domenica 1 maggio 2011

Allegri: "Sarà lo scudetto di tutti"

La festa del non scudetto, visto che al Milan manca ancora un punto, è andata nel migliore dei modi per Allegri, che ha sfatato il tabù delle quattro vittorie consecutive proprio nel momento più importante. "E’ stata una vittoria sofferta, ma credo meritata. C’è stato tanto dispendio di energie perché eravamo coscienti che con una vittoria avremmo chiuso o quasi chiuso il campionato". Dopo la partita Silvio Berlusconi è sceso negli spogliatoi a complimentarsi con tutti i giocatori. Era arrivato a partita già iniziata, perché in mattinata era impegnato a Roma con la beatificazione di Karol Woijtila. E allo stadio ha trovato una grande atmosfera, 75 mila persone pronte alla festa e apparentemente non deluse per averla dovuta rimandare a causa della vittoria dell’Inter. Ha sentito grandi applausi quando un documentario sul papa polacco è apparso sul grande schermo. E alla fine se n’è andato anche lui contento nonostante manchi ancora un punto al traguardo. "Che per noi quest’anno era lo scudetto lo abbiamo dichiarato subito e confermato con il mercato di gennaio", dichiara l’amministratore delegato Galliani."La squadra deve molto a Silvio Berlusconi e i tifosi devono sapere che senza il suo impegno economico il gap con l’Inter non sarebbe mai stato colmato. Come vivo questo momento? E’ come la famosa pubblicità, crema e gusto, ogni momento è quello giusto", ha scherzato. "E vivo questo bel periodo come un pazzo, da non confondere con il Pazzo che ieri ha segnato due gol al Cesena". Poi parole importanti, sul futuro della vecchia guardia: "Per quanto riguarda la questione dei rinnovi di contratto - continua il dirigente rossonero - non ho ancora parlato con nessuno, per paura che esplodesse lo spogliatoio: ci ho pensato tanto, è stata una scelta rischiosa, ma ho giocatori per bene con procuratori altrettanto per bene. Sono convinto che nessun giocatore del Milan si sia già accasato altrove e il Milan sarà la società che per prima affronterà queste questioni a fine campionato". Un Pazzini che però, secondo Allegri, ha quasi fatto un favore al Milan. "Così riusciamo a tenere alta la tensione. Cercheremo di andare a prendere un punto a Roma. Contro il Bologna non abbiamo chiuso la partita e abbiamo rischiato nel finale su tre calci d’angolo. Perché non ho cambiato prima qualche giocatore? I cambi fatti tanto per cambiare non mi piacciono. Abbiamo rischiato di subitre il pareggio solo su calci d’angolo, era importante cercare di fare 2 a 0 e come attaccante avevo solo Beretta che fra l’altro ha fatto molto bene. Ho messo Pirlo perché poteva gestirmi la palla in altro modo, stavamo perdendo troppi palloni. Perché non l’ho fatto giocare titolare? E’ stato purtroppo quattro mesi fuori, nella partita di oggi, con Van Bommel e Ibra fuori, non era il momento adatto per fare cambiamenti, visto che Seedorf stava interpretando molto bene quel ruolo di regista sulla sinistra". Per la prima volta si sono sentiti cori lunghi e decisi per Allegri, e in curva è comparso anche uno striscione: Senza troppe parole, grazie mister Allegri. "Devo ringraziare i tifosi per quello che hanno fatto oggi per me, ma soprattutto per quello che hanno fatto per la squadra, ci sono stati vicini anche all’inizio, quando le cose non andavano bene. Se questo scudetto arriverà, e spero proprio che riusciremo a fare un punto in tre partite, credo che sarà lo scudetto di tutti". Galliani ha confermato che la squadra resterà a prepararsi a Roma, all’Acqua Acetosa, anche se dovesse arrivare lo scudetto sabato sera contro la Roma. "Ci dobbiamo preparare per il Palermo in coppa Italia, per la baldoria ci sarà tempo". E Allegri, riguardo a quella che potrebbe davvero essere la partita dell’ultimo sforzo per raggiungere il traguardo, se la cava con una battuta: "Per Roma credo che recupereremo Ibrahimovic, sempre che non lo squalifichino in settimana. Per Pato vedremo, Boateng è solo un po’ affaticato".

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