sabato 7 agosto 2010

Milan-Panathinaikos 5-3 dopo rigori


Un clamoroso errore arbitrale consente al Milan di pareggiare 0-0 con il Panathinaikos prima di vincere ai rigori. L’amichevole di Detroit sarà ricordata per tre cose: il terreno pessimo, la scarsa affluenza di pubblico (le cifre ufficiali parlano di 30.000 spettatori, ma molti biglietti erano omaggio e comunque il monumentale Pontiac Silverdome era mezzo vuoto) e il gol incredibilmente non assegnato a Govou al 10’ della ripresa. La conclusione di Leto viene toccata dall’attaccante francese, Amelia non può intervenire e quando Bonera riesce a rinviare il pallone è già di quasi un metro oltre la linea. Se ne accorgono tutti tranne arbitro e guardalinee, ben attenti a voltare la testa dall’altra parte mentre il maxischermo mostra al pubblico l’azione. Non siamo al Mondiale, è solo un’amichevole, ma il concetto resta lo stesso: Blatter, è ora di introdurre la moviola in campo. Al di là di quest’episodio, resta negli occhi un Milan attento a eseguire le disposizioni di Allegri, ma poco propositivo e pericoloso. Il Panathinaikos, arrivato in America ben prima dei rossoneri, stava meglio fisicamente e aveva meno assenze. Però Allegri (privo di Pirlo, Ambrosini, Ronaldinho, Inzaghi e Yepes) sa che la manovra deve ancora trovare sbocchi e soluzioni differenti per evitare che il Milan diventi dipendente da Pato, tenuto prudenzialmente a riposo dopo la leggera distorsione di giovedì sera. Fin dall’inizio il Milan cerca di tenere il controllo del gioco accelerando sulle corsie esterne. Seedorf, schierato nella posizione di regista, entra lentamente in partita e nei primi minuti perde un paio di palloni che si trasformano in azioni pericolose per i greci. Abbiati conferma di essere già in forma al 7’ quando nega a Govou il gol da pochi passi su traversone basso di Ninis. Il Milan prova a pungere con Oduamadi (occasione sprecata al 9’) e poi con qualche tiro dalla distanza che però non impensieriscono Tzorvas. E’ il Panathinaikos a sfiorare ancora la rete al 28’ (mischia furibonda a due passi da Abbiati) e a segnare, ma in fuorigioco, al 44’: Ninis pesca Cissé appena oltre Nesta e Thiago Silva, il diagonale del francese supera Abbiati, ma la bandierina del guardalinee rende tutto inutile. Nella seconda parte del primo tempo, comunque, il Milan si era mostrato più intraprendente anche grazie alla verve di Alexander Merkel: la personalità non manca di sicuro al giovane centrocampista, che va spesso al tiro e non si limita alle giocate banali. Nella ripresa, però, il Milan fa davvero pochissimo in avanti e, oltre al già raccontato gol non visto dall’arbitro, il Panathinaikos sfiora il successo almeno in tre occasioni: al 5’ con la traversa di Ninis su cross di Cissè, al 29’ con un clamoroso liscio di Marinos dopo una combinazione Cissé-Vyntra, al 31’ con un tiro di poco alto dello stesso Vyntra. L’unica risposta del Milan arriva al 41’ quando l’instancabile Antonini crossa da sinistra per Beretta la cui conclusione di testa è però centrale. Finisce 0-0, ma il pareggio non piace agli americani. Così si battono i rigori e i milanisti si dimostrano infallibili: sbaglia Petropoulos, mentre Bonera mette il sigillo al successo rossonero.

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