sabato 28 febbraio 2009

Rifondazione

O l’operazione Champions League va in porto, oppure il Milan dovrà fare i conti con un fatale ridimensionamento. Questo il messaggio lanciato ieri da Adriano Galliani ai rossoneri. Un modo per spronare il gruppo e mettere ciascuno di fornire alle proprie responsabilità. L’a.d. milanista sarà vicino ad Ancelotti giornalmente per dargli tutto l’appoggio necessario in questa rincorsa. Ma è chiaro che nel frattempo inizieranno i lavori per il nuovo corso.
La posizione ufficiale è che il Milan conferma Ancelotti se si qualifica in Champions, anche in virtù del contratto sino al 2010. In realtà in via Turati stavolta non verrebbero posti ostacoli se il tecnico di Reggiolo a fine stagione chiedesse d’andar via. È noto da tempo che a lui pensano Real, Chelsea e Manchester City. E dopo le ultime disavventure stavolta va messo nel conto che decida d’andare per la propria strada a chiudere un ciclo eccezionale di 8 anni. E stavolta potrebbe seguirlo anche Mauro Tassotti.
Nelle scorse settimane s’è parlato molto della candidatura di Leonardo. Lui ha smentito, Galliani ha solo precisato che seguirà Ancelotti. Ma non subito. Dell’attuale staff può restare, invece, Filippo Galli. Ma è presto per queste rifiniture. Anche perché in corsa c’è anche Roberto Donadoni. Senza mai dimenticare il fascino di Rijkaard e Van Basten.
Paolo Maldini ha deciso di ritirarsi e Braida è a caccia per sostituirlo: compito arduo. Anche Favalli e Emerson sono avanti con gli anni e sono candidati ad andar via. È dura, invece, che il club rossonero eserciti il diritto di riscatto per Senderos con l’Arsenal e per Mattioni con il Gremio, invece Cardacio e Viudez sono destinati a fare esperienza altrove: soprattutto quest’ultimo può liberare un posto da extracomunitario. Come Shevchenko, del resto, destinato a tornare al Chelsea a fine stagione.
A metà del guado c’è Kakà. A gennaio ha detto no al City, ma quale appeal può avere per lui un Milan ancora fuori dalla Champions? Ma anche pensando positivo non si può dare per scontata la sua conferma: soprattutto se all’orizzonte si ripresenta il Real. Di Beckham si dovrebbe sapere tutto la prossima settimana. Da vedere anche la posizione dei senatori Seedorf, Ambrosini, Nesta, Kaladze, Dida e Kalac. Dura restino tutti insieme.
Non appaiono in discussione, invece, Abbiati, Bonera, Antonini, Zambrotta, Jankulovski, Thiago Silva, Pirlo, Flamini, Gattuso, Ronaldinho, Pato, Inzaghi e Borriello. Sino a prova contraria.

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