lunedì 2 maggio 2011

Osama Bin Laden è stato ucciso

Osama Bin Laden è stato ucciso. Sono passate da poco le cinque in Italia quando Barack Obama dà l'annuncio ufficiale al mondo: la mente dell'11 settembre, l'uomo più ricercato del pianeta è morto durante un blitz di un commando statunitense condotto contro la residenza del leader di Al Qaeda a una cinquantina di chilometri a nord di Islamabad, in Pakistan. La prova del Dna condotta in Afghanistan confrontando con il codice genetico prelevato dal corpo della sorella, morta negli Usa anni fa, ha confermato: il cadavere riportato dalle forze speciali da Abbottabad era Osama bin Laden. C'è soddisfazione nelle parole del presidente: "Molti mesi fa sono stato informato che avevamo indizi circa la possibile posizione di Bin Laden. Ho incontrato molte volte i miei consulenti dei servizi segreti. Finalmente la settimana scorsa ho deciso che avevamo sufficienti informazioni per agire. Oggi per mio ordine gli Stati Uniti hanno lanciato un'operazione contro quel compound. Una piccola unità di agenti americani ha agito con grande coraggio, facendo attenzione a evitare vittime civili. Dopo uno scontro a fuoco, hanno ucciso Osama Bin Laden e hanno in custodia il suo corpo. Come Paese, non tollereremo mai minacce alla nostra sicurezza. Giustizia è fatta". Per gli Stati Uniti si tratta di una notizia attesa da quasi dieci anni e la reazione della gente è incontenibile. Migliaia di persone si sono riversate nella notte nelle piazze di tutta l'America, in particolare a Washington e a New York, tra Ground Zero e Times Square, per festeggiare la notizia e ricordare le vittime degli attentati dell'11 settembre. Scandiscono il coro "U-S-A", cantano l'inno nazionale e sventolano bandiere a stelle e strisce. C'è euforia e commozione, come se si trattasse della fine di un incubo. Mentre il resto del mondo - a partire dal premier Berlusconi - si complimenta con gli americani, ma raccomanda di tenere alta l'attenzione. La tv pachistana Geo Tv dalle prime ore del mattine aveva iniziato a mostrare le immagini del cadavere di Bin Laden. Un volto insanguinato, con un foro di proiettile sopra il sopracciglio, decisamente somigliante a quello del leader di Al Qaeda. La fotografia è stata subito ripresa dalla stampa di tutto il mondo, ma presto sono emersi dubbi sull'originalità dell'immagine. Alla fine la stessa tv satellitare che per prima aveva diffuso la foto ha ammesso che si tratta di un falso. Secondo la Cnn la salma di Bin Laden sarebbe stata sepolta in mare, per non creare un luogo di culto per gli estremisti islamici. Il terrorista, ha confermato il Pentagono, è stato ucciso con un colpo di arma da fuoco alla testa. La missione prevedeva infatti di eliminare Bin Laden, non di catturarlo. Il blitz è stato compiuto da un'unità di 14 Navy Seals, le forze speciali d'elite della U.S. Navy, con il contributo operativo della Cia. L'operazione, nella città di Abbottabad, sarebbe durata non più di 15 minuti. Osama ha opposto resistenza armata quando le forze speciali americane sono entrate nel suo rifugio. Nella sparatoria è stato ucciso ed il suo corpo è stato prelevato dai militari americani giunti in elicottero sul luogo dell'operazione. In tutto sono state cinque le persone uccise nel blitz, tra queste un figlio di Bin Laden. "È stata un'operazione particolarmente pericolosa", spiega uno dei responsabili del blitz, sottolineando anche i problemi tecnici che hanno costretto il commando a scendere da uno degli elicotteri utilizzati, a causa di un "guasto meccanico". Intanto la Cia lancia un allarme: "Osama bin Laden è morto. Ma Al Qaeda è ancora in vita - ha dichiarato il direttore della Cia, Leon Panetta, che a breve prenderà il posto di Robert Gates alla guida del Pentagono - i terroristi cercheranno quasi sicuramente di vendicarlo, noi dobbiamo restare vigilanti e risoluti". L'annuncio dell'uccisione di Osama ha avuto conseguenze immediate anche sull'economia: il dollaro è risalito sui mercati asiatici, mentre il petrolio è in calo sui mercati internazionali. Gli operatori scommettono sull'alleggerimento delle tensioni nel Medio Oriente e sul minore rischio attentati agli impianti petroliferi come conseguenza della scomparsa del leader di Al Qaeda.

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