sabato 5 dicembre 2009

Milan-Sampdoria 3-0

Dieci partite utili consecutive; cinque partite vinte di fila. Cosa deve fare di più il Milan per sperare in un clamoroso aggancio al primo posto? Non ditelo a Leonardo. L'allenatore rossonero ama il basso profilo e mantenere il passo. Giocare e divertirsi: i conti si fanno alla fine. Sarà, ma il 3-0 con cui i rossoneri fanno fuori, o sarebbe meglio dire annientano, la Sampdoria, è l'eloquente manifesto del Milan-fantasia. Sulla sfida di San Siro pesa l'inconsistenza dei liguri; impalpabili quanto irriverenti. Chissà, magari soggiogati da un Milan che si diverte da matti e non perde mai la concentrazione, anche quando la partita è chiusa. Senza Palombo la Sampdoria perde intellligenza tattica e guida saggia. Lugi Delneri lo sostituisce con Tissone, confidando in una serata di grazia di Cassano, leggermente arretrato rispetto a Pazzini. E' la variante fondamentale dei blucerchiati, contro un Milan che non cambia profilo: Seedorf sempre alle spalle di Pato, Borriello e Ronaldinho e Antonini piazzato alla sinistra della difesa, con spostamento a destra di Zambrotta. Lo sbilanciamento è a favore del Milan che nello spazio dei primi 23 minuti si trova in vantaggio di tre gol. Lo sconcerto è totale, perché la prima zampata arriva dopo 62 secondi. I rossoneri divorano con velocità e tecnica la blanda opposizione blucerchiata. Splendido il gesto di Antonini che sradica la palla nella sua trequarti e lancia Ronaldinho. Il Gaucho si invola e inventa un assist geometrico per Borriello che infila di testa.
Tutto frutto di un entusiasmo che all'indomani del derby sembrava fantascienza. Spettacolare e costruttivo, il Milan guidato da un Pirlo stratosferico e un Ronaldinho che sembra volare su cuiscinetti d'aria raddoppia al 21' con Seedorf. L'assist è ancora di Dinho che pesca l'olandese al limite. Il piatto sinistro sotto la traversa dell'orange è sublime. Samp stramazzata al suolo. Nemmeno il tempo di respirare e arriva il 3-0 di Pato: l'assist questa volta è di Borriello; stop di petto del "Papero" che si vede respingere da Castellazzi, per poi ribadire in rete. Arrendevoli e senza un minimo di personalità, Cassano e compagni subiscono il Milan che ovviamente abbassa il ritmo e fa girare la palla, esaltando le sue qualità. E' come giocare sul velluto. Attaccare sulle fasce è come passare la lama del coltello nel burro; mirare in porta un gioco da ragazzi. Inutile la mossa Lucchini al posto di Mannini per dare più copertura, mentre nel Milan Ronaldinho cede il posto ad Abate per un lieve problema muscolare; mossa precauzionale in vista della delicata trasferta di Zurigo. Ma utile anche in vista di martedì, perché con Zambrotta squalificato, sarà padrone delle fasce con Antonini.
Che fine ha fatto la Samp di inizio campionato? Sfilacciata e praticamente allo sbando, subisce il torello del Milan che abbassa il ritmo e tende a non infierire. Delneri cerca di scuotere il gruppo inserendo Semioli per Padalino, ma Il 3-0 trasforma inevitabilmente la ripresa in un allenamento, anche se il poker viene sfiorato a più riprese ed evitato da Castellazzi. C'è spazio anche per Flamini e Huntelaar; comparsate, niente di più. La notizia? Il primo tiro della Samp verso la porta rossonera lo effettua Tissone al 38'. Basta e avanza. E il Milan vola.

Nessun commento: