lunedì 30 novembre 2009

Galliani: "Grande Milan ma straordinaria Inter"

Neanche dopo la vittoria di ieri sul Catania e la conquista del secondo posto Adriano Galliani si lascia andare all'entusiasmo: "Il Milan ha un buon rendimento, ma davanti c'è un'Inter straordinaria. Abbiamo sogni, come tutti. Ma non siamo l'anti di nessuno. Non siamo l'anti-Inter". Intervistato a "La politica nel pallone" su GR Parlamento, il vicepresidente del Milan ha fatto il punto sul momento della sua squadra, tornata a livelli d'eccellenza dopo un tormentato avvio di stagione. — "Nelle ultime 7 gare abbiamo vinto 6 partite e ne abbiamo pareggiata una senza recuperare punti. Non abbiamo tormenti, pensiamo solo alla nostra squadra. I nostri 28 punti, come i 27 della Juve, sembrano pochi perché davanti c'è un'Inter straordinaria. Abbiamo perso occasioni all'inizio del torneo? Abbiamo avuto buona sorte in altre circostanze. Ieri abbiamo segnato due gol dopo il 90', a Napoli ne abbiamo subiti 2 nel recupero. Il nostro campionato è diviso in due parti: 9 punti nelle prime 7 partite, 19 nelle seconde 7". Ma la giornata di sabato potrebbe costituire segnare una svolta: il Milan ospiterà la Samp, reduce da un derby tutt'altro che brillante, ma soprattutto a Torino andrà in scena una Juventus-Inter che potrebbe riaprire la stagione: "Dopo la nostra gara con la Sampdoria, se potessi sedermi tranquillo davanti alla tv tiferei Juventus". Una stagione a due volti, quella del Milan, capace di risalire la china dopo una partenza problematica. Il merito di questa trasformazione, secondo il dirigente rossonero, è da attribuire tutto a Leonardo: "Ha cambiato completamente la pelle di questo Milan. Credo che quest'estate abbiamo avuto coraggio. È la prima volta che una big del calcio europeo sceglie come allenatore una persona che non era mai stata in panchina nemmeno nel settore giovanile. Ieri quando è entrato Huntelaar abbiamo cominciato a giocare con un 4-1-1-4. In settimana Leonardo mi ha detto che aveva visto molto bene questo ragazzo, mi fa molto piacere". Parte del merito va anche a due brasiliani, il ritrovato Ronaldinho e Pato: "Ronaldinho gioca con continuitá e sta dando un buon contributo. Non è ancora al massimo ma è un buon Ronaldinho. Pato è incedibile. Ha 20 anni, è molto richiesto. Abbiamo perso Kakà, non possiamo perdere altri giocatori. Abbiamo venduto Kakà al Real Madrid ma siamo andati a vincere al Santiago Bernabeu: una storia molto bella". Tra i pali inoltre è tornato a brillare un altro brasiliano, Nelson Dida: "È fortissimo mentalmente. Può superare qualsiasi cosa, ha una psicologia particolarissima. Con lui abbiamo fatto 3 finali di Champions League vincendone 2: è uno de giocatori che resterà nella nostra storia". Durante l'intervista radiofonica, Galliani ha parlato anche dei recenti episodi di razzismo negli stadi: "Non siamo un paese razzista. Nei nostri stadi si sentono cori di ogni genere contro chiunque, c'è molta maleducazione. C'è una piccola frangia di stupidi, più stupidi che razzisti secondo me". L'altro dibattito tema del momento è quello degli arbitri, soprattutto dopo il clamoroso fallo di mano di Henry costato la qualificazione al Mondiale all'Irlanda di Trapattoni: "Qualcosa va fatto, ci sono troppi errori perché l'occhio umano è così. Siamo esseri umani e non abbiamo venti telecamere. Personalmente sono per la moviola in campo, sono appassionato di basket e sappiamo che c'è l'instant-replay. Nel rugby abbiamo visto che hanno fermato per vedere le azioni. Non capisco perché non possa avvenire tutto questo nel calcio. Mettiamo almeno un arbitro dietro le porte. Avrebbe visto di sicuro il fallo di mano di Henry in Francia-Irlanda".

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