mercoledì 4 febbraio 2009

Glasgow Rangers-Milan 2-2

"Siamo fuori dalla Coppa Italia e pensiamo che queste amichevoli possano essere utili". Adriano Galliani avrà certamente ottimi motivi per pensarlo, anche se le indicazioni nel 2-2 di Glasgow, sono state davvero poche. Che Pato e Kakà fossero due campioni si sapeva da tempo, per il resto altri chilometri di rodaggio nel tachimetro di Thiago Silva (più ombre che luci per lui), debutto sulla fascia destra per l'altro brasiliano Mattioni, l'occasione per chi gioca poco di mettersi in mostra. Riuscita peraltro solo in parte.
Carlo Ancelotti, da tecnico preparato e uomo saggio qual è, non rischia le preziose gambe dei suoi titolari e ne propone solo due dall'inizio, Pirlo (che sarà squalificato con la Reggina) e un Beckham che si limita all'ordinaria amministrazione. Anche i Rangers, squadra dai limiti tecnici fin troppo evidenti, danno spazio ad alcune seconde linee. Shevchenko non fa più paura a nessuno, mentre Inzaghi non abbina alle motivazioni, sempre alte, una grande lucidità. Ronaldinho prova a mettersi in mostra, ma si limita a un palo esterno su punizione al 25'. L'unico lampo di un primo tempo che scivola via senza troppi scossoni.
Ancelotti nella ripresa inserisce anche Seedorf e Kakà per Beckham e Dinho. L'atmosfera si mantiene freddina, in linea col nevischio che ha accolto le squadre in campo. Ronaldinho trova la barriera su punizione e Seddorf ha il mirino sballato. Quando tutto sembra avviato verso un tranquillo 0-0 Thiago Silva e Darmian sono imperfetti nella chiusura su Beasley, che si libera in area e batte Dida. Poco dopo Pato, entrato per Sheva, non può esimersi dal segnare l'1-1 dopo una comica carambola tra i difensori dei Rangers, messi in difficoltà dalla percussione di Kakà sulla sinistra. La partita prende un minimo di tono: Inzaghi si fa murare da Alexander, prima che Kakà dia un saggio della sua classe firmando il 2-1 dopo una percussione centrale e un destro imparabile. Ultimo brivido al 36', quando Papac si infila in srea dalla sinistra e batte Dida per l'ecumenico 2-2 finale.

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