giovedì 12 marzo 2009

Inzaghi: "Mi tengo il pallone"

Qualche usanza inglese inizia a prendere piede anche in Italia. Filippo Inzaghi, autore oggi di una tripletta contro l'Atalanta, come impone la tradizione della Premier League, si è portato a casa il pallone con cui ha punito i bergamaschi arrivando a quota 298 gol realizzati da quando gioca fra i professionisti. Nonostante l'età, 36 anni il prossimo agosto, e gli innumerevoli gol già alle spalle, lasciando lo stadio si è presentato nella zona interviste con il pallone sotto braccio, felice come un bambino: "Lo terrò a lungo - ha detto Inzaghi - e lo farò firmare dai miei compagni. È loro che devo ringraziare perché mi hanno aiutato tantissimo. Oggi Jankulovski, Pato e Zambrotta mi hanno messo tre assist d'oro e io sono stato solo bravo a finalizzare". Con gli ultimi sigilli il rossonero è sempre più di diritto fra i più grandi cannonieri del calcio italiano e non solo. Ma di sognare non smette mai: "Mi piacerebbe tantissimo arrivare a 300 segnando ancora a San Siro, perché il gol qui, e le triplette in particolare, hanno un sapore tutto speciale". Il segreto della sua longevità? "Io mi diverto ancora e le gambe girano bene - ha spiegato - e, a 36 anni, ritagliarmi ancora giornate come questa è motivo di grande soddisfazione. E poi oggi faceva abbastanza caldo, e il caldo mi aiuta. Purtroppo giochiamo solo una volta alla settimana, ma così abbiamo il tempo per preparare le partite con calma". E sulla partita di oggi ammette: "Il punteggio non è giusto. Abbiamo sofferto parecchio, abbiamo regalato una bella giornata ai nostri tifosi, ma forse il 3-0 è eccessivamente rotondo". A chi gli ricorda le dichiarazioni di Josè Mourinho (che ha sottolineto come il Milan finirà la stagione con 'zero titoli'), lui risponde orgoglioso: "Noi dobbiamo pensare a tutto quello che abbiamo fatto in questi anni...".

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