmente divertente. All’inizio del secondo tempo Heitinga, pessimo, viene espulso per doppia ammonizione: secondo giallo per fallo su Iniesta. Van Bommel scala centrale. Ma non riesce a fermare Iniesta, che lanciato da Fabregas, segna il gol che vale una carriera. Proteste a non finire degli oranje, mentre il "manchego" festeggia la sua prodezza. Quella che regala alla Spagna il suo primo titolo mondiale. Snejider è sconfitto.

martedì 6 luglio 2010

Leo: "Allenare il Brasile sarebbe un sogno"

"Io non cerco un posto di lavoro, cerco un sogno". E questo sogno si chiama Brasile. Rompe gli indugi Leonardo, il tecnico che per primo, assieme a Felipe Scolari, è stato invocato dalla stampa per il dopo-Dunga dopo il fallimento della spedizione brasiliana al Mondiale. L'ex allenatore del Milan ha prima difeso Julio Cesar e compagni ("è stato una squadra molto competitiva, quadrata che poteva vincere") e poi, a proposito del futuro: "Ho deciso di essere disponibile a tutto. Se dovessi scegliere la mia strada, forse non sarebbe il momento. E’ da 20 anni che sono fuori dal Brasile. Ma quello che ho vissuto e che ho imparato non può diventare un problema. Io ho deciso di mettermi a disposizione". Ospite di Sky Mondiale, Leonardo ha spiegato chiaramente cosa servirebbe al Brasile: "Ci sono davanti degli anni molto importanti perché nel 2014 il mio Paese ospiterà la fase finale di un Mondiale dopo 64 anni. C’è da costruire un movimento e tante altre cose, forse ci sono da ricucire anche certi concetti e certi valori, per riorganizzare un evento che tutti aspettano con grande allegria. Ci vogliono tante persone e stare attenti a ogni dettaglio. Bisogna dare alle persone dei compiti precisi e pensare a un ruolo per ogni cosa. Il Brasile ha bisogno di tante cose perché per organizzare un Mondiale e costruire una squadra che giochi con uno stile brasiliano che piaccia a tutti, ci sono una serie di cose su cui bisogna ragionare". Leonardo non dimentica d'aver trascorso una stagione alla guida di tre ottimi giocatori brasiliani, esclusi dal Mondiale: "Io sono un po’ di parte. Con loro (Ronaldinho, Pato, Thiago Silva ndr) ho un rapporto diretto. Nell’ultimo anno mi sono stati molto vicini, non perché sono brasiliani ma perché sono giocatori importanti. Quello di Ronaldinho è stato un riscatto personale, ancora prima che del giocatore. Credo che la cosa bella sia stato vederlo tornare a certi livelli, anche perché nella sua vita doveva riorganizzare alcune cose". Parole che suonano come un'apertura, nel caso divenisse c.t. L'ex tecnico del Milan ha poi concluso ripensando all'esperienza in Italia. C'è chi sosteneva che Moratti lo avesse chiamato per il dopo-Mourinho: "No, non mi ha chiamato. Ho un grande rapporto con lui, ho una grande ammirazione perché ha preso un’eredità difficile perché far vincere l’Inter con questa etichetta addosso non era facile. Certo, non riuscirei a lavorare in un’altra squadra d’Italia che non sia il Milan. L’Inter è riuscita a mantenersi perché ha fatto degli investimenti che l’hanno resa competitiva in Europa, ma per tutti gli altri non è stato facile. Il Milan vive questo ma questa cosa cambierà e il Milan troverà delle soluzioni". Milan per Sempre augura un buon continuo di carriera al nostro grandissimo ex allenatore che si è dimostrato un vero uomo. In bocca al lupo, Leo!

Prima amichevole della stagione a Varese il 25 luglio

Prima uscita: Varese. Un anno fa gli ingredienti furono la presenza del presidente Berlusconi, gli assist di Ronaldinho e i gol, immancabili in estate, di Filippo Inzaghi.

Quest'anno stesso avversario e stesso stadio. Il Varese, neo-promosso in Serie B dopo i playoff e dopo un campionato di vertice alle spalle del Novara, affronterà il Milan nella prima uscita stagionale 2010-2011.

L'appuntamento sarà allo Stadio Franco Ossola di Varese, domenica 25 Luglio alle 18.30, con un importantissimo risvolto di carattere benefico: metà dell'incasso sarà devoluto alle iniziative di Fondazione Milan.

Pallone d'oro e Fifa World Player si fondono

Non più due vincitori (che spesso coincidevano). Non più due premi calcistici. Basta competizione fra Pallone d'oro e Fifa World Player: i due premi si unifica, e a partire dal 10 gennaio prossimo ci sarà un solo vincitore. Il premio diventa il Pallone d'Oro Fifa, e sarà organizzato congiuntamente da France Football, rivista francese che ha inventato il premio nel 1956, e la federazione internazionale, che dal 1991 aveva lanciato il FWP. L'annuncio, già anticipato, è arrivato oggi a Johannesburg, con la firma del contratto fra il presidente Fifa Blatter e Marie-Odile Amaury, presidente d'Amaury Sport Organisation, casa editrice di France Football. Blatter non ha voluto svelare i contenuti economici dell'accordo: "Come nei trasferimenti dei giocatori, non parliamo di soldi, ma sottolineiamo la volontà di mettere insieme in uno stesso trofeo l'esperienza e la tradizione di France Football e della Fifa". L'accordo proseguirà almeno fino alla prossima edizione del Mondiale e non coinvolgerà i "premi minori" del Fifa World Player: "troveremo un nome per il premio alle calciatrici" ha detto Blatter. A decidere il prossimo vincitore sarà una giuria mista: la principale differenza fra i due trofei, infatti, era costituita dai giurati: da una parte, quella francese, i giornalisti di testate specializzate di tutto il mondo, dall'altra allenatori e capitani di tutte le nazionali affiliate alla Fifa. Ora voteranno tutti insieme, anche se ancora non è definito quanto peseranno i diversi voti. Negli ultimi anni, comunque, i due verdetti erano sempre coincisi: dal 2005, con Ronaldinho, tutti avevano fatto il bis: Cannavaro, Kakà, Ronaldo, Messi. E per il 2010 il candidato più forte, in questo momento, per ricevere il premio "unificato" sembra Wesley Sneijder. Se non bastassero le vittorie e per il buon Mondiale dell'Olanda, ora arriva una investitura proprio da France Football, che lo celebra in un articolo: "Spumeggiante: Wesley Sneijder dopo la trionfale stagione interista non ha abbassato il ritmo al Mondiale: tanto da diventare un possibile candidato al Pallone d'Oro. Sneijder non è il più grande nè il più forte in assoluto, ma quest'anno trasforma in oro tutto ciò che tocca». Come sempre in questi casi, pesano molto i risultati: "Non soddisfatto della tripletta interista, il regista è tornato al lavoro. Questa volta, con la nazionale giocando fino a questo momento in maniera perfetta". Sneijder in oranje finora ha oscurato anche Robben, altro possibile candidato: e i 4 gol segnati lo tengono persino in corsa per la classifica marcatori.

lunedì 5 luglio 2010

Jankulovski rischia 4 mesi di carcere

La notizia è di quelle che di certo non fanno piacere. L’esterno del Milan Marek Jankulovski, accusato di violazione della legge antiriciclaggio sulle scommesse sportive on line, rischia quattro mesi di reclusione e 500 euro di multa. E’ questa, ripresa dall’Ansa, la pena richiesta oggi a udine dal pm Lorenzo Del Giudice. Per Marek, insieme a Giampiero Pinzi, David Di Michele e Massimo Margiotta, e al commerciante friulano Gianluigi Prevedello, lo stesso pm ha chiesto l'improcedibilità per avvenuta prescrizione in ordine a una contravvenzione per le scommesse fatte. Nell'ambito dello stesso processo, partito da un'inchiesta avviata nel 2005, altri imputati hanno già chiesto e ottenuto il patteggiamento nei mesi scorsi.