domenica 22 agosto 2010

Ibra non ha giocato contro il Siviglia in Supercoppa...

Zlatan Ibrahimovic a Barcellona è un separato in casa. I catalani sabato sera si sono aggiudicati il primo trofeo stagionale, la Supercoppa di Spagna, ribaltando l'1-3 a Siviglia nell'andata con un 4-0 che dice molto sulla forza della squadra di Guardiola. E proprio Guardiola sta facendo una fatica bestiale per non rispondere in maniera decisa alle domande dei giornalisti su Ibra, trincerandosi dietro i monosillabi per non ammettere che lo svedese è un grande giocatore ma che però non è funzionale al suo sistema. Tanto più che l'arrivo di David VIlla dal Valencia restringe ancora di più gli spazi. Ibra non ha giocato neppure un minuto col Siviglia. Nonostante Villa non avesse più di una mezz'ora nelle gambe. Il tridente era formato da Pedro, Messi e Bojan. Come scrive El Mundo Deportivo, quotidiano da sempre molto informato sulle vicende catalane, è una scelta che vale più di mille parole. La situazione sembra ancora più tesa rispetto a quella vissuta da Samuel Eto'o due anni fa. L'interista non andava bene a Pep, che lo disse apertamente. Però prima di procedere alla vendita all'Inter, Samuel fu schierato titolare per una stagione intera. E che stagione: il camerunese segna 35 gol nel tridente delle meraviglie formato anche da Messi ed Henry. Nel caso di Ibrahimovic la situazione sembra ancora più delicata e con meno margini. L'esclusione di ieri nasconde un messaggio chiaro, come sottolinea la stampa spagnola: sappi che se resti qui per te non c'è spazio. Inoltre MIno Raiola, procuratore di Ibra, con le sue recenti dichiarazioni non si è fatto molti amici in zona Camp Nou. Già, ma a chi piazzare un giocatore costato 50 milioni più Samuel Eto'o e che guadagna 12 milioni a stagione? Complicato. Molto complicato. Il City di Mancini, che avrebbe i mezzi, sembra una soluzione non troppo gradita dal giocatore, che vorrebbe giocare in Champions. E allora la strada di Ibra potrebbe essere in Italia. Al MIlan. La dichiarazione del dg Ariedo Braida nei giorni scorsi "se ce lo regalano lo prendiamo, i campioni mi piacciono" ha aperto nuovi scenari. Anche Max Allegri ha espresso il suo gradimento in conferenza stampa. Il Milan non può permettersi di prendere un giocatore valutato 70 milioni solo un anno fa. Neppure con un cospicuo sconto. E allora la soluzione potrebbe essere quella del prestito, con la società rossonera che contribuerebbe a pagare il 50% del faraonico stipendio di Zlatan, che si aggira intorno ai dodici milioni. Sacrificando uno tra Huntelaar, che però non ne vuole sapere di partire, e Borriello, che ha più mercato ma che la società preferirebbe tenere.

La situazione attuale è riassunta alla perfezione da una dichiarazione rilasciata nella serata di sabato da Adriano Galliani. "Ibrahimovic - ha ammesso Galliani - è un grandissimo giocatore che guadagna una cifra impossibile per l'Italia. Per questo al 99,9 % resterà un sogno. Ma Marzullo dice che i sogni aiutano a vivere meglio e quindi vediamo che succede...". I tifosi sperano di risvegliarsi con Ibra al centro dell'attacco. Per un tridente Pato-Dinho-Ibra a cui non sarebbe precluso nessun trofeo.

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