martedì 12 maggio 2009

Berlusconi: "Colpa di Ancelotti se abbiamo perso"

Repubblica lo definisce "il caso". Leggere per credere: Berlusconi, Colpa di Ancelotti se abbiamo perso lo scudetto". In visita in Egitto, il presidente del Milan attacca il tecnico rossonero "Potevamo tenere testa benissimo all'Inter". Numerose le punzecchiature del premier all'indirizzo del tecnico di Reggiolo: "Molte volte abbiamo davvero sbagliato la tattica. Noi abbiamo tanti calciatori bravissimo nel palleggio, sono dei gran palleggiatori e allora dovevamo puntare su questo. E invece abbiamo fatto il contrario". Chiaro il riferimento all'utilizzo limitato di Ronaldinho. E ancora: "Troppe volte abbiamo preso gol nella parte finale della partita".
Apriti cielo, è arrivata immediata la reazione di via Turati: "Per regola l'amministratore delegato non commenta mai quanto dice il presidente e poi io al mattino inizio da altri giornali" ha affermato Adriano Galliani evitando ogni commento sull'articolo di Repubblica. Comunque Galliani ribadisce che "del futuro si parlerà soltanto quando avremo ottenuto l'accesso diretto alla Champions League, dopo il 31 maggio. Con una vittoria con la Juventus l'avremmo ottenuto, invece - ha spiegato Galliani a Malpensa, da dove la squadra è partita per Tirana dove giocherà in amichevole stasera -, dobbiamo fare altri tre punti". L'ad rossonero concorda invece con Berlusconi nel rendere merito all'Inter: "Era irraggiungibile prima e lo sarebbe stata anche se domenica fossimo andati a -5. L'Inter è stata la squadra più continua, quindi si merita lo scudetto. Sicuramente non ha espresso più bel gioco di noi ma è stata più continua e i punti si fanno con la continuità". Galliani ha anche replicato ai tifosi che domenica al Meazza hanno esposto striscioni polemici. "Quest'anno sono state contestate tutte le squadre, Inter, Milan, Juve, Fiorentina e Roma. Credo che debba finire questa moda perchè all'estero non succede".
Intanto, a proposito di allenatori, Johan Cruijff, in un'intervista alla Gazzetta,. non ha dubbi: "Milan, l'uomo giusto per te è Marco Van Basten". E' il consiglio dell'ex campione olandese alla società rossonera che, a fine stagione, potrebbe cambiare allenatore. Del connazionale Cruijff sottolinea la capacità di tenere unito lo spogliatoio: "Sì, credo che sia proprio preparato; anche di Guardiola si diceva che non fosse pronto", sostiene nell'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport oggi in edicola.
Catenaccio, ma di quelli di una volta. Con il passare delle ore, il vicepresidente del Milan Adriano Galliani mantiene la sua posizione riguardo alle dichiarazioni di Silvio Berlusconi. Il muro del no comment si alza anche a Tirana, nel corso di una fluviale conferenza stampa incentrata sui progetti Unicef e della Fondazione Dominic Scaglione che il Milan sostiene giocando in Albania per la seconda volta. E quando, dopo oltre quaranta minuti di discorsi ufficiali, i giornalisti italiani chiedono a Ancelotti un parere sulle dichiarazioni di Berlusconi, Galliani interviene in tackle, microfono alla mano: "Rispondo io per conto del mio amico Carlo. Un solo giornale italiano ha riportato quelle frasi. Non ho parlato con il presidente né ieri né oggi, non abbiamo conferme di quanto avrebbe detto, quindi nessuna risposta da parte di nessuno". Altrettanto netta la risposta a un giornalista albanese che chiedeva conto delle indiscrezioni sul futuro dell’allenatore e di Kakà: "Ricordo a tutti che Ancelotti ha un contratto con il Milan fino al 2010, e Kakà fino al 2013". Sintetico il commento del fuoriclasse brasiliano: "Ho detto che credo nei progetti del Milan perché il Milan ha storia, successi, titoli. Per questo credo nei suoi progetti. Poi, spero che anche per la prossima stagione nel progetto ci sia Carlo Ancelotti".

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