domenica 27 febbraio 2011

Allegri: "Servirà la partita perfetta"

Massimiliano Allegri non si nasconde: ""Ci giochiamo molto e lo stesso il Napoli" ammette nella tradizionale conferenza stampa della vigilia. Insomma, quella di lunedì sera sarà sfida scudetto e il tecnico invita i Mazzarri e i suoi a uscire allo scoperto. L'esclusione di Cavani dall'undici iniziale nella gare di Europa League contro il Villarreal è per il tecnico rossonero la prova che anche a Napoli sono consapevoli della posta in palio. "Speravo che lo schierasse ma è stato molto furbo; anche se si nascondono o tentano di nascondersi, è una sfida scudetto". Come si battono gli azzurri? "Dovremo fare una partita quasi perfetta a livello tecnico - spiega a MIlanello Allegri -; dobbiamo cercare di fare la partita e stare attenti alle loro qualità migliori, cioè i contropiedi e le qualità di Hamsik e dello straripante Cavani". Insomma, servirà tutto, al di là della scelta arbitrale. E in questo senso Allegri riprende il discorso sui fischietti in merito al botta e risposta con Mazzarri: "Ho solamente detto che credo che gli arbitri di serie A sono tutti all'altezza, quindi io non mi sono posto il problema, visto che lui lo ha fatto avevo risposto che era meglio lo scegliesse lui. Per il resto Mazzarri va valutato come tanti colleghi, sta facendo tante cose e sicuramente verrà qui con la sua squadra per prendersi i tre punti e agganciarci in vetta". Quella col collega azzurro, toscano come lui, sarà "una sfida dentro la sfida. Lui ha allenato a Livorno, io ci abito, siamo molto differenti ma siamo due sanguigni, anche se lui lo esprime in modo diverso dal mio. Per quanto mi riguarda, penso che non serve sempre alzare la voce o arrabbiarsi, ci sono vari modi per poter essere lo stesso autorevoli". Milan-Napoli è anche il confronto tra Ibrahimovic e Cavani. L'attaccante uruguaiano "è ancora molto lontano da Ibra, anche se è un giocatore straordinario. Ibra ha detto che per Mourinho avrebbe ucciso? Io non gli chiedo di uccidere, ma di continuare a fare quello che fatto finora. E' stato un acquisto straimportante per noi e gli chiedo di continuare a dare quel contributo che ci ha dato finora, di fare la differenza in campo". Trovarsi sulla panchina rossonera è quasi un privilegio per Allegri: "Sono al terzo anno in serie A e avere la possibilità di allenare il Milan può fare invidia a tante persone, per cui mi ritengo fortunato. Ma ora ci sono due mesi decisivi, si decidono lo scudetto, la Coppa Italia e la Champions, noi siamo in corsa su tutti e tre i fronti e speriamo di portare a casa qualcosa". Come motivatore si dà un buon 7, ma gestire uno spogliatoio importante come quello del Milan non è facile: "Ogni ragazzo è diverso l'uno dall'altro, c'è a chi gli serve tre volte il bastone e chi tre volte la carota, tocca all'allenatore trovare il giusto equilibrio". E uno che sembra aver trovato il suo di equilibrio è Pato: "È un ragazzo, un giocatore straordinario, fa un gol ogni due partite, in questo momento è più sereno rispetto a tre mesi fa e questo mi fa un enorme piacere. Vedere Pato allenarsi e giocare è differente rispetto a qualche mese fa".

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