lunedì 19 gennaio 2009

Milan-Fiorentina 1-0

Partiamo dalla prestazione di Kaka: in altri tempi sarebbe passata inosservata, rosicando ampiamente la sufficienza. In questo periodo, però, con tutte le voci atte a destabilizzarlo il brasiliano merita un mezzo voto in più: corsa e lucidità, fino alla fine alla ricerca della zampata e chissà, forse atterrato irregolarmente in area nel primo tempo. Per il resto decide un gol di Pato dopo pochi minuti dall’avvio, un gol favoloso, il quinto in tre gare per il papero rossonero; Ronaldinho in panca, Beckham offre di nuovo una prestazione incolore, forse peggio di quella romana, Jankulovski si riconferma il peggiore in campo. La Fiorentina? Senza Mutu soffre, la manovra è arrugginita, Gilardino combina poco: per la Champions la lotta col Napoli sarà aspra. Ancelotti schiera come ovvio Kakà, conferma Beckham e inserisce Ambrosini al centro del campo; Prandelli, alle prese con pesanti assenze, sceglie Jovetic dal primo minuto a supporto di Gilardino, con Storari al posto dell’infortunato Frey. Il primo tempo non passerà alla storia come il più elettrizzante giocato dal Milan a San Siro: l’intensità ci sarebbe pure ma la difesa viola è sempre molto accorta. Tuttavia, dopo un avvio indecifrabile dove Rossomando, l’assistente di Rosetti, sbugiarda il direttore di gara e decide per non accordare un rigore per fallo di Abbiati su Jovetic, il Milan passa in vantaggio: è il 7° quando Beckham serve Jankulovski che di prima passa la palla a Pato che con un colpo di biliardo fredda Storari.

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