venerdì 15 gennaio 2010

Milan-Novara 2-1

L'imbattibilità del Novara si interrompe a San Siro negli ottavi di Coppa Italia. Dopo avere eliminato Parma e Siena, la formazione di Tesser si arrende al Milan, ma al termine di una prova entusiasmante, in cui fino al 36' della ripresa ha accarezzato un sogno. Rossoneri operai contro una squadra da applausi, sotto per il gol di Inzaghi, ma di nuovo in partita con il pareggio di Gonzalez. All'81' il gol decisivo di Flamini. Tre perle per una partita bella e ben giocata. In diecimila accorrono infatti a San Siro come se fosse il Sivio Piola. Ma per Attilio Tesser il pensiero fisso è la promozione in B e la Coppa Italia diventa un obiettivo secondario. Tanto per citare due nomi, gli uomini di punta Rubino e Motta sono in panchina. Il turnover rossonero riguarda invece ben dieci undicesimi della formazione tipo. Si rivede Storari fra i pali. Anche Bonera in difesa, così Inzaghi e Huntelaar. Ma anche De Vito esterno sinistro difensivo e Di Gennaro dietro le punte.
Milan e Novara applicano lo stesso modulo, il 4-3-1-2. Giocano corto a centrocampo e non rinunciano al pressing. Il Novara che morde le caviglie e schizza in velocità sulle fasce porta il marchio di Attilio Tesser, ma il difesa i rossoneri sono attenti e l'esperienza di Favalli e Kaladze limita i danni. In attacco, la muisca è la stessa, perché Coppa Italia o no, quando c'è da infilare la palla in rete Fillippo Inzaghi è presente. Il centravanti, al contrario dell'abulico e inesistente Huntelaar, si muove con sapienza e regala numeri. Soprattutto non perde il vizio, perché al 12', defilato a sinistra nell'area, ubriaca con una serie di dribbling Cossentino e infila nel sette alla sinistra di Fontana. Ma il Novara non concede il fianco e quando può dà del filo da torcere ai rossoneri. Nelle frequenti ripartenze Gonzalez spaventa la squadra di Leonardo, ma sono spesso emozione e mancanza di esperienza a bloccare l'istinto del gol dei piemontesi, unici imbattuti fra i professionisti in Italia. E' invece Fontana a innescare un grande duello con i rossoneri respingendo e deviando gol fatti: almeno tre a Inzaghi e uno a Jankulovski.
La ripresa inizia con Abate al posto di Bonera ma, soprattutto, con il pareggio del Novara. Magia di Gonzalez che irrompe al limite, confonde con il suo movimento Kaladze e fa partire un siluro imparabile per Storari. Il gol è un micidiale schiaffone per i rossoneri che non credono ai loro occhi. Per una decina di minuti il Milan subisce l'euforia degli azzurri che accarezzano sogni di gloria. La scossa la dà ancora una volta Inzaghi al 15', con uno stop e una girata che sfiora la traversa. Leonardo non ci sta e per dare spessore all'attacco inserisce il diciassettenne Verdi per Di Gennaro al 21'. Dal canto suo il Novara fa il suo dovere, anche se il suo ritmo è calato. Il Milan si getta in attacco, facendo prevalere più la sua forza d'urto che la convinzione. Il 2-1 di Flamini al 36' è infatti prepotente quanto potente: palla che si infila nel sette alla sinistra del bravo Fontana. E' il gol qualificazione; ai quarti i rossoneri se la vedranno con la vincente tra Udinese e Lumezzane.

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