venerdì 6 novembre 2009

Galliani: "Il Milan di Leo fa impazzire Berlusconi"

Il vento sta girando dalla parte giusta: il Milan sembra avere trovato una sua identità e i risultati arrivano. Il progetto Leonardo piace e non mancano gli apprezzamenti a cominciare da quelli del patron rossonero. Lo rivela Adriano Galliani: "La doppia sfida con il Real non lo porta a fare proclami, ma il modulo 'spagnolo' della squadra piace molto al presidente Berlusconi: abbiamo sempre avuto una vocazione offensiva e abbiamo un allenatore che ci fa giocare bene al calcio". E sorride Galliani, perché finalmente può affermare dopo un lungo periodo di mugugni, che il Milan "sta giocando bene al calcio". Arrivando in Lega Calcio questa mattina, l'amministratore delegato approfondisce: "Sono molto contento del lavoro di Leonardo che ha trovato un bell'assetto tattico", con Seedorf alle spalle del tridente; molto simile alla Roma di Luciano Spalletti: "Infatti a me - confessa Galliani - piaceva Spalletti come allenatore e continua a piacermi. Mi piacciono quelli che hanno vocazione offensiva". Poi gli elogi a Leonardo: "È stato molto bravo ad avere l'idea. Ma qualche tempo fa anche Dunga mi aveva detto che Pato poteva giocare a destra e Ronaldinho a sinistra. Tutti e due sulla sinistra si pestavano un po' i piedi, adesso va benissimo". Una soddisfazione enorme avere quindi puntato su Leonardo. "Credo che il presidente e il sottoscritto abbiano scelto in maniera intelligente - rivendica Galliani -: non c'è bisogno di aver fatto una grande sperienza precedente prima di allenare una grandissima squadra. Sacchi non aveva mai fatto una panchina di A, Capello stava facendo il manager e Leonardo pure. È una speranza per tutti i manager di poter diventare allenatore del Milan...". Galliani esalta il tridente formato Leo. "E' bellissimo. Uno sta a destra, l'altro a sinistra e in mezzo Pippo, Borriello o Huntelaar. Ma l'altra mossa buona di Leonardo è Seedorf centrale e non esterno". Galliani infine si sofferma sull'ormai certo acquisto del giovane ghanese Adiyah. "È qui da due giorni. Lui è un ragazzino che sta zitto, fa quello che dicono i suoi procuratori. Prima chiedevano troppo per cui abbiamo rotto le trattative, poi sono ritornati e hanno accettato l'offerta del Milan. Oggi - spiega - il ragazzo sta facendo le visite mediche, se le supera stasera o domattina firmerà i contratti con validità due gennaio. È un'opportunità. È un ragazzo che ha ancora tutto da dimostrare. Abbiamo pensato che il costo del cartellino e quello dello stipendio erano un'operazione fattibile. Se per la terza volta il capocannoniere del Mondiale Under 20 fosse un nuovo Aguero o Messi sarebbe 'troppa grazia Sant'Antonio'".

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