domenica 3 maggio 2009

Catania-Milan 0-2

E' un Milan molto concentrato e determinato quello che si presenta a Catania per la prima di quelle che sono state ribattezzate "le cinque giornate", cioè i cinque appuntamenti di un finale di stagione al cardiopalma, che per i rossoneri vale il sospirato ritorno in Champions League.
Il Milan conferma la formazione scesa in campo contro il Palermo, con l'eccezione di Mathieu Flamini, squalificato, che lascia il posto a Jankulovski. Zambrotta torna dunque sulla fascia destra, mentre in attacco Kakà e Inzaghi sono supportati, sulla trequarti, da Clarence Seedorf. Pato parte dalla panchina, con lui Ronaldinho. A disposizione anche Daniele Bonera, al ritorno dopo la sua ultima apparizione datata 8 marzo, Milan-Atalanta 3-0.
Poco prima del fischio d'inizio un problema muscolare sembra costringere Kakà a dare forfait, ma Ricky stringe i denti e ce la fa. Quanto al Catania, lo squalificato Walter Zenga lascia il posto di comando al suo secondo, Giuseppe Irrera, dopo aver scelto un 11 titolare composto da Kosicky, Silvestri, Silvestre, Stovini, Capuano, Carboni, Biagianti, Izco, Mascara, Martinez e Morimoto.
Piove a dirotto sul Massimino, il campo è molto scivoloso, sugli spalti il tifo rossazzurro è assordante, arbitra De Marco di Chiavari.
Ad eccezione di un'occasione fortunata al 7', quando Favalli cerca di mandare il pallone sul fondo e colpisce invece il palo della porta presidiata da Dida, rischiando un clamoroso autogol, i padroni di casa lasciano far fare il gioco al Milan. Milan che si porta vicino al vantaggio all'11' con un bel colpo di testa di Maldini, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, ma è bravo Izco a salvare sulla linea.
Al 27' Milan a segno con Pippo Inzaghi: Kakà conquista il pallone a centrocampo, serve Inzaghi che stoppa e, di destro, fulmina Kosicky. Per Superpippo è il 13° gol in campionato.
Poco dopo, al 30', su un'azione di contropiede del Catania, Dida è bravo nel distendersi a terra, neutralizzando il sinistro dalla distanza di Mascara. Al 39' il Catania reclama un fallo di mano in area di Favalli, ma per De Marco è involontario. Sul ribaltamento di fronte, splendida azione Kakà-Pirlo, con Andrea che serve magicamente sulla testa di Inzaghi a due passi da Kosicky, ma questa volta Superpippo spreca sul fondo.
Il primo tempo si chiude dunque sullo 0-1. Un solo cambio durante l'intervallo: per il Catania, Tedesco prende il posto di Izco per alzare un po' più il baricentro della squadra etnea. Nessuna sostituzione, invece, per il Milan.
Ed è proprio il nuovo entrato, dopo appena un minuto, a creare un brivido alla porta milanista, con un bolide di sinistro dalla lunga distanza che si spegne di pochissimo alla sinistra di Dida, comunque ben piazzato. Il Catania è ora più spavaldo, più sfrontato: è il gioco che ha sempre chiesto Walter Zenga, sia che di fronte ci sia un'avversaria piccola, sia una grande.
Ma, purtroppo per loro, i sogni di rimonta dei rossazzurri si spengono al 7' della ripresa: Ambrosini crossa dal fondo, colpo di testa di Beckham, Kosicky non trattiene ed è troppo facile per Kakà ribattere in rete per il gol dello 0-2.
Al 17' ancora un'occasione d'oro sprecata da Inzaghi, che vanifica un cross di Kakà spedendo sul fondo a pochi passi dalla porta del Catania. Subito dopo, un altro cambio tra le fila rossazzurre: entra Llama, esce Carboni. Al 21' la sfortuna si accanisce ancora sul nostro numero 9: questa volta a negargli il gol dello 0-3 è il palo. E nemmeno un minuto dopo, secondo legno in pochi secondi per il Milan. A colpirlo è Kakà, protagonista di un numero d'alta classe: destro a giro delizioso sul palo lontano, esecuzione perfetta, ma la porta del Catania dice no. Al 29' primo cambio per i rossoneri: dentro Pato, che così può festeggiare la sua 50esima presenza in serie A, fuori il vero protagonista della partita, Inzaghi. Poco dopo, spazio anche a Bonera, al ritorno in campo dopo quasi due mesi d'assenza al posto di Beckham, e al giovane Mattioni, al debutto in campionato, che va a sostituire Kakà. Ultimo cambio anche per gli etnei: fuori Mascara, dentro Spinesi.
I minuti finali vedono il Milan sempre all'attacco. E' un vero assedio all'area rossazzurra, ma il match si chiude sullo 0-2: un risultato che ci sta addirittura stretto, ma che ci proietta sempre più verso la Champions League.

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