martedì 28 settembre 2010

Ajax-Milan 1-1

Un pari che fa comodo, anche se i punti potevano essere tre. Tra Milan e Ajax finisce 1-1 con una certezza: di Zlatan Ibrahimovic non si può fare a meno. Lo svedese al 37' del primo tempo con un gol di classe pareggia la rete olandese di El Hamdaoui, confermandosi una mostruosa macchina da gol: 5 in 6 partite. Un buon punto, si diceva, anche perché nel primo tempo la squadra di Jol gioca un buon calcio, in cui il Milan manca il clamoroso gol fallito da Robinho al 30' e quello di Boateng nel finale. Non siamo al parco giochi, dice Adriano Galliani. Massimiliano Allegri non ha dubbi in proposito e dopo le prestazioni pressapochiste nei due ultimi turni di campionato, toglie il giocoliere Ronaldinho e lancia il 4-3-1-2 con Seedorf alle spalle di Ibrahimovic e Robinho. Di fronte c'è l'Ajax che non sarà più quello di una volta, ma che con imprevedibilità e talento è sempre un avversario molto scondo. E non è un caso che gli sterni di centrocampo suiano Gattuso e Flamini. Allegri chiede una partita disinvolta. La partenza è quella giusta: pressing, squadra alta per frenare l'impeto dei Lancieri che hanno in Suarez la fonte ispiratrice del gioco. L'uruguaiano fa sfoggio di percussioni micidiali che la difesa rossonera fatica a contenere; puntuali i suoi cross, così come puntale e sempre al posto giusto è il marocchino El Hamduoi. Il Milan dal canto suo se la gioca a tutto campo e a ritmo elevato adeguandosi all'avversario. L'impatto con la gara di Robinho è splendido e sicuramente più incisivo di quello di Ibra. Così devastante da sfiorare al 15' il suo primo gol. Bravo Stekelemburg a deviare il diagonale ben chiuso dal brasiliano. L'Ajax ribatte palla su palla, assedia la trequarti rossonera sfruttando soprattutto la fascia destra di Suarez, obbligando il Milan a chiudersi. A salire in cattedra sono elementi come Gattuso che sradica palloni e fa ripartire l'azione, con la collaborazione di Flamini. Ma gli olandesi non hanno timore e al 23' passano. L'errore della difesa milanista è marchiano. A mancare è soprattuto Nesta che si fa gabbare da Suarez pronto a servire in mezzo all'area El Hamduoi: botta sotto la traversa e Abbiati è battuto. Al 30' Robinho la combina grossa. Lanciato con un tocco strepitoso da Seedorf, si invola verso Stekelemburg e solo davanti alla porta riesce nell'impresa di concludere a lato. Ci fosse stato Ibra...Lo svedese, infatti, al 37' non sbaglia. Servito al limite dell'area piccola dall'architetto Seedorf, stoppa di petto e di controbalzo infila l'1-1.Allegri è compiaciuto e all'inizio della ripresa conferma tutti, compreso Ibra che accusa un piccolo fastidio all'adduttore destro. La partenza rossonera è fulminante, anche se un po' confusa, mentre l'Ajax cerca di alzare il suo baricentro e spingere il Milan nella sua trequarti. Il tecnico passa così al 4-4-2 per rischiare di meno e getta nella mischia Boateng per Flamini. Il risultato non cambia, anche se la partita diventa nervosa e il Milan colleziona cartellini gialli. I padroni di casa sfruttano fisicità e corsa e con Suarez esaltano le capacità di Abbiati. Ma i rossoneri sono compatti e tengono bene il ritmo dei Lancieri che pungono di meno e rischiano di capitolare. Salgono in cattedra i tempi di Pirlo che dispensa perle, oppure gli anticipi spettacolari di Thiago Silva e Nesta. Ma il Milan è spesso lezioso e rischia troppo. Narciso sì, ma anche pronto a ribattere e sfiorare il 2-1. Fantastico Ibra che pur zoppiccando serve sul lato opposto dell'area Boateng; tiro al volo e strepitosa respinta istintiva di Stekelemburg. Allegri prova a vincere: fuori Seedorf e Robinho, dentro Abate e Inzaghi. Ma poi alla fine scopre che il pari può andare bene. E adesso la doppia sfida con il Real di Mourinho. Il megllio deve ancora arrivare.

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