mercoledì 15 settembre 2010

Dinho: "Leo mi ha rilanciato"

Giocare fino a quarant’anni e finire la carriera al Milan. Sono i desideri di Ronaldinho che stasera con il Milan parte a caccia della Champions League, proprio contro l’Auxerre, squadra che affrontò all’esordio in Europa, con la maglia del Psg, il 4 agosto 2001. Ricordi di un’altra epoca che il rossonero evoca in una lunga intervista all’Equipe di oggi. Ma senza perdere il contatto con la realtà fatta ancora di qualche delusione e grandi ambizioni rese possibili da “un grande allenatore” che gli ha permesso di rilanciarsi e di “fare quello che gli piace in campo”: Leonardo. Quasi uno sberleffo a Silvio Berlusconi che ha preferito puntare sul più malleabile Allegri. Ronaldinho però svela un rapporto privilegiato con il proprietario del Milan: “E’ come fosse mio padre o un fratello maggiore. So che posso contare su di lui e posso chiamarlo in caso di bisogno”. Magari per prolungare il contratto in scadenza a giugno: “Se lui dice che finirò la carriera al Milan allora non c’è nulla da aggiungere. Qui non ho nessun problema”. Il problema semmai è con la nazionale. Ronaldinho non ha ancora digerito l’esclusione dall’ultimo Mondiale: “In Europa nessun brasiliano ha fatto meglio di me, meritavo la convocazione. Sono ai livelli di quando vinsi tutto con il Barcellona. Il problema è che quando giochi benissimo poi la gente si abitua e se c’è un calo spuntano dubbi e cose inventate”. L’obiettivo quindi è riprendersi la maglia verdeoro: “Sarebbe bellissimo giocare il Mondiale in Brasile, ma io penso anche a quello del 2018. L’età non è un problema per me. Maldini ha giocato fino a quarant’anni, vorrei fare lo stesso”. Ma Ronaldinho non vive solo di calcio: “Non ho guardato neppure una partita del Mondiale, non mi piace restare 90 minuti davanti alla tv”. Meglio magari uscire rischiando di provocare gossip sulla sua vita notturna: “Sono una persona normale. Se posso fare qualcosa e ho tempo di farla, la faccio, ma non ho mai esagerato. Poi la risposta la dà il campo”. Magari già stasera contro l’Auxerre.

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