martedì 20 gennaio 2009

Ricky resta con noi!

Siamo rossoneri. Rossi come il fuoco e neri come la notte. Le cose vere della nostra vita sportiva accadono di notte. Non solo trofei e inimitabili notti europee. Non solo...Ricardo Kakà è arrivato da noi una notte di sei anni fa, era Ferragosto, ed è rimasto da noi di notte, nel mezzo di un mese freddo, gelido, diventato improvvisamente e splendidamente caldo. La notte è una linea, il confine fra il vecchio e il nuovo giorno. E all'appuntamento con quel margine le grandi scelte e i destini del Milan, le grandi vittorie e i sogni dei rossoneri arrivano quasi sempre compatti, quasi sempre a braccetto. Oggi il Milanista ha il cuore caldo e il sorriso stampato sul volto. Nel rispetto di tutti, avversari compresi, ma con una grande gioia dentro.E' stato, stra-giustamente, il presidente (solito inciso, non lo è ufficialmente ma per tutti noi lo è) Berlusconi, a dare a tutti la grande notizia. Non poteva essere che lui. Ma non è stato un semplice annuncio. E' stata la conferma che, ventitre anni dopo, il presidente e i nostri tifosi sono gli stessi di ventitre anni fa. Nel 1986 i tifosi rossoneri si sono meritati questo presidente dimostrando di poter stare in tantissimi vicino alla squadra anche in momenti di estrema difficolta convincendo il grande imprenditore che ci fosse il piedistallo giusto, la base giusta, per fare la grande scelta. Nel 2009 il presidente si è ritrovato, oggi come allora, sulla stessa linea dei suoi tifosi che, nel corso di quattro giorni, da San Siro a via Turati, hanno prodotto amore. Tanto amore.E Ricardo Kakà? Con la sua famiglia, mamma Simone e papà Bosco? Il Kakà e la Famiglia di sempre. Prima di Natale Ricky raccontava a Milan Channel che sogna suo figlio Luca tifoso rossonero al primo anello verde, protagonista delle bellissime iniziative di intrattenimento che il Club realizza ogni domenica per i bambini. Non è cambiato nulla, quindi, non ci sono stati colpi di scena. Il salto di qualità alle nostre ore lo ha fatto fare la sua scelta finale, ma ci siamo abituati dopo tante partite e tanti gol. Con il tempo si passerà sopra anche alle clamorose inesattezze che in questi giorni sono state dette e sulla famiglia di Ricardo. Una famiglia che sappiamo, e che sarà sempre così, sensibile, profonda, sorridente e garbata.Last but non least, il pensiero per la squadra. I nostri giocatori sono stati impeccabili sabato sera: professionali e concentrati come sempre nel battere la Fiorentina senza accusare la particolarissima atmosfera dello stadio, vicini e mai invadenti nei confronti del loro compagno di squadra alle prese con ore delicate e importanti. Grazie ai nostri campioni di sempre per sabato sera, per quei tre punti e per come li hanno voluti, dal Capitano e da Abbiati a tutti i difensori, da Pirlo e Ambro a tutti i centrocampisti, da Pato e Clarence a tutti gli attaccanti: sono stati trascurati per qualche giorno, ma sono belle persone e capiranno senza tentennamenti. Ma da questo momento avanti, tutti insieme, come sempre, con il Milan nel cuore.

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