mercoledì 21 luglio 2010

Allegri: "Il Milan ha molto altro da dare"

Adesso tocca a lui. Sfiorato dai riflettori nel burrascoso raduno in cui Silvio Berlusconi ha tenuto banco, Massimiliano Allegri scende finalmente in campo e a Milanello i microfoni sono tutti per lui. Il nuovo tecnico del Milan affronta la stampa con preparazione e ci tiene a sottolineare che non si è sentito affatto messo con le spalle al muro da Berlusconi. "Il presidente non mi ha messo pressione; era logico che ieri parlasse lui. Era giusto che la giornata andasse così. E poi l'unica domanda che ho ricevuto è venuta proprio dal patron; nessuno di voi mi ha chiesto nulla", ha sorriso Allegri.Ma l'ombra lunga di Berlusconi influenza in parte anche il primo confronto tra Allegri e media: "Cosa ne penso di questo presidente-allenatore? Me lo aspettavo, è stato molto simpatico, unico nel ruolo di relatore". Ironico Allegri che ricorda: "Ho conosciuto il presidente a maggio e ieri mi ha confermato l'impressione che avevo avuto sulla sua persona. Cosa mi piace di lui? Che è molto diretto - risponde -. Ieri ha fatto delle esternazioni che vanno accettate, e poi a me piace ascoltare tutti". Ma c'è una stagione nuova da inaugurare. E l'incipit è un chiaro invito al confronto garbato: "Che rapporto voglio impostare? Di rispetto perché è fondamentale per lavorare con tranquillità; voglio avere la disponibilità da parte di tutti per lavorare ogni giorno nel miglior modo possibile". Quasi un avvertimento. Poi Ronaldinho, eletto da Berlusconi il più grande di tutti i tempi. L'intoccabile. "Dubbi su Dinho? Credo che non ci siano dubbi, ha qualità mondiali, anche se è normale che nel calcio di oggi non bastano solo le qualità tecniche; per ottenere i risultati ci vuole il gruppo che esalta il singolo. Dinho deve fare la differenza. Certo deve essere supportato dalla squadra, come lui deve mettersi al servizio del gruppo". Allegri parla anche di Pato. "Anche lui è un giocatore straordinario che può solo migliorare. Le sue qualitá fisiche e tecniche non le conosce nemmeno lui, sono talmente tante e le dimostrerà. È un ragazzo di 20 anni, ha qualità per fare tutto". "Cosa ci manca per avvicinarsi all'Inter? Al momento la rosa dà ampie garanzie: questa squadra ha ancora molto da dare - sostiene Allegri - ci sono calciatori di trenta anni, ma anche molti giocatori giovani. Abbiamo tutte le caratteristiche e le qualità per fare bene e raggiungere traguardi importanti: primi tre posti in campionato e andare il più avanti possibile in Champions. Ma la convinzione è fondamentale per fare tutte le cose. Ho un gruppo di giocatori che hanno vinto tutto ma è che è ambizioso e che ha voglia di fare bene ancora. Sarebbe presuntuoso da parte mia rivoluzionare una squadra che lo scorso anno ha funzionato fino a sei partite dalla fine e che era in corsa per lo scudetto. Leonardo ha fatto un buon lavoro; io posso avere idee diverse e cercherò di portare dei diversivi tattici come concetti rispetto alla stagione passata. La rosa è più o meno quella dello scorso anno ma gli anni non sono tutti uguali". Quindi il mercato. "Gli uomini che ho a disposizione in questo momento vanno più che bene, se dovesse partire qualcuno la società lo rimpiazzerà con un giocatore da Milan". Ironico Allegri: "Nessuno nasce imparato. Solo con le vittorie si fa cambiare idea. Ho inziato ad allenare in C2 ed è stata una fortuna, ma l'ambizione è volare il più in alto possibile; sono felice di essere arrivato al Milan e so che ho grandi responsabilità, ma la squadra avrà molto del mio, sono l'allenatore e sono pagato per questo; se perdo mi cacciano".

Nessun commento: