venerdì 5 marzo 2010

Leonardo: "Penso solo ai tre punti"

"Sono giorni interessanti" dice Leonardo in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Milan. Li chiama interessanti. Centottanta minuti che ti possono rivoltare una stagione e li chiama interessanti. Ma Leo è così. Mai squilli di tromba, mai frasi roboanti. Contenuto e garbato. Il tecnico rossonero sa bene di essere davanti al bivio, anche se dopo la Roma ci sarà ancora tanto da pedalare.
Obiettivo primario: vincere all'Olimpico; altro risultato non è contemplato. "Dobbiamo pensare solo alla vittoria - sottolinea -. È un confronto diretto che va al di là dei tre punti, che però possono creare un avvicinamento o un distacco importante tra le due squadre". Leonardo affila le unghie. Questa Roma non gli piace affatto. "Noi e i giallorossi abbiamo una storia simile - analizza -; due squadre che hanno iniziato con grandi difficoltà, poi hanno trovato gioco e risultati e ora sono lì, una seconda e l'altra terza. Sarà davvero una sfida spettacolare". Partitona davanti al tutto esaurito. Dodici contro undici. Leo avverte: "Con i rientri di Toni e Pizarro hanno di nuovo tutta la rosa a disposizione. A parte il risultato di Europa League, la Roma ha prodotto un ottimo gioco, dimostrandosi molto competitiva. Ha dimostraro tuitto il suo valore vincendo anche quando in situazioni difficili".
Pato? Assente. Ma la novità è la non convocazione di Mancini, ritenuto il sostituto ideale del giovane connazionale. "Mancini ha lavorato questa settimana dopo l'infortunio con l'Udinese, ma ha sentito ancora la fatica - spiega -; l'ho lasciato a casa per precauzione; per farlo recuperare al massimo. Deve guadagnare la condizione. Pato? Il suo infortunio è meno grave del previsto, ma è difficile ancora dare una valuitazione. Lunedì ne sapremo di più: una contusione muscolare anche se è piccola non deve essere trascurata".
Chi sarà allora il compagno di tridente con Borriello e Ronaldinho, ammesso che sarà tridente? Beckham o, addirittura, Abate? Sorride Leonardo: "Sinceramente abbiamo le alternative. Non ho ancora scelto, ma la notte porta buoni consigli". La Roma e il Manchester United. Su una cosa l'allenatore non ha dubbi: "Niente tatticismi. Dobbiamo vincere e quindi mantenere il nostro stile di gioco. Abbiamo perso e vinto senza mai cambiare il nostro atteggiamento tattico e sarà ancora così". Leo conosce bene i suoi ragazzi. Come loro vive questi giorni con grande attesa, "perché è bello giocare queste partite", anche se deve rinunciare a totem come Seedorf (solo ieri è tornato ad allenarsi con la palla) o Gattuso (squalificato). Un pensiero anche ad Alessandro Nesta, alle prese con il corteggiamento della Nazionale: "Credo che sia una cosa personale. E' difficile dire di no alla Nazionale. Va lasciato tranquillo; deve valutare lui. Sta giocando tanto; a volte lo ha fatto in condizioni difficili. Fantastico dopo quello che gli è successo; una fatica tremenda. Nesta è diventato un simbolo".

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