venerdì 4 dicembre 2009

Galliani: "Il Milan non è un albergo"

"Non mi risulta che Gattuso voglia andare via; si sta curando. Il Milan non è un albergo dove si fa il chek-out e poi si va via". A parlare è Adriano Galliani in Lega. L'a.d. rossonero insomma non le manda a dire. "Non mi risulta che il Manchester City sia interessato a lui. Ho anche parlato con Ancelotti e Rino non è nei suoi piani. Gennaro lo sa, lui vuole guarire. Poi ha due strade: o allungare con il Milan o partire e quindi prendere una decisione tra la fine di dicembre e i primi giorni di gennaio" aggiunge. Galliani preferisce concentrarsi sulla sfida di domani a San Siro: "Con la Samp dobbiamo prendere i tre punti e poi Juve e Inter facciano quel che vogliono". Leonardo è ottimista. Dei botta e ruisposta tra il gicoatore e il dirigente ha una sua teoria. "Non vedo problemi; è normale che ci sia dialettica. Voglio che rimanga, è una risorsa importante. Ma credo che debba recuperare e trovare tranquillità. Al momento giusto l'argomento verrà affrontato. Ma noi vogliamo che il rapporto vada avanti". Ma c'è Milan-Sampdoria. Per Leonardo la tentazione è grande, ma la continuità non ha prezzo. Il brasiliano non avrebbe mai immaginato il 4 di dicembre di trovarsi al secondo posto in campionato, con gli ottavi di Champions a portata di mano e cinque prime donne da gestire in attacco. Il tecnico rossonero, con Inzaghi squalificato, domani con la Samp avrà un problema in meno da gestire, anche se è quasi certo che tra Pato e Ronaldinho verrà confermato Borriello, nonostante la doppietta di Klaas Jan Huntelaar a Catania. Ma l'olandese, al pari di Thiago Silva, è da valutare. Un piccolo problema fisico che sarà esaminato in giornata. Ma ben venga l'abbondanza: "La cosa bella è avere l'alternativa - sostiene -. Tutti e cinque possono trovare bene".
Leo non guarda la classifica. "Dobbiamo mantenere sempre lo stesso profilo. Abbiamo fatto un filotto importante di rusiltati, ma la classifica è corta; tra noi e il decimo posto ci sono pochi punti. Ripeto, i conti li facciamo alla fine. Noi dobbiamo restare in zona per lottare". Sull'Inter solo elogi: "Ha avuto pochi cali, pochi risultati negativi. E' una squadra solida. Noi abbiamo fatto punti e siamo migliorati. Dobbiamo restare aggrappati alla nostra posizione e arrivare così alla fine e se ci sarà da lottare ci proveremo"
La Samp (senza Palombo) in crisi? Leo non ci crede: "Per me ha voglia di ritrovarsi, niente meglio che con noi. Mi aspetto una partita difficile, perché quella di Delneri è una squadra ben organizzata". Poi tutti davanti alla tv a vedere il big-match. "Io tifare Juve? Giuro, non ci penso tanto, perché credo che non sarà determinante. Determinate sarà semmai il nostro gioco, la nostra mentalità". Dopo la Samp la sfida decisiva in Champions con lo Zurigo. Leo deve fare i conti con gli infortuni. "Siamo un po' contati. Zambrotta sarà squalificato in Coppa; spero di recuperare almeno uno fra Jankulovski e Bonera. Dovrò fare molti calcoli". Leonardo parla anche di Antonio Cassano in merito al tormentone sulla convocazione in Nazionale e in riferimento ad alcune dichiarazioni del c.t. Marcello Lippi. "Se Galliani mi dicesse prendiamo Cassano? Chiunque vorrebbe un giocatore con così tanta classe e personalità. È bello avere a che fare con campioni del genere, belli da vedere quando giocano".
Leo non si sbilancia; preferisce tenersi dentro tutto. E già pensa a come far giocare Beckham, "potrebbe dare contributi importanti in tanti ruoli; non in difesa, ma lì vicino". E anche al Brasile: "Io commissario tecnico? Non è un obiettivo, ma pensare al Mondiale del 2014 a casa mia...non faccio progetti; gli ultimi accadimenti al Milan lo testimoniano".

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