venerdì 25 marzo 2011

Squalifica per Ibra ridotta da 3 a 2 giornate, ma salta il derby...

La Corte di giustizia federale ha deciso uno sconto da tre a due della squalifica di Zlatan Ibrahimovic dopo l'espulsione per gioco violento in Milan-Bari. Il centravanti dunque non potrà comunque giocare il derby del 2 aprile contro l'Inter. "Il reclamo del Milan è parzialmente accolto - scrive la Corte di giustizia federale - e, per l’effetto, riduce la sanzione della squalifica inflitta al calciatore Ibrahimovic Zlatan a 2 giornate effettive di gara". Così l’arbitro Brighi aveva spiegato il rosso diretto, l’espulsione: "Al 28' del secondo tempo il n° 11 (Milan) Ibrahimovic Zlatan, poiché a gioco in svolgimento colpiva con una manata un avversario fra il fianco e l'addome, facendo cadere l'avversario che lo stava marcando il quale, comunque, non aveva bisogno dei sanitari". E soprattutto, a richiesta del Giudice sportivo, ha poi aggiunto: "In occasione della espulsione del calciatore Ibrahimovic Zlatan della società Milan, sono a precisare che in seguito a un contrasto di gioco fra il calciatore in oggetto e il calciatore della società Bari Rossi Marco, durante la contesa del pallone il pallone stesso schizzava a circa 3 metri dai calciatori stessi e in quel momento il calciatore Ibrahimovic, da dietro e senza la possibilità di giocare il pallone che era in gioco, ma non più a distanza di gioco, colpiva il calciatore del Bari, Rossi Marco, con una manata fra il fianco e l'addome, in maniera volontaria". L’avvocato del Milan Leandro Cantamessa ha insistito sul fatto che la lontananza della palla sia stata una "valutazione soggettiva" dell’arbitro e che il calciatore rossonero avrebbe potuto avere la volontà di allontanare Rossi dalla traiettoria del pallone nella speranza di riconquistarlo. Ma la sua tesi, per quanto efficace, non ha comportato uno sconto superiore che avrebbe consentito all'attaccante di giocare il derby, decisivo per lo scudetto.

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