giovedì 30 aprile 2009

La serie A va avanti da sola

I club di A hanno deciso di dividersi dalla B e di costituire la Lega Serie A. Il manager incaricato di avviare il nuovo organismo sarà Maurizio Beretta. A questo punto la gestione del processo di separazione potrebbe essere affidata a un commissario.
"Abbiamo fatto una nuova lega di A", ha anticipato Maurizio Zamparini, il primo dei presidenti di Serie A a lasciare via Rosellini dopo l'ennesimo nulla di fatto nell'assemblea di oggi. "Soddisfatto? No, ma era necessario", ha aggiunto il numero uno del Palermo. A chiedere la separazione dalla B sono state 19 società di serie A, tutte ad esclusione del Lecce.
"Diciannove società di serie A hanno oggi deliberato di costituire la 'Lega calcio serie A, conferendo a tale scopo mandato al dottor Maurizio Beretta". "Sono onorato di mettermi al servizio delle società per guardare in una logica europea e internazionale in un settore nel quale abbiamo straordinarie potenzialità di risultati - ha detto Beretta -. Le prossime mosse? Il mandato è chiaro, iniziare a fare i passi necessari per costituire una Lega di A, ci sono vari aspetti da seguire e curare. Il meccanismo avrà i suoi tempi nei prossimi 12 mesi. Chiederemo un confronto in tempi con il sottosegretario (alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport, ndr) Crimi, secondo le sue raccomandazioni odierne sugli stadi di proprietà". "Se vado a fare una cosa diversa rispetto a quella per la quale mi ero presentato? Non mi ero presentato come presidente, erano stati fatti degli incontri con i rappresentanti dei club per mettere a punto al meglio le esigenze delle squadre. Bisogna costruire e implementare in programma nel quale le società abbiano un ruolo determinante. Poteva esserci un'ipotesi diversa, quella di lavorare per più squadre, dopo le decisioni di oggi lo farò per meno squadre, interpretandola come un'attività di servizio".
"Si comincia a lavorare da adesso perché questa lega di serie A sia operativa dal 1° luglio 2010". Lo ha detto l'a.d. del Milan Adriano Galliani lasciando la sede della Lega calcio e annunciando che "abbiamo informato il presidente federale Abete di ciò che è successo e ora starà alla Federcalcio, a partire da martedì, fare quello che riterrà più giusto". A questo punto "è quasi sicuro che si vada verso un commissariamento, perché sicuramente non verrà eletto nessun presidente fra venti giorni", ha aggiunto Galliani spiegando che nella nuova lega non avrà alcun ruolo ("ho già dato"). "L'anno prossimo non ci sono problemi particolari perchè ci sono gli accordi per la mutualità, sia all'interno della serie A, sia tra A e B. Poi dal 2010 ci sarà una lega di A, una di B e una di C".
Il vicepresidente della Lega per la serie B, Gianfranco Andreoletti, e i consiglieri di Lega della stessa B hanno emesso un comunicato per esprimere "il proprio profondo dissenso sia per la sostanza sia per le modalità con le quali è stato realizzato un progetto evidentemente già da tempo preparato e si è riservata di far valere vigorosamente nelle sedi istituzionali le ragioni del calcio professionistico che non si riconosce negli interessi dei grandi club".
Per risolvere la scissione in atto in Lega Calcio dovrebbe intervenire il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Se lo augura il presidente della Lega Antonio Matarrese, al termine di una giornata che lo ha amareggiato. "Mi auguro che qualcuno molto sopra di noi, impegnato nella gestione dei problemi del Paese, dia uno sguardo al nostro calcio", ha detto Matarrese riferendosi a Berlusconi. Per il presidente della Lega, il comunicato con cui la serie A ha annunciato le proprie intenzioni "è stato scritto con rabbia e non con saggezza: per me è una pugnalata al cuore, una reazione che la serie A ha avuto scoprendo che al suo interno non c'era compattezza, altrimenti non avrebbero disturbato il dottor Beretta. Qualcuno ha interessi che cozzano con quelli di tutta la Lega". Matarrese fa i complimenti ai dirigenti di serie B che "con la loro signorilità e compattezza hanno frantumato i sogni di qualche collega collega di serie A. Chi? Sarei scemo a dirlo. Che tristezza mi fa questo calcio che pure quando arriva in paradiso ha la forza di scendere all'inferno", si sfoga Matarrese, che nel frattempo resta al suo posto. "Nessuno mi ha esautorato, per ora, e continuerò a lavorare perchè la Lega è una macchina che non si può fermare». Per il futuro, Matarrese non esclude un ruolo da commissario "non sarei incompatibile".

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