martedì 19 maggio 2009

Udinese-Milan 2-1

Allo stadio Friuli il Milan affronta l'Udinese per i 3 punti che valgono la qualificazione matematica alla prossima Champions League. La formazione è quella classica con le due punte più il trequartista, e vede Dida tra i pali, al rientro dopo aver saltato la Juventus; difesa con Zambrotta, Senderos, Maldini e Jankulovski; a centrocampo Flamini, Pirlo e Ambrosini; in avanti, supportati da Seedorf, Kakà e Pato che torna titolare dopo quasi un mese. Inzaghi parte dalla panchina, così come Ronaldinho e Shevchenko. Capitan Maldini festeggia le 900 partite con la maglia del Milan.
Quanto all'Udinese, il tecnico Pasquale Marino preferisce il solo Floro Flores a Sanchez. Per il resto, rispetto alle ipotesi della vigilia, confermati i 10/11 della formazione bianconera con Handanovic, Isla, Zapata, Felipe (al rientro dopo aver saltato la Lazio), Pasquale, Inler, D'Agostino, Asamoah, Pepe, Quagliarella e, appunto, Floro Flores.
Avvio di primo tempo senza particolari sussulti al Friuli. Al 16' occasione per il Milan, con una serie di passaggi in area, quindi il tocco di testa di Pato per Ambrosini che conclude a lato. Al 19' bella girata di Inler, deviata in angolo dalla difesa rossonera. Al 22' il primo brivido per la porta milanista, con il colpo di testa di Quagliarella (pescato - per la verità in fuorigioco - in area piccola da Pepe): Dida blocca in due tempi. Al 30' il signor Rizzoli assegna un calcio di rigore, molto discutibile, all'Udinese per una presunta trattenuta di Maldini su Floro Flores. Sul dischetto D'Agostino che non sbaglia: palla sotto la traversa alla destra di Dida, e per il regista bianconero sesta rete nelle ultime 6 giornate. Il primo tempo si conclude su ritmi piuttosto blandi, con un Milan forse troppo fermo che non riesce ad affondare i colpi.
Un cambio per il Milan a inizio secondo tempo: dentro Inzaghi per Flamini, Seedorf arretra a centrocampo, Kakà si sposta dietro le due punte in posizione di trequartista.
Ma subito in avvio di ripresa (4') la doccia fredda per i rossoneri è frutto della lestezza di Zapata, che infila di destro da due passi sugli sviluppi di un calcio d'angolo e dell'assist involontario di Maldini. Poco prima, episodio a dir poco dubbio in area fiulana: Pato in mezzo per Ambrosini che cade a terra, ma Rizzoli fa continuare. Prima ancora, calcio di punizione per i friulani battuto da Pepe, fuori di pochissimo.
Al 15' gol di Inzaghi annullato per un netto fuorigioco e secondo cambio per il Milan: esce Seedorf, entra Ronaldinho a comporre un 4-2-3-1 super offensivo, con Kakà a destra, Pato a sinistra e il Gaucho centrale dietro a Superpippo. Al 20' bella cavalcata di D'Agostino, che ruba palla a centrocampo e si invola verso la porta difesa da Dida: il brasiliano blocca, non senza problemi.
Al 28' terzo e ultimo cambio per il Milan, con Shevchenko che prende il posto di Pato, e primo per l'Udinese: fuori Floro Flores, dentro Sanchez. Il finale di partita è emozionante: i rossoneri spingono, in pieno recupero Inzaghi va vicinissimo al gol, poi Ambrosini va a segno con uno splendido colpo di testa su assist di Kakà, e qualche secondo dopo Quagliarella colpisce un palo. Finisce 2-1 per l'Udinese e si interrompe la striscia positiva del Milan che era cominciata lo scorso 8 marzo. L'Inter vince il suo 17° scudetto senza neanche scendere in campo. Per il prossimo anno servirà una campagna acquisti molto più...."sontuosa".

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