domenica 18 luglio 2010

-2 al raduno di Milanello

Un po' come un anno fa. Tra dubbi e molti mugugni. Il 20 luglio, martedì, alle ore 15, Milanello riaprirà i battenti. Un raduno ancora sottotono, senza acquisti roboanti. Leonardo? Solo un pallido ricordo. Dimenticate il Brasile del 1982 e il 4-2 e fantasia. Oggi è tempo di Massimiliano Allegri; il nome nuovo, il predestinato. Quello con "le physique du rôle", come diceva Adriano Galliani. Adesso tocca a lui dopo i miracoli di Cagliari, anche se l'avventura sarda si è conclusa con pochi squilli di tromba. Il Milan di Allegri. Di Yepes, Amelia e Papastathopoulos, reduce dal Mondiale con la Grecia. Mentre dall'altra parte della vallata, ad Appiano, l'Inter conferma di essere ancora lontana mille anni luce. Ma sono le regole imposte dalla politica societara: per acquistare è obbligatorio vendere. Tesi che Silvio Berlusconi, presente al raduno, ribadirà. Restano da risolvere alcuni dubbi: i destini di Ronaldinho e Huntelaar. Il brasiliano, assistito dal fratello agente, domani incontrerà Galliani per discutere del suo futuro. Dinho, si sa, piace a Berlusconi, me l'idea di monetizzare con un'eventuale cessione in Brasile o negli States, alla corte di Beckham, non dispiacerebbe in via Turati, senza dimenticare poi che il Milan risparmierebbe 9,6 milioni di ingaggio. Ma non si illudano i tifosi, già sul piede di guerra in caso di cessione del Gaucho. L'eventuale incasso potrebbe finire nelle casse rossonere per ripianare il bilancio come è stato richiesto dalla famiglia Berlusconi. E Luis Fabiano? Ancora una volta potrebbe rimanere un tormentone estivo, mentre il totem Rino Gattuso, che sarà presente al raduno, ha chiesto tempo per decidere se continuare o volare in Grecia dove lo cerca l'Olympiacos. Insomma, un futuro poco rassicurante, oscurato anche dalle voci che arrivano dalla Spagna, perché al Real Madrid di José Mourinho non dispiacerebbe Thiago Silva. Ma ci ha pensato il difensore brasiliano a demolire i sospetti: "È un onore l'interesse di un grande club come il Real Madrid e di Mourinho, uno dei migliori allenatori del mondo - ha spiegato il giocatore al sito Globo.com - magari un giorno lavorerò con lui, ma non c'è fretta. Ora - ha tagliato corto - gioco in uno dei più grandi club al mondo, sto molto bene e sono felice al Milan, mi sono adattato perfettamente all'Italia e sono pronto per realizzare una grande stagione". Martedì il Milan ripartirà con l'ottimismo di Massimiliano Allegri, convinto di poter far bene. Una responsabilità pesante che Leonardo, orfano nientepopodimenoche di Kakà, ha saputo gestire con classe e intelligenza. Galliani è convinto sulle qualità del livornese, ma sarà anche utile dargli una mano.

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