giovedì 24 febbraio 2011

Ibra: "Il prossimo anno il Milan sarà al top"

Mourinho? Indimenticabile. Per lui tutto; praticamente una dichiarazione d'amore. Parole al vetriolo, invece, per Guardiola e la convinzione di poter vincere tutto col Milan, ma solo nella prossima stagione. Zlatan Ibrahimovic si confessa in un'intervista aEurosport. Racconta Ibra: "Nel Barcellona ho capito come nel calcio le cose possono cambiare velocemente. Il mio problema lì è stato un uomo, e cioè 'il filosofo' - racconta riferendosi a Guardiola -; io non avevo problemi con nessuno, non c'è nessuno che può dire che ho fatto qualcosa di male e nei primi sei mesi era tutto eccezionale, andava tutto bene ma poi è successo qualcosa, anche se non so che cosa. Sto ancora aspettando una risposta, ma fatto sta che dopo i primi due mesi del 2010 non mi ha parlato più". Durissimo Zlatan. Ma che si addolcisce quando parla di Mourinho. "Se non hai qualcuno che ti motiva, non sei portato a lottare ed è per questo che esistono gli allenatori" sostiene lo svedese. Poi la dichiarazione forte: "Per Mou avrei ucciso per le motivazioni che mi ha dato, per come mi ha stimolato, con l'altro (Guardiola, ndr) c'era il calcio, ma un allenatore deve adattare il suo gioco ai calciatori che ha, specie se ne ha comprato uno per 70 milioni di euro. E se l'ha comprato non l'ha comprato per lasciarlo a guardare gli uccelli sugli alberi". Poi è arrivato il Milan, un passaggio che i tifosi nerazzurri non gli hanno perdonato. Ibra è sincero: "Non posso parlare male dell'Inter perché lì ho vissuto momenti fantastici, ma storicamente credo che il Milan sia un club più importante; quando sono arrivato qui mi è stato presentato un progetto che ruota attorno a me e mi sono state promesse tante cose su cui si sta lavorando. È un progetto che sta crescendo e credo che il prossimo sarà l'anno giusto per lottare su tutti i fronti". Come capitano della Svezia, nelle votazioni per il Pallone d'oro, Ibra svela di aver votato "Iniesta primo, secondo Sneijder e terzo Xavi", ma ha belle parole per un ex compagno di squadra sia alla Juve sia all'Inter: "il migliore con cui ho giocato è Patrick Vieira, è un buon esempio, gioca e lotta per la squadra". Poi un pensiero rivolto a Ronaldo e il suo ritiro. "È una grande perdita: non c'è stato nessuno migliore di lui negli ultimi 15-20 anni; guardando indietro non vedo altri giocatori al livello suo e di Zidane", assicura lo svedese che contro il "Fenomeno" ha giocato in Inter-Milan. "Per me è stato sufficiente essere sullo stesso campo con lui: di Ronaldo ce n'è uno solo. Come diceva Maradona, ci sono molti re, ma un solo Dio. E questo vale anche per Ronaldo".

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