domenica 21 febbraio 2010

Bari-Milan 0-2

Con esperienza e autorità il Milan conquista tre punti fondamentali a Bari dove vince 2-0; risultato che a Manchester porterebbe i rossoneri ai quarti. Di Borriello e Pato i gol della vittoria. Con la ciliegina finale di Abbiati che all'89' para un rigore a Barreto. L'Inter ora è a 7 punti, con la prospettiva di recuperare mercoledì al Franchi la gara con la Fiorentina e avvicinarsi ulteriormente ai nerazzurri. Marco Borriello e Christian Abbiati per ricominciare. Sotto l'egida di Leonardo, convinto più che mai del suo Milan. La punta centrale ritrova spazio nel tridente, mentre a staccare la spina è Dida dopo le indecisioni di Coppa. Giampiero Ventura, dopo l'esperienza di Cagliari, torna al 4-4-2 e schiera in attacco Barreto che al Sant'Elia era squalificato.Il Bari medita l'impresa, ma l'approccio alla gara è sconcertante. La squadra di Ventura adotta un atteggiamento attendista e non pressa i portatori di palla. Scelta tattica? Con il passare dei minuti è in realtà il Milan a marcare un gap tecnico esagerato, anche se per quasi mezzora i rossoneri dominano nel possesso, ma non trovano spazi negli ultimi venti metri dove i pugliesi erigono autentiche barricate. Il leit-motiv è costante: il Milan fa girare la palla e concentra il suo gioco sui brasiliani. Ronaldinho, proprio come piace a Berlusconi, spesso si accentra cercando l'uno-due con Pato, ma il giovane connazionale è molto lontano dal suo standard ideale. A fare la differenza è invece Ambrosini: gigantesco e implacabile a centrocampo; il punto di partenza del gioco rossonero.
Se il Milan interpreta la partita con pazienza e metodo, il Bari stupisce invece per il suo atteggiamento prudente. Occorrono 26 minuti per vedere finalmente all'opera i padroni di casa che giustamente protestano per un rigore non assegnato da Gava. Il fallo lo commette Bonera su Barreto. Inutili le proteste. Potrebbe essere la scossa per scuotere i biancorossi che perdono Meggiorini per infortunio (dentro Sforzini), invece è il Milan a riprendere il possesso della gara. Al 41' Borriello gira a porta vuota e Bonucci salva sulla linea di porta. E' la prova generale del gol che arriva al 43'. L'assist è di Ronaldinho, un cross tagliato e geniale da sinistra a destra, su cui si avventa il bomber rossonero che infila sul primo palo con la consueta mezza rovesciata al volo spettacolare. Il Bari inizia la ripresa con il pressing alto. Il Milan opta per la prudenza, ma sempre pronto a ripartire e ribadire il suo strapotere tecnico. Il possesso palla fa la differenza, ma anche l'organizzazione difensiva dei rossoneri, all'insegna del sacrificio. Ventura al 17' toglie Rivas per Almiron. L'ex juventino, nel vertice alto del rombo, dà la carica ai compagni. Ma il Milan regge e non si scompone. Leonardo però aggiunge mattoni alla difesa: toglie l'ammonito Bonera e inserisce Jankulovksi. Esattamente quando Pato raddoppia. Ambrosini sfonda e allarga a sinistra per Dinho: cross, Gillet allontana e palla al "Papero" che infila con sicurezza. Al 27' Borriello si lamenta per un problema muscolare; Leo lo accontenta e inserisce al suo posto Inzaghi. Il Bari prova a ragionare, ma manca la grinta. Probabilmente rassegnato dal doppio vantaggio dei rossoneri. C'è spazio anche per Beckham (fuori Gattuso). E soprattutto per Abbiati, fino all'89' disoccupato, perché para con classe un rigore a Barreto. E' il sigillo sul 2-0.

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