sabato 14 agosto 2010

All'Inter il Trofeo TIM

Il primo trofeo della stagione – seppure non ufficiale – va all'Inter, guidati dal loro nuovo timoniere, dunque senza Mourinho ed il neo-emigrato Balotelli, da poche ore divenuto ufficialmente un giocatore del Manchester City. In una serata agostana dal clima alquanto afoso, l’ormai noto triangolare estivo si apre con il match tra Inter e Juventus che mantiene le attese. Entrambe le squadre affrontano la sfida con il giusto impegno ed è l’Inter ad avere un maggiore possesso palla ed idee più chiare. In grande forma su tutti Maicon, evidentemente lusingato dalle note sirene provenienti da Madrid, a ricoprire magistralmente la fascia destra ed a rendersi anche pericoloso in fase offensiva con un tiro che mette i brividi a Manninger. In avanti c’è Pandev che da sinistra fa spesso male, costringendo il portiere bianconero ad un paio di grandi interventi e soprattutto un Eto’o molto reattivo e voglioso di dimostrare di non avere perso confidenza con la rete. Il camerunense guida ed incoraggia un po’ tutti, tenta di pungere la difesa bianconera, ma senza grande precisione. Sull’altro fronte, con l’evanescente Trezeguet, c’è un Lanzafame smanioso di dimostrare al suo ex-pubblico quale giocatore di qualità sia diventato dopo un paio di stagioni ed un Del Piero insolitamente arretrato a centrocampo, a fare quasi da regista con licenza di offendere. Tuttavia l’attacco juventino si dimostra evidentemente troppo leggero e soprattutto scarsamente supportato da un centrocampo di interditori quali Sissoko e Melo, purtroppo ancora in forma mondiale. A sancire la supremazia nerazzura ci pensa Sneijder che al 25’ mette ko la Juve, dimostrando la sua classe. L’olandese prende palla a circa dieci metri dall’area, avanza palla al piede e, dopo una finta, fa partire un tiro di destro, mirabile sia per potenza che per precisione, che non lascia scampo a Manninger, infilandosi in alto nel sette alla sua sinistra.La seconda sfida di 45 minuti vede affrontarsi Milan ed una Juve naturalmente modificata in molti dei suoi giocatori, dei quali fanno parte anche Diego ed Amauri e l’ex Storari in porta. I rossoneri possono sfoggiare un tandem d’attacco Borriello – Ronaldinho, coadiuvato sulla destra dal giovane velocissimo nigeriano Oduamadi ed in regia redivivo Pirlo, che può offrire a Prandelli grandi dosi di fiducia per il suo prezioso contributo in Nazionale.

Il più motivato dei bianconeri sembra Diego, forse spronato anche dalle voci che lo vorrebbero come probabile partente per la Bundesliga, il quale fornisce una notevole vivacità al gioco juventino. È proprio il fantasista brasiliano ad essere il più pericoloso dei suoi: dopo aver ricevuto una bella imbeccata da Lanzafame, a due passi dall’area, esplode un gran tiro, molto simile a quello del goal di Sneijder. Ma per sua sfortuna, lo juventino si trova di fronte un Amelia in forma smagliante che con uno scatto di reni impressionante gli chiude la porta. Per di più, il numero uno neo-milanista può ostentare poco dopo un altro intervento da applausi, sbarrando la strada con uno scatto felino ad un ottimo rasoterra indirizzato all’angolo destro, che, dopo una bella giocata, lascia partire Lanzafame, rimasto qualche secondo incredulo, per capacitarsi della parata formidabile. La Juventus sente l’odore della rete e staziona quasi costantemente nella metà campo rossonera, producendo un’altra buona palla-goal con Diego che però, stavolta, appena entrato in area, non riesce ad angolare il suo destro, offrendo ad Amalia un’altra opportunità di mettersi in mostra. Non c’è neanche il tempo per recriminare che al 20’ la Juve subisce il goal del Milan. Dalla trequarti di destra “Odu” riceve palla, supera un paio di avversari ed opera un ottimo lancio verso la corsia opposta che Ronaldinho addomestica bene, penetra in area e con l’interno destro pennella un fendente morbido che si insacca in modo millimetrico tra le dita di Storari ed il palo. I bianconeri cercano di pareggiare in fretta e potrebbero arrivarci con Amauri che si inserisce in un maldestro passaggio di Nesta ad Amelia, ma l’attaccante è troppo lento ed il suo tiro viene respinto dalle gambe del portiere. Al 33’ Lanzafame sciorina dribbling, s’incunea nella difesa milanista e libera sapientemente Diego che grazie ad un preciso diagonale può finalmente andare in rete e gioire esaltandosi ed infiammando i tifosi juventini del San Nicola.Come da copione, dopo il pareggio si va ai calci di rigore. Ed è ancora Amelia che la fa da protagonista, dimostrando uno stato di grazia ed una personalità impressionanti: riesce a parare ben due rigori, dando i due punti alla sua squadra. D’altra parte risultano piuttosto molli le esecuzioni dei due azzurri Amauri e Pepe, in ombra anche durante la gara.Nel terzo incontro, Inter – Milan, il caldo e la stanchezza si fanno sentire per tutti ed in campo vanno molte riserve, a farne le spese è ovviamente lo spettacolo. A parte pochi lampi, dopo una manciata di minuti, con Inzaghi che punge cogliendo la traversa e colpendo un buon pallone al volo, uscito di poco ed una buona punizione di Pirlo, per il Milan c’è poco altro. L’attacco dell’Inter è molto dinamico soprattutto grazie all’agilità di Coutinho e Biabiany. C’è anche Milito che si trova in mezzo all’area ad avere una buona occasione, ma Yepes riesce a respingere il suo tiro ed infine Mancini che verso la fine conferma tutta la sua inconsistenza sprecando una buona occasione. Dopo lo 0-0 si va ai rigori che vedono vincente l’Inter 2-3, nonostante gli errori del solito Mancini e Stankovic, dato che sbagliano anche Flamini, Inzaghi e soprattutto Ronaldinho che vuole un po’ troppo gigioneggiare cogliendo l’incrocio dei pali con un colpo sotto, a Castellazzi spiazzato.Alla fine del Trofeo TIM, mentre Ronaldinho ha sorriso amaramente, dopo le varie amichevoli il suo Milan e la Juventus hanno potuto constatare una crescita promettente in vista del Campionato, mentre l’Inter ha potuto sorridere, avendo avuto delle piacevoli conferme sia dai suoi giocatori che dal lavoro di Benitez. E se il buon giorno si vede dal mattino, sembra che gli altri dovranno prepararsi ad un’altra stagione passata ad inseguire i nerazzurri…

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