martedì 15 febbraio 2011

Milan-Tottenham 0-1

Ce l'aveva in canna, quella merda. Lo aspettava dal lontano 23 maggio 2007, quando ad Atene, con la maglia del Liverpool vide i rossoneri conquistare la Champions League. Peter Crouch risolve l'andata degli ottavi con il Milan, regalando al Tottenham un gol da capitalizzare. Spietata e cinica, la quadra di Redknapp domina per buona parte il primo tempo, in cui il Milan perde per infortunio Abbiati, rischia due volte nella ripresa, ma trova l'1-0 con il più classico dei contropiede. Per i rossoneri una mazzata gigantesca. A Londra servirà l'impresa. Francamente molto difficile. Quando Ibra dice, Allegri fa. Alla vigilia lo svedese esalta Robinho e la sua voglia smisurata di calcio uguale a divertimento. Il tecnico rossonero, che l'aveva in ballottaggio con Pato, lo accontenta, e lancia Seedorf trequartista. L'allenatore del Milan, con l'esperienza dell'olandese, la fantasia dell'ex City e la fame atavica dello svedese, cerca i gol decisivi per giocare a Londra un ritorno senza paranoie. Con gli uomini contati a centrocampo avanza Thiago Silva davanti alla difesa fra Gattuso e Flamini e schiera Yepes accanto a Nesta. Abate e Antonini sono gli uomini di fascia che devono fare i conti con Lennon e Pienaar. Harry Redknapp, che deve rinunciare a Bale, a sorpresa lascia in panchina Kranjcar e preferisce Crouch a Pavlyuchenko. Ma è un Tottenham molto equilibrato: una sorta di cavalleria pesante che mette subito a dura prova il Milan. I primi venti minuti sono uno sconcertante monologo Spurs, respinto dai rossoneri con i garretti. Il Milan dà la netta sensazione di non capirci nulla. Già dopo soli 45" un cross di Pienaar viene deviato con il braccio da Nesta. Lannoy fa proseguire. Poi sale in cattedra Abbiati, nel bene e nel male Al 9' e all'11 anticipa con i pugni Crouch, sempre imbeccato da Lennon che non conosce rivali sulla corsia di Antonini, sistematicamente superato. Ma al 18', dopo un contrasto aereo, Abbiati resta a terra e deve abbandonare in barella, sostituito da Amelia. Un duro colpo per il Milan che perde in sicurezza alle spalle di un reparto sotto assedio. Al 21' i rossoneri producono la loro prima vera azione; suggestivo lo scambio Robinho-Ibra con cross basso dello svedese bloccato da Gomes. Poi niente più. Difficile superare la muraglia inglese messa su da Palacio e Sandro. Ancora di più da Dawson, che le becca tutte, e da quel marpione di Gallas; saranno lenti, ma non ne fanno passare una. I rossoneri poi ci mettono del loro. Seedorf è lezioso; improponibile davanti all'esercito di Sua Maestà britannica. Ma l'orange non ha tutte le colpe. Thiago Silva non ha i tempi del centrocampista e per Van der Vart e compagni affettare i rossoneri non è complicato. Ecco venire a galla tutti i limiti del Milan, debole sulle fasce, braccato a centrocampo, sbarrato in fase offensiva dove Ibra e Robinho sono marcati a uomo. Presone atto, Allegri cambia il fronte d'attacco nella ripresa: Pato per Seedorf. E' comunque il Tottenham a mettere a referto la prima occasione, al 4', con uno strepitoso tocco morbido dal limite di Van der Vaart che sfiora il palo alla sinistra di Amelia. Il Milan risponde subito dopo con il colpo di testa di Yepes che Gomes con un miracolo toglie dalla porta. Ancora più straordinario quando riesce a respingere con l'istinto il nuovo tentativo ravvicinato del colombiano al 15'. Più veloci e aggressivi i rossoneri vivono il loro momento migliore, mentre gli Spurs, in debito di ossigeno, arretrano cercando l'azione di rimessa. Non ci sono più Corluka, abbattuto da Flamini, e Van der Vart; al loro posto Redknapp inserisce Woodgate e Modric. Il pressing del Milan è costante, ma è un'impresa trovare un varco nell'affollata area inglese. Mancano i solisti; manca la serata di Ibra, il guizzo di Pato: un grande Milan. Non c'è inoltre la necessaria lucidità per colpire al cuore il Tottenham che, comunque, non fatica poi così tanto a difendersi. E nemmeno a scatenarsi in contropiede. Quasi scientifico quello del 35', perché dopo avere sfiancato i rossoneri, sulle ali di Lennon gli Spurs trovano la ripartenza vinncente. Superare Yepes? Una bazzecola. L'esterno destro mette in mezzo all'area di rigore a Crouch che deve solo spingere la palla in rete. Inutili gli assalti confusi del Milan, con gol di Ibra annullato per una spinta al 50'. I rossoneri sono già al bivio.

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