martedì 5 ottobre 2010

Zambro di nuovo in Nazionale!

Il senatore, 33 anni tondi, è tornato ad avere due seggi: uno al Milan e uno in Nazionale. Il c.t. Cesare Prandelli, in piena emergenza non ha avuto dubbi nel riprenderlo in famiglia: "Gianluca Zambrotta ha una forma fisica ottima e quando l'ho chiamato ha detto sì con entusiasmo. Piuttosto che un 28enne senza esperienza internazionale chiamo un giocatore che ha vestito quasi cento volte (97, ndr) questa maglia". E Zambro ringrazia con l'entusiasmo dell'esordiente, perché proprio non se l'aspettava: "Sono contento di essere qui, è dal 1999 che conosco la Nazionale. Sono sempre legato tantissimo a questi colori, a questo ambiente e a tutti quanti". Racconta: "Un po' sono stato sorpreso dalla chiamata del c.t.; quando mi ha telefonato gli ho detto che ero disponibile, poi domenica è arrivata la conferma. Vivo sempre alla giornata e credo che giovani interessanti per vestire la maglia azzurra ce ne siano. Penso a Balzaretti, Antonelli e nel mio ruolo a De Silvestri. E non è nemmeno vero che i talenti in Italia mancano: abbiamo Cassano. Balotelli e Pirlo che sono veri talenti". Nella conferenza stampa di Coverciano fioccano domande, anche una sull'eterna questione Cassano-Lippi, Zambrotta liquida la discussione con diplomazia lapidaria: "Non dipendeva da noi veterani se lui doveva o no venire al Mondiale. E poi erano cose che riguardavano Lippi e Antonio. L'ex c.t. avrà avuto i suoi buoni motivi per non chiamarlo; ma ora Cassano è importante per noi e può farci fare il salto di qualità: siamo tutti contenti che sia qui". E torna alla sua convocazione; al ritorno nella "sua" Coverciano. "Al Mondiale dissi che non mi sentivo finito - ricorda l'esterno del Milan -; quando giovedì scorso Prandelli mi ha chiamato, non ho pensato a prendermi particolari rivincite. Ho detto semplicemente si. Non sono qui per togliere il posto a nessuno, non ho detto che torno e pretendo di giocare. Ma le 100 presenze sono vicine e vorrei raggiungerle".

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