venerdì 10 settembre 2010

Allegri: "Ibra dall'inizio"

Dopo l'Ibra-Robinho day, è giunto il momento di far sul serio. Massimiliano Allegri alla vigilia della trasferta di Cesena ha un solo pensiero: andare al Manuzzi e fare un figurone. Obiettivo che si può raggiungere solo con rispetto, proprio come è accaduto due domeniche fa con il Lecce: "Loro daranno il 300 per cento - sostiene il tecnico - vogliono dimostrare che possono battere il Milan: se andiamo lì con sufficienza torneremo a casa con le ossa rotte". E' la filosofia molto concreta del livornese che attende la conferma. Le difficoltà? Eccole: "Il Cesena è una squadra che gioca buon calcio con entusiasmo; il ritorno in A è stato importante e domani giocheranno per la prima volta in casa. Cosa mi preoccupa? La velocità. Il Cesena concede poco e in contropiede può far paura; dobbiamo affrontarlo con concentrazione e attenzione; con le motivazioni giuste, ricordandoci che si parte sempre dallo 0-0". E' l'Allegri che ha già conquistato i tifosi: per nulla propenso all'esaltazione, ma con i piedi per terra. Dice: "Mi è dispiaciuto che Borriello, Huntelaar e Kaladze siano andati via, anche se gli arrivi di Ibrahimovic e Robinho hanno completato un reparto già forte. Questa squadra ha tutte le caratteristiche per andare a centrare gli obiettivi che sono lo scudetto, la Champions League e anche la Coppa Italia". Poi il dilemma; quello dei "tutti e quattro insieme", insomma. Allegri dà subito la notizia: "Ibrahimovic sta bene e giocherà dal primo minuto". E Robinho? "Può essere un'alternativa a Pato e Ronaldinho quando non giocheranno tutti insieme" sottolinea, anche se Allegri non esclude di impiegarli contemporaneamente a partita in corso, a patto che siano presenti quegli "equilibri che la squadra deve avere". E appriofondisce: "Io chiedo sacrificio e disponibilità, per riconquistare palla quando non ce l'abbiamo e per proporsi quando la palla l'abbiamo noi". Su Ibrahimovic nessun dubbio: "Zlatan si inserisce in un contesto ben collaudato, con qualità tecniche fisiche e mentali, con un'autostima alta". Con una rosa forte. Ma Allegri insiste su parole come "sacrificio" e voglia di spaccare il mondo. L'esempio? "L'importante è farsi trovare pronti e scendere in campo come ha fatto Inzaghi con il Lecce; è lui l'alternativa a Ibra". La formazione? Nesta e Seedorf non verranno rischiati: incombe l'Auxerre, conviene tenerli buoni. "Ora abbiamo 8 partite nel giro di 3 settimane - ricorda -, c'è spazio per tutti ed è importante che chi viene chiamato in causa si faccia trovare pronto".

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