domenica 24 maggio 2009

Milan-Roma 2-3

Peccato salutarlo così. Peccato che il grande capitano Paolo Maldini si congedi da San Siro con il cuore colmo di rabbia, lui che si sente ancora calciatore, ancora capitano vivo di un Milan costretto a soffrire. L'ultima gara a San Siro di una leggenda rossonera è una partita ricca di emozioni ma putroppo di altrettante sviste arbitrali. Il Milan esce sconfitto 3-2 contro la Roma, il Milan sarà costretto a giocarsi a Firenze un posto in Champions League. Ma la grandezza di un uomo, di un grandissimo Capitano sta nel suo sorriso, quello concesso a tifosi e compagni nel giorno più emozionante nonostante il negativo risultato sportivo. Un sorriso, simbolo di semplicità e allo stesso tempo di umana grandezza, quella inavvicinabile di Paolo Maldini.
In un clima torrido, circa 40 gradi percepiti, il Milan si gioca la matematica presenza in Champions League, senza passare da pericolosi preliminari. Contro la squadra di Spalletti Carlo Ancelotti propone Pato e Inzaghi in avanti supportati da Kakà. I giallorossi, privi di Perrotta, De Rossi e Julio Baptista si schierano con un 4-4-1-1 con Taddei e Cassetti larghi e Vucinic alle spalle di Totti.
Dopo un inizio al piccolo trotto da parte di entrambe le squadre è il capitano della Roma a spezzare gli indugi con un assist geniale per Taddei che in area di rigore colpisce solo l'esterno della rete. Il ritmo partita nelle prime fasi della gara rimane molto basso ma sono i giallorossi ad avere una maggiore supremazia del campo. Il Milan fatica a trovare Kakà che si muove tra le linee e Pato e Inzaghi rimangono piuttosto isolati. La prima conclusione rossonera verso la porta di Artur arriva al 16' con una conclusione alta di Kakà.
E' la Roma ad essere più intraprendente, a destra si muove bene Taddei mentre Totti e Vucinic in velocità sembrano avere più spazi di Kakà che viene costantemente fermato con tempismo da Mexes. Al 29' tuttavia dopo alcune azioni insistite della Roma arriva la prima vera fiammata milanista. Pato pescato sul filo del fuorigioco con uno splendido lancio dalle retrovie si presenta davanti alla porta di Artur ma il suo diagonale finisce a lato.
Una reazione rossonera che rimane tuttavia isolata. La Roma infatti al 36' passa in vantaggio. Vicinic al limite dell'area guadagna un calcio di punizione che Riise con incredibile potenza trasforma battendo Dida.
Il Milan appare squadra stanca, Kakà è poco ispirato, gli unici giocatori più tonici appaiono Beckham, Pirlo e Pato. Il brasiliano al 42' sembra colpire a botta sicura in area di rigore ma Motta con la testa toglie il pallone indirizzato in rete. Un paio di minuti dopo la Roma avrebbe a disposizione il colpo del 2-0 ma Vucinic fallisce solo davanti a Dida.
Nella ripresa in campo Seedorf per l'acciaccato Beckham. Il Milan prova a giocare con più ritmo, ma la Roma è abile a controllare le offensive rossonere. Nelle ripartenze i giallorossi tuttavia continuano ad essere pericolosi e Vicinic al 10' liscia clamorosamente un buon pallone al limite dell'area. Il Milan al 12' reclama invece per un calcio di rigore con Juan che scivola in area e ostacola la corsa di Inzaghi.
Carlo Ancelotti prova a cambiare l'inerzia della gara con altre due sostituzioni. Dentro infatti Ronaldinho e Zambrotta per Pato e Jankulovski. La reazione è fulminea con Pirlo che sfiora il gol dal limite dell'area al 20'. Al 23' è Kakà a provarci ma Artur compie un autentico miracolo. Il Milan reagisce con l'orgoglio alla ricerca del pareggio. Ronaldinho semina panico in area di rigore e serve Ambrosini ma il colpo di testa del centrocampista è ancora respinto da Artur. Non sbaglia tuttavia Ambro al 31' che su ribattuta di Artur dopo una conclusione di Inzaghi deposita la palla in rete per un meritatissimo pareggio.
La Roma tuttavia continua ad essere vive e pericolosa quando riparte. Al 34' infatti una splendida azione in velocità dei giallorossi porta Menez a siglare la rete del vantaggio romanista. Un vantaggio che dura pochi secondi perchè ancora Ambrosini, l'ultimo dei rossoneri a mollare, su assist di Kakà riporta in equilibrio la gara.
Il finale della gara è una autentica serrata di emozioni complici le due squadre lunghe e stanche. Al 40' la Roma ancora su calcio di punizione trova la rete del vantaggio firmata Francesco Totti. Al 44' il Milan si riversa in area di rigore e Motta atterra clamorosamente Zambrotta nella totale indifferenza dell'arbitro che lascia correre. Scoppia la rabbia di Ambrosini che viene allontanato dal campo nel nervosismo generale.

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