domenica 8 maggio 2011

E adesso si tratta con i senatori

Ci sono quelli sicuri di partire, quelli che resteranno senz'altro e quelli del partito del "non so". Il Milan dell'anno prossimo dipenderà anche dai tanti giocatori in scadenza di contratto che Adriano Galliani incontrerà nei prossimi giorni e, se per alcuni il destino è già chiaro, ci sono senatori come Gattuso, Pirlo e Seedorf tutt'altro che sicuri del loro futuro a Milano. Dopo lo scudetto, Silvio Berlusconi ha garantito che "la rosa verrà arricchita" per tornare a vincere la Champions ma il punto di partenza è un bilancio 2010 chiuso con un passivo di 70 milioni di euro che deve fare i conti con il fair play finanziario. Ciò non toglie che la dirigenza rossonera farà il possibile per arrivare a Paulo Henrique Ganso. "Dovremo abbassare i costi ma non attraverso cessioni eccellenti", ha assicurato Galliani che ha già rinforzato la difesa, in attesa di mettere mano al centrocampo, bloccando due nomi importanti in arrivo a costo zero. Philippe Mexes servirà ad allungare la carriera di Alessandro Nesta, uno dei giocatori in scadenza di contratto che resterà. Se ne andrà invece Marek Jankulovski e il suo posto di terzino sinistro verrà preso da Taye Taiwo, nigeriano dell'Olympique Marsiglia, che a breve dovrebbe ottenere il passaporto francese, risolvendo così anche l'ultimo scoglio rigurdante il suo status da extracomunitario. A centrocampo, invece, ci sono 4 "senatori" che devono decidere il loro futuro. Tre sono in scadenza di contratto: "Non so", continuano a rispondere Clarence Seedorf e Andrea Pirlo alle domande su dove giocheranno l'anno prossimo mentre Massimo Ambrosini resterà in rossonero. Diversa la situazione di Gattuso: "Pensavo di essere su 'Scherzi a parte' e invece è tutto vero. A 33 anni e mezzo e con quelle cifre non puoi non pensarci", ha detto ieri. Perché "quelle cifre" sono davvero altissime e, anche se arrivano dal Daghestan, non possono lasciarlo indifferente. Per portarlo all'Anzhi di Makhachkala, Suleiman Kerimov, quarto uomo più ricco di Russia, è pronto a offrigli uno stipendio alla Cristiano Ronaldo, oltre a garantire alle casse rossonere milioni che nessuno spenderebbe per un giocatore di quell'età. Resterà Kevin Prince Boateng, per il quale c'è "un gentlemen agreement con i dirigenti del Genoa", come ha assicurato Galliani, ma nel caso partissero sia Gattuso che Pirlo, è ovvio che, oltre a van Bommel, ci sarà bisogno di qualcun altro. Infine, per quanto riguarda i portieri, dovrebbe arrivare Federico Marchetti, disponibile a fare il vice del confermatissimo Abbiati. Amelia non verrà riscattato e tornerà quindi al Genoa. "Niente tagli, per Pirlo è stata una annata sfortunata, ma è ancora giovane e può fare tanto". Il giorno dopo la vittoria dello scudetto, il tecnico del Milan Massimiliano Allegri assicura che non ci saranno tagli per l'anno prossimo e ammette di volersi tenere stretto il suo playmaker. "Pirlo a Bologna a sinistra aveva fatto una grande gara, poi con la Roma si è fatto male. Per Andrea è stata un'annata sfortunata, può fare ancora tanto, per 5-6 anni ha giocato 50-60 gare più la Nazionale, diciamo che questo per lui è stato un anno sabbatico".

"Voglio ringraziare Moratti che stamattina mi ha telefonato complimentandosi ed è stato molto carino e cortese". Lo ha riferito Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan, su Premium Calcio. "Abbiamo finito di festeggiare - ha detto ancora - perché la squadra si sta subito allenando per vincere al Palermo e centrare la finale di coppa Italia, indipendentemente dalla possibilità di un altro derby contro l'Inter. Siamo arrivati al 27° trofeo dell'era Berlusconi: un traguardo fantastico, il palmares per noi è molto importante. Per quanto riguarda lo scudetto l'unico momento in cui ho temuto qualcosa è in occasione del derby di ritorno: vinto quello ho capito che ormai non poteva fermarci nessuno, è stato il momento decisivo della stagione". Quanto ai prossimi eventuali sforzi economici, "dico solo che fino a che il proprietario del Milan sarà Silvio Berlusconi cercherà di mantenere sempre la squadra ai vertici. Se è vero che c'è l'idea di costruire uno stadio nostro? Abbiamo fatto un accordo, fino al 2016 rimarremo sicuramente a San Siro".

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