lunedì 10 novembre 2008

Ancelotti esalta Ronaldinho

"Sabato sera ho pensato molto a Spalletti, a come poteva sentirsi dopo non avere vinto una partita come quella con il Bologna nel recupero... Non volevo essere nei suoi panni e invece ci sono capitato il giorno dopo. Luciano è in buona compagnia". Riesce a scherzare Carlo Ancelotti. La vittoria a Lecce sfumata nei secondi finali non ha tolto il sorriso all'allenatore del Milan. "Sono cose che possono succedere. Anche al 90' e oltre le partite si possono vincere (ai rossoneri era successo giovedì con il Braga in Coppa Uefa, ndr), pareggiare o perdere".
E’ Ronaldinho la nota più lieta del Milan nelle ultime settimane. Non lo nasconde Ancelotti, che a margine del convegno ’Il calcio e chi lo racconta’ di Coverciano ha parlato dell’ottimo momento del fantasista brasiliano: "Ronaldinho sta facendo molto bene, sta facendo quello che mi aspettavo da lui, a sorprendermi casomai è stata la sua voglia di tornare subito in forma. E’ risultato un giocatore molto determinante in questo periodo e credo che lo sarà ancora di più in futuro perché la sua condizione migliorerà nel tempo. D'altronde, però, lui è diverso da come lo hanno descritto in Spagna. È un ragazzo timido e un grande professionista". Sul volo di ritorno da Lecce, il brasiliano leggeva "Gomorra", il libro di Roberto Saviano. "È in Italia e si interessa delle questioni italiane".
La considerazione finale è dedicata al campionato: "Penso che sia un equilibrio che durerà fino alla fine del campionato, proprio perché sono coinvolte tante squadre e credo che queste squadre, per caratteristiche diverse, abbiano tutte la possibilità di arrivare fino alla fine".

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