martedì 2 dicembre 2008

Ancelotti: "Lazio utile per il riscatto"

Palermo è un macigno difficile da rimuovere, ma se è vero, come ha detto Carlo Ancelotti, che il k.o. potrebbe servire da lezione, allora occore meditare e puntare subito al riscatto. A cominciare da domani, allorché il Milan affronterà per gli ottavi di coppa Italia la Lazio. Diventa d'obbligo, così, una prova di forza, proprio come quella che permise ai rossoneri di battere i biancocelesti per 4-1 in campionato. Anche perché, essendo un turno secco, servirà solo vincere.
"Questa partita servirà come riscatto, non è per niente scomoda, anzi - ha detto Ancelotti in conferenza stampa - Sarà utile per riscattarci e spero che da qui in poi arrivino altre 16 partite come le precedenti", riferimento al filotto di risultati utili prima della pesante sconfitta contro i rosanero. "A Palermo non ha funzionato tutto - ha spiegato il tecnico -. Abbiamo fatto la fase difensiva con poca aggressività e quella offensiva con troppa staticità".
Ma Ancelotti prende in ogni caso le difese della squadra, a partire da Pirlo, ancora non al top. "Certamente ha giocato chi non è ancora in condizione ottimale - ha aggiunto - Andrea è fuori da tantissimo tempo e ha bisogno di giocare e ha anche un problema alla tibia che lo infastidisce. Ma se per i difensori abbiamo le alternative, per i centrocampisti di meno". Senza dimenticare l'assenza di Gattuso che si è fatta sentire perché Ringhio "è importante non solo dal punto di vista tattico ma sotto il profilo ambientale e caratteriale".
Sulla formazione sette certezze. "I giocatori che scenderanno sicuramente in campo sono Dida, Antonini, Senderos, Kaladze, Favalli, Emerson e Shevchenko - ha spiegato -. Abbiamo da valutare, nell'ordine, invece le condizioni di Pirlo, Ambrosini, Kakà che ha un fastidio al polpaccio, Pato che non ha subito lesioni a Palermo e di Inzaghi che ha la febbre. Questa gara è una grossa opportunità. Dal momento che anche il quarto di finale è su una gara secca senza andata e ritorno ed eventualmente lo affronteremmo a San Siro, sfruttando due gare casalinghe c'è la possibilità di andare in semifinale. I gol che abbiamo preso nell'ultimo periodo sono da valutare, abbiamo perso un po' di compattezza e siamo stati puntualmente puniti. Non c'è bisogno di fare rivoluzioni, bisogna essere ottimisti".
E non parlategli di mercato: "Escludo al 100% interventi a gennaio", mentre sulla lotta per lo scudetto ha ribadito: "Sarà una corsa a tre tra Inter, Juve e Milan, ma in questo momento l'Inter è favorita sulle altre due".
Delio Rossi invece non svela le carte e rimanda alla rifinitura di domani le prove della formazione titolare. Unica indicazione attendibile riguarda la difesa con il francese Diakitè che potrebbe partire fin dall'inizio. Rossi non ha a disposizione Siviglia, rimasto a Roma a causa di un problema muscolare al flessore, e dev rinunciare anche agli indisponibili Matuzalem, Firmani e Del Nero. In porta ci sarà Muslera, mentre in attacco potrebbe rimanere fuori uno tra Rocchi e Zarate. "Nell'ultimo periodo abbiamo perso un po' di autostima - ha detto Rossi - e dobbiamo saper reagire in un momento particolare, ma non catastrofico, non siamo una squadra allo sbando. Il Napoli ha un punto più di noi, eppure loro vengono considerati la sorpresa del campionato, noi no, non lo capisco. Purtroppo ci portiamo dentro il macigno della sconfitta nel derby".

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