giovedì 18 novembre 2010

Dinho: "Io punta? Come vuole Allegri"

E adesso la Fiorentina per cercare continuità. Il Milan leader del campionato punta alla vittoria contro i viola, nell'anticipo di sabato, per mantenere il distacco e magari allungarlo. Ma con quale formazione? L'equilibrio, a discapito dello spettacolo, sta dando i suoi frutti, ma quando si comanda la classifica si può chiudere un occhio. Chissà cosa ne pensa Ronaldinho reduce dall'amichevole di Doha contro l'Argentina che ha sconfitto 1-0 il suo Brasile. Un ritorno poco fortunato nella Selecao, ma comunque importante; soprattutto perché il dialogo con la maglia verdeoro sembrava ormai chiuso, ancora di più perché il funambolo ha dimostrato di avere ancora moltissimi numeri. Una convocazione tra l'altro arrivata proprio nel momento in cui il Gaucho fa lo spettatore in panchina nel Milan. Lui, però, il sorriso non lo perde mai e con molta abilità riesce a nascondere anche i mugugni. "Ieri col Brasile è andata molto bene, peccato per la sconfitta all'ultimo minuto. Ma è andata bene. Sono felice, dopo tanto tempo sono tornato a giocare, è stato bello", ha dichiarato appena atterrato alla Malpensa, prima di raggiungere Milanello per la ripresa degli allenamenti. Parole che coincidono perfettamente con la sua prestazione, per certi versi impeccabile. Ma Allegri cederà alla tentazione dopo averlo visto positivamente all'opera contro la squadra di Batista? Lui attende con filosofia: "Giocare con la Fiorentina? Io mi voglio allenare bene per cercare di giocare, la decisione è del mister" afferma sorridendo. E sulla sua posizione in campo: "Giocare da punta? Sono pronto, per me non c'è problema, sono pronto a fare quello che vuole il mister". Infine il contratto che (Galliani dixit) verrà discusso in primavera: "Sono tranquillo, voglio fare bene per rimanere tanto tempo. Sono molto felice qui. Non mi mi manca niente". Ad Allegri ricordiamo solo un particolare: negli ultimi quattro anni in Milan-Fiorentina hanno segnato solo i brasiliani: Kakà, Pato e nel maggio scorso proprio Ronaldinho. Un precedente importante. Ma è ipotizzabile che alla fine il tecnico prosegua sulla sua fruttuosa strada, con una forte linea mediana a protezione della difesa e l'intramontabile Seedorf alle spalle di Ibra e Robinho.

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