domenica 6 febbraio 2011

Allegri: "Pato non è un caso"

Nessun caso-Pato, e l'Inter è un'inseguitrice temibile, ma non la sola, perché l'obiettivo non è frenare la rincorsa nerazzurra ma vincere lo scudetto. Questo in sintesi l'Allegri-pensiero alla vigilia della gara col Genoa. "Il match di Marassi non sarà semplice, serve un Milan sveglio e lucido. Nel mercato di gennaio il Genoa ha cambiato molti giocatori, ma sistema di gioco con Ballardini è lo stesso: ben orgazizzato e con grande intensita, soprattutto in casa. Comunque Sono soddifatto perché siamo in testa con 5 punti di vantaggio sulla seconda. Più che guardare alle altre bisogna affrontare una gara alla volta senza guardare troppo lontano". Contro il Genoa rientrano Gattuso e Van Bommel ("gli ho spiegato il modo di arbitrare in Italia, siccome è intelligente ha capito che deve comportarsi in modo diverso"), la lista dell'infermeria comincia ad accorciarsi. Gli infortuni hanno comunque condizionato il cammino rossonero fin qui: "Nell'ultimo mese non abbiamo mai giocato con lo stesso centrocampo, ma ho molto apprezzato la capacità dei miei di recepire velocemente le cose che chiedevo ed applicarle in campo. Ad esempio a Catania hanno saputo leggere benissimo la partita, e non era per nulla facile". Se questa è la dote della sua squadra che il tecnico ha apprezzato di più, il "minus" sta in qualche punto perso per strada: "Diciamo un paio di punti lasciati in casa". Quanto al resto della formazione, è probabile che scenda sul terreno di gioco sin dall'inizio, Antonio Cassano, a fianco di Ibrahimovic, e, in mediana, il francese Flamini a fianco di Gattuso e Van Bommel. "Direi che fa una bella figura", ha replicato infatti l'allenatore a un cronista che, snocciolando la possibile formazione, ha inserito questi nomi nell'undici titolare. "Martedì se non si fosse infortunato Bonera, Pato non l'avrei tolto: ultimamente spesso una o due sostituzioni sono forzate da infortuni. Lui sta bene, non c'è un caso Pato: è giovane e ha qualità straordinarie. Deve imparare molto, come tutti, ma deve restare sereno perché ha segnato 8 gol in campionato e 2 in coppa Italia, pur giocando poco. Deve acquisire attenzione e concentrazione. Più passerà il tempo più Pato e Ibra si integreranno. Finora hanno giocato poco insieme. e Pato l'anno scorso ha giocato in una posizione diversa. Deve migliorare, lui come tutti. Balotelli? Sono contento di avere Pato e me lo tengo stretto. Sono convito che, come gli altri che finora sono stati fuori per infortunio, sarà un acquisto importante per il Milan". "L'Inter? Non dobbiamo pensare ai nerazzurri. Siamo in testa, abbiamo il nostro destino in mano. L'Inter fa la sua corsa, come altre squadre. L'Inter dovrà fare cose stratosferiche, come la Roma, se vuole arrivare in testa. Nessuno, io per primo, mi ero messo in testa che quest'anno l'Inter non sarebbe stata una concorrente pr il primo posto. Il campionato è lungo e aperto, noi dobbiamo mantenere il nostro equilibrio e non pensare agli altri, evitare di fare calcoli". A Genova il Milan ritroverà un ex la cui uscita di scena non era stata proprio in punta di piedi: Kaladze. Ma Allgeri non ha rimpianti: "Aveva bisogno di giocare con continuità per trovare una forma accettabile. Al Milan non poteva farlo perché Nesta e Thiago Silva erano i titolari. Erano state fatte delle scelte, io con lui era stato chiaro. Sono contento che stia facendo bene. Il suo valore non l'ho mai messo in discussione, del resto uno che resta al Milan 11 anni deve per forza essere un giocatore valido. Ha detto che al Milan gli allentori non contanno? Non credo l'abbia detto, e se lo ha fatto sarà stato un momento di rabbia". L'ultimo accenno è per Pirlo: "E' rientrato in gruppo da 2 giorni, sta discretamente bene, col Parma sarà a disposizione e magari giocherà. Ma non domani perché deve ritrovare la condizione".

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